"Il viaggio dei Sapiens: la nostra incredibile evoluzione dalla scimmia all'uomo del futuro"
di Michael Brigth e Hannah Bailey è un'opera divulgativa che narra le
origini e l'evoluzione dell'uomo. Ve l'avevo già consigliata nello Speciale: "Libri illustrati sulla storia per la scuola primaria", e ora vedremo quest'opera più nel dettaglio.
Sopra:
La copertina mostra alcuni uomini e donne riscaldarsi attorno al fuoco.
Come ho accennato all'inizio questo è un volume che vuole spiegare ai giovani l'evoluzione dell'uomo, sul retro di copertina troviamo infatti scritto: "Fai un salto indietro nel tempo per scoprire quando la più intelligente delle scimmie è scesa dagli alberi e ha rivoluzionato il mondo come nessun altro animale aveva fatto prima."
Nonostante il tema trattato sia molto ampio ed impegnativo il volume affronta un buon numero di argomenti:
"Cos'è un essere umano?", "Piccoli inizi", "Il pianeta delle scimmie", "Come facciamo a sapere chi erano i nostri antenati?": in questi primi capitoli si introduce la tematica e si inizia a fornire al lettore alcune informazioni basilari, chiarendo ad esempio alcune definizioni e termini (tipo le differenze tra ominidi, mammiferi, primati e aplorrini) e spiegando chi furono i primi mammiferi e quali sopravvissero e si evolsero.
La parte centrale del libro è dedicata all'evoluzione dell'uomo, partendo dalle prime scimmie che hanno iniziato a camminare in posizione eretta (nel capitolo "Su due piedi"), per poi spiegare ritrovamenti come lo scheletro di Lucy e di Ardi. Qui vengono spiegate le varie tappe dell'evoluzione umana, passando dall'Ardipithecus ("Ardi la camminatrice") e dall'Australopithecus Afarensis ("Lucy"), all'Homo Habilis, all'Homo Erectus, all'Homo Heidelbergensis, all'uomo di Neanderthal, fino ad arrivare all'Homo Sapiens.
Per ogni evoluzione ne vengono descritte le caratteristiche principali, sia fisiche sia per quanto riguarda le capacità, le abitudini (cacciare, nutrirsi, curarsi) e le invezioni (la costruzione dei primi utensili, la scoperta del fuoco, la costruzione di oggetti e abitazioni...).
Diverse pagine sono dedicate in particolare agli oggetti creati dall'uomo (partendo dai più semplici come i chopper a quelli più complessi come armi, fornaci, la ruota...) e al cibo (da cosa mangiava a come faceva a procurarselo).
I capitoli finali trattano della nascita della scrittura e dell'Homo Floresinsis (l'ultimo cugino dell'essere umano), concludendo il volume chiedendo al lettore "E ora cosa succede?", come continuerà dunque l'evoluzione dell'essere umano? Il quale è comparso sulla Terra "solo" 300000 anni fa ed è cambiato (ed ha cambiato) così tanto in questo lasso di tempo.
Sopra: Le pagine della parte "introduttiva" del volume, in cui ci viene spiegato come facciamo a sapere chi erano i nostri antenati.
Le illustrazioni
di Hannah Bailey sono molto graziose colorate, realistiche ma non iper realistiche, dal tratto snello e un po' sbarazzino, anche se comunque accurato.
Sono utili e necessarie per rappresentare quanto spiegato nei testi, nonché per mostrare l'aspetto dei vari ominidi e uomini. Ad esempio in alcuni casi al lettore vengono mostrati differenti tipi di scheletri appartenenti a diversi tipi di uomini, così che chi legge possa notarne le diffenrenze. Le immagini quindi svolgono un'importante funzione di supporto dei testi.
Le immagini risultano graziose e colorate, anche se l'artista non ha utilizzato colori dalle tinte particolarmente brillanti o accese, anzi la maggior parte ha dei toni piuttosto delicati. Tra i colori più presenti troviamo i marroni (usati per la pelle degli esseri umani, per i loro capelli e barbe, per i vestiti, per gli animali e per molti elementi del paesaggio) e i verdi (usati per il paesaggio e vari elementi di quest'ultimo, come l'erba o le foglie degli alberi), seguiti poi dai grigi (delle caverne e delle rocce), dagli azzurri (delle acque e del cielo), meno presenti sono invece i gialli (usati per i campi di cereali) e i rossi (utilizzati principalmente per la carne, il fuoco e qualche pittura rupestre).
Sopra: Le illustrazioni
di Hannah Bailey sono molto graziose, colorate, realistiche ma non iper
realistiche, dal tratto snello e un po' sbarazzino, anche se comunque
accurato. Sono utili e necessarie per rappresentare quanto spiegato nei testi, nonché per mostrare l'aspetto dei vari ominidi e uomini.
"Il viaggio dei sapiens: la nostra incredibile evoluzione dalla scimmia all'uomo del futuro"
di Michael Brigth e Hannah Bailey è un'opera divulgativa che narra le
origini e l'evoluzione dell'uomo. Si parla delle prime scimmie
antropomorfe e i primi ominidi, quali l'Ardipiteco e l'Australopiteco Afarensis (Lucy) e delle
conquiste dell'uomo (la fabbricazione di utensili, la costruzione di
abitazioni e villaggi, la nascita del baratto dei commerci...), fino ad arrivare all'Homo Sapiens, concludendo poi con un capitolo in cui ci si chiede che cosa avverà in futuro e come continuerà l'evoluzione dell'uomo.
Il volume contiene un buon numero di informazioni, spiegate con un linguaggio curato ma accessibile, accompagnate dalle illustrazioni, molto graziose, che aiutano la comprensione dei testi e rendono il libro più facilmente comprensibile e intrigante da sfogliare.
Un libro molto utile per introdurre o per approfondire con i bambini il tema dell'evoluzione dell'uomo. Il libro è adatto per la lettura autonoma dagli 8 anni (età in cui anche a scuola introducono e spiegano l'argomento trattato nel libro), ma può essere presentato anche a bambini di 5/6 anni (con il supporto di un adulto) particolarmente curiosi riguardo all'evoluzione umana.
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