lunedì 13 gennaio 2025

Le fate non esistono di Nicoletta Gramantieri e Silvia Vanni

"Le fate non esistono" scritto da Nicoletta Gramantieri e con le illustrazioni a colori di Silvia Vanni è uno dei primi quattro titoli che inaugurano una nuova collana per i tipi di Il Castoro Editore: "MINI ROMANZI ad alta leggibilità", una collana "rivolta ai lettori che hanno da poco appreso a leggere in completa autonomia. [...] Per agevolare la lettura di tutti, la collana si avvale dell’uso di un font ad Alta Leggibilità; le pagine sono state pensate molto ariose, in modo che il lettore non si spaventi. Non mancano le illustrazioni, che hanno un ruolo rilevante poiché arricchiscono la narrazione, ma, sempre nell’ottica di portare i lettori ai romanzi per più grandi, lasciano più spazio alle parole. Il formato è tascabile, facilmente maneggevole e pensato per essere tenuto negli zainetti o nelle tasche, in modo da poter accompagnare i lettori ovunque vogliano.
In questa storia la protagonista Meope esprime accidentalmente il desiderio di fare sparire la sua sorellina, peccato che ... Il desiderio sembri avverarsi.
 
 Sopra: Questa copertina è di colore verde chiaro e, come tutte le copertine dei libri di questa serie, ha un buco che lascia vedere una parte del disegno sottostante.
 
Merope è convinta che le fate esistano davvero, e persino di aver espresso un desiderio dopo averne incontrata una in persona, anche se i suoi amici non sembrano crederle: "<<Le fate non esistono>>, dice Anna .
<<Solo tu, Meope, puoi pensare davvero di incontrarne una.>> Paolo mi guarda, ma secondo me non è convinto. Lo dice solo per non fare brutta figura con Anna. [...] Quando Anna e Paolo dicono così, io ho la certezza di averla appena incontrata, una fata. 
<<Al supermercato una fata c'era>>, dico.
in realtà lì per lì non avevo capito subito che lo fosse. Stava vicino al banco della frutta, con in mano una banana. Dondolava sui piedi e la sua gonna lunga e luccicante ondeggiava.
Io ero un po' incantata dal suo copricapo: una specie di turbante verde smeraldo punteggiato da pagliuzze dorate. [...]
E ho pensato: Adesso mi chiede di esprimere un desiderio e potrò avere tutto quello che voglio.
Pensavo e pensavo, ma nessun desiderio mi veniva in mente. Lei mi fissava seria. Avevo i suoi occhi negli occhi. I suoi erano viola. L'avevo sempre saputo che e fate hanno gli occhi viola. Ho pensato che fra noi non c'erano bisogno di parole. Ero sicura che mi leggesse nella mente.
Gli occhio ciola mi dicevano che, certo avrebbe esaudito il mio desiderio. Ho sussurrato un grazie, mi sono girata e sono uscita. Ero felice."
Durante un momento di rabbia Meope però desidera che la sua sorellina di due anni Arianna, che attira su di sé tutte le attenzioni, sparisca.. e, guarda caso, quando Meope si sveglia il giorno dopo la sua insopportabile sorellina è scomparsa, comprese anche tutte le sue cose e i suoi disegni.
Meope però non voleva che svanisse veramente, così assieme ai suoi amici cerca di ritrovare la fata per farle annullare il desiderio. 

 
Sopra: Due pagine interne dove a sinistra potete vedere il tipo di scrittura (molto ariosa) utilizzata e a destra un'illustrazione a pagina intera che mostra la.protagonista con i suoi due amici. 
 
Come scritto nella presentazione della collana, in questi volumi "Non mancano le illustrazioni, che hanno un ruolo rilevante poiché arricchiscono la narrazione, ma, sempre nell’ottica di portare i lettori ai romanzi per più grandi, lasciano più spazio alle parole." Infatti questa storia è accompagna dalle illustrazioni di Silvia Vanni, le quali hanno uno stile piuttosto semplice, con dei personaggi dai tratti un po' stilizzati, dalle linee tondeggianti, soprattutto per quanto riguarda i volti, dove gli occhi sono sue pallini neri, le bocche sono costituite da una riga (se chiuse) o da un cerchio (se aperte) e i nasi sono un segno in verticale. Gli ambienti in compenso sono un po' più curati e ricchi di dettagli, sebbene gli elementi che li costituiscono siano sempre realizzati con linee tondeggianti e dai tratti netti e ben definiti.
I disegni possono essere a pagina intera o in mezzo ai testi e sono colorati con tinte delicate e poco brillanti, anzi, spesso piuttosto smorte, stese in maniera piuttosto monocromatica, senza particolari sfumature, sebbene siano presenti le ombre.
Delle immagini dai colori delicati e abbastanza smorti, tutto sommato dall'aspetto carino e con dei personaggi pacioccosi.
 
 


   
Sopra: Alcuni disegni di Silvia Vanni, alcuni a pagina intera e altri grandi metà pagina, dai tratti semplici e tondeggianti, e con colori dai toni smorzati.
 
 "Le fate non esistono" di Nicoletta Gramantieri è un libro ad alta Leggibilità, scritto quindi con un font chiaro, grande e arioso, dove si va a capo con tutta la parola piuttosto che spezzarla, in modo da facilitare la lettura.
I testi inoltre sono accompagnati da delle illustrazioni a colori di  Silvia Vanni, delicate, carine e pacioccose, supportano i giovani lettori durante la lettura, mostrando loro l'aspetto dei protagonisti e gli ambienti dove le scende narrate si svolgono, arricchendo la narrazione e rendendo più piacevole la lettura.
La storia è carina, ed è suddivisa in brevi capitoli. La tematica trattata è piuttosto interessata anche se non è certo originalissima: si parla di gelosia, e di come da questa possa scaturire il desiderio, da parte del fratello maggiore, di fare sparire quello piccolo, facendo in modo che non sia mai nato. Praticamente un po' lo stesso concetto anche del film di Labirinth con David Bowie.
In questo libro tuttavia non c'è nessun labirinto da superare, ma in compenso ci sono altre prove, tra cui il fatto di dover entrare in una casa abbandonata e salvare la piccola da una moltitudine di ragni. 
Ho trovato interessante però soprattutto il finale, che si presta a una doppia interpretazione: da una parte c'è il finale con una spiegazione normale (in cui la sorellina era sparita perché i genitori l'avevano portata e lasciata tutto il giorno dalla zia perché dovevano ritinteggiare casa), dall'altra il finale più soprannaturale (in cui la sorella è ricomparsa solo perché è stata salvata, per cui la fata, per ridare Arianna a Meope, ha dovuto creare una storia parallela). Sta quindi al lettore credere maggiormente a uno o all'altro finale. 
Interessante anche il personaggio della fata, che verso la fine della storia scopriremo chiamarsi Fatima, una donna abbastanza anziana,  grande e robusta, che ama vestirsi in modo eccentrico e parla poco e con frasi enigmatiche. Anche qui la storia lascia al lettore scegliere se credere o meno che ella sia veramente una fata.
Una storia breve ma carina, sebbene non originalissima, che contiene la giusta dose di mistero, magia e azione, e anche un pizzico di paura (specialmente se non vi piacciono i ragni). Interessante anche la faccenda della doppia interpretazione del finale. Un libro, come tutti quelli di questa nuova collana, che può essere fatto leggere in autonomia ai bambini di 7/8 anni. Trovo inoltre carino il fatto che anche questa casa editrice abbia inaugurato una collana dedicata ai primi lettori, accessibile anche ai dislessici grazie al font ad alta Leggibilità (da quanto mi risulta per ora solo la PIEMME Edizioni aveva una collana così, per i 7 e per i 9 anni), una cosa molto utile visto che ci sono sempre più bambini con difficoltà di lettura, ma comunque anche quelli "normali", soprattutto se alle prime armi, ne possono beneficiare.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2024 da Il Castoro Editore, ha 96 pagine, una copertina flessibile, misura 19 cm d'altezza e 13,5 cm di lunghezza e costa 9,90 euro.

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