lunedì 8 settembre 2025

L'orrore di Abbot's Grange di Frederick Cowels

"L'orrore di Abbot's Grange" è una raccolta di racconti scritti da Frederick Cowels, il quale fu un bibliofilo, antiquario, conferenziere e soprattutto scrittore di ghost stories, non è oggi famoso quanto M.R. James o Algernon Blackwood, ma il suo contributo al genere del racconto soprannaturale inglese è stato nondimeno importante e merita un posto di rilievo nella storia della letteratura del terrore.
Di questa casa editrice avevo già parlato di un'opera simile: "Racconti del terrore" a cura di Sergio Bissoli.
 
Sopra: La copertina riprende quella originale della prima edizione inglese del 1936.

Come scritto sul retro di copertina questa raccolta: "Offre per la prima volta in italiano una raccolta ampia e articolata della narrativa di Frederick Cowles (1900-1948), autore britannico che seppe coniugare la passione per il folklore con la scrittura di storie insolite piene di misteri e fantasmi. Oltre ai racconti qui inclusi, tratti dal meglio della sua produzione, quest’edizione comprende un raro scritto introduttivo dallo stesso Cowles, attraverso il quale i lettori potranno avvicinarsi direttamente all’origine della sua scrittura, e un approfondito inquadramento critico finale che ne analizza il contesto, le influenze e l'originalità. Questa operazione editoriale si configura quindi come un’occasione importante per scoprire in modo organico il talento di un autore classico dell’horror ancora poco conosciuto in Italia."
Nel libro sono presenti sia un'introduzione che un'appendice. Nella prima lo stesso autore ci racconta di come il suo interesse per i fantasmi sia stato suscitato da un monaco benedettino, che a diciassette anni lo convinse a leggere i libri di Blacwood, per poi passare ad autore come Le Fanu, Middleton, Summers e Stoker, finché anche lui stesso non ha iniziato a scrivere dei racconti di paura, poiché lo divertiva scriverli.
Nell'appendice troviamo invece una biografia di Cowels oltre a un'analisi della sua produzione, concentrandoci in particolare sulle sue raccolte di racconti di paura, venendo ad esempio a sapere che esse sono tre, di cui le prime due pubblicate  nel 1936 e nel 1938, mentre l'ultima usci postuma alla sua morte, dato che nessuna casa editrice si offrì di pubblicargliela quando egli era ancora vivo, a causa di un cambiamento del clima editoriale.
Le storie contenute in questa raccolta sono: "L'orrore di Abbot's Grange", "Il castello nella foresta", "Il custode", "La casa nella palude", "La chiesa stregata", "Le stregonerie di Lyonesse", "La paura cammina nella notte", "La torre infinita", "L'amante dei morti", "La Cosa che uscì dal mare", "Lisheen" e "Il cadavere del vescovo Louis". 
 
 Sopra: Le pagine che mostrano la fine del racconto "La casa nella palude" e l'inizio di "La Chiesa Stregata"
 
Il volume contiene anche alcuni disegni in bianco e nero, alcuni (di piccole dimensioni) posti sopra al titolo, all'inizio del racconto, mentre altri a pagina intera. 
Le illustrazioni poste all'inizio di ciascun racconto servono ad anticipare un po' al lettore di cosa tratterà la storia che egli si appresta a leggere, poiché raffigurano un elemento significativo del racconto: nel racconto "L'orrore di Abbot's Grange" vediamo appunto questa villa enorme anche se dall'aspetto abbandonato; in "Il castello nella foresta" vediamo uno scorcio di questo castello in rovina che si affaccia sul mare; in "La casa nella Palude" c'è una dimora (che in realtà sembra più una chiesa, con accanto delle lapidi e uno scheletro; in "La strega di Lyonesse" vediamo una donna nuda con le braccia alzate che tiene in alto tra le mani una sfera, mentre ai suoi piedi ci sono dei piccoli uomini sofferenti; in "La cosa che uscì dal mare" troviamo il fantasma di una donna vicino a una finestra e a delle scale; ecc...
Molte delle immagini rappresentano degli edifici, dato che effettivamente anche molti titoli dei racconti fanno riferimento a qualche edificio o luogo (castelli, case, paesi, torri...), ma non mancano neppure quelle che mostrano creature spettrali, demoniache o soprannaturali. Ad esempio nel caso in cui i disegni siano stati posti sopra al titolo essi non hanno grandi dimensioni  e rappresentano dei paesaggi, solitamente dei manieri inquietanti sperduti in mezzo ai boschi.  I disegni a pagina intera mostrano anch'essi dei luoghi, ma anche creature, sebbene comunque poste all'interno di specifici ambienti tipo cimiteri o una qualche stanza.
Alla fine del libro inoltre c'è una sezione che ci mostra le copertine dei libri, in inglese, scritti da Cowels, ad oggi difficilmente reperibili. 
A dire il vero qualcuna delle immagini sembra essere un po' sgranata, o comunque non sempre stampata in modo molto nitido o chiaro, probabilmente perchè di tratta di immagini prive di copyright recuperate su internet. A differenza dell'altra raccolta comunque qui abbiamo abbiamo i nomi degli autori di alcune di esse: Maurice Greiffenhangen, Fair Eleonor, Pierre benoit, Virgil Finlay, Louis Moe e Paul Grendes.
È comunque carino che l'autore abbia voluto aggiungere queste immagini piuttosto che lasciare le pagine bianche.
 
  

  
Sopra: Alcune delle immagini, in bianco e nero, presenti all'interno del libro, solitamente collocate all'inizio di ogni racconto. Qui sopra potete vedere i disegni dei racconti di "Il castello nella foresta", "La torre infinita", "La paura cammina nella notte" e "L'amante dei morti"
 
"L'orrore di Abbot's Grange" di Frederick Cowels è una bella raccolta di racconti di fantasmi, anche se in realtà, pur venendo definita così, a volte si tratta più in generale di non-morti, in quanto in realtà molti racconti trattano ad esempio la figura del vampiro. La stessa storia che dà il titolo al libro vede come antagonista una creatura più simile a un vampiro che non a un fantasma, in quanto pur essendo mota è immortale e si nutre del sangue dei vivi.
Come spiegato anche in appendice, i racconti scritti da Cowel mostrano alcune tematiche ricorrenti che riflettevano gli interessi dell'autore come: il folklore popolare (diversi racconti prendono spunto o si basano su leggende del folklore inglese) tanto da ambientare le sue storie in scenari rurali; l'interesse per le tradizioni zingare; il fascino per l'occultismo e la magia nera, che viene spesso usata per spiegare molti fenomeni soprannaturali nelle sue storie (come nel casi di racconti come "L'orrore di Abbot's Grange", "La casa nella palude", "La chiesa stregata", "Le stregonerie di Lyonesse", "La paura cammina nella notte", "Lisheen", in cui troviamo sempre uno o più praticanti delle arti oscure); il vampirismo, dato che, sebbene non sempre definiti con questo nome, diverse creature che compaiono nei suoi racconti possono essere facilmente ricondotti a questo tipo di mostro; la stregoneria e il satanismo, in quanto per Cowels le streghe non sono altro che donne che hanno venduto la loro anima al Diavolo e ne abbiamo alcuni esempi in racconti come "Le stregonerie di Lyonesse" e "Lisheen".
Un'altra cosa che accomuna molti dei racconti di Cowels è il fatto che sono raccontati da qualcuno all'interno della storia che giura essere delle vicende reali e realmente successe, e a cui il narratore ha assistito o che ha sentito a sua volta raccontare da una persona che lui ha conosciuto. D'altronde i personaggi dei suoi racconti sono solitamente persone comuni, abitanti del lugo, viaggiatori, nuovi inquilini o dei nuovi proprietari "che si trovano a confrontarsi con orrori radicati nella storia o nel folklore locale.", sempre per rimanere in tema col la sua passione per il folklore.
Come scritto sul retro del libro: "La sua produzione letteraria spaziò con disinvoltura dalle classiche storie di fantasmi ai racconti intrisi di occultismo, stregoneria e vampirismo, fino ai diari di viaggio ricchi di aneddoti storici e folkloristici; ma tutti i suoi scritti riflettono una passione viscerale per l’insolito, per il lato nascosto e spesso inquietante della realtà, e una ricerca incessabile per l’ignoto."
A differenza comunque di altri autori di fantasmi della sua epoca lo stile di Cowels presentava un approccio piuttosto personale all'orrore, come scritto anche nell'appendice: "Il suo stile era generalmente più diretto, più viscerale e, si potrebbe dire, più popolare nel senso migliore del termine. Faceva infatti ampio uso di descrizioni vivide e dettagliate, spesso non risparmiando elementi macabri e grotteschi, puntando a creare atmosfere cariche di tensione quasi fisica e cercando un coinvolgimento più immediato ed emotivo nel tettore." Probabilmente è anche questa sua caratteristica che mi ha fatto apprezzare i suoi racconti, in quanto se un tempo descrizioni più vivide ricche di particolari macabri poteva quasi sconvolgere una parte del pubblico oggi forse si fanno più vicine ai gusti di un pubblico contemporaneo, abituato alla violenza anche grazie ai film horror. 
Mi sono piaciuti tutti i racconti, anche se quelli che ho preferito sono stati: "L'orrore di Abbot's Grange", in cui mi è piaciuta questa peculiare versione del vampiro, frutto di magia nera e di un animo corrotto e malvagio; "La casa nella palude", in quanto ho trovato la storia interessante e mi sono piaciuti i particolari macabri in essa descritti, con le vittime sacrificali a cui viene estratto il cuore per essere divorato; "Le stregonerie di Lyonesse", in cui vediamo un giovane prete che si lascia corrompere dal Diavolo e sedurre da Lilith; "L'amante dei morti", in cui un uomo giunge ad una casa che scopre essere in realtà abitata da orrendi zombie; "Il cadavere del vescovo Louis", in cui un archeologo decide di indagare su una tomba di un vescovo che fu murata e nascosta diversi anni prima, attirando su di sé una maledizione. 
Sebbene questi racconti possano non spiccare per originalità tematica sicuramente l'autore è stato in grado di conferire loro una certa dignità in quanto: "anche all'interno dei confini del racconto di genere, Cowels era capace di momenti di autentica prosa trascendente e di invenzioni sorprendenti", creando qualcosa capace ancora oggi di coinvolgere, stupire e affascinare i lettori, con le sue atmosfere cupe, i temi ancestrali, ma una sensibilità narrativa più moderna. 
Un'edizione da avere se siete amanti dei classici racconti di fantasmi o di paura, dato che questo autore è molto difficile da trovare tradotto in italiano, come viene spiegato anche alla fine del libro in appendice. Prima di questa edizione era comparso solo qualche racconto, la maggior parte portati in italia dalla ABEditore, per cui: "Questa operazione editoriale si configura quindi come l'occasione più importante finora presentatasi per riscoprire in modo più completo e organico il talento narrativo di uno scrittore classico del genere horror che, purtroppo, nonostante i recenti sforzi, rimane ancora troppo poco conosciuto presso il grande pubblico." Questa raccolta, arricchita di uno scritto introduttivo dello stesso autore e da un approfondimento critico finale di Pietro Guarriello, è quindi un ottimo modo per recuperare questo autore e per conoscerlo.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2025 dalla Dagon Press, ha 244 pagine, una copertina flessibile, misura 19,7 cm d'altezza e 12,7 cm di lunghezza e costa 15,90 euro.

Curiosità: nel 2024 anche la casa editrice ABEditore ha deciso i pubblicare un paio di racconti di questo autore, in un libro di sole 100 pagine, tra cui anche quello che dà il nome alla raccolta della Dagon Press: "L'Orrore di Abbot's Grange" e "Il Vampiro di Kaldenstein": "In entrambe le narrazioni il vampiro è assai affine al mostro che ben riconosciamo - ormai si può considerare una figura canonizzata dal successo di Dracula e dalle successive rappresentazioni sempre più iconiche. I racconti sono infatti datati 1936 e 1938, ovvero in una fase di pieno consolidamento e sedimentazione del topos, arricchito invero anche dalle stimolazioni visive delle prime rappresentazioni teatrali e cinematografiche. È dunque in questo contesto che Cowles agisce e dipinge i suoi vampiri, certamente influenzati ma innegabilmente plasmati sapientemente in figure e situazioni pregne di terrificante vita. Due narrazioni brevi ma cariche di atmosfere spaventose e coinvolgenti, personaggi tragici e malvagi e promesse di incubi futuri."
 
 Sopra: La copertina dell'edizione edita nel 2024 dalla ABEditore.

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