Oggi vi parlerò di una saga che si intitola "La magica casa sull'albero" di Mary Pope Osborne, che all'inizio doveva contare solo 4 titoli, mentre poi l'autrice non si è più fermata, andando avanti a pubblicarne in continuazione di nuovi (è partita nel 1993 ed è andata avanti a scriverne fino al 2013/2014).
I racconti sono tutti indipendenti l'uno dall'altro ma racchiusi all'interno di una cornice narrativa che ha a che fare con i viaggi nel tempo. Due bambini, Jack e la sorellina Annie, trovano nel bosco vicino a casa una misteriosa baracca su un albero, con un’alta scala. Spinti dalla curiosità decidono di entrarvi, e vi trovano all'interno tantissimi libri le cui pagine contengono la magia per viaggiare in qualsiasi dimensione e quella per ritornare indietro. Basta indicare un'immagine all'interno di uno dei libri ed esprimere ad alta voce il desiderio di vedere quel posto, ed ecco che i bambini si ritrovano trasportati in quell'epoca e in quel luogo. Per tornare indietro devono invece indicare l'immagine del bosco di Frog Creek, il luogo dove abitano.
La serie è abbastanza buona, e ha il vantaggio di unire una storia avventurosa con elementi magici e fantastici (i libri che ti fanno viaggiare nel tempo e nello spazio) a elementi di carattere maggiormente divulgativo o ambientale, cosa apprezzata anche dagli insegnanti.
Lo stile di scrittura è semplice ma non eccessivamente banale, risultando adatto a giovani lettori a partire dai sette anni, o a lettori poco forti. Una cosa però che non ho apprezzato dello stile dell'autrice è il fatto di non usare quasi mai i pronomi oppure sinonimi quando si riferisce ai personaggi, andando ogni volta ad usare e a esplicitare i nomi dei protagonisti, i quali vengo ripetuti di continuo, soprattutto mentre dialogano tra loro, anche quando non è prettamente necessario. Ad esempio: "Jack e Annie diedero un'occhiata fuori dalla finestra.
La casa sull'albero era proprio in cima auna palma, in mezzo a un bel palmeto interamente circondato dala sabbia... del deserto.
- Miaooo!
Jack e Annie guardarono verso il basso.
Il gatto nero stava seduto alla base del tronco; fissava Jack e Annie con i suoi occhi gialli come fari.
- Ciao, gattone! - gridò Annie.
- Sssst!- la zittì Jack. - Qualcuno potrebbe sentirti.
- In mezzo al deserto?- chiese Annie con aria divertita.
Il gatto nero si rizzò sulle zampe e cominciò a girare intorno all'albero.
- Torna qui!- gli gridò Annie. E si sporse dalla finestra per vedere dove fosse finito. [...]
- Accipicchia! Guarda laggiù, Jack.
Jack si sporse e guardò oltre il palmeto. - Cavoli, è la stessa immagine del libro!- esclamò Jack.
- Che cosa fa tutta quella gente?- chiese Annie.
Jack sfogliò il libro sull'Egitto [...]
- E' un funerale egizio - disse Jack.
- La cassa che vedi si chiam sar... sar.. sar... oh, non importa. [...]
- Sarà meglio che prenda qualche appunto - disse Jack.
Frugò nello zaino e tirò fuori il diario dove prendeva sempre appunti.
- Dai, Jack, andiamo!
- Aspetta - disse Jack."
In particolare l'autrice ha il vizio, quando fa dialogare i due protagonisti, di usare sempre "disse Jack" o "disse Annie", a volte alternati con "esclamò Jack/Annie" o "chiese/gridò Annie", anche quando non strettamente necessario, al posto di usare dei pronomi (lei, lui) oppure usare dei sinonimi tipo "il fratello", "la sorella", "il/la ragazzo/a" "la bambina", ecc...
A parte questo la serie è molto avventurosa e tratta diversi argomenti: vi sono ad esempio i volumi a tema storico (in cui i protagonisti conoscono personaggi o epoche storiche), quelli a tema geografico (dove i protagonisti sono mandati in determinati luoghi del pianeta), altri invece in cui i personaggi hanno a che fare con animali da salvare, oppure quelli che hanno a che fare con leggende ed elementi magici (come quelli della serie "Merlin Mission").
In particolare, proprio riguardo la magia, a partire dal numero 35 della nuova serie in inglese, "Christmas in Camelot" (o dal numero 29 al 55 della vecchia numerazione inglese), la collana cambia titolo diventando: "Magic tree house: Merlin Mission", poiché è Merlino che inizia ad affidare ai ragazzi delle missioni da compiere. Il terzo titolo di cui vi parlerò fa appunto parte di questa serie, anche se in italiano il volume è il numero 26. Non tutti volumi della serie sono infatti stati tradotti in italiano, in quando quelli inglesi sono in totale ben 61, mentre in italiano ne esistono 33 (escludendo le varie guide tipo: "Guida ai dinosauri" ,"Guida al medioevo", "Guida all'antico Egitto", ecc...). Se cercate un elenco dei volumi inglesi potrete trovarlo su questo sito.
Sopra: In alto il cofanetto inglese con tutti i titoli della "Magic Tree House", in basso il cofanetto con i volume della seconda serie: "Magic Tree House: Merlin Missions".
Le storie comunque sono estremamente brevi, anche se l'autrice cerca di dare una certa continuità tra i vari volumi disseminando in ogni libro un oggetto che Jack raccoglie e che riportano tutti la lettera M... Che siano connessi al proprietario della casa sull'albero e dei volumi che si trovano al suo interno?
Nonostante questa continuità e il fatto che in ogni storia si faccia riferimento alle avventure vissute in precedenza, i libri si prestano anche ad essere letti singolarmente, anche se forse un piccolo riassunto o una introduzione all'inizio di ogni volume non sarebbe stata male (cosa che ho visto che poi l'autrice ha fatto in seguito, probabilmente quando il numero dei volumi ha iniziato a diventare consistente).
Una serie caruccia (carina ad esempio l'idea di inserire qualche informazione storica o culturale all'interno di ciascun volume), forse un po' ingenua, adatta per la lettura autonoma per bambini di 7 anni (altrimenti anche da 4/5 anni), oppure per dei lettori deboli di 8/9 anni. È una serie con delle storie così semplici tuttavia che rischia di annoiare un po', o comunque di sembrare superficiale, per dei bambini più grandicelli; forse è per questo che ad un certo punto perfino l'autrice ha deciso di alzare un po' il tiro con delle storie un po' più complesse (quelle che in inglese rientrano nella serie delle Missioni di Merlino, pensate proprio per dei lettori più grandi ed esperti).
I protagonisti hanno una caratterizzazione semplice ma efficace: Jack, il fratello maggiore, è quello dal carattere più riservato, non ama il rischio e nemmeno buttarsia capofitto in un'avventura senza prima aver studiato la situazione o avere un piano (prima di andare a visitare un luogo Jack dice sempre alla sorella che prima dovrebbero leggere il libro per documentarsi), alla fine comunque riesce ad affrontare le sfide che gli si pongo davanti con coraggio e intelligenza; Annie, la sorella minore (di sette) anni è più coraggiosa e spericolata e, al contrario del fratello, ama buttarsi a capofitto sempre in nuove avventure, a volte risultando anche un po' incosciente, ma ha comunque un animo buono e ama prendersi cura degli altri (sopratutto animali).
C'è da dire che procedendo con la serie i volumi mi sono sembrati aumentare in po' di complessità, con trame un po' più sostanziose e articolate (lo vedrete nel volume "Festa di Halloween al castello fantasma"), anche se hanno in parte perso l'aspetto didattico e istruttivo, concentrandosi più su elementi magici e fantastici.
In effetti, come vi ho accennato prima, ho scoperto che la collana in inglese è divisa in due serie e che la prima, con le avventure di Jack ed Annie, è pensata per i lettori più giovani e meno esperti, che hanno appena iniziato a leggere libri a capitoli; mentre la seconda, quella delle Missioni di Merlino, è invece proprio pensata per lettori più esperti, con avventure più complesse.
Comunque oggi vi parlerò in particolare di tre titoli della serie: "Un cavaliere prima dell'alba" (2000), "Una mattina fra mummie faraoni e piramidi" (2000) e "Festa di Halloween al castello fantasma" (2003).
2 - "Un cavaliere prima dell'alba" (2000): Jack e la sorellina Annie sperimentano che la casa piena di libri
trovata su un albero nel bosco vicino a casa loro è davvero magica,
visto che da lì si ritrovano proiettati dentro una fantastica avventura
in epoca medievale.
La storia inizia con Jack ed Annie che non riescono a dormire, ancora eccitati dall'avventura avvenuta il giorno prima, quando hanno scoperto la casa sull'albero e aperto un libro che li ha catapultati nella preistoria.
Annie così suggerisce al fratello di tornare nella casetta e, una volta entrati, la bambina prende in mano un libro sui cavalieri ed esprime la frase che lo trasporterà all'interno del libro: "Ora la luce della torcia illuminava un libro sui cavalieri e sui castelli. Dentro c'era un segnalibro di cuoio blu.
Annie aprì il libro alla pagina indicata dal segnalibro. C'era l'immagine di un cavaliere in groppa a un cavallo nero, diretto verso un castello.
- Annie, chiudo quel libro - disse Jack. - So già a cosa sta pensando.
Annie posó l'indice sul cavaliere.
- No, fermati. Non farlo Annie!
- Ah! Io e Jack vorremmo tanto vedere un cavaliere, in questo stesso istante - sussurrò Annie."
Come previsto i due fratelli si ritrovano in cima a un albero, con sotto di loro il cavaliere che prosegue verso il castello, e i due, Annie in particolare, decidono di seguirlo.
Dentro al castello si sta tenendo un banchetto e una festa. Mentre i due stanno assistendo di nascosto alla scena vengono beccati da un servitore e scappano nell'America, dove vengono però scoperti da delle guardie che vogliono sbatterlo in prigione. Annie riesce a fuggire assieme al fratello puntando la torcia elettrica addosso ai soldati, finendo stavolta nella dispensa. Consultando il libro Jack scopre che nella dispensa c'è una botola che porta al muro sopra il fossato. Sa lì, per fuggire, i due bambini non hanno altra scelta che gettarsi dentro l'acqua, da cui riescono fortunatamente ad uscire, fradici e completamente al buio. Fortunatamente vengono aiutati dal cavaliere che avevano visto all'inizio, il quale li riporta all casa sull'albero, dalla quale possono fare ritorno a casa.
Avventura che si legge molto velocemente e che mi è parsa un po' superficiale. Carina l'idea di inserire nella storia qualche informazione sui cavalieri e sui castelli (tipo quanto pesava un elmo, come si svolgevano i banchetti nei castelli, cos'è "la casa del falcone", ecc...), ma di per sé ho trovato la storia molto semplice e piuttosto scarna, in quanto si tratta semplicemente di una piccola fuga dal castello, durante la quale i due ragazzini non interagiscono con nessuno personaggio interessante o di rilievo. L'unico personaggio che desta l'attenzione sarebbe il cavaliere, peccato che arriviamo alla fine della storia senza sapere nulla di lui, visto che non spiaccicherà neanche una parola, neppure perché ha deciso di aiutare i due protagonisti
Una storia che definirei "mordi e fuggi", che si legge in un soffio, fornisce qualche informazione sui castelli e sui cavalieri medievali, e che fa vivere ai lettori una breve avventura, che magari un lettore molto giovane può anche trovare piacevole nella sua brevità. Ho notato comunque che l'autrice cerca di dare una certa continuità ai vari volumi. Ad esempio all'inizio si parla dell'avventura vissuta nel primo volume, ambientato nella preistoria, e alla fine si dice che Jack ha trovato nello zaino un segnalibro con sopra incisa una lettera M, uguale a quella su un medaglione trovato nel precedente libro. Quindi sembrerebbe che l'autrice stia seminando degli indizi che fanno parte di una trama più ampia.
Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione degli anni 2000, al centro quella più recente del 2016 e a destra la copertina del graphic novel del 2024.
3- "Una mattina fra mummie, faraoni e piramidi" (2000): Nell'antico Egitto, tra faraoni, mummie e regine che hanno bisogno
d'aiuto, Jack e la sorellina Annie vivono un'altra straordinaria
avventura indietro nel tempo.
Questa volta i due fratelli tornano indietro nell'Antico Egitto e, seguendo una processione funebre e un misterioso gatto nero con un collare d'oro al collo, entrano dentro una piramide. Iniziano a esplorarla cercando di scovare la camera sepolcrale quando si imbattono in una figura, forse un ladro di tombe, che perde uno scettro.
Poco dopo, mentre i due fratelli hanno ancora in mano il prezioso bastone fanno un altro incontro: vedono "Una bellissima donna egizia! Sui folti capelli neri portava una fascia riccamente decorata, e aveva un lungo vestito bianco plissettato. I suoi numerosi gioielli d'oro scintillavano nella luce incerta."
La donna è in realtà il fantasma della Regina Hutepei, che chiede l'aiuto dei due bambini affinché ritrovino il Libro sei Morti, che le serve per passare alla Prossima Vita. A quanto pare il fratello della donna ha nascosto il Libro per evitare che fosse rubato dai ladri, e ha inciso le indicazioni si dove trovarlo su una parete, ma si era dimenticato che la sorella non ci vedeva bene. La fantasma chiede quindi ai due protagonisti di descriverle i simboli inciso sul muro così da poter decifrare il messaggio. Una volta decifrato il messaggio i ragazzini riescono a trovare il papiro che serve alla sovrana e, visto che il suo fantasma è sparito, glielo mettono nel sarcofago.
Storia carina, più interessante e meglio costruita rispetto alla precedente. Intanto qui i ragazzini si trovano all'interno di una piramide disabitata, per cui non c'è pericolo di incontrare molte persone che potrebbero fare loro domande su chi siano e perché sono vestiti in modo strano (i protagonisti viaggiano nel tempo con i loro vestiti degli anni Duemila). Altra cosa che ho apprezzato è che questa volta essi abbiano interagito con un personaggio del luogo, tra l'altro pure lo spirito di una regina egizia. Assieme a lei i due fratelli risolvono pure una sorta di indovinello, che in realtà è molto facile e quasi un po' banale, ma può andare bene. Infine c'è una parte un po' più adrenalinica in cui la sorella si perde e dove i due bambini si ritrovano intrappolati all'interno di una stanza a causa di una trappola scattata.
Ovviamente anche qui non mancano le parti informative/divulgative riguardanti piramidi e mummie, che Jack legge nel libro che li ha trasportati nell'Antico Egitto. I due protagonisti infine trovano pure un altro indizio che riguarda il misterioso M.
Insomma, in questa avventura c'è un po' più di sostanza rispetto alla storia precedente, anche se non viene spiegato chi era la figura che ha perso il bastone (forse era il fantasma della Regina?) e il motivo per cui lo spettro della Regina è rimasto imprigionato nella piramide è un po' ridicolo: suo fratello si è dimenticato di scrivere un po' più in grande le indicazioni su dove lei potesse trovare il Libro dei Morti, visto che si era scordato che lei non ci vedeva bene. Così la donna è dovuta rimanere intrappolata per 1000 anni nella piramide (che poi in tutto questo tempo avrebbe potuto trovare il rotolo anche senza leggere la scritta).
Racconto che quindi mantiene alcune ingenuità, ma che risulta un po' più sostanzioso e interessante, e che ho apprezzato più del precedente.
Sopra: a sinistra la copertina del 2000, che mostra il momento in cui protagonisti stanno per tornare a casa; a destra la copertina dell'edizione più recente del 2016, , dove i bambini si trovano già dentro la piramide.
26 - "Festa di Halloween al castello fantasma" (2003):
La sera di Halloween i fratellini Jack e Annie seguono un corvo che li porta alla casa sull'albero, dove trovano un messaggio lasciato da Merlino, così compiono uno
dei loro viaggi nel tempo e giungono a Camelot, dove per incarico di
Merlino devono ritrovare il diamante che Re Corvo ha strappato dalla
mitica spada di Artù (anche se Merlino in realtà ha detto loro semplicemente che devono "mettere in ordine" il castello).
Stavolta però i fratelli non saranno da soli per compere la missione, ma saranno accompagnati da un amico: "Il loro aiutante nella nuova missione era il giovane stregone... l'apprendista di Morgana!". Un ragazzo che in realtà i due fratelli già conoscono, poiché li aveva accompagnati in altre quattro missioni sotto l'aspetto... di un cane. Come spiega Annie: "Morgana voleva dargli una lezione - aggiunse Annie. - Perciò lo mandò con noi in quattro viaggi con la casetta magica, prima si farlo tornare ragazzo."
I gruppetto si avvia verso il castello del Duca, che gli abitando del villaggio spiegano essere stregato e infestato.
I ragazzi riescono ad entrare senza problemi e tutto sembra abbandonato. Quando iniziano a mettere in ordine la cucina un osso li libra nell'aria e i tre fuggono in un'altra stanza, spaventati, chiudendosi la porta alle spalle. Giunti nella stanza dei bambini vedono invece un arcolaio che fila e degli scacchi smuoversi. Anne capisce che questi sono i figli del Signore del castello, e il loro cane, trasformati in fantasmi per una maledizione legata al Diamante del Destino, un diamante magico che apparteneva a Merlino e che era incastonato nell'elsa si Excalibur.
Quando Artù divenne re Merlino affidò il diamante ad una famiglia di nobili che, finchè avessero custodito il diamante, avrebbero goduto di buona sorte. Ora il diamante sembra essere stato rubato, e quindi i membri della famiglia sono stati maledetti e trasformati in fantasmi invisibili.
Il gruppetto di ragazzi deve quindi recupera il diamante, rubato dal Re Corvo, una "creatura terrificante che viene dall'Altro Mondo", come spiega Teddy.
Teddy decide allora di trasformarsi in un corvo per poter raggiungere la dimora del Re Corvo, ma sbaglia le parole dell'incantesimo e finisce per trasformare anche Jack e Annie.
Così si recano tutti e tre assieme al gigantesco nudo del Re Corvo per recuperare il Diamante... Riusciranno i ragazzini nell'impresa e a tornare umani?
Come potete leggere la trama di questa avventura è decisamente più corposa rispetto alle altre due, che appartenevano ai primissimi volume della serie. Questa storia in realtà farebbe parte di una nuova serie di "La Magica casa sull'albero", dove è Merlino ad affidare delle missioni ai due protagonisti, che non viaggiano più attraverso lo spazio e il tempo con dei libri.
Comunque ho trovato questo romanzo più avvincente dei precedenti, con più sostanza (ed effettivamente ha anche più pagine, 160 rispetto alle 80 circa degli altri due romanzi), visto che qui i ragazzi hanno un obiettivo, una missione da compiere e quindi devono compiere vari passi prima di arrivare a portarla a termine, mentre nei primi titoli i protagonisti procedevano spinti semplicemente dalla propria curiosità: andavano a visitare un qualche posto, vivevano una piccola avventura e poi torniamo a casa.
Ho trovato migliorata anche la scrittura dell'autrice, che diventa meno ripetitiva con i nomi e nei dialoghi, sebbene sia un po' andata persa la parte didattica, poiché adesso Jack non ha più un libro in mano da leggere da cui ricavare informazioni storiche. Quest'ultime sono state inserite alla fine della storia, tramite un elemento a punti, ma sono piuttosto svincolare dalla trama, sono più che altro delle curiosità aggiuntive.
Un'avventura molto carina e ricca di avventura e azione, ma anche di misteri e di magia, sempre in compagnia dei due fratelli e di un loro nuovo amico. Diciamo che l'unico punto un po' debole della vicenda è la motivazione dell'antagonista, che ha semplicemente visto la pietra appoggiata sul davanzale e l'ha presa, forse neanche sapendo esattamente cosa fosse.
Sopra: A sinistra l'edizione del 2003 e a destra la sesta edizione, che costava 7,50 euro. Nonostante i titoli di libri arlino di una festa di Halloween in realtà non c'è proprio nessuna festa all'interno della storia (magari potevano intitolare i libri "Missione di Halloween al catsello fantasma").
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni opera solitamente di due artisti: Michelangelo Miami oppure Sal Murdocca. Ciascuno di questi artisti ha illustrato un diverso volume della collana.
Essendo la collana indirizzata ad un pubblico dai 7 anni, quindi adatti anche per lettori piuttosto giovani, oltre ad essere scritti molto in grande, i testi sono accompagnati pure da numerose illustrazioni, collocate circa ogni 2/3 pagine, le quali sono spesso grandi un'intera pagina, altre molte invece possono essere collocate assieme ai testi, e altre volte possono essere anche a doppia pagina.
I disegni, pur essendo in bianco e nero, sono molto belli, dallo stile
realistico e molto accurato, ricco di particolari, dove gli artisti
prestano molta attenzione anche alle ombre e alle ombreggiature.
Le immagini ritraggono in maniera molto esatta e fedele alcune scene descritte nella storia, con ambienti e personaggi annessi. Esse quini mostrano solitamente i due fratelli impegnati ad indagare all'interno di qualche ambientazione storica. Probabilmente il realismo delle immagini è anche dettato dal fatto che questi piccoli volumi sono romanzi storici, che hanno lo scopo di voler insegnare ai giovani lettori anche qualcosa sullo stile di vita o sulle abitudini di una diversa epoca storica (medievale, preistorica, egiziana...), per cui era importante che anche gli ambienti fossero il più possibile accurati, in quanto i bambini possono comprendere e apprendere diverse cose anche dalle immagini.
Bello ad esempio il fatto che Miani metta, nei libri da lui illustrati, un disegno con i ragazzini che arrivano nella nuova ambientazione nella casa sull'albero e attorno viene ritratta esattamente la scena presente nel libro che i due bambini hanno utilizzato per giungere nella storia. Ad esempio nel volume "Una mattina fra mummie, faraoni e piramidi" i due fratelli aprono una pagina dove "si vedeva l'immagine di una piramide... Un lungo corteo procedeva verso la piramide: quattro bufali giganteschi, con enormi corna, tiravano un carro. Molti Egizi camminavano in fila davanti e dietro al carro. Alla fine del corte si vedeva un gatto nero." Ebbene, questa è esattamente la scena disegnata sotto la palma dove i due protagonisti arrivano con la loro casa appena giunti nell'Antico Egitto.
Sebbene, come ho detto all'inizio, gli artisti che hanno realizzato le immagini siano due essi hanno probabilmente cercato di adottare (forse anche su precisa richiesta dell'editore) uno stile simile. Infatti ciò che sembra essere la maggiore differenza tra i due artisti è il modo in cui hanno colorato le immagini : Miani infatti sembra preferire la matita, mentre Murdocca utilizza forse la computer grafica, in quanto nei suoi disegni i colori sembrano più compatti e stesi in modo uniforme (mentre in quelli di Miani si vedevano i tratti della matita, usata ad esempio per creare delle ombreggiature).
Sopra: In alto dei disegni provenienti da "Un cavaliere prima dell'alba", la quarta e la quinta immagine invece provengono da "Una mattina fra mummie faraoni e piramidi" e sono tutte opera di Michelangelo Miami. Il sesto disegno a destra e l'ultimo in basso sono realizzati invece da Sal Murdocca e provengono da "Festa di Halloween al castello fantasma"
Alla fine della storia è inoltre sempre presente in ogni volume una sezione di approfondimento in cui vengono fornite ai lettori alcune informazioni storico-geografiche e culturali riguardo una determinata epoca storica e luogo; infine ci sono delle indicazioni su come realizzare un lavoretto. Ad esempio per quanto riguarda il Medioevo si parla: di castelli, di come si viveva all'interno, delle giostre, dell'abbigliamento, e come lavoretto viene proposto di costruire un castello con uno scatolone; per gli Egizi viene mostrato dove si trova l'Egitto, si parla di alcuni importanti reperti ritrovati, delle divinità egizie, dell'alfabeto, della scrittura e dell'aritmetica, delle piramidi, della mummificazione, e infine si propone di costruire come lavoretto la maschera del dio Ra.
Ovviamente anche questo apparato informativo è accompagnato da dei disegni, i quali hanno il compito di accompagnare la parte scritta mostrando ad esempio ai lettori di cosa si sta parlando ad esempio se si sta spiegando la vita dentro al castello ci sarà un disegno che mostra varie persone che compiono diversi mestieri all'interno del castello).
Pur essendo comunque ricche di dettagli e particolari queste illustrazioni mi sono parse meno realistiche rispetto a quelle della storia, dai tratti un po' più buffi e simpatici, soprattutto per quanto riguarda i volti delle persone e le raffigurazioni degli animali; infatti i disegni degli apparati sono opera di altri artisti: Niccolò Barbiero per i primi due volumi e Sara Not per quello su Halloween.
Sopra: Alcune pagine tratte dalla parte degli approfondimenti presenti alla fine di ogni libro. In alto delle pagine estrapolate dal volume "Un cavaliere prima dell'alba" (sul medioevo), quelle al centro da "Una mattina fra mummie, farani e piramidi" (sull'antico Egitto) e in basso quelle di "Festa di Halloween al castello fantasma" (su Halloween).
Questi volumi hanno iniziato ad essere pubblicati originariamente nel 1993 dalla Andersen Press coi titoli di "The Knight at Dawn", "Mummies in the morning" e "Haunted Castle on Hallow's Eve"; per poi essere editi in italiano nel 2000 e nel 2003 dalla PIEMME Junior. I primi due volumi sono dotati di una copertina flessibile e hanno circa 80 pagine ciascuno, mentre il terzo ha 160 pagine. I libri
misurano 19 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costano 13.360 LIRE oppure 6,90 euro.
La serie in Italia attualmente conta 37 titoli:
- "Dinosauri prima del buio" (2000)
- "Un cavaliere prima dell'alba" (2000)
- "Una mattina fra mummie, faraoni e piramidi" (2000)
- "Un giorno coi pirati" (2000)
- "La notte dei ninja" (2000)
- "Un pomeriggio sul Rio delle Amazzoni" (2000)
- "Tramonto con la tigre dai denti a sciabola" (2000)
- "Mezzanotte sulla luna" (2000)
- "Il magico oceano dei delfini" (2000)
- "Una città fantasma nel West" (2000)
- "Leoni nella savana" (2000)
- "Orsi bianchi al Polo Nord" (2001)
- "Una vacanza vulcanica a Pompei" (2001)
- "Avventure nell'antica Cina" (2001)
- "Navi vichinghe all'orizzonte" (2001)
- "Olimpiadi nell'antica Grecia" (2001)
- "L'ultima notte del Titanic" (2002)
- "Viaggio avventuroso tra gli indiani" (2002)
- "Nella giungla con le tigri" (2002)
- "In Australia tra i canguri" (2002)
- "Sogno di una notte di mezza estate" (2003)
- "Avventure tra i gorilla" (2003)
- "In viaggio verso l'America" (2003)
- "In surf alle Hawaii" (2003)
- "Natale a Camelot" (2003)
- "Festa di Halloween al castello fantasma" (2003)
- "Festa in maschera a Venezia" (2006)
- " " (2006)
- "Tempesta nel deserto" (2007)
- "L'incantesimo della torre" (2007)
- "Mago Merlino e la spada di luce" (2007)
- "La notte dell'unicorno" (2007)
- "L'alba del dragone" (2009)
- "Leonardo e la macchina volante" (2007)
- "In fuga dal mostro marino" (2013)
- "Avventura tra i ghiacci" (2013)
- "Il cavallo senza ombra" (2014)
Sopra: In alto le copertine della prima serie inglese (a cui si sono ispirate anche quelle italiane), al centro quelle della ristampa inglese, in basso quelle della ristampa della serie "Merlin Mission" (dove il titolo in alto ha uno sfondo blu anzichè verde).
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di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
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