Oggi vi parlerò di un altro albo illustrato dedicato alla figura di Mary Shelley e del suo famossimo mostro: "Il mostro di Mary. Come Mary Shelley ha creato Frankenstein" di Lynn Fulton e illustrato da Felicita Sala. Il volume è stato edito in originale nel 2018, anno in cui sono state pubblicate
diverse biografie dedicate a questa donna, in
onore dell'anniversario (200 anni) dalla prima pubblicazione di
Frankenstein. Diverse biografie erano pure illustrate e avevo già recensito alcune di loro come: "Mary e il mostro: Amore e ribellione. Come Mary creò Frankenstein" di Lita Judge, una biografia su Mary adatta dai 12 anni in su e "Mary: la ragazza che creò Frankenstein"
di Linda Bailey e Julia Sardà, che rimane quella per me con le
illustrazioni più belle.
In realtà era già da un po' che avevo puntato questo albo, (circa un anno fa, quando ho recensito pure quello illustrato dalla Julia Sardà, che in effetti tratta praticamente il medesimo tema) ma solo ora mi sono decisa a prenderlo per parlarvene.
Sopra: Sulla copertina, dai toni piuttosto cupi e scuri, vediamo la figura di Mary pronta a scrivere, mentre dietro/attorno a lei si staglia un profilo abbozzato del mostro di Frankenstein.
"In una notte tempestosa di duecento anni fa, una giovane donna
sedeva in una casa buia e immaginava la sua vita di scrittrice.
Desiderava seguire il percorso che la madre, Mary Wollstonecraft, aveva
intrapreso... "
La storia ha inizio quanto Mary si trova a casa di Lord Byron, il famoso poeta inglese, assieme al futuro marito Percy Shelley, alla sorellastra Clare e all'amico del poeta, il dottor Polidori. La giovane Mary Shelley intanto è in cerca della giusta ispirazione; qualche giorno prima, infatti, il gruppo di amici si era messo a raccontarsi racconti del terrore, per passare il tempo nei giorni di pioggia, e Lord Byron aveva lanciato una sfida: "Ciascuno di noi scriverà una storia di fantasmi! Tra una settimana scopriremo qual è la migliore". Con il passare della notte, Mary diviene sempre più
ansiosa, poichè entro il giorno successivo avrebbe dovuto scrivere storia più paurosa di sempre. Ad un certo punto Mary si ricorda di una conversazione di Percy riguardo l'elettricità che rianima corpi senza vita.
Durante la notte, mentre fuori infuria un tremendo temporale, ricco di tuoni e fulmini, la mente di Mary inizia ad elaborare varie informazioni: "Come in sogno, vide una figura possente sdraiata su un tavolo. Era un uomo, certo, eppure non era uomo del tutto. Aveva il viso orrendo, sfigurato. Vide un giovanotto con una candela in mano, chino sull'essere. Aveva realizzato il suo sogno: aveva svelato l'ultimo segreto della natura e ridato vita alla creatura sul tavolo".
Finalmente Mary aveva trovato la sua storia....
Sopra: La scena in cui Mary sente Percy parlare degli esperimenti sulla corrente che porta in vita i cadaveri.
Di grande importanza risultano le illustrazioni di Felicita Sala che accompagnano i testi, realizzate con acquerello, inchiostro e matite; le quali sono perfette per accompagnare questa storia, grazie alla loro atmosfera un po' macabra e gotica.
In realtà i soggetti delle immagini sono dipinti in modo abbastanza semplice, specialmente per quanto riguarda il loro volti, che sono composti da un ovale con due punti neri per gli occhi, due semi cerchi per le sopracciglia, un semi triangolo per il naso e una linea per la bocca.
Nelle immagini però che si concentrano su un volto e sulle espressioni di un certo personaggio i volti sono resi in modo più dettagliato, diventando in grado di esprimere un grande terrore o angoscia, e poi sollievo.
L'atmosfera gotica è data anche dalla scelta dei colori, che sono per la maggior parte molto cupi e scuri, creando ambienti angoscianti e opprimenti. Vengono utilizzati tantissimo il nero e il bianco, spesso usati in contemporanea per creare una sorta di contrasto visivo, ad esempio tra la pelle pallida (completamente bianca) di Mary (ma di tutti i personaggi in generale) e gli sfondi dagli ambienti bui e cupi, in cui prevale il nero.
Oltre al bianco e al nero altre tinte che compaiono sono il rosso scuro (usato per tingere alcuni elementi quali libri, vestiti, vasi...), l'azzurro/blu petrolio, e un po' di verde salvia. Tutti comunque colori dai toni scuri, per nulla brillanti.
Sopra: L'atmosfera gotica è data anche dalla scelta dei colori, che sono molto cupi e scuri, creando ambienti angoscianti e
opprimenti. Vengono usati tantissimo il nero e il bianco, ma anche il rosso, il blu/azzurro e il verde.
"Il mostro di Mary. Come Mary Shelley ha creato Frankenstein" di Lynn Fulton e illustrato da Felicita Sala è un albo illustrato molto bello e affascinante, ricco di fascino e mistero.
L'opera racconta il momento in cui Mary ebbe l'ispirazione che la portò poi a scrivere il suo romanzo più famoso "Frankenstein, o il moderno Prometeo", un classico della letteratura, un romanzo gotico considerato il primo romanzo di fantascienza. In mezzo ai testi, che comunque narrano un episodio realmente accaduto alla scrittrice (e che lei stessa narra nell'introduzione dell'edizione del suo libro del 1823), sono state inserite alcune informazioni di carattere prettamente biografico riguardanti Mary. Particolarmente interessanti risultano i riferimenti alla madre che, pur essendo morta subito dopo la nascita di Mary, ha profondamente influenzato la vita della figlia, che conosceva i suoi scritti che riguardavano i diritti delle donne. Viene anche riportato l'episodio, sempre vero, di come Mary abbia imparato a leggere decifrando le lettere incise sulla tomba della madre. In realtà, questa è stata un'aggiunta dell'autrice, in quanto come ella stessa spiega: "Mary non fa riferimento alla
signora Wollstonecraft nella sua introduzione, ma mi è sembrato
importante includere la sua famosa madre nel percorso creativo che, a
mio parre, portò alla creazione della storia di Frankenstein."
Questi aspetti sono comunque chiariti nella nota dell'autrice in fondo al libro, che in parte è una breve (e incompleta) biografia su Mary Shelley. La quale inizia con "Nel 1818, l'anno in cui fu pubblicato Frankenstein, o il moderno Prometeo, Mary Shelley aveva vent'anni, All'inizio furono stampate appena cinquecento copie del libro, ma nel giro di poco tutta l'Inghilterra non si parlava d'altro che del racconto di quell'uomo che aveva creato un mostro con dei cadaveri. Ed era stata una ragazza a scriverlo!".
Sempre nella nota, l'autrice spiega poi altri aspetti della storia narrata in questo albo, basata appunto sull'introduzione scritta dalla stessa Mary nella seconda edizione del suo libro, la quale narra di come nacque la storia di Frankenstein. Un'altra cosa spiegata nella nota è che il mostro creato da Mary è diverso rispetto a quello del film e di come il racconto che lo vede protagonista non sia una storia di fantasmi, ma l'inizio di un nuovo genere, quello della fantascienza.
Un albo che narra una storia breve, ma vera e potente, resa ancora più efficace dalle splendide illustrazioni di Felicita Sala, raffinate, delicate, ma al contempo cupe e gotiche. Un testo che viene consigliato dalla casa editrice a partire dai 9 anni, in realtà a livello di testi la storia è proponibile anche a bambini più piccoli, dai 5/6, che però non comprenderebbe probabilmente bene il contesto più ampio e complesso in cui la vicenda si svolge. Tuttavia può essere un buon modo per introdurli alle figure di Mary Shelley e del suo mostro (che magari loro potrebbero avere già conosciuto in qualche altro libro, magari uno di mostri per bambini).
A un livello più profondo (con i bambini più grandi quindi) l'albo può essere utilizzato per parlare di temi come la condizione femminile della donna nel passato (che nel libro viene accennata quando si parla della madre di Mary), oppure sulle implicazioni che deriverebbero dal poter riportare in vita i defunti perché, come dice Mary: "La natura ha buoni motivi per non rivelarci tutti i suoi segreti. [...] E poi cosa accadrebbe alla materia inerte una volta che gli venisse ridata la vita?".
Tale libro illustrato è stato pubblicato nel 2018 col titolo "She made a monster. How Mary Shelley created Frankenstein" dalla Alfred A. Knopf ed è stata edita in italiano dalla Splen Edizioni nel 2020. L'opera ha una copertina rigida, misura 27,2 cm d'altezza e 24 cm di lunghezza, ha 40 pagine e costa 15 euro.
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