lunedì 16 maggio 2022

Il Giappone delle donne dal II secolo ad oggi di Ornella Civardi, Ayano Otani e Kaori Yamaguchi

Qualche tempo fa vi avevo parlato della casa editrice nuinui, spiegandovi che seppur sia una casa editrice poco conosciuta in Italia nel suo catalogo comparivano diverse proposte interessanti, specialmente per quanto riguarda il Giappone. Ebbene, dopo avervi parlato di yokai (in "Il libro dello Hakutaku: storie di mostri giapponesi" di Matthew Mayer) e di leggende giapponesi (in "Racconti del Giappone. Storie tradizionali di mostri e di magia" di Lafcadio Hearn e Yei Theodora Ozachi) oggi ho deciso di trattare un testo che parla invece delle donne: "Il Giappone delle donne dal II secolo ad oggi" scritto da Ornella Civardi e illustrato da Ayano Otani e Kaori Yamaguchi.
Un volume che contiene 60 biografie di donne giapponesi, nate dal II secolo fino ai giorni nostri.

 
 Sopra: La copertina dallo sfondo bianco con le scritte rosse, mostra un paio di immagini interne di 2 donne; una vissuta nel II secolo (Jingu) e l'altra nata a metà degli anni Novanta (Yayoi Kusama).
 
Tale volume scritto da Ornella Civardi è una raccolta di 60 biografie di donne giapponesi, vissute in varie epoche storiche, a partire dalla fine del II secolo fino ad oggi. Nell'introduzione l'autrice ci spiega che "Non è un mistero che la parità di genere in Giappone sia un traguardo ancora piuttosto distante. [...] Nonostante i progressi degli ultimi decenni, per la donna giapponese resta tuttora quasi inimmaginabile far convivere maternità e carriera. Dopo una lunga epoca di relativa indipendenza , residuo dell'originale società matriarcale, in cui le donne potevano ereditare e gestire proprietà, studiare e praticare le stesse discipline degli uomini, l'avvento dei samurai nel XII secolo ha rappresentato un colpo di spugna su tutte le libertà che non fossero quella di difendere se stesse e la propria casa con armi maschili. E la morale confuciana del periodo Edo, a partire dal 1600, ha sancito la sottomissione con tre grandi precetti d'ubbidienza: al padre durante la giovinezza, al marito nel matrimonio, ai figli nella vecchiaia".
Tuttavia, in qualche modo le donne hanno comunque giocato il loro ruolo nella storia nipponica, "nell'evoluzione dei costumi e del pensiero, nei mutamenti sociali", ed ora il Giappone è quello che è anche grazie a queste figure fuori dall'ordinario.
Dopo l'introduzione il volume ci presenta diverse biografie di donne giapponesi che si sono distinte per qualcosa durante la loro esistenza. 2 sono le cose che ho apprezzato riguardo all'indice: la presentazione delle donne in base al periodo storico, partendo quindi da quelle del II-XIX secolo fino a quelle del XXI secolo; il fatto che accanto ad ogni nome sia stata posta una mini descrizione della persona, riguardo ad il suo ruolo nella società. Ad esempio: "Jingu - la regina sciamana" o "Ono no Komachi - la poetessa della caducità", o "Ikeda Sen - la moschettiera"... Questo aiuta il lettore a farsi subito un'idea e a orientarsi nelle varie biografie.
Vi presento alcune di queste donne con 10 brevi descrizioni, 5 scelte dalla prima parte e 5 dalla seconda.

II- XIX secolo:
  • Jingu - la regina sciamana: una sovrana semi leggendaria che alla morte del consorte avrebbe guidato l'esercito di Yamatai (cioè del Giappone) alla conquista della Corea, e che l'avrebbe conquistata grazie a due pietre magiche che le permettevano di controllare le maree.
  • Ototachibana hime - la vittima sacrificale: sposa di Yamato Takeru, un eroe dell'epica giapponese, che si sarebbe immolata per il marito annegandosi nel mare per placare le ire del kami dello stretto (scatenate dall'arroganza di Takeru).
  • Murasaki Shikibu - la prima narratrice: è l'autrice del primo romanzo del mondo ("Il principe splendente"), una dama di corte dell'imperatore Shoshi. 
  • Tomoe Gozen - la prima donna samurai: una donna addestrata all'arte militare e del combattimento, nonché concubina di Yoshinaka, signore di Kiso. Dall'indole indomita, si dice fosse un'amazzone inarrestabile, nonché una formidabile arciera e spadaccina, capace di tenere testa, con 300 uomini, a 6000 cavalieri.
  • Manji Takao - la geisha più tragica: una geisha d'alto rango di grande fascino e bellezza, morta a 19 anni per una malattia, anche se un'altra versione vuole che sia stata uccisa da un amante respinto.
XIX- XXI secolo:
  • Nakazawa Koto - la poliziotta che seduceva gli uomini e le donne: nata nel 1839, una combattente dello shogun, nonché fondatrice, assieme al fratello, della guardia di sicurezza incaricata di mantenere la pace a Edo e scongiurare attacchi filoimperiali.
  • Toshiko Kishida - la pioniera del femminismo: a 22 anni fu arrestata e messa in galera per aver arringato la folla con discorsi sulla condizione femminile, chiedendo pari opportunità nell'apprendimento e maggiore tutela e diritti per le donne.
  • Sada Abe - il lato oscuro dell'eros: una donna che ha ucciso l'amante Kichizo Ishida soffocandolo con un obi durante il momento dell'orgasmo, recidendogli gli organi genitali e portandoseli via.
  • Yayoi Kusama - la sacerdotessa dei pois: un'artista famosa per dipingere in continuazione pois, a causa di allucinazioni che aveva fin da piccola. Scappata dalla famiglia, che la disprezzava per la sua eccentricità, è riuscita a diventare famosa in America nell'avanguardia americana, anche se per tutta la vita ha dovuto convivere con i disturbi psichiatrici.
  • Michiko - la fidanzata del Giappone: una ragazza appartenente alla classe borghese, che l'erede del trono decide di sposare, contro la volontà della madre, ma il Giappone ama Michiko, che è diventata il simbolo della modernizzazione, nonchè una specie di nuova Cenerentola.
Queste ovviamente sono alcune delle donne che troverete raccontate all'interno del volume, che le presenta in modo sintetico ma incisivo, raccontando la loro vita, dove sono partite, cosa hanno fatto di  importante e che fine hanno fatto. Ovviamente riguardo alle donne vissute in tempi più recenti abbiamo più informazioni, che invece sono più scarse e incerte (spesso frutto più che altro di leggende) per le donne del lontano passato.
Il volume propone una buona varietà di figure femminili, che hanno ricoperto vari ruoli: abbiamo mogli e figlie fedelissime che si sacrificano per il bene del marito o della famiglia; donne guerriere capaci di condurre eserciti e sconfiggere centinaia di nemici; geishe bellissime e raffinate; artiste di tutti i tipi, che si sono distinte in vari campi come l'arte, la scrittura, la musica, la danza, il canto, la moda, il cinema; donne assassine, passate alla storia per l'efferatezza dei propri crimini; donne che hanno lottato per i propri diritti; mangaka che hanno scritto e illustrato opere che rimarranno nella memoria per sempre; idol, cioè ragazze famose e popolari, delle e vere e proprie star che hanno portato gioia e spensieratezza a migliaia di ragazzi....
Alla fine del volume è presente una nota sulla traslitterazione dei termini giapponesi e un'utile tavola cronologica dei vari periodi giapponesi e a quali secoli o anni essi corrispondano.
 
 
Sopra: Le pagine che mostrano il sommario del volume, con accanto l'immagine di una donna.

Il volume è riccamente accompagnato da numerose illustrazioni realizzate da due artisti giapponesi: Ayano Otani e Kaori Yamaguchi, ma che comprendono anche stampe antiche.
Per questo motivo all'interno del volume troviamo almeno 2 stili di disegno molto differenti tra di loro, in quanto è presente sia lo stile dell'iconografia classica giapponese, quelle delle antiche stampe, che quello delle due artiste, che hanno uno stile decisamente più moderno.
Nelle antiche stampe ad esempio le donne sono raffigurate in molto raffinato e delicato, con immagini dall'aspetto maggiormente realistico e incredibilmente ricco di dettagli. Osservate ad esempio gli abiti indossati dalle donne ritratte: essi sono incredibilmente minuziosi e curati, nel modo in cui si creano le varie pieghe, nel colore, nelle fantasie della stoffa. Molta cura viene dedicata anche alle acconciature e ai capelli delle donne, nonché alle loro pose, che non sono mai statiche, ma sempre dinamiche, in quanto le vediamo sempre intente a fare qualcosa.
Utile il fatto che accanto ad ogni immagine sia riportata una breve descrizione della stessa, con riportato il titolo dell'opera, se esistente, e il nome dell'artista che l'ha realizzata (con anno di nascita e morte).

 
 
Sopra: Delle pagine che ritraggono due donne vissute nell'antichità, quella più in alto rappresentate da Katsushika  Hokusai mentre quella più in basso è di Tsukioka Yoshitoshi, da notare la minuziosità dei dettagli (soprattutto per quanto riguarda gli abiti) e la ricchezza delle illustrazioni.
 
Le illustrazioni di Ayano Otani e Kaori Yamaguchi sono invece più moderne, ed infatti sono utilizzate per rappresentare le donne nate a partire da fine Ottocento e inizio Novecento, quindi quelle vissute in tempi più recenti. 
In questo caso le immagini appaio volutamente più semplificate, meno dettagliate e minuziose nei particolari. C'è da dire comunque che a volte lo stile di queste tavole cambia abbastanza, in certi casi ad esempio esso riprende quello dei manga, specialmente quando si sta parlando di qualche mangaka, mentre altre volte si ispira a un'iconografia più tradizionale.
I bordi delle donne o degli elementi della scena sono ad esempio tracciati in modo più netto e ben delineato, ad esempio gli abiti non presentano tutte quelle pieghe, ombre e sfumature che caratterizzavano invece quelli di alcune antiche stampe, ma hanno un aspetto più essenziale. In alcuni casi i tratti facciali addirittura sono ridotti al minimo, con due palline al posto degli occhi e una righetta per la bocca e due piccoli archi per le sopracciglia.
Pur nella loro semplicità le immagini però non risultano mai banali o spoglie, in quanto comunque nell'insieme il ritratto risulta comunque curato e attento.

 
 
Sopra: Le immagini di Ayano Otani e Kaori Yamaguchi hanno un aspetto più moderno e appaio volutamente più semplificate, meno dettagliate e minuziose nei particolari, con dei contorni più netti e precisi.

I disegni di entrambi gli illustratori risultano molto colorati, anche se in modo differente. Quelli delle stampe antiche, dall'aspetto tradizionale, hanno colori accesi e intensi e spesso piuttosto brillanti. Le tinte sono applicate con cura all'interno dell'immagine con sfumature, ombreggiature (come quelle ad esempio delle stoffe degli abiti) e punti luce.
Ayano Otani e Kaori Yamaguchi invece stendono le proprie tinte in modo più deciso e compatto, senza ombre e sfumature, grazie ai contorni più netti e delineati dei loro disegni. Anche loro comunque prediligono colori dai toni accesi, brillanti e intensi, tinte che applicano anche agli sfondi, ad esempio quello su Yosano è viola, quello della Kusama è rosso e bianco mentre quello della Ikea è principalmente violetto/fucsia oppure azzurro.


Sopra: Più in alto un'illustrazione antica di Yoshitoshi che raffigura Tomoe Gozen, mentre più in basso una di Ayano Otani o Kaori Yamaguchi su Riyoko Ikea . Entrambe le immagini risultano molto colorate, con tinte accese, intense e brillanti; quella di Gozen però presenta delle sfumature e delle ombreggiature, mentre in quella della Ikeda le tinte sono stese in modo deciso e compatto, senza ombre e sfumature.

"Il Giappone delle donne dal II secolo ad oggi" scritto da Ornella Civardi è un volume molto bello e interessante che propone al lettore una buona varietà di figure femminili, ognuna ben collocata nel suo periodo storico: abbiamo mogli e figlie fedelissime come Ototachibana hime (la vittima sacrificale), Kozaisho (la sposa esemplare), Osono (il modello di pietà filiale); donne guerriere capaci di condurre eserciti e sconfiggere centinaia di nemici come Tomoe Gozen (la prima donna samurai), Akai Teruko (la monaca generalessa), Tsuru-hime (la Giovanna d'Arco giapponese), Ikeda Sen (la moschettiera), Kai-hime (la guerriera più bella), Mochizuki Chiyome (la ninja), Chiba Sanako (la spadaccina che amò Sakaoto Ryoma)... ; geishe bellissime e raffinate come Manji Takao (la geisha più tragica) e Mineko Iwasaki (la geisha più famosa); artiste di tutti i tipi come Ono no Komachi (la poetessa della caducità), Murasaki Shikibu (la prima narratrice), Setsuko Hara (l'attrice feticcio di Ozu); Shizuka Gozen (la danzatrice di Yoshitsune), Yayoi Kusama (la sacerdotessa dei pois), Natsuo Kirino (il noir femminista), Masako Shirasu (la trendsetter della bellezza), Toko Shinoda (l'artista del sumie), Tomoko Fuse (la regina degli origami) ... ; donne assassine quali Sada Abe (il lato oscuro dell'eros) o Ohatsu (la donna della vendetta); mangaka come Riyoko Ikeda (la creatrice di Lady Oscar), Rumiko Takahashi (la mangaka best seller), Hiromu Arakawa (la mangaka di fattoria); idol quali Kanako Momota (la idol da weekend). 
Come ho detto anche sopra ho apprezzato particolarmente nel volume la presentazione delle donne in base al periodo storico, partendo quindi da quelle del II-XIX secolo fino a quelle del XXI secolo e il fatto che accanto ad ogni nome sia stata posta una mini descrizione della persona, che aiuta il lettore ad orientarsi tra le tante biografie.
Le illustrazioni, sia quelle delle antiche stampe giapponesi che quelli di Ayano Otani e Kaori Yamaguchi, sono tutte molto belle, colorate, intriganti e rendono il volume molto accattivante e curato. Lo rendono inoltre molto variegato non solo come soggetti trattati, ma anche artisticamente, riunendo insieme grafiche moderne e antiche, in base anche al periodo storico di cui si sta parlando. Molto utile poi che per ogni stampa antica sia stato riportata accanto una descrizione di essa.
Un bel volume ricco di biografie femminili molto interessanti e varie, dalla grafica molto curata ed accattivante.

Questo volume è stato pubblicato nel 2021 dalla nuinui; ha 183 pagine, la copertina flessibile e misura 27 cm d'altezza e 19 cm di lunghezza e costa 30 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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