lunedì 14 dicembre 2020

Pelle d'asino di Cécile Roumiguere e Alessandra Maria

Questa volta vi parlo di un un libro speciale per 2 motivi: il primo è che si tratta di un altro volume che fa parte di una collana di classici illustrati, diretta da Benjamin Lacombe,  che "nasce dal desiderio di presentare grandi classici in una veste nuova e raffinata, affiancando all'autorità dei maestri del passato lo stile originale di alcuni tra i più ispirati giovani illustratori di oggi". 
Il secondo motivo è che si tratta di una fiaba (e io amo le fiabe), e non di una qualsiasi, ma di quella di Pelle d'Asino di Charles Perrault, la quale tratta dei temi scandalosi quali l'incesto (o almeno un suo tentativo).
L'opera di cui vi parlerò questa volta è infatti "Pelle d'Asino" riscritta da Cécile Roumiguere e magistralmente illustrata da Alessandra Maria, in una veste estremamente raffinata ed originale.

Sopra: L'elegante e splendida copertina di questa edizione di "Pelle d'Asino" presenta un'illustrazione in bianco e nero, su cui spiccano dei decori e dei dettagli dorati.

I testi non sono quelli originali scritti da Charles Perrault, ma sono stati riscritti da Cécile Roumiguere, una scrittrice di romanzi e sceneggiatrice teatrale. Come viene però spiegato in una delle pagine finali del volume: "All'interno della collana i classici sono stati tradotti, adattati o riscritti, mantenendo però l'universalità e la profondità di quelle storie senza tempo, così radicate nel nostro immaginario". La fiaba è stata quindi sì riscritta, ma cercando di mantenere intatta la sua universalità ed essenza profonda.
D'altronde è stata proprio Roumiguere a scegliere di riscrivere questa fiaba, lei stessa infatti afferma: "Quando Benjamin Lacombe mi ha proposto di riscrivere un testo classico che fosse per me importante, ho subito pensato a Pelle d'Asino". Per l'autrice il racconto, oltre a rappresentare una denuncia a un desiderio incestuoso (quello di un padre di sposare la figlia), racchiude anche il messaggio che "crescere significa cercare un legame d'amore al di fuori della propria famiglia".
La trama del racconto narrato dalla Roumiguere riprende quello della fiaba di Perrault: vi è un re con una bellissima regina che, in punto di morte, gli fa promettere che non si risposerà se non con una donna più bella di lei. Nessuna donna però supera la regina in bellezza, tranne la principessa, che crescendo diventa più bella della madre. Il sovrano si invaghisce quindi della figlia e la chiede in sposa, ma la ragazza però non è d'accordo con la decisione del padre, così chiede aiuto alla sua fata madrina. Questa dice alla principessa di chiedere al padre di procurarle degli abiti estremamente costosi e difficili da realizzare, nella speranza che il sovrano si arrenda. Il re, tuttavia, riesce a esaudire le richieste della figlia, la quale, disperata, chiede al padre di avere la pelle dell'asino, sperando che il sovrano rifiuti una simile richiesta. Purtroppo il re farà uccidere l'asino e consegnerà alla figlia la sua pelle, così la madrina convince la principessa a  travestirsi con la pelle dell'asino e a scappare dal palazzo.
La giovane così fugge e trova rifugio in una fattoria, in cui continua a mantenere il suo travestimento, finché un giorno un principe che passa lì vicino la sente cantare e sbircia nella casetta in cui vive Pelle d'Asino, che in quel momento si sta facendo bella indossando uno dei vestiti regalatele dal padre. Così il principe il giorno dopo chiede di poter avere un dolce fatto da Pelle d'Asino, nel quale trova un anello della fanciulla.
Quando il principe trova l'anello decide di farlo provare a tutte le ragazze del regno per trovare la donna a cui appartiene. Anche pelle d'Asino si presenta alla prova, rivelando così la propria identità e diventando la sposa del principe.
Ecco però alcune differenze:
  1. Viene un po' narrata la storia dei due sovrani, dicendo che erano giunti su una nave, assieme a un asino, portando prosperità e benessere al regno.
  2. L'asino non produce monete d'oro, ma "forniva con i suoi escrementi un concime così ricco da garantire cibo in abbondanza a tutto il paese". 
  3. La fata madrina della principessa è cugina della regina, si chiama Lilla e ha la particolarità di "portare un solo colore per volta". Ella inoltre svolge delle ricerche sulle creature marine, tanto da possedere un laboratorio sottomarino.
  4. In questa versione la fanciulla chiede al padre tre abiti: un vestito color dell'oceano, uno del colore della notte e uno color del giorno. Nella versione di Perrault gli abiti avevano invece i seguenti colori: uno color del cielo, uno color del sole e uno come la notte.
  5. La fata dona a Pelle d'Asino un ciottolo con cui può chiamarla ogni volta che ne avrà bisogno e con cui può far riapparire i suoi abiti (nella versione di Perrault invece si trattava di un forziere).
  6. In questa versione viene esplicitamente detto che la ragazza ha visto il principe mentre la spiava.
  7. Vengono citati anche tre amici del principe.
  8. Viene fatto intendere che alla fine il padre, oltre a pentirsi del suo comportamento, si sposa con la fata madrina.
Per permettervi di confrontare lo stile di scrittura delle due versioni, che si dimostrano entrambe piuttosto briose e un pizzico irriverenti (anche se quella della Roumiguere risulta a tratti più poetica), vi riporto il pezzo che narra della morte della regina.
Versione di Charles Perrault: "Ora il cielo, che alle volte si stanca di rendere gli uomini felici, (...) permise che una grave malattia minasse la salute e la vita della Regina. Si cercarono soccorsi da ogni parte, ma nè l'Università dive si studia il greco, nè i più famosi guaritori riuscirono messi tutti assieme a spegnere l'incendio di quella febbre che continuava a fiammeggiare sempre più alta. 
Giunta alla sua ultima ora, così essa parlò al Re suo sposo: <<Concedimi che, prima di morire, io ti chieda un regalo. Se più tardi ti venisse voglia di riprendere moglie, quando non ci sarò più...>> (...) <<Devo crederlo>> rispose la Regina << se penso al tuo amore appassionato, ma per esserne ancora più convinta voglio che tu me lo giuri. Con questa concessione per addolcirti la promessa: che se incontrerai una donna più bella, meglio fatta e più onesta di me, potrai liberamente giurarle fede e sposarti con lei>>. (pp. 64 e 66 di "Fiabe", ed. RBA)
 
Versione di Cécile Roumiguere: "PROLOGO
C'era una volta in una camera inondata di luce, immerso tra i riflessi degli specchi che ricoprivano le pareti, un uomo. Inginocchiato accanto a un letto immenso, sembrava che pregasse (...). La donna più bella che si fosse mai vista era distesa lì, su lenzuole più candide di un'alba innevata. (...).
Le lacrime scivolavano lungo le guance dell'uomo, la donna gli strinse le mani tra le sue.
<<Se ti risposerai, promettimi...>>
E poiché l'uomo protestava, lei strinse più forte.
<<Promettimi che ti risposerai solo se troverai uan donna più bella di me, più...>>
L'uomo singhiozzò. Le ultime parole della donna andarono perdute. (...) 
CAPITOLO I (...)
(La bambina) aveva sette anni quando la madre si ammalò. Furono chiamati al suo capezzale i migliori medici, i più grandi studiosi e anche qualche ciarlatano, ma non serì a nulla, la Regina deperiva".

Sopra: Una delle prime pagine dell'opera, nella quale è possibile vedere una delle affascinanti ed eleganti illustrazioni di Alessandra Maria.

Oltre che per i testi, la collana diretta da Lacombe si distingue anche per la qualità delle illustrazioni: "Ogni artista ha scelto l'opera da illustrare, fornendo perciò una versione personale, soggettiva, sincera. Questa è la vera novità della collana: ciascun volume crea un universo a sè, singolare e ammantato dal fascino dei classici, ma forma anche, insieme agli altri, una famiglia grafica coerente e contemporanea".
Ad illustrare questa fiaba troviamo Alessandra Maria, un'artista che utilizza diverse tecniche visive quali: schizzi a partire da collage fotografici, carboncino, inchiostro, lumeggiatura con foglie d'oro.
Le sue illustrazioni posseggono uno stile molto particolare, che si ispira all'arte del Quattrocento e alle icone russe, uno stile che "cerca di tornare alle origini storiche e spirituali dell'iconografia in una prospettiva femminista".
Le illustrazioni dell'artista risultano così molto suggestive ed evocative, con questi personaggi (in particolare figure femminili) affascinanti, misteriosi, eleganti e raffinati. Le figure femminili e la natura, in particolare i fiori (tra cui il convolvolo, simbolo di debolezza fisica e spirituale), rappresentano un tema centrale e ricorrente in tutte le immagini.
I volti e i corpi delle persone hanno un aspetto molto realistico, tanto da sembrare quasi delle foto, per cui i volti dei personaggi risultano sempre molto espressivi ed intensi.

 
 
Sopra: Le illustrazioni posseggono uno stile molto particolare, che si ispira all'arte del Quattrocento e alle icone russe, risultano così molto suggestive ed evocative. Le figure femminili e la natura rappresentano un tema centrale e ricorrente in tutte le immagini, come è possibile notare anche da queste immagini.

Un'altra particolarità che caratterizza questi disegni è la colorazione. L'artista ha infatti deciso di creare delle immagini sui toni del nero, del marrone (l'artista dipinge su una tela colorata con polvere di caffè) e dell'oro (giocando così sul contrasto tra luce e oscurità insito anche nei testi della fiaba), che conferiscono una certa eleganza e raffinatezza alle illustrazioni. 
A renderle ancora più preziose, alcuni elementi in esse presenti sono stati resi metallizzati e dorati, andando così a creare un effetto molto particolare e suggestivo.

   
Sopra: Un'altra particolarità che caratterizza questi disegni è la scelta di creare delle immagini utilizzando solo i toni del bianco, del nero e dell'oro. Per renderle ancora più preziose alcuni elementi in esse presenti sono stati resi metalizzati e dorati (come ad esempio le ali delle farfalle in queste immagini), andando così a creare un effetto molto particolare e suggestivo.

Questa edizione di "Pelle d'Asino" riscritta da Cécile Roumiguere presenta una storia molto simile all'originale, anche se possiede comunque alcune differenze, narrata con uno stile al contempo poetico, ironico e irriverente. Una fiaba con una principessa che sa quello che vuole e che non si arrende di fronte alle difficoltà, anche se si vede costretta a travestirsi in modo orribile, a fuggire di casa, a mettersi a fare un lavoro umile e ad essere disprezzata da tutti. Per rendere al meglio questa figura, "disorientata tra la lealtà e l'obbedienza dovuta al padre e il rifiuto di un'unione tabù", l'autrice ne ha "ritratto luci ed ombre, tra vulnerabilità e tenacia".
A rendere ancora più efficace la fiaba sono le curate, magnifiche e splendide illustrazioni di  Alessandra Maria, le quali trasportano il lettore in un mondo etereo e incantato, dai toni del nero, del marrone e del dorato. Delle illustrazioni capaci di giocare con luci e ombre, per dare vita a una fiaba che serba in sè molta oscurità ma anche altrettanta luce.
Ne risulta una versione e un'edizione pregiata, tanto bella quanto preziosa, davanti alla quale il lettore non può non rimanere incantato e meravigliato, quasi soggiogato.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2019 dalla Albin Michel Jeunesse col titolo "Peau d'Ane" ed è stata edita nel 2020 in italiano dalla Rizzoli. Il volume ha 64 pagine, la copertina rigida, misura 30,5 cm d'altezza e 22,5 cm di lunghezza e costa 20,00 euro.
 
P.S. Ecco tutti gli altri titoli della collana diretta da Benjamin Lacombe (edita in Italia dalla Rizzoli):
  • "Il mago di Oz" di Sebastien Perez e Benjamin Lacombe (2019)
  • "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi e Justine Brax (2019)
  • "Mignolina" di Hans Christian Andersen e Marco Mazzoni (2019)
  • "Pelle d'asino" di Cécile Roumiguere e Alessandra Maria (2020)
  • "Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson attraverso la Svezia" di Selma Lagerlof e Yvan Duque (2020)
  • "Bambi" di Felix Salten e Benjamin Lacombe (2020) 
  • "L'isola del tesoro" di Robert Louise Stevenson e Etienne Friess (2021)
  • "Il vento tra i salici" di Kenneth Grahame e Prugne Thibault (2022)
  • "La principessa Sara" di Frances Hodgson Burnett e Nathalie Novi (2022)
  • "La Sirenetta" di Hans Christian Andersen e Benjamin Lacombe (2022)
  • "La Regina delle Nevi" di Hans Christian Andersen e Aliocha Gouverneur (2023)

     

   

   
Sopra: Le copertine degli altri titoli della collana diretta da Benjamin Lacombe.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

Nessun commento:

Posta un commento