venerdì 18 dicembre 2020

Bambi di Felix Salten e Benjamin Lacombe

Dopo avervi parlato di "Pelle d'Asino" di Cécile Roumiguere e Alessandra Maria, in questo post vi parlerò di un altro volume che fa parte di una collana di classici illustrati diretta da Benjamin Lacombe, la quale "nasce dal desiderio di presentare grandi classici in una veste nuova e raffinata, affiancando all'autorità dei maestri del passato lo stile originale di alcuni tra i più ispirati giovani illustratori di oggi". 
Questa volta recensirò "Bambi" di Felix Salten e illustrato da Benjamin Lacombe, di cui molti di noi ricorderanno probabilmente il film d'animazione della Disney del 1942, che in realtà presenta delle differenze rispetto al libro.
 
Sopra: La magnifica copertina in cui vediamo l'illustrazione di Bambi realizzata da Lacombe è in realtà intagliata. Gli alberi e le foglie che si vedono davanti al capriolo non sono semplicemente disegnati, ma sono proprio intagliati nel cartone e nella carta (su una doppia piano).
 
Stavolta non siamo davanti a una rivisitazione dei testi, ma alla versione integrale scritta da Felix Salten, originariamente pubblicata nel 1923 col titolo "Bambi: Eine Lebensgeschichte aus dem Walde" ("Bambi: vita di un capriolo").
Protagonista della storia è Bambi, un cucciolo di capriolo nato in un boschetto durante la tarda primavera. Nel corso dell'estate la madre gli insegna come vivono i caprioli e gli fa conoscere i vari abitanti della foresta. Quando il figlio pare abbastanza cresciuto, lo porta nella prateria, dove il capriolo incontra sua zia Ena e i suoi figli gemelli, i cerbiatti Faline e Gobo, con i quali stringe amicizia.
Man mano che Bambi cresce la madre comincia a lasciarlo solo ed un giorno, mentre la sta cercando, Bambi ha il suo primo incontro con un cacciatore, che tenta di sparargli, anche se poi fortunatamente riesce a fuggire a tutta velocità, insieme alla madre. In seguito Bambi si abitua a rimanere da solo in quanto la madre lo abbandona sempre più spesso essendo ormai cresciuto. A metà dell'inverno, i cacciatori entrano nella foresta, uccidendo molti animali, tra cui la madre di Bambi.
Dopo un po' di tempo, quando Bambi sta ora mettendo in mostra il suo secondo paio di corna, egli si riunisce con la sua cugina Faline di cui si innamora, dopo alcuni combattimenti e sconfitte.
Il romanzo continua narrando la vita di Bambi che cresce, imparando ad essere più cauto, e che capisce che anche l'uomo non è poi così forte e onnipotente come aveva sempre pensato.
 
Sopra: Alcune pagine interne dell'opera, che mostrano un'illustrazione di Bambi di Lacombe.
 
I disegni di Benjamin Lacombe sono come sempre splendidi, evocativi, molto curati, ricchi di dettagli, con colori forti, intensi e brillanti. Le illustrazioni di questo artista, molto graziose, riescono a rendere perfettamente tutta la delicatezza, la grazia e la bellezza dei vari animali del bosco, in particolare quella dei cerbiatti, cuccioli o adulti, che l'artista è riuscito a rendere molto espressivi.
Come spiega inoltre Lacombe: "Il mio immaginario si è nutrito delle illustrazioni visive durante l'infanzia, delle mie scoperte, della mia formazione, delle mie ossessioni e degli incontri intellettuali, scelti o inaspettati che approfondito e coltivato. Ne fanno parte i film d'animazione di Walt Disney, tra cui il magnifico bambi. Il confronto con un simile monumento visivo ha rappresentato una sfida: in tutta onestà ho voluto rendere omaggio a questo Bambi animato, entrato nella cultura popolare, proponendo la mia voce d'artista, la mia interpretazione personale".
 
 

  Sopra: Le  illustrazioni di Benjamin Lacombe sono come sempre splendide, evocative, molto curate, ricche di dettagli, con colori forti, intensi e brillanti. Illustrazioni molto graziose, che riescono a rendere perfettamente tutta la delicatezza, la grazia e la bellezza dei vari animali del bosco.
 
Nel volume sono presenti sia immagini a colori che in bianco e nero, che sono entrambe molto suggestive e raffinate. Le scene in bianco e nero ad esempio sono ottime per rendere alcuni momenti di paura o di tensione, mentre quelle a colori rendono perfettamente scene più tranquille, ricche di meraviglia e d'incanto, in cui sembra che il tempo si fermi (permettendo al lettore di contemplare incantato la scena).
L'intera opera è disseminata da tantissime immagini, a volte a tutta pagina e altre volte incluse nel testo. Ad esempio nei vari capitoli troviamo delle pagine con delle decorazioni che richiamano elementi naturali. Tali decorazioni si basano sulle varie stagioni dell'anno e cambiano in base a quale stagione è ambientato un certo capitolo.
I colori utilizzati da Lacombe sono, come sempre, stesi in maniera forte e decisa, presentando tonalità intense, brillanti e accese, che rendono onore alle tinte di un bosco rigoglioso e verdeggiante, ricco di vita. Non mancano però anche le zone d'ombra, in cui i colori si fanno più scuri e cupi, d'altronde il testo di Salten narra spesso di momenti pericolosi, in cui i protagonisti si ritrovano a rischiare la vita. Lo stesso Lacombe afferma infatti: "Ho voluto far sentire il pericolo e la paura di chi si sente braccato. Per farlo, ho utilizzato nuove scelte grafiche: immagini sincopate a carboncino, pagine traforate e ripiegate che fanno danzare la luce e frusciare la carta".
In questo volume sono infatti presenti anche alcune pagine intagliate, realizzate con la tecnica del paper cutting, sebbene in realtà non siano molte (due o tre in tutta l'opera), contribuiscono ad arricchire la storia di ulteriore fascino e magia.
 
 
Sopra: Nel volume sono presenti sia immagini a colori che in bianco e nero, che sono entrambe molto suggestive e raffinate. Le scene in bianco e nero ad esempio sono ottime per rendere alcuni momenti di paura o di tensione (come questi qui sopra), mentre quelle a colori rendono perfettamente scene più tranquille, ricche di meraviglia e d'incanto.
 
Sopra: Nel
volume sono presenti alcune pagine intagliate, come quella qui sopra, che contribuiscono ad arricchire la storia di ulteriore fascino e magia.
 
"Bambi" di Felix Salten e illustrata da Benjamin Lacombe è un'opera molto curata, incantevole e pregiata. Mi è piaciuto molto che Lacombe abbia deciso di inserirla all'interno della sua collana, riproponendola nella sua versione originale e integrale, in quanto, sebbene considerata un classico della letteratura, non la si trova facilmente inserita all'interno delle collane di classici per ragazzi. D'altronde, come viene spiegato nell'introduzione di Maxime Rovere, il romanzo di Salten non era pensato per essere indirizzato ad un pubblico infantile, ma era un "romanzo sugli animali destinato agli adulti". Esso è un racconto iniziatico e un inno alla natura, che venne addirittura censurato e vietato dalle autorità naziste "che vi lessero una metafora politica del trattamento subito dagli Ebrei i Europa".
Il romanzo, oltre ad essere un'ode alla natura "racconta infatti di come la vita sia un susseguirsi di rischi, in particolare nel panorama europeo degli anni Venti. Salten sposta così nel bosco, in esperienze più o meno dolorose, talvolta incantevoli, le paure dell'ambiente ebraico viennese di quel periodo. (...) Salten unisce abilmente la propria vita (il nome stesso di Bambi, che deriva dall'italiano "bambino", rimanda all'infanzia), le questioni politiche dell'età adulta e i comportamenti degli animali".
Le illustrazioni di Benjamin Lacombe contribuiscono a rendere questo classico un vero e proprio gioiello per gli occhi, da ammirare e contemplare. Grazie al suo stile elegante, e anche un po' gotico, l'artista è riuscito a far emergere anche quel lato oscuro dell'opera (che affronta molto spesso temi come la morte e i pericoli) che invece nel lungometraggio disneyano veniva un po' perso, mostrando molto più un mondo incantato e idilliaco. Come viene spiegato alla fine: "Mentre Walt Disney ha inventato una natura assolutamente incantata, le immagini di Benjamin Lacombe tornano ai contrasti voluti originariamente da Felix Salten, restituendo al bosco una parte dei suoi misteri, talvolta inquietanti".
Ne risulta un'opera veramente incantevole e meravigliosa, di grande pregio e spessore, che ripropone in una nuova veste grafica (assolutamente magnifica e affascinante) un classico della letteratura spesso dimenticato o sottovalutato (io stessa non avevo mai letto "Bambi" e non sapevo che dietro ci fosse una metafora sugli Ebrei). Un romanzo che fornisce al lettore una lezione di speranza e di coraggio, come Bambi che "di fronte alle difficoltà e alle sofferenze di ogni genere, restituisce alla vita il suo slancio supremo".

Quest'opera è stata pubblicata nel 2020 dalla Albin Michel Jeunesse col titolo "Bambi" ed è stata edita nel medesimo anno in italiano dalla Rizzoli. Il volume ha 160 pagine, la copertina rigida, misura 30,5 cm d'altezza e 22,5 cm di lunghezza e costa 25,00 euro.
 
P.S. Ecco tutti i titoli della collana diretta da Benjamin Lacombe (edita in Italia dalla Rizzoli):
  • "Il mago di Oz" di Sebastien Perez e Benjamin Lacombe (2019)
  • "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi e Justine Brax (2019)
  • "Mignolina" di Hans Christian Andersen e Marco Mazzoni (2019)
  • "Pelle d'Asino" di Cécile Roumiguere e Alessandra Maria (2020)
  • "Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson attraverso la Svezia" di Selma Lagerlof e Yvan Duque (2020)
  • "Bambi" di Felix Salten e Benjamin Lacombe (2020) 
  • "L'isola del tesoro" di Robert Louise Stevenson e Etienne Friess (2021)
  • "Il vento tra i salici" di Kenneth Grahame e Prugne Thibault (2022)
  • "La principessa Sara" di Frances Hodgson Burnett e Nathalie Novi (2022)
  • "La Sirenetta" di Hans Christian Andersen e Benjamin Lacombe (2022)
  • "La Regina delle Nevi" di Hans Christian Andersen e Aliocha Gouverneur (2023)

     

   

   
Sopra: Le copertine degli altri titoli della collana diretta da Benjamin Lacombe.

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