"Pazze: tra genio e follia" di Roberta Balestrucci Fancellu e illustrato da Lucréce è un altro titolo (attualmente l'ultimo) della collana "Speriamo che sia femmina" della casa editrice Hop!, partita nel 2018 e curata da Davide Calì.
I volumi
inseriti in tale collana sono fumetti e albi illustrati che hanno lo
scopo di mettere in risalto la figura femminile e, oltre a questo
volume, gli altri titoli che ne fanno parte sono: "Storie di grandi uomini e delle grandi donne che li hanno resi tali", "Non è bella ma..." e "Perfide" (di cui vi avevo già parlato).
Sopra: La copertina di "Pazze" riprende i toni pastello presenti anche nelle illustrazioni al suo interno, mostrando l'immagine di una donna, probabilmente Elizabeth Siddal.
Se il precedente volume che vi avevo recensito aveva lo scopo di far scoprire al lettore 22 biografie di donne "cattive", questo si concentra invece su quelle "pazze". Come scritto sul retro della copertina: "Questa raccolta di venti brevi ritratti illustrati di donne
segnate dal disagio psichico - e divenute eccellenti poetesse,
scrittrici, psicanaliste, artiste - intende dar voce al loro intimo e
riproporre l’eterno interrogativo circa il nesso tra genio e follia". L'autrice, Roberta Balestrucci Fancellu, ha voluto ridare voce a queste 22 donne, così che possano raccontare in prima persona "il tormento di non essere state capite o di essere state escluse e messe ai margini, il desiderio di esprimere la loro sensibilità, il dolore dei loro stati d'animo, l'esaltazione dei loro esiti artistici...".
Come ci spiega la stessa autrice i testi di questo libro non sono delle vere e proprie biografie, anzi i cenni bibliografici sono pochi e rari, ma più dei flussi di coscienza che vogliono lasciare libero accesso ai meandri della mente e dell'animo.
Ecco ad esempio un pezzo di testo tratto da Dora Maar: "Aspetto qui. La porta è chiusa, e non so più se sono io a guardarla, o se è lei a fissarmi con le braccia conserte impedendomi di raggiungere l'uomo che amo. Ho sempre guardato il mondo da dietro l'obiettivo, ma ora la mia mano aspetta che sia lui a darle il permesso. Da quando Pablo è nella mia vita i miei occhi si sono chiusi, li ho consegnati a lui. Pablo è uno strumento di morte. Non è un uomo, è una malattia, non un amante, ma un padrone..."
Le donne descritte in quest'opera sono: Virginia Woolf, Emily Dickinson, Madelein Pelletier, Sabina Spielrein, Zelda Sayre
Fitzgerald, Sylvia Plath, Anne Sexton, Elise Cowen, Sarah Kane, Antonia Pozzi, Sibilla Aleramo, Alda Merini, Elizabeth Eleanor Siddal, Camille Claudel, Leonora Carrington, Dora Maar, Yayoi Kusama, Vivien Leigh, Dalida e Francesca Woodman.
Giusto per presentarvene qualcuna: Zelda Sayre
Fitzgerald fu una pubblicista, scrittrice e pittrice statunitense, moglie del Francis Scott Fitzgerald (l'autore di "Il grande Gatsby"), morì a causa di un incendio in un ospedale psichiatrico nel 1948; Anne Sexton fu una scrittrice e poetessa statunitense, pesantemente però dipendente dagli psicofarmaci, la quale poi morì suicidandosi col monossido di carbonio nel garage nel 1974; Elizabeth Eleanor Siddal fu una modella, poetessa e scrittrice inglese che posò ad esempio per il quadro "Ophelia" di Millais, e che si suicidò ingoiando un'eccessiva dose di laudano; Dora Maar fu una fotografa, poetessa e pittrice francese che ebbe una lunga relazione tormentata con Picasso.
Come ho detto però i riferimenti bibliografici nei testi sono scarsi e spesso molto sottili, per cui non è facile coglierli a meno che non si conosca già la vita di una certa donna o non si vada a leggerla in seguito.
Sopra: Un'illustrazione di Sibilla Aleramo, una scrittrice, poetessa e giornalista italiana che scrisse un romanzo autobiografico in cui dipinge la condizione femminile in Italia a cavallo fra il XIX e il XX secolo.
L'intero volume è accompagnato dalle evocative, graziose e delicate illustrazioni di Lucréce, le quali hanno un ruolo molto importante nel libro, tanto quanto i testi.
Intanto a ogni donna sono stati dedicati 5 disegni: 2 a pagina intera e 3 più piccolini inseriti in mezzo ai testi. Questi ultimi ritraggono oggetti rilevanti nella vita di una certa donna, ad esempio per Dora Maar sono stati rappresentati un paio di guanti, questo perché durante il suo secondo incontro con Picasso ella stava colpendo con un coltellino lo spazio tra un dito e l'altro della mano, a cui portava dei guanti, non fermandosi se si feriva; Picasso si fece dare i guanti insanguinati per conservarli ed esporli.
La prima illustrazione a pagina intera consiste invece in un ritratto del volto (o a mezzo busto) della donna inserito in una sorta di cornice, mentre la seconda immagine a tutta pagina mostra la donna più da distante, a volte a figura intera, e solitamente inserita in mezzo a un ambiente.
Una cosa importante è sottolineare che l'artista ha rappresentato tutte queste donne col loro vero aspetto (basandosi su fotografie o dipinti), pur tratteggiandolo sempre in modo delicato e aggraziato, utilizzando tinte pastello, dai toni brillanti ma delicati. Interessante notare come, sebbene l'artista utilizzi il rosa, esso non viene mai adoperato per tingere la pelle delle donne, la quale rimane sempre bianca.
Sopra: In alto a sinistra l'illustrazione che ritrae Virginia Woolf e adestra una sua foto; in basso a sinistra il disegno di Zelda Sayre
Fitzgerald con accanto una sua foto.
Le illustrazioni sono molto importanti anche perché forniscono al lettore molte informazioni non presenti nei testi, che possono aiutarlo a scoprire qualcosa di più sulla vita di queste donne.
Oltre a mostrare al lettore l'aspetto fisico delle donne di cui si parla nel libro, esse forniscono anche altri elementi, spesso di tipo simbolico ma non solo, che possono aiutare il lettore a comprendere meglio la loro personalità e la loro vita.
Ad esempio nella prima immagine che ci mostra Elizabeth Siddal vediamo tra i suoi capelli un libro, questo perché il marito, il poeta Rossetti, fece porre nella tomba, tra i capelli di Siddal, l'unica copia dei manoscritti d'amore che egli aveva dedicato alla moglie. L'immagine finale, sempre di Siddal, in cui la si vede immersa nell'acqua di un laghetto, è invece un riferimento al fatto che posò come modella, immersa in una vasca, per il quadro "Ophelia" di Millais.
Molti dei riferimenti presenti nelle illustrazioni però non sono espliciti, ma per lo più simbolici, come l'immagine che ritrae Zelda Sayre
Fitzgerald con dei fili di perle avvolti intorno al collo, alla vita e ai polsi, come se fossero delle catene che la intrappolano. Oppure Dora Maar che viene ritratta come una specie di marionetta avvolta da delle ragnatele, per simboleggiare la sua dipendenza dall'amante Picasso, che la trattava come un padrone.
Sopra: In alto a sinistra Elizabeth Siddal viene ritratta immersa dentro un laghetto, a destra Zelda Sayre Fitzgerald ha dei fili di perle avvolti intorno al collo, alla vita e ai polsi, come se fossero delle catene che la intrappolano. In basso vediamo Dora Maar ritratta come una specie di marionette avvolta da delle ragnatele.
"Pazze: tra genio e follia" di Roberta Balestrucci Fancellu è un libretto molto bellino e interessante, che vuole far conoscere al lettore 22 donne che furono definite pazze, ma che furono anche grandi artiste, pittrici, scrittrici, poetesse, fotografe, cantanti, attrici ....
Il vero punto forte però dell'opera sono le magnifiche e raffinate illustrazioni di Lucréce, le quali sono evocative, intriganti, graziose e delicate. Immagini che servono a dare un volto a quelle parole che troviamo nei testi, ma che oltre a quello forniscono al lettore molte altre informazioni interessanti, anche se mai troppo esplicite.
Un volume molto carino, che può essere un buono spunto per informarsi riguardo alle donne in esso citate, in quanto dal punto dal vista biografico il testo non fornisce chissà quali informazioni e, come scritto proprio dalla stessa autrice "il racconto scorre come un flusso di coscienza, con rari accenni biografici". Se state quindi cercando un volume ricco di date, fatti storici ed eventi questo non è esattamente quello che fa per voi.
Quest'opera è stata edita nel 2021 dalla Hop! per la collana
"Speriamo che sia femmina", ha la copertina flessibile, ha 128 pagine,
misura 16 cm d'altezza e 15 cm di lunghezza e costa 15 euro.
Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
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