giovedì 11 luglio 2024

Fiori mortali di Cristina Brambilla

"Fiori mortali" è un brevissimo romanzo di genere giallo scritto da Cristina Brambilla e illustrato da Francesco Montesanti edito dalla casa editrice Pelledoca, specializzata in thriller, noir e mistero.
 
Sopra: Sulla copertina compare l'immagine di una tazza da cioccolata decorata con fiori viola, da cui esce del fumo che prende la forma di uno scheletro, giusto per avvertire il lettore della probabile pericolosità del liquido.
 
Milano 1946. La Seconda guerra mondiale è finita da un anno, e si potrebbe pensare che tutti ne abbiano avuto abbastanza di morte. Invece no. Per qualcuno uccidere è un lavoro e quello di gioielliere una passione. O viceversa. Comunque qualcosa in grado di attirare ricche signore prima di farle seppellire dai propri mariti. O, viceversa, perché quando c'è da ingannare e assassinare il nostro uomo non fa distinzioni di sesso. È anonimo, opaco, invisibile: tutto il contrario di un bel gioiello o di una promessa d'amore. Come la città che lo ospita, anche il suo nome è avvolto da una cortina di nebbia, tanto che non se lo ricorda nessuno. Tutti lo conoscono come il gioielliere della Maggiolina. Ed è in quest'uomo, tanto grigio quanto ambizioso, che incappano una madre, Irene, e il figlio Carlo di dodici anni. Hanno perso il marito e il padre, hanno ancora una casa e una sartoria da mandare avanti, tante ragazze che contano su quello stipendio. Madre e figlio vorrebbero solo vivere tranquilli, magari passare una bella serata alla Scala, ricostruita in fretta e furia per dare un segnale di speranza ai milanesi che hanno sofferto tanto: la fame, la paura, le bombe. Qualcuno, invece, ha altri piani. Piani per mettere le mani sull'attività, sulla casa, su quelle ragazze ingenue e piene di sogni. Piani brillanti come un fiore di diamante e pericolosi come una stilla di veleno... Il fiore sarebbe pure quello che Carlo ha disegnato per la madre, un fiore di cacao visto che lui ama la cioccolata: 
"<<Mmm... potrei farmi un vestito nuovo. Sarebbe anche pubblicità per la sartoria..>>
<<Anche un gioiello>> disse lui. <<Te lo meriteresti proprio, un bel gioiello.>>
<<Un gioiello? Nientemeno!>>
Lui voltò il foglio. Sopra c'era disegnato un fiore. Irene non aveva mai visto niente di simile.
<<Che cos'è? Te lo sei inventato?>>
Carlo le rivolse un sorriso tutto sporco di cioccolata <<È un fiore di cacao. Hai mai visto qualcosa di più bello?>>"
 
 
Sopra: Le pagine iniziali del secondo capitolo, che inizia nella pagina destra, mentre in quella sinistra vediamo disegnati alcuni cioccolatini (dei boeri per la precisione, di cui il protagonista è ghiotto).

I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Francesco Montesanti, le quali sono piuttosto numerose all'interno di questo breve romanzo.
I disegni servono ad accompagnare la storia rappresentando scene, personaggi o anche semplicemente degli oggetti citati nei testi: vediamo ad esempio cioccolatini, oppure una zuppiera che si rompe infrangendosi a terra, delle scatole portagioie, ecc... Come personaggi troviamo invece Carlo, il bambino protagonista, Irene, la madre del protagonista, il signor Regolo (orefice) assieme al suo cane Titus.
I disegni hanno tratti netti e precisi, che ricordano un po' quelli dei fumetti, e sono abbastanza dettagliati, anche se non eccessivamente ricchi di particolari, mantenendo comunque una certa sobrietà. L'artista sembra infatti preferire giocare con il nero e le ombreggiature, che sono molto nette e definite, con alcune zone di nero ben delineate, che mettono in risalto le altre tinte presenti nelle immagini. I colori scelti in realtà non sono né particolarmente brillanti né accesi, anzi sono piuttosto cupi e neutri. Anche in questo caso l'artista gioca un po' sul contrasto dipingendo alcuni elementi con colori intensi (come il verde di alcune imposte, il marrone del cioccolato, il viola di una scatola da regalo, il blu di uan scatola di gioielleria...) ed altri con tinte più blande e delicate: un verdino menta, un beige, un leggero grigio...
 
 
 
 Sopra: Alcune illustrazioni di cui quelle più in alto sono a pagina intera e mostrano dei personaggi, in particolare Regolo, l'orefice, e Rosa, la cameriera. L'immagine in basso è inserita assieme ai testi è mostra una zuppiera che si rompe.
 
"Fiori mortali" di Cristina Brambilla e illustrato da Francesco Montesanti è un giallo per ragazzi breve e carino, ambientato subito dopo la seconda Guerra Mondiale, in una Milano in cui i lavori di ristrutturazione procedono incessantemente, per ricostruire tutto ciò che la guerra ha distrutto.
Fortunatamente il negozio e la casa dove Irene e Carlo abitano non sono state distrutte dai bombardamenti e Irene sta portando avanti il negozio di sartoria, che garantisce a lei e al figlio la possibilità di una vita dignitosa. In realtà le permette di dare dei soldi anche al cognato Aurelio: "Giocatore d'azzardo, sperperatore di patrimoni, cascamorto, viscido, scansafatiche. Il peggiore zio che in ragazzo potesse desiderare."
Oltre a prendere dei soldi per un lavoro che non si sa in cosa consista, Aurelio molesta anche le impiegate della sartoria, tanto che alcune si sono licenziate, cosa che non fa piacere ad Irene, che rischia di rimanere a corto di personale. È proprio Aurelio che consiglia a Irene di andare a farsi fare un nuovo gioiello da l'orafo della Maggiolina, con grande disapprovazione di Rosa, la ragazza che lavora come domestica in casa di Irene, la quale è convinta che l'orefice sia implicato in alcune morti sospette: "Tutte le Signore che hanno ricevuto un gioiello fatto da quell'uomo sono state ritrovate morte stecchite. I mariti risposati e i preziosi spariti." A quanto pare l'orefice, un uomo di nome Regolo e con un grosso cane da guardia di nome Tito, sarebbe una sorta di sicario che, grazie ai suoi gioielli e a del veleno, riesce ad uccidere le donne su commissione di mariti che vogliono incassare il loro patrimonio. Peccato che non siano state trovate prove evidenti o tracce di veleni, ed i gioielli incriminati sono tutti spariti dopo i decessi. Secondo quanto riferito a rosa da un suo amico giornalista: "Tutte quelle morti sospette e successive seconde nozze hanno una cosa in comune: lui, il gioielliere. Un coniuge, di solito quello spiantato della coppia, gli commissiona un gioiello e, nel giro di un'Avemaria, l'altro coniuge, quello ricco, crepa. Combinazione, l'attimo dopo il gioiello in gestione sparisce. Tutto molto sospetto, ma la polizia non ha mai trovato uno straccio di prova."
Rosa e Carlo provano a cercare le prove per incastrare l'orefice, temendo che la signora Irene sia una delle sue prossime vittime ma, a due terzi della storia avviene un evento inaspettato, o per meglio dire una morte inaspettata, che ci fa intendere come il signor Regolo potrebbe avere altri piani in mente.
Un buon giallo, semplice ma efficace, anche per il modo in cui gli eventi sono narrati, cioè dal punto di vista di Carlo, che fin da subito non si fida del gioielliere, sebbene inizialmente sembrano non esserci elementi incriminatori, se non degli strani fiori viola e delle fotografie di donne scattate in India. Un assassino furbo, freddo, spietato, calcolatore e raffinato, una storia anche molto breve, di neanche un'ottantina di pagina, senza contare che molte sono illustrate, con immagini di grandi dimensioni, a volte a pagina intera ed altre volte in mezzo ai testi. Le illustrazioni sicuramente rendono la lettura più coinvolgente ed emozionante, rendendola piacevole anche per lettori non particolarmente forti, a partire dai 9/10 anni, a seconda anche della sensibilità dei lettori.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2022 dalla Pelledoca Editore, ha 80 pagine, la copertina flessibile e misura 24 cm d'altezza e 16,5 cm di lunghezza e costa 18 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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