"La Divina Commedia raccontata ai bambini" di Annamaria Piccione e Francesc Rovira è un'altra riscrittura della Divina Commedia dantesca, che questa volta da parte di una collana di riduzioni di classici editi dalla Mondadori e illustrati tutti da Rovira, di cui vi avevo già parlato di "La favolosa leggenda di Re Artù" riscritta da Jordi Sierra i Fabra.
Sopra: La copertina è una delle poche che ci mostra Dante assieme a Beatrice nel Paradiso, mentre nella maggior parte dei casi si preferisce rappresentare scene dell'Inferno.
Come viene spiegato nell'introduzione, l'autore del testo che i lettori si apprestano a leggere "è il poeta italiano più famoso del pianeta, tanto che quando si legge il "Poeta" , con la P maiuscola senza il nome, si sta parlando di lui! Durante alighieri, detto Dante, venne al mondo nel 1265 a Firenze, da una famiglia non ricca dma di nobili origini". Nell'introduzione viene spiegata al lettore un po' di biografia di Dante, tra cui il fatto che fu esiliato dalla sua città per ragioni politiche e di come decise di iniziare a ascrivere l'opera che oggi noi conosciamo come "Divina Commedia", dove l'aggettivo "divina" gli fu attribuito da Boccaccio solo in seguito.
La storia è ambientata nel 1300 e il racconto inizia una notte in cui il poeta si ritrova perduto dentro un bosco oscuro dove e gli si imabtte intre fiere: una lince, un leone e una lupa. Proprio quando il poeta pensa di essere ormai perduto ecco che vede un uomo, si tratta di Virgilio, che si presenta al poeta così: "Non sono un uomo, ma lo fui. Nacqui a Mantova al tempo di Giulio Cesare e vissi a Roma sotto il buon Augusto, quando noi umani credevamo nei falsi dei. Fui un poeta e narrai le gesta di Enea".
Con la sua nuova guida Dante si appresta quindi ad affrontare l'Inferno, il Purgatorio e poi il Paradiso, "raffiguranti la dannazione, la purificazione e la beatitudine", come scritto nell'intro.
I
due si dirigono dunque verso la porta dell'Inferno, che superano per entrare prima nell'antinferno (con gli ignavi) e poi nell'Inferno vero e proprio, dove il poeta incontra:
Caronte; i poeti rinchiusi nel Limbo; Minosse; Paolo e Francesca nel cerchio dei
lussuriosi; Cerbero e Ciacco nel cerchio dei golosi; Pluto nel cerchio
degli avari e dei prodighi; Minosse, gli avari e i prodighi; Flegias il traghettatore e Filippo degli Argenti nel
cerchio degli iracondi; le Furie con Medusa, la città di Dite, Cavalcante Cavalcanti con Farinata
degli Umberti nel cerchio degli eretici; il Minotauro e i centauri nel
cerchio dei violenti, che come spiega Virgilio "è diviso in tre gironi concentrici. Nel più esterno troverai i violenti contro gli altri; nel secondo i violenti contro se stessi, dissipatori di ricchezze eo suicidi; nel terzo i violenti contro Dio, bestemmiatori, usurai e peccatori contro natura". Nel settimo cerchio infatti faremo la conoscenza delle Arpie e Pier delle Vigne nel bosco dei suicidi; di Capaneo e Brunetto Latini (nel cerchio dei violenti contro Dio). Nell'ottavo cerchio vedremo invece: Giasone, i ruffiani e i seduttori che corrono frustati dai diavoli; gli adulatori e i lusinghieri, immersi nello sterco; i
simoniaci, dove risiedono diversi Papi, conficcati a testa in giù cin i piedi in fiamme; i maghi gli indovini, con la testa ritorta all'indietro; i Malebranche e i baratteri, tra cui Ciampolo, immersi nella pece bollente; gli ipocriti, come il frate Catalano, che camminano indossando delle cappe dorate fatte di pesantissimo piombo; i
ladri (tra cui Vanni Fucci e Caco), tormentati dai serpenti che li mordono e li trasformano in serpenti fondendosi con essi; Ulisse, Diomede e Guido di Montefeltro come
consiglieri di frode, tormentati dentro lingue di fuoco; Bertrand de Born tra i seminatori di discordia, mutilati a colpi di spada; i falsari, deturpati da varie malattie, tra cui Grufolino da Arezzo, Capocchio e Mastro Adamo di Firenze;
il pozzo dei Giganti, dove i Giganti aiutano i due a giungere nel nono e ultimo cerchio. Alla fine Dante giunge al nono cerchio, quello
dei traditori, in cui si trovano: i traditori dei parenti, i traditori della padria come Bocca degli Abati e il conte
Ugolino della Gherardesca; i traditori dei parenti come frate Alberugi e Lucifero, che tiene tra le sue fauci delle sue tre teste Giuda, in mezzo, Bruto e Cassio, ai lati.
Uscito dall'Inferno Dante e Virgilio proseguono per l'antipurgatorio, dove incontrano Catone, il musico Casella (sulla spiaggia), Manfredi (tra gli scomunicati), Belacqua e Sordello (tra i negligenti a pentirsi) e dove giungono nella Valletta dei principi. Dante scopre che, mentre dormiva, Santa Lucia lo ha portato fino alle porte del Purgatorio (dove a Dante un angelo segna sulla fronte 7 P, una per ogni peccato capitale),
suddiviso in sette cornici: i superbi, gli
invidiosi, gli iracondi (tra cui Marco Lombardo), gli accidiosi, gli avari e i prodighi (come il
poeta Stazio), i golosi (come Forese Donati) e i lussuriosi. Quando Dante e Virgilio giungono in cima al Purgatorio, nel Paradiso Terrestre, il poeta incontra Matelda e saluta Virgilio, che non può accompagnarlo in Paradiso
Sarà infatti Beatrice ora a svolgere questo compito, facendo da guida nel Paradiso,
il quale è formato da nove cieli: quello della luna (con Piccarda
Donati), quello di Mercurio (con Giustiniano),
quello di Venere (con Carlo Martello e Cunizza da Romano), quelle del Sole (con Tommaso d'Aquino, San Francesco e San Domenico), quello di Marte (con Cacciaguida, il trisavolo di Dante), quello di Giove (in cui Dante parla con un'aquila), quello
di Saturno (con il monaco Pier Damiani) e poi quello delle stelle fisse (con
San Pietro, San Giacomo e Adamo), poi vi è quello mobile e infine la
rosa dei beati e l'Epireo. Sopra: A sinistra un disegno di Rovira che rappresenta lo schema dell'Inferno,con i suoi 9 gironi, mentre a destra lo schema del paradiso, con i suoi 9 cieli concentrici.
I testi sono accompagnati dalle
illustrazioni di Francesc Rovira che hanno il compito di accompagnare il
lettore nella lettura rendendogliela più piacevole. Oltre a questo esse
lo aiutano anche nella comprensione della storia, in quanto tutti i
disegni rappresentano qualche vicenda narrata: l'incontro di Dante con vari personaggi e creature quali Virgilio, Caronte, Cerbero, Brunetto Latini, i diavoli, Lucifero, Beatrice, ...
La maggior parte delle illustrazioni sono a tutta pagina, ma ce ne sono anche alcune a doppia pagina.
Le
illustrazioni di Francesc Rovira hanno uno stile facilmente
riconoscibile, non perché siano particolarmente originali o particolari,
ma da alcuni semplici tratti distintivi. Rovira ad esempio crea disegni
dai tratti morbidi e delicati, con personaggi ed elementi scenici dai
tratti precisi e ben delineati. La maggiore particolarità del suo stile
risiede però nell'aspetto dei personaggi, che sono tutti molto carini e
graziosi, con volti tondeggianti, grandi occhi bianchi con dentro un
pallino nero, e dei nasi "a patata". Questi tratti conferiscono a questi
personaggi un aspetto "pacioccoso", spesso tenero oppure comunque
simpatico e buffo, il che comunque può non essere il massimo se si deve andare a rappresentare dei momenti abbastanza truci.
Le
illustrazioni di Rovira rappresentano infatti le scene della storia in modo grazioso, peccato che questi disegni non
riescono per niente a dare al lettore una sensazione di pericolo o di avversità nei momenti in cui Dante si trova all'Inferno e deve quindi assiste a momenti e scene drammatiche, violente o "truci". Anzi, l'aspetto di alcuni diavoli o mostri infernali talvolta dà quasi la sensazione di essere stato volutamente reso più comico del dovuto, ad esempio Cerbero ha un aspetto piuttosto buffo, certamente non minaccioso, piuttosto un po' schizzato e da tontolone.
Le
immagini di Rovira sono più delle rappresentazioni capaci di
trasmettere una sensazione di calma e di benessere, anche in quelle scene dove Dante si trova davanti a gente bruciata, maltrattata, flagellata ecc... Ciò è dovuto anche grazie ai colori dai toni sempre chiari, delicati,
vivaci e brillanti; diciamo che nell'Inferno l'artista ha cercato di rendere almeno gli sfondi un po' più scuri, o a rendere qualche personaggio un po' più sporco, ma in generale le tinte risultano comunque troppo pulite e chiare (soprattutto gli abiti in Virgilio e Dante, che è di un bel rosso chiaro e brillante). Le scene del Paradiso sono carine, anche se raramente riescono ad assumere un tono epico o magnifico, capace di far rimanere incantato il lettore.
Sopra: Le illustrazioni di Francesc
Rovina aiutano il lettore anche nella
comprensione della storia rappresentando qualche vicenda
narrata. Ad esempio in alto a sinistra si vedono Dante e Virgilio sulla barca di Carone, mentre a destra vediamo i due poeti con Cerbero. Più in basso a sinistra un disegni tratto dal Purgatorio, mentre a destra Dante, accanto a Beatrice, in Paradiso.
"La Divina Commedia raccontata ai bambini" riscritta da Annamaria Piccione e illustrata da Francesc Rovira è un
volume che vuole narrare ai giovani lettori, a partire dagli 8/9 anni, la Divina Commedia dantesca. Devo dire che la parte dei testi è piuttosto soddisfacente in quanto ripercorre molto fedelmente l'opera originaria, in modo anche abbastanza accurato, anche se alcuni tagli e omissioni sono come sempre presenti. Stavolta però tutti i cerchi/bolge e cieli vengono citati e spiegati, con tanto di spiegazione delle varie pene dei dannati. La parte che è stata tagliata riguarda alcuni incontri e relativi dialoghi con alcuni dannati (di quelli che però non sono praticamente mai citati in nessuna rivisitazione per bambini), tuttavia qui Dante interagisce comunque con un buon numero di anime, tra quelle più famose e ricordate.
Le illustrazioni di Francesc Rovira sembrano essere rivolte ad un pubblico piuttosto giovane, con i loro
tratti morbidi e delicati, con personaggi molto carini e
graziosi, dai volti tondeggianti, i nasi "a patata" che conferiscono loro un aspetto simpatico e "pacioccoso". Purtroppo, sebbene lo stile dell'autore sai anche bellino, esso non risulta essere molto adatto a rappresentare l'inferno dantesco, che comunque presenta diverse scene cupe e violente, che nelle illustrazioni di Rovira non sono rese molto memorabili, anche perchè invece nei testi sono descritte piuttosto bene. I disegni del Purgatorio e del paradiso rendono un po' meglio le ambientazioni, che sono meno cupe rispetto all'Inferno, anche se nel caso del Paradiso, per quanto i disegni siano graziosi, non riescono pienamente a rendere la magnificenza e la solennità di alcune scene.
L'opera
risulta essere comunque un bel volume illustrato adatto per far
approcciare un pubblico giovane alla Divina Commedia, molto soddisfacente sotto l'aspetto dei testi, che sono ben riassunti e abbastanza completi rispetto il materiale originario: essi danno ai lettori una buona e completa idea rispetto alla struttura generale delle opere, non dimenticando comunque di far parlare Dante anche con diverse anime tra quelle più iconiche, presentandole così anche al lettore. I testi sono scritti in modo coinvolgente e piuttosto approfondito, in quanto spiegano bene la struttura dei tre regni, le varie pene a cui i dannati e le anime sono sottoposte e le loro rispettive biografie. Interessante anche la parte introduttiva, che spiega ai lettori chi era il poeta, quando visse, cosa gli successe, perchè scrisse la Divina Commedia, la sua struttura ...
Peccato un po' per le illustrazioni che accompagnano i testi, le quali sono carine e ben fatte, ma non molto adatte a rappresentare l'Inferno, in quanto hanno uno stile un po' troppo dolce e simpatico, quasi buffo, mentre i testi vogliono riassumere la Divina Commedia seriamente.
Il volume è stato pubblicato in italiano nel 2021 dalla Mondadori Editore; ha 185 pagine, la copertina rigida, misura 26,2 cm d'altezza e 18,5 cm di
lunghezza e costa 18 euro.
Esiste anche un'edizione in copertina flessibile, edita nel 2023, che ha 192 pagine e misura 19,1 cm d'altezza e 12,6 cm di
lunghezza e costa 11,50 euro.
Sopra:
La copertina flessibile si
distingue dalla rigida per la banda blu scuro in cui il titolo viene
inserito, scritto in verticale, oltre che al simbolo degli Oscar Junior Classici collocato in alto
a sinistra.
Come vi avevo
detto all'inizio questo titolo fa parte della collana "I classici illustrati" della Mondadori, dedicata alle rivisitazioni di classici illustrate da Francesc Rovira. Tutti i titoli che fanno parte della serie sono:
- "Don Chisciotte raccontato ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2006)
- "L'Odissea raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2015)
- "Eneide raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (aprile 2017)
- "La Bibbia raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (aprile 2017)
- "La favolosa leggenda di Re Artù" di Jordi Sierra i Fabra (febbraio 2017)
- "Iliade raccontata ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2018)
- "Favole di animali raccontate ai bambini" di Rosa Navarro Duran (2020)
- "La Divina Commedia raccontata ai bambini" di Annamaria Piccione (febbraio 2021)
- "I promessi sposi raccontati ai bambini" di Annamaria Piccione (settembre 2021)
- "Fiabe classiche raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (aprile 2022)
- "Le mille e una notte raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (ottobre 2022)
- "I miti greci raccontati ai bambini" di Annamaria Piccione (marzo 2023)
- "Leggende dell'antica Roma raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (maggio 2023)
- "Piccole donne raccontate ai bambini" di Annamaria Piccione (maggio 2024)
Sopra: Le copertine dei volumi di classici illustrati da Francesc Rovina.
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