lunedì 7 settembre 2020

Peau D'Ane di Hélène Druvert

Oggi vi parlerò di "Peau D'Ane" di Hélène Druvert, il quale è un libro illustrato sulla fiaba scritta da Charles Perrault "Pelle d'Asino" che, a causa delle tematiche incestuose, è raro trovare come fiaba pubblicata singolarmente. Inoltre la versione che vi voglio presentare oggi è molto particolare, in quanto realizzata con la tecnica del paper cutting.

Sopra: Sulla copertina di "Peau d'Ane" è ritratta la scena in cui si vede la protagonista, mentre indossa la pelle d'asino, che fugge di casa. Da notare come le nuvole sul vestito della principessa e le scritte del titolo siano argentate (e non sempllicemente grigie).

La storia di quest'opera è la fiaba di "Pelle d'Asino", la quale narra di un re che aveva una bellissima moglie, una bella figlia e un asino capace di produrre monete d'oro. Un giorno la moglie del sovrano muore, facendo giurare al marito che, se avesse voluto risposarsi, lo avrebbe fatto solo con una donna più bella di lei. Col passare del tempo il re si accorge però che l'unica donna più bella della moglie è la figlia, per cui, un giorno, decide di voler sposare propria quest'ultima.
Ovviamente la ragazza non è d'accordo con la decisione del padre, così chiede aiuto alla sua fata madrina che dice alla principessa di chiedere al padre di procurarle tre abiti tanto belli quanto difficili da realizzare: un abito del colore del cielo, uno del colore dalla luna e un del colore del sole. Il re, tuttavia, riesce a esaudire le richieste della figlia, la quale, disperata, chiede al padre di avere la pelle dell'asino che produce monete d'oro, sperando che il sovrano rifiuti una simile richiesta. Purtroppo il re farà uccidere l'asino e consegnerà alla figlia la sua pelle, così, la madrina, convince la principessa a scappare dal suo palazzo usando la pelle dell'asino come travestimento.
La giovane così fugge e trova rifugio in una fattoria, in cui continua a mantenere il suo travestimento, finché un giorno un principe che passa lì vicino la sente cantare e sbircia dalla serratura della porta della casetta in cui vive Pelle d'Asino, che in quel momento si sta facendo bella indossando uno dei vestiti regalatele dal padre. Così il principe il giorno dopo chiede di poter avere del pane impastato da Pelle d'Asino, la quale fa cadere nell'impasto anche un suo anello.
Quando il principe trova l'anello nella pagnotta decide di farlo provare a tutte le ragazze del regno per trovare la donna a cui appartiene. Anche pelle d'Asino si presenta alla prova, rivelando così la propria identità e diventando la sposa del principe.

Questa è la fiaba narrata in questo libro, la quale rispecchia, come sequenza di eventi, la fiaba integrale di Perrautlt, almeno fino al finale, che invece presenta alcune differenze di trama. Questa versione presenta però molti meno dialoghi rispetto alla versione integrale, e molti fatti sono stati riassunti. Per questo la versione della Druvert risulta molto più breve, come potete constatare voi stessi mettendo a confronto questo episodio della fiaba:

Versione di Perrault (tratta da "The annotated classic Fairy Tales" di Maria Tatar): "He made requiries about the remarkable nymph living in one of the lower courtyards (cortili) at the end of a squalid alley (vicolo) where you couldn't see a thing, even in broads daylight (alla luce del sole)
<<It's Donkeyskin>> they told <<There's nothing beautiful about her, and she is not all a nymph. She is called donkeyskin because of the hide that she wears on her back (schiena). She's the ideal remedy for someone in love. Simply put (in parole povere), only wolves are uglier then she is>> They spoke in vain. for he never believed them. The traces left by love were so powerfully inscribed in his memory that they could never be erased (cancellato).
Meanwhlie (nel frattempo), his mother, the queen, was weeping  (piangeva) with anguish, for he was her only child. She urged (esortò) her son to tell her what was wrong, but it was no use. He moaned (gemeva), he wept, he sighed (sospirava) , but he wouldn't say a thing, except that he wanted a Donkeyskin to make him a cake with her own hands. The mother had not idea what her son was talking about.
<<Good heavens, Madam>> everyone said << Donkeyskin in nothing but a grubby (sporco) little fright, uglier and dirtier than the most filthy scullion (schifoso sguattero)>>.
<<It doesn't matter>> the quuen said. <<We must satisfy his wish, and that's all that counts>>. The pince's mother loved him so much that she would have given him gold, if he had wanted to dine (pranzare) on that.
Donkeyskin took some flavour (farina) that she had ground to make her dough as fine as possible and mixed it with salt, butter, and fresh eggs. [...]
It it said that she worked a little too hastily and thet one of her precious rings accidentally fell from her finger (dito) into the dough (impasto). But those who are in the know about how this story ends insist thet she put it (messo) there on purpose (di proposito)."

Versione della Druvert: "Tombant aussitot (immediatamente) amoureux, il fit réclamer un gateau (torta) à la charmante inconnue (sconosciuta), Peau d'Ane le prépara aver amour et, hasard (caso) ou unon... elle laissa tomber (cadere) sa begue dans la pate (impasto)".

Come è facile notare la versione della Druvert risulta molto più breve rispetto a quella di Perrault, anche a causa dell'assenza dei dialoghi, inoltre verso il finale iniziano a emergere alcuni cambiamenti di trama.  Ad esempio alla fine viene detto che il principe e Pelle d'Asino hanno una figlia, cosa che nella fiaba di Perrault non viene specificato, mentre viene detto che il padre della principessa si presenterà da lei per chiederle perdono per ciò che voleva fare, e dichiara di essere contento del suo  matrimonio col principe. Nella versione della Druvert invece non si fa più menzione di che fine abbia fatto il padre della ragazza.


Sopra: In alto ho riportato il momento in cui la principessa piange mentre indossa l'abito del colore della luna, e poi il momento che ritrae la fuga della principessa, travestita da Pelle d'Asino.

Ciò che colpisce di quest'opera è però la parte grafica e le illustrazioni di Hélène Druvert, le quali posseggono uno stile particolare, raffinato, semplice, interessante e molto elegante. Esse, infatti, hanno un aspetto semplice ed essenziale, e presentano dei tratti netti e definiti. La scelta di questo stile ben si adatta all'uso della tecnica del paper cutting che è stata utilizzata per le pagine di questo libro. Metà delle pagine di questo volume sono state infatti intagliate finemente per creare delle scene riccamente decorate e piene di dettagli e ricami.
Il modo in cui è stata utilizzata tale tecnica del paper cutting e lo stile della Druvet mi ricorda molto quello de "Il lago dei cigni" di Charlotte Gastaut.

 

 
Sopra: Le illustrazioni hanno un aspetto semplice ed essenziale, e presentano dei tratti netti e definiti. La scelta di questo stile ben si adatta all'uso della tecnica del paper cutting che è stata utilizzata con le pagine di questo libro. Metà delle pagine di questo volume sono state infatti intagliate finemente per creare delle scene riccamente decorate e piene di dettagli e ricami.

Anche la scelta dei colori è molto particolare ed azzeccata. L'artista ha infatti deciso di utilizzare per le illustrazioni di questo libro solo 5 colori: il bianco, il nero, il grigio, il blu scuro e l'argento. Il bianco è stato utilizzato soprattutto per gli sfondi delle pagine non intagliate, ma anche per la pelle delle persone e per altri piccoli dettagli come le piastrelle dei pavimenti e alcuni decori sui vestiti. Il nero, il grigio e il blu scuro sono stati utilizzati per le silhouette e come colori delle linee che tracciano i contorni degli elementi interni delle figure, quali i lineamenti del volto (occhi, bocca, naso, capelli) e del corpo (braccia, colletti, bottoni, pizzi degli abiti...). L'argento è stato utilizzato per impreziosire alcuni dettagli delle illustrazioni, quali i gioielli (corone, monete e anelli) e le decorazioni sugli abiti e sui tessuti.

 

 
Sopra: L'artista ha utilizzato per le illustrazioni di questo libro solo 5 colori: il bianco, il nero, il grigio, il blu scuro e l'argento. Il bianco è stato utilizzato soprattutto per gli sfondi delle pagine non intagliate, ma anche per la pelle delle persone e per altri piccoli dettagli. Il nero, il grigio e il blu scuro sono stati utilizzati per le silhouette e come colori delle linee che tracciano i contorni degli elementi interni delle figure. L'argento è stato utilizzato per impreziosire alcuni dettagli delle illustrazioni, quali i gioielli e le decorazioni sugli abiti e sui tessuti (ultime due immagini).

"Peau D'Ane" di Hélène Druvert è un bellissimo libro illustrato sulla fiaba di "Pelle d'Asino". I testi non rispecchiano purtroppo pienamente la versione integrale di Perrault, anche se comunque sono stati riportati tutti gli eventi della fiaba, almeno fin quando non si giunge al finale, in quanto la versione della Druvert risulta essere molto più riassunta ed essenziale (manca inoltre anche la morale finale della fiaba).
La grafica e le illustrazioni, con i loro inserti argentati, rendono però questo libro, con le sue pagine intagliate, molto raffinato ed elegante, assolutamente unico e meraviglioso da guardare e da sfogliare.

Questo albo illustrato è stato edito nel 2015 dalla Gautier Languereau, ha 34 pagine, una copertina rigida, misura 24 cm d'altezza e 27,5 cm di lunghezza e costa 20 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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