mercoledì 9 settembre 2020

Zodiaco. Una storia del cielo di Leila Haddad e Guillaume Duprat

Dopo un (bel) po' di tempo torno a parlarvi di un'altra fatica di Guillaume Duprat (dopo aver recensito in precedenza "Il libro delle terre immaginate" e  "L'altro mondo. Storia illustrata dell'aldilà"). Non si tratta però di una sua nuova pubblicazione, ma di un volume già vecchio di una decina di anni: "Zodiaco. Una storia del cielo" di Leila Haddad e Guillaume Duprat.

Sopra: Sulla copertina spicca un'illustrazione di Guillaume Duprat che rappresenta lo zodiaco greco.

Come suggerisce il titolo, l'argomento trattato in questo volume è lo Zodiaco, che in greco significa "il cerchio degli esseri viventi", il quale nacque dai primi tentativi di mettere ordine nel cielo. Come scrive Leila Haddad nella prefazione: "In originale lo zodiaco non era che una semplice sfilza di 18 costellazioni, modellata nella Mesopotamia del primo millennio a.C. dallo sguardo dei sacerdoti alla ricerca di un messaggio impresso negli astri dagli dei". In seguito, grazie ai greci, questa ghirlanda stellare si trasformò "in un anello di 12 segni che permise al contempo lo sviluppo di un'astronomia matematica e di quella degli oriscopi".
Tale opera contiene quindi tutta una serie di informazioni (storiche, culturali e filosofiche) riguardo allo zodiaco, alle costellazioni, all'astrologia e al cielo. Tali notizie sono suddivise in 3 parti, ciascuna composta da differenti capitoli:
  • Mettere in ordine il mondo: in questa prima parte viene spiegato al lettore cosa sono le stelle, come nacquero, quali furono e come cambiarono le costellazioni e cos'è la sfera celeste e come si è evoluta e modificata nel corso dei secoli e nella varie culture.
  • Il cerchio degli esseri viventi: in questa parte viene inizialmente spiegato come i mesopotamici cominciarono a esaminare il cielo per ricerare messaggi dei loro dei, per loro infatti "il cielo non era che un immenso libro colmo di presagi, i quali, correttamente interpretati, permettevano di anticipare il futuro". Col passare del tempo le loro osservazioni e i loro studi divennero così dettagliati e approfoditi da dare vita a un'astronomia matematica, grazie alla quale divennero in grado di raccogliere e analizzare un immenso repertorio di dati, col quale misero appunto prontuari di strumenti algebrici, che permettevano loro di calcolare e anticipare i moti degli astri. Si passa poi a spiegare l'apprccio dei greci che, a differenza di quello dei mesopotamici, non aveva nulla di pragmatico. I greci infatti erano maestri nella speculazione e preferivano formulare dei modelli e teorie per spiegare i movimenti osservati. Adottarono le osservazioni sul cammino della luna fatte dai mesopotamici e le trasformarono nello zodiaco, composto da 12 costellazioni che ruotavano attorno alla terra.
  • Ritorno verso l'infinito: l'ultima parte parla di come lo zodiaco degli astrologi abbia cominciato a disgregarsi nel Rinascimento, proprio nell'epoca in cui aveva raggiunto il maggiore successo. Tutto iniziò con Copernico e la sua opera "Delle rivoluzioni delle sfere celesti", in cui si svela l'illusione geocentrica. Le scoperte di Copernico non saranno che l'inizio della disfatta dello zodiaco, poi continuata ad opera delle scoperte di Galilei Galiei, Cartesio e Newton, le quali hanno definitivamente sottratto all'uomo il suo geocentrismo.
 
Sopra: In queste pagine viene descritta e rappresentata l'infinità del mondo di Thomas Digges, un matematico inglese, copernicano convinto.

Le illustrazioni di Guillaume Duprat, oltre a risultare comunque molto belle, incantevoli ed accattivanti agli occhi del lettore, svolgono anche una funzione pratica: servono per aiutare a capire meglio quanto spiegato e di cosa parlano i testi.
Il volume contiene infatti immagini spettacolari del cielo, delle stelle, delle varie costellazioni che furono osservate e interpretate secoli fa. Ci mostra inoltre le diverse visioni cosmiche di vari filosofi e sapienti (Anassimandro, Platone, Aristotele, Keplero, Copernico...). Vi sono poi anche le riproduzioni degli zodiaci provenienti da tutto il mondo e le varie ricostruzioni d'epoca.

  

 
Sopra: Le illustrazioni di Guillaume Duprat servono per aiutare a capire meglio quanto spiegato e di cosa parlano i testi. Ad esempio la pagina in alto rappresenta la visione del mondo secondo Aristotele, mentre quella più in basso ci mostra il modello della sfera portatrice di Eudosso per spiegare i movimenti dei pianeti nello zodiaco.

Per le sue illustrazioni l'artista ha scelto di utilizzare sia immagini a colori che in bianco e nero, e talvolta anche un incrocio delle due. Per quelle a colori l'artista ha utilizzato delle tinte dalle tonalità forti, decise, intense e dai colori brillanti. Le immagini in bianco e nero sono quelle relizzate a matita, mentre in altre l'artista ha deciso di rappresentare il corpo principale in bianco e nero, aggiungendovi poi degli elementi a colori con l'intento di farli risaltare in modo particolare in una scena, magari per aiutare il lettore a comprendere meglio una certa spiegazione.

 
Sopra: A sinistra un'immagine a colori che rappresenta lo zodiaco greco; a destra un'immagine in bianco e nero, con a colori alcuni pianeti, che rappresenta il modello del mondo immaginato da Filolao.

"Zodiaco. Una storia del cielo" di Leila Haddad e illustrata da Guillaume Duprat è un'opera molto interessante che spiega bene e in modo dettagliato, preciso e chiaro lo zodiaco. Partendo da una visione geogentrica per poi far arrivare il lettore alla conclusione che l'uomo non è che uno dei tanti elementi dell'evoluzione e che, piuttosto che preoccuparsi troppo dei messaggi celesti, dovrebbe tenere d'occhio i segnali che il pianeta in cui vive gli manda. Come viene scritto nell'epilogo: "E' il nostro mondo, l'unico che avremo mai, l'unico piante i cui segnali abbiano un senso benché, ironia della meccanica celeste, esso non sia visibile nello zodaco".
Le illustrazioni che accompagnano l'intero volume si dimostrano essenziali sia per rendere il libro maggiormente appetibile anche visivamente e, soprattutto, perchè, specialmente in certi punti, le immagini diventano molto importanti per capire i concetti espressi nei testi, aiutando il lettore nella comprensione.
Ne risulta un'opera molto istruttiva e interessante, ricca di belle e utili immagini, che ci permette di riscoprire il nostro passato e conoscere parte della nostra e delle altrui culture.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2009 dalla Editions du Seuil col titolo "Cosmos: une histoire du ciel" , ed è stata edita in Italia nello stesso anno da L'Ippocampo.  Il libro ha 160 pagine, la copertina rigida dotata di sovracopertina, misura 32 cm d'altezza e 29,3 cm di lunghezza e costa 29,90 euro.

P.S. Tra le altre opere pubblicate scritte da Guillaume Duprat vi sono:
  • "Mondes: Mythes et images de l'univers" del 2006
  • "Le livree des terres imaginées" del 2008 (per l'edizione italiana: "Il libro delle terre immaginate" del 2009)
  • "Zooptique: Imagine ce que les animaux voient" del 2013 (per l'edizione italiana: "Zoottica: come vedono gli animali" del 2014)
  •  "L'autre monde: une histoire illustrée de l'au-delà" del 2016 (per l'edizione italiana: "L'altro mondo. Storia illustrata dell'aldilà" del 2016)
  • "Univers. Des mondes grecs aux multivers" del 2018 (per l'edizione italiana "Universi. Dai mondi greci ai multiversi" del 2018)

   

  
Sopra: Le copertine degli altri libri illustrati divulgativi scritti da Guillaume Duprat.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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