lunedì 5 dicembre 2016

Cappuccetto Rosso di Charles Perrault ed Eric Battut

Dopo un bel po' di tempo torno a parlarvi della fiaba di Cappuccetto Rosso, che avevo trattato l'ultima volta (nonché prima ed unica finora) con l'opera di "Little red riding hood" di Sybille Schenker. Questa volta, però, la versione che prenderò in considerazione non è quella dei Grimm, ma bensì quella di Perrault, la quale presenta alcune differenze, come presto vedremo, rispetto all'altra.

Sopra: L'immagine sulla copertina di "Cappuccetto Rosso " di Perrault mostra subito lo stile semplice e  il limitato numero di colori che l'artista ha scelto per questo albo: giallo/arancio, nero, rosso e bianco. 

I testi di questa fiaba sono molto fedeli a quelli originali scritti da Perrault, pur essendoci qualche lieve variazione ogni tanto, in alcune parti, come ad esempio in questa parte iniziale (variazioni che comunque non compromettono il senso della storia):
Versione di Perrault tratta da "Tutte le fiabe" di Charles Perrault della Donzelli: "C'era una volta una bambina molto carina, ma così carina che in tutto il villaggio non ce n'erano di uguali. La sua mamma l'adorava, e la nonna, che era pazza di lei, le aveva fatto fare una mantella rossa col cappuccio che le stava a meraviglia, tanto che in paese tutti la chiamavano Cappuccetto rosso."
Versione di Perrault illustrata da Eric Battut: "C'era una volta in un villaggio una bimba, la più carina che si potesse mai vedere. Sua madre impazziva per lei, e la nonna ancora di più. Questa buona donna le fece fare un piccolo cappuccio rosso, che le andava così per benino, che dappertutto la chiamavano Cappuccetto Rosso."
Come si è detto prima questa fiaba di Cappuccetto presenta alcune differenza rispetto a quella dei Grimm, la principale, tuttavia, è costituita dal fatto che qui la protagonista non viene salvata, assieme alla nonna, da un cacciatore (né da nessun altro), ma rimane dentro la pancia del lupo. Poiché il finale di questa versione potrebbe essere spiazzante, o comunque inaspettato, per i bambini, a fine libro è presente una nota che spiega al lettore il motivo di ciò. Nella nota viene così detto che la fiaba di Cappucceto è conosciuta anche in Germania, e nel racconto dei fratelli Grimm porta il medesimo titolo di quella francese di Perrault, ma le  nutrici tedesche, mosse a compassione per la protagonista e per la nonna, vi hanno aggiunto un finale in cui queste due vengono salvate, e il lupo punito con la morte. Nel resto della nota (che occupa un'intera pagina) viene quindi riportato un riassunto della versione dei Grimm, in cui bambina e nonna vengono tratte in salvo.
Se in questo albo è presente anche il riassunto del finale della fiaba dei Grimm, è però assente la morale di Perrault, la quale viene spesso omessa in molti libri, probabilmente poiché spesso considerata superflua.

I testi e le illustrazioni a tutta pagina sono nettamente separati, in quanto sono collocati su pagine differenti, inoltre tutte le immagini sono incorniciate nei bordi bianchi della pagina stessa. Sopra però alle parti di testo è quasi sempre collocata una piccola illustrazione, di forma rettangolare, la quale rappresenta alcuni elementi della storia o dei disegni come: il villaggio di Cappuccetto, alcuni cipressi, il cestino contenente i doni per la nonna, una candela appoggiata su un tavolo ...
Nelle sue illustrazioni, dal segno semplice e moderno, il francese Eric Battut ha scelto di utilizzare solamente poche tinte: rosse, gialle/arancioni, nere e bianche. Poiché i paesaggi sono caratterizzati da sfumature di giallo e arancione, saltano subito all'occhio elementi come la protagonista, vestita della sua mantella rosso fuoco, gli alberi (dei cipressi) e il lupo, i quali sono invece completamente neri.
Nelle immagini sono presenti pochi elementi dalle forme alquanto semplici (specialmente quando le scene sono ritratte da lontano), ma di grande impatto, grazie anche alla scelta, molto interessante e peculiare, dei colori.

Sopra: Come si può vedere da questa immagine, che mostra il lupo e Cappucceto diretti entrambi verso la casa della nonna, i colori presenti nelle illustrazioni realizzate da Battut per questo libro sono solamente quattro. In questa particolare illustrazione, che rappresenta un paesaggio in cui l'erba è gialla/arancione, spiccano subito gli altri elementi presenti quali: le piante di cipresso e il lupo (entrambi neri), la piccola protagonista vestita di rosso, il sentiero e la casa bianca della nonna (bianchi). Tutti gli elementi dell'illustrazione, inoltre, sono stati rappresentati tramite delle forme semplici ma facilmente riconoscibili.

Il lupo di Battut, in particolare, nonostante sia soltanto una forma completamente nera con zampe, coda, orecchie e una testa con piccoli occhi gialli, è una delle rappresentazione dei lupi della fiaba di Cappuccetto Rosso più inquietanti che io abbia visto: una figura completamente nera con pochi e distintivi tratti da lupo, con piccoli occhi gialli dalle pupille rosse e con comportamenti talvolta animali (quando la protagonista lo incontra lo vediamo seduto a quattro zampe e a fine libro lo vedremo ululare alla luna) e talvolta umani (questo lupo corre a casa della nonna su due zampe, inoltre anche quando si ferma ad aspettare la bambina, dopo essersi già pappato la vecchia, lo fa assumendo una posa molto umana: a pancia in su con le braccia/zampe incrociate dietro la testa).

  
Sopra: Nell'immagine a sinistra vediamo il lupo assumere una posa tipicamente umana mentre aspetta Cappuccetto Rosso dopo essersi mangiato la nonna. A destra abbiamo la scena, vista da un punto di vista frontale e incorniciata dalle tende rosse, in cui la protagonista è entrata nel letto insieme al lupo scambiato per la nonna. In questa illustrazione il lettore può osservare più dettagliatamente i tratti dei volti della bambina e del lupo: guardate che aspetto e che espressione inquietante ha quest'ultimo.

Nelle illustrazioni si possono poi notare alcuni dettagli interessanti: uno, ad esempio, è la scelta degli alberi che vediamo ritratti in questo libro, cioè dei cipressi, piante che si trovano spesso nei pressi di cimiteri, in quanto rappresentano l'immortalità. Nell'antica Grecia questo albero era associato ad Ade, dio dei morti, ed era considerato simbolo di lutto, e quindi di accesso alla vita eterna.
In una delle immagini iniziali, poi, mentre la mamma di Cappuccetto prepara la focaccia, possiamo vedere sul tavolo della cucina un vaso con dentro delle calle bianche, simbolo di purezza divina e di una nuova vita (anche se i Romani e gli antichi Greci la associavano alla sessualità e alla fertilità). Verso la fine dell'albo, quando la protagonista si spoglia per entrare nel letto assieme alla nonna, che in realtà è il lupo, vediamo, collocato sulla cassapanca su cui la bambina appoggia il vasetto di burro e la focaccia, un vaso con dentro delle rose rosse, simbolo dell'amore passionale, che però stanno perdendo dei petali (stanno forse appassendo?).

  
Sopra: A sinistra vediamo l'immagine, particolarmente dettagliata rispetto alle altre, in cui la madre di Cappuccetto sta preparando la focaccia da portare alla nonna. Come si può vedere sulla tavola sono presenti molti oggetti (soprattutto cibi e utensili da cucina) tra cui un vaso di calle, fiore simbolo di purezza divina. Nell'illustrazione a destra, che ci mostra la panca su cui la bambina ha appoggiato l'ombrello, il cesto e i regali per la nonna, vediamo anche un vaso con un mazzo di rose rosse, simbolo solitamente dell'amore passionale, che stanno cominciando a perdere i petali.

Questo albo illustrato riporta fedelmente la fiaba originale di Perrault di Cappuccetto Rosso e le illustrazioni di Battut la rappresentano con uno stile originale, moderno, interessante, accattivante, essenziale, semplice ma anche ricco di piccoli dettagli a cui prestare attenzione; la rappresentazione del lupo, semplice ma anche davvero inquietante, merita poi a mio avviso particolare attenzione.

Quest'opera è stata edita originariamente dalla Bohem Press di Zurigo nel 1998 e poi pubblicata in italiano nel 2002 dalla Bohem Press Italia. L'albo ha 36 pagine, la copertina rigida, misura 25,5 cm d'altezza e 24,4 cm di lunghezza e costa 13 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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