"Moby Dick" di Herman Melville è uno dei grandi classici della letteratura e, come tutti i classici, è stato ripreso e riproposto un po' in tutte le salse. La versione che vi presento però adesso è un silent book illustrato da Alessandro Sanna, un artista di cui vi avevo già presentato una sua opera (che riprendeva pure questa un altro grande classico della letteratura): "Pinocchio prima di Pinocchio".
Sopra: La copertina di "Moby Dick" di Alessandro Sanna ha delle tonalità piuttosto cupe, pur giocando con colori chiari e scuri.
Il romanzo di Herman Melville, come ho detto sopra, è ormai diventato un classico della letteratura (e in particolare della letteratura americana). Libro scritto nel 1851 (verrà tradotto e stampato in italiano però solo 1932), narra del viaggio della baleniera Pequod, comandata dal capitano Achab, un cacciatore di balene e capodogli, ossessionato dalla cattura di una balena in particolare: un enorme capodoglio bianco chiamato Moby Dick (che in passato lo aveva mutilato).
Il lavoro di Sanna tuttavia non vuole essere un romanzo illustrato, e neanche una trasposizione ad immagini del romanzo di Melville. In questo silent book Alessandro Sanna infatti si ispira all'opera di Melvill, ma reinterpretandola.
L'opera si apre quindi con dei lupi che presto si trasformano in uomini, tra tutti i personaggi del libro il capitano Achab è l'unico di riconoscibile, gli altri personaggi (tra cui la voce narrante del romanzo, Ishmael) non hanno ruoli specifici.
Appena mutati in uomini i lupi iniziano ad abbattere gli alberi della foresta per costruire una nave, la quale prende essa stessa vita (assumendo per alcuni momenti una forma umana), strappando da terra i cavi che la bloccano. La nave naviga sopra un mare in tempesta, finchè non incontra il suo nemico: il capodoglio bianco e, assieme all'equipaggio che si ritrasforma in lupi, inizia lo scontro.
L'opera, comunque, sembra poter essere letta in due versi opposti, infatti iniziando da sinistra troviamo come titolo "L'uomo", mentre iniziando dal fondo, da destra, troviamo come tiolo "La balena".
Sopra: Il capitano Achab appare come una sorta di silhouette nera su uno sfondo blu notte.
Gli acquerelli dell'autore sono eccezionali: colorati, vibranti, vividi, dinamici, suggestivi, poetici, aggressivi e intensi. Come scrive nella nota iniziale Giorgio Fontana, il tratto di Sanna è moderno e raffinato, ma possiede anche un qualcosa di primordiale, in quanto sembra nutrirsi di ispirazioni arcaiche. Le stesse figure umane e animali sono rappresentate in modo molto essenziale, tanto che spesso sono solo delle semplici silhouette nere che si stagliano sullo sfondo della pagina.
Le tavole di Sanna sono ricche di riferimenti simbolici e metaforici: come i lupi (dall'aspetto spaventoso e persino diabolico) che si trasformano in uomini per poi ridiventare animali prima dell'inizio dello scontro con la balena, uno scontro primordiale ed assoluto, bestia contro bestia, in un cui non esiste nè ragione e nè sentimento. Oppure la stessa nave che ad un certo punto si trasforma in una balena dalla pelle scura, per affrontare la sua rivale anche sott'acqua, in una lotta violenta e senza esclusione di colpi. Come scrive Fontana: "Qui non c'è spazio per i fronzoli. La lotta che trabocca da queste pagine è una lotta per la vita e la verità."
Sopra: A sinistra i lupi, che presto si trasformeranno in uomini, che escono dal bosco verso la nave; a destra Moby Dick lotta contro la nave trasformatasi in una balena nera.
Anche i colori di quest'albo, assieme alle figure dei vari personaggi,
giocano un ruolo essenziale, perché come sanno bene molti artisti, attraverso essi si
può trasmettere moltissimo.
La prima cosa che si nota sfogliando il volume è l'aspetto cupo delle tavole e di come l'artista abbia scelto prevalentemente tinte scure e cupe. All'inizio ad esempio si parte con un azzurro fumo e dei marroni scuri e dei neri.
Osservando più attentamente le tavole si noterà però che in esse sono presenti anche molte tinte dalle tonalità più accese e brillanti. Ad esempio l'iniziale azzurro-grigio si trasforma in un viola e poi in un blu notte, fino a diventare un arancione e un giallo.
In alcune sequenze predominano i colori scuri, cupi ed opachi, ma ve ne sono anche altre in cui le tinte diventano più brillanti, anche se i primi tendono ad essere più frequenti, per esprimere tutta la violenza e l'oscurità del momento della lotta.
Sopra: Nelle tavole predominano soprattutto colori scuri e cupi (come quelli dell'immagine a sinistra), osservando più attentamente le tavole si noterà però che in esse sono
presenti anche molte tinte dalle tonalità più accese e brillanti (come il giallo e l'arancione dell'immagine in alto a destra o i blu dell'immagine in basso).
"Moby Dick" illustrato da Alessandro Sanna è un'opera molto bella e complessa che si presta a molti rimandi e interpretazioni. Un'opera che, pur ispirandosi al romanzo "Moby Dick" in parte se ne discosta, con grazia, libertà ed originalità. Come scrive Fontana: "Sanna sceglie una strada da vero artista: in luogo di una riproposizione pedissequa, lotta anch'egli contro il testo ispiratore (la sua balena) da pari a pari. Così Moby Dick trova un corrispettivo infedele e riuscito proprio perché infedele".
Anche questo, come molti silent book, è un albo che non si presta a una facile e scontata interpretazione, è un'opera incentrata sulla lotta, una lotta primordiale e senza pietà, che l'artista ha saputo esprimere perfettamente grazie ai suoi acquerelli così raffinati, incantevoli e potenti.
Questo silent book è stato pubblicato nel 2021 dalla Rizzoli, ha 68 pagine, la copertina rigida e misura 33 cm d'altezza e 23,8 cm di lunghezza e costa 20 euro.
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