Sopra: La copertina dell'edizione italiana riprende quella della nuova edizione francese del 2015. Una copertina dall'aspetto e di fattura eleganti: con la costa ricoperta di velluto verde, il titolo scritto a lettere dorate e la prima di copertina decorata con ornamenti in rilievo.
L'opera si apre con un'introduzione di Cecile Berly, nella quale la storica spiega come la regina Maria Antonietta sia un personaggio la cui fama si è mantenuta nei secoli, destando l'interesse anche dell'artista Benjamin Lacombe il quale ha deciso di illustrare e di interpretare la vita di questa donna con i suoi lavori.
Sempre nell'introduzione ci viene spiegato come Lacombe abbia voluto proporre al lettore una narrazione originale. Infatti, come suggerisce il complemento del titolo, questo libro illustrato è scritto sotto forma di un diario in cui Maria Antonietta parla di sé, inserendo anche le lettere (autentiche) ricevute dalla regina sua madre Maria Teresa d'Austria.
Nei diversi capitoli in cui è suddiviso il libro vengono affrontati diverse fasi della vita della regina, concentrandosi principalmente sulla sua vita privata, lasciando però intravedere anche dei fatti storici, a cui la vita di Maria Antonietta è inevitabilmente legata.
Il primo capitolo si intitola "La fine dell'infanzia" e narra, sempre sotto forma di diario della regina, gli eventi dei primi anni (dal 1770 al 1775) della principessa alla reggia di Versailles, come: il viaggio di Maria Antonietta per arrivare in Francia, il suo arrivo a corte, i rapporti con il Delfino, le prime feste, la sua routine quotidiana, gli scontri con la contessa du Barry (a cui Maria Antonietta non voleva rivolgere la parola), l'incoronazione in seguito alla morte del re e l'inizio della vita a Versaille come regina.
Il secondo capitolo si intitola "Le pene d'amore" è in esso la regina racconta inizialmente dei suoi problemi coniugali, legati al fatto che lei e il suo sposo non hanno ancora consumato il matrimonio e che quindi lei non ha ancora dato un erede alla Francia e, dopo la consumazione, Maria Antonietta scriverà dei suoi problemi a concepire. In questo capitolo la regina parla per la prima volta del Conte di Fersen, poi della nascita dei figli e infine della morte della madre Maria Teresa, con cui si chiude questo capitolo.
La terza parte, intitolata "Il teatro della vita", si apre con una Maria Antonietta gioiosa per essere riuscita a dare due figli al suo sposo, tra cui anche un maschio, che però ha una fragile salute. Avendo adesso compiuto il suo dovere di regina, Maria Antonietta decide di stabilirsi al Trianon, dove il Conte Fersen la va a trovare molto spesso, con grande gioia della donna. Mentre quest'ultima si intrattiene con passatempi come il teatro, sottovaluta una questione legata al fatto che qualcuno abbia acquistato a suo nome una collana d'immenso valore, evento che ben presto assumerà proporzioni allarmanti.
Il quarto e ultimo capitolo, da titolo di "Una rivoluzione", si apre con la triste notizia della morte del figlio maschio della sovrana, che si vede comunque costretta ad avere a che fare con una complicata situazione politica, con il popolo che minaccia una rivolta. Situazione che diventa sempre più critica quando la regina si rende conto di quanti nobili l'abbiano tradita e che le grandi corti d'Europa non intendono venire in loro soccorso. Il capitolo si conclude con la lettera di Maria Antonietta alla sorella, scritta poco prima dell'esecuzione.
Alla fine dell'opera è poi presente una lista che riporta gli eventi politici e privati della regina, accompagnati dalle relative date in cui sono accaduti, in ordine cronologico.
Nei diversi capitoli in cui è suddiviso il libro vengono affrontati diverse fasi della vita della regina, concentrandosi principalmente sulla sua vita privata, lasciando però intravedere anche dei fatti storici, a cui la vita di Maria Antonietta è inevitabilmente legata.
Il primo capitolo si intitola "La fine dell'infanzia" e narra, sempre sotto forma di diario della regina, gli eventi dei primi anni (dal 1770 al 1775) della principessa alla reggia di Versailles, come: il viaggio di Maria Antonietta per arrivare in Francia, il suo arrivo a corte, i rapporti con il Delfino, le prime feste, la sua routine quotidiana, gli scontri con la contessa du Barry (a cui Maria Antonietta non voleva rivolgere la parola), l'incoronazione in seguito alla morte del re e l'inizio della vita a Versaille come regina.
Il secondo capitolo si intitola "Le pene d'amore" è in esso la regina racconta inizialmente dei suoi problemi coniugali, legati al fatto che lei e il suo sposo non hanno ancora consumato il matrimonio e che quindi lei non ha ancora dato un erede alla Francia e, dopo la consumazione, Maria Antonietta scriverà dei suoi problemi a concepire. In questo capitolo la regina parla per la prima volta del Conte di Fersen, poi della nascita dei figli e infine della morte della madre Maria Teresa, con cui si chiude questo capitolo.
La terza parte, intitolata "Il teatro della vita", si apre con una Maria Antonietta gioiosa per essere riuscita a dare due figli al suo sposo, tra cui anche un maschio, che però ha una fragile salute. Avendo adesso compiuto il suo dovere di regina, Maria Antonietta decide di stabilirsi al Trianon, dove il Conte Fersen la va a trovare molto spesso, con grande gioia della donna. Mentre quest'ultima si intrattiene con passatempi come il teatro, sottovaluta una questione legata al fatto che qualcuno abbia acquistato a suo nome una collana d'immenso valore, evento che ben presto assumerà proporzioni allarmanti.
Il quarto e ultimo capitolo, da titolo di "Una rivoluzione", si apre con la triste notizia della morte del figlio maschio della sovrana, che si vede comunque costretta ad avere a che fare con una complicata situazione politica, con il popolo che minaccia una rivolta. Situazione che diventa sempre più critica quando la regina si rende conto di quanti nobili l'abbiano tradita e che le grandi corti d'Europa non intendono venire in loro soccorso. Il capitolo si conclude con la lettera di Maria Antonietta alla sorella, scritta poco prima dell'esecuzione.
Alla fine dell'opera è poi presente una lista che riporta gli eventi politici e privati della regina, accompagnati dalle relative date in cui sono accaduti, in ordine cronologico.
Sopra: Questa è l'ultima illustrazione che compare in questo libro illustrato, la quale mostra una regina dal volto totalmente inespressivo, con lo sguardo perso nel vuoto, avvolta da piatte di rose rosse, in compagnia solo dei suoi amati cagnolini. Qui Maria Antonietta non sfoggia nessuna complicata acconciatura, ma i suoi capelli appaiono completamente bianchi (così come lo erano diventati durante la prigionia), così come il suo pallido incarnato.
Le illustrazioni di Benjamin Lacombe, belle, originali, ricchissime di dettagli (vedere ad esempio gli abiti della sovrana o gli ambienti di corte) e di colori, riescono a fornire molto bene un ritratto della regina, riuscendo a esprimere la sua complessità psichica ed emotiva.
Come scrive Cecile Beyle nella sua introduzione "I personaggi di Lacombe hanno un'espressione composta, come se non volessero esprimere le loro emozioni. L'illustratore preferisce raccontarli attraverso gli oggetti, i vestiti, la casa, anziché attraverso i sentimenti". Nelle illustrazioni dell'artista è infatti possibile cogliere tutta una serie di particolari che aiuteranno il lettore a conoscere e a interpretare l'interiorità e l'esteriorità di questa sovrana, il cui stile si sposa perfettamente con l'universo pittorico raffinato e inconfondibile di Lacombe.
Basta, ad esempio, osservare le acconciature e le parrucche che l'artista fa indossare alla sua regina (la quale, almeno per un certo periodo della sua vita, predilesse veramente acconciature smisurate in altezza, contornate da boccoli, trecce pendenti, piume, fiocchi, fiori, brocche di diamanti e perle): imponenti, complicate, stravaganti e in cui vi si intrecciano tutta una serie di oggetti che in realtà sono collegati alla vita della sovrana.
Ma le immagini realizzate da Lacombe servono anche a raccontare la vita privata della sovrana, in particolare i problemi col marito, il quale non consumerà il matrimonio per lungo tempo. In molte illustrazioni dell'artista è infatti possibile rendersi conto di questa allusione, in alcune anche piuttosto esplicita.
Nei disegni di Lacombe, inoltre, è impossibile non cogliere anche una sottile ironia verso la società francese e lo stile di vita della corte del Settecento, espressa dall'artista, ad esempio, proprio tramite le assurde acconciature di Maria Antonietta.
Queste immagini, inoltre, sono ricche di riferimenti, infatti alcune traggono ispirazione direttamente da dipinti e caricature dell'epoca, materiale che l'artista rielabora e che fa proprio, senza però tradirne la natura, ma accentuandone alcuni aspetti.
Come scrive Cecile Beyle nella sua introduzione "I personaggi di Lacombe hanno un'espressione composta, come se non volessero esprimere le loro emozioni. L'illustratore preferisce raccontarli attraverso gli oggetti, i vestiti, la casa, anziché attraverso i sentimenti". Nelle illustrazioni dell'artista è infatti possibile cogliere tutta una serie di particolari che aiuteranno il lettore a conoscere e a interpretare l'interiorità e l'esteriorità di questa sovrana, il cui stile si sposa perfettamente con l'universo pittorico raffinato e inconfondibile di Lacombe.
Sopra: In quest'immagine l'artista ritrae la sua regina impegnata nelle prove di una rappresentazione teatrale. Da notare la ricchezza di particolari dell'ambiente, dell'abito e dell'acconciatura della regina.
Basta, ad esempio, osservare le acconciature e le parrucche che l'artista fa indossare alla sua regina (la quale, almeno per un certo periodo della sua vita, predilesse veramente acconciature smisurate in altezza, contornate da boccoli, trecce pendenti, piume, fiocchi, fiori, brocche di diamanti e perle): imponenti, complicate, stravaganti e in cui vi si intrecciano tutta una serie di oggetti che in realtà sono collegati alla vita della sovrana.
Sopra: Due immagini in cui sono ben evidenti le stravaganti ed elaborate acconciature con cui Lacombe ha rappresentato la sua Maria Antonietta. L'immagine a sinistra, inoltre, è ispirata ad un quadro del 1783 realizzato da Elisabeth Vigée-Le Brun intitolato "Maria Antonietta con la rosa". Nell'immagine a destra, tra gli oggetti che adornano i capelli della regina, vediamo ad esempio un teschio (presente tra l'altro anche nell'acconciatura dell'immagine a sinistra), che simboleggia la sua futura morte, e un lucchetto sprovvisto di chiave, che simboleggia le sue difficoltà coniugali.
Ma le immagini realizzate da Lacombe servono anche a raccontare la vita privata della sovrana, in particolare i problemi col marito, il quale non consumerà il matrimonio per lungo tempo. In molte illustrazioni dell'artista è infatti possibile rendersi conto di questa allusione, in alcune anche piuttosto esplicita.
Nei disegni di Lacombe, inoltre, è impossibile non cogliere anche una sottile ironia verso la società francese e lo stile di vita della corte del Settecento, espressa dall'artista, ad esempio, proprio tramite le assurde acconciature di Maria Antonietta.
Sopra: In quest'immagine è ben evidente l'ironia di Lacombe, presente in diverse delle sue illustrazioni per quest'opera.
Queste immagini, inoltre, sono ricche di riferimenti, infatti alcune traggono ispirazione direttamente da dipinti e caricature dell'epoca, materiale che l'artista rielabora e che fa proprio, senza però tradirne la natura, ma accentuandone alcuni aspetti.
Sopra: L'illustrazione a sinistra, con cui Lacombe ha voluto rappresentare gli ultimi momenti di vita della regina, è chiaramente ispirata al dipinto (olio su tela) che vi ho riportato a destra realizzato da Elisabeth Vigée-Le Brun nel 1787 intitolato "Maria Antonietta e i suoi figli"
Sopra: Come riporta la nota scritta in piccolo sotto l'illustrazione, quest'immagine è ispirata a una caricatura del tempo, sulla quale è scritto: "La poule d'Autry(u)che. Je digere l'or, l'argent avec facilité. Mais la constitution, Je ne puis l'avaler" ("La gallina austriaca. Mangia oro e argento senza problemi. Ma la costituzione proprio non la digerisce").
Quest'opera di Benjamin Lacombe è un bellissimo libro illustrato in cui l'artista mette in risalto la figura di Maria Antonietta, intrecciata inevitabilmente ai fatti storici dell'epoca, soffermandosi su vari aspetti del suo carattere, della sua personalità, del suo stile, servendosi sia dei testi che delle illustrazioni dal gusto barocco, audace ma elegante, forti, ricche di colori e in cui ogni elemento, ogni dettaglio, conta.
Ne risulta un albo illustrato molto bello e raffinato, anche se con contenuti e immagini non adatti a bambini, in quanto destinato a un fascia di pubblico più grande, di adulti o perlomeno di adolescenti, i quali saranno in grado di cogliere maggiormente la complessità e la ricchezza di quest'opera.
Ne risulta un albo illustrato molto bello e raffinato, anche se con contenuti e immagini non adatti a bambini, in quanto destinato a un fascia di pubblico più grande, di adulti o perlomeno di adolescenti, i quali saranno in grado di cogliere maggiormente la complessità e la ricchezza di quest'opera.
Questo libro è stato pubblicato in originale in francese dalla Editions Soleil nel 2014 con titolo "Marie-Antoinette. Carnet secret d'une reine" ed è stata edito in italiano nel 2016 dalla Rizzoli col titolo "Maria Antonietta: il diario segreto di una regina". L'opera ha 96 pagine, la copertina rigida, misura 29,3 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 26 euro.
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