Sopra: "Cenerentola" di Perraul tradotta da Collodi e illustrata da Innocenti, i cui disegni risalgono al 1983.
Partiamo intanto dall'adattamento dei testi, perché, in effetti, quello di Collodi è più un adattamento che una traduzione letterale. Il significato rimane il medesimo, ma Collodi modifica alcune espressioni con altre più recenti e maggiormente nel suo stile. Ecco alcuni esempi:
Versione originale di Perrault:
1) "Vecchio pagliericcio"
2) "Meno maligna"
3) "Ed ecco un bel po' di lavoro in più per Cenerentola"
4) "Indosserò una delle mie sottane"
5) "Dovrei essere proprio matta"
4) "Indosserò una delle mie sottane"
5) "Dovrei essere proprio matta"
Versione tradotta da Collodi:
1) "Cattiva materassa di paglia"
2) "Non era così sboccata"
3) "E questa fu un'altra seccatura per la povera Cenerentola"
4) "Non avrò che il mio solito vestito"
5) "Avessi perso giudizio"
Inoltre Collodi sembrerebbe collocare la storia in tempi più recenti, così come ha fatto Innocenti nella realizzazione e interpretazione dei suoi disegni, come si può pensare da questi passaggi:
Versione originale di Perrault:
Esempio 1: "Mandarono a chiamare una brava parrucchiera per montare un'acconciatura alta, a due livelli, e fecero acquistare dei finti nei di taffettà confezionati dalla più abile delle artigiane."
Esempio 2: "Le due sorelle erano così eccitate che per due giorni non toccarono cibo, stavano sempre danvanti allo specchio a stringersi la vita nei corsetti, tanto da far saltare più di dodici stringhe. "
Versione tradotta da Collodi:
Esempio 1: "Mandarono a chiamare la pettinatora di gala, per farsi fare i riccioli su due righe, e comprarono dei nei dalla fabbricante più in voga della città."
Esempio 2: "Per la contentezza della festa stettero quasi due giorni senza ricordarsi di mangiare: strapparono più di dodici aghetti per serrarsi ai fianchi e far la vita smilza; e passavano tutt'intera la santa giornata a guardarsi nello specchio."
Altri elementi sono stati modificati leggermente nella versione di Collodi, ad esempio la madrina (la fata) in questa versione viene chiama "comare", anche se rimane comunque una fata; al posto della zucca la madrina/comare, in questa versione, per realizzare la carrozza, si fa portare un cetriolo.
Sebbene Collodi abbia cambiato alcuni elementi della fiaba (pochi e di
importanza secondaria) la traduzione risulta comunque di qualità in
quanto nessun elemento importante è stato modificato e nessuno è stato
eliminato, per cui la storia è stata riportata nella sua interezza e
completezza. Il traduttore, che è un famoso e stimato scrittore, ha più
che altro deciso di utilizzare una terminologia che rientrava
maggiormente nel suo stile, trasportando la fiaba in tempi più moderni.
Sopra: In quest'immagine possiamo vedere la comare/madrina intenta a progettare la carrozza di Cenerentola, mentre quest'ultima le sta portando il cetriolo/zucca richiestole. Dietro, vicino alla comare possiamo inoltre vedere un progetto anche per l'abito della fanciulla, mentre, nell'angolo destro dell'illustrazione sono presenti alcuni strumenti alchemici, un cappello da mago e una bacchetta. A differenza di altre versioni illustrate qui Innocenti rappresenta la fata protrettrice di Cenerentola come una vecchietta comune (senza ali o abiti sontuosi), sempre dotata però di poteri magici.
Per quanto riguarda le illustrazioni Innocenti ha deciso di ambientare la fiaba nella Londra degli anni Venti. La cura per i particolari che lo ha reso famoso è presente anche in questo testo, sebbene qui i dettagli siano presenti in minor numero rispetto ad altre sue opere da lui realizzate successivamente.
Nelle illustrazioni c'è comunque una grande cura per tutti gli elementi, dagli sfondi ai personaggi, i quali, quest'ultimi, non vengono mai rappresentati dall'artista in modo troppo ravvicinato, anzi, nelle tavole ci vengono mostrati semplicemente come parti del scena, scelta probabilmente dovuta al fatto che in questo modo l'osservatore non si focalizza troppo su un elemento, ma è costretto ad ampliare la propria visuale e a considerare anche l'ambiente circostante, che l'artista ha arricchito con particolari da non sottovalutare.
Sopra: In questa scena Cenerentola quando entra nella sala per la prima volta, stupendo tutti gli altri invitati e gli stessi sovrani. Nonostante la fanciulla sia il centro della scena, e dell'attenzione dei presenti, circondata tutt'intorno dagli altri partecipanti al ballo, Innocenti non focalizza l'attenzione solo e completamente su di lei, infatti la scena è ripresa con una visuale ampia, permettendo all'osservatore di cogliere anche un ampio contesto. Questa, inoltre, è una delle pochissime illustrazioni in cui l'artista sceglie di adottare una prospettiva frontale.
Sopra: In questa scena, dopo che l'effetto dell'incantesimo è svanito, con Cenerentola che ha perso la scarpetta dopo essere fuggita dal ballo in fretta e furia, è interessante soffermarsi a osservare i particolari in essa presenti. A terra, ad esempio, possiamo vedere gli animali che prima erano i cavalli, il cocchiere e i lacchè, e che ora hanno ripreso il loro aspetto originale, compreso i cetriolo che era stato trasformato in carrozza. Le persone (come ad esempio gli autisti) che sono in prossimità della fine della scalinata, e che avrebbero potuto assistere alla ritrasformazione di Cenerentola, sono rappresentati mentre dormono, segno che per questo non hanno visto nulla. L'unico uomo che vede la fanciulla è la guardia, che però non aveva assistito allo scioglimento dell'incantesimo e che quindi riporterà al principe di aver notato solo una ragazza vestita come una contadina, e non certo una principessa.
Ad esempio, nonostante nel testo di Perrault non venga fatto molto riferimento alla matrigna di Cenerentola, questa compare spesso nelle illustrazioni dell'artista, magari in secondo piano, ed è proprio dalle illustrazioni che notiamo un interessante dettaglio che la riguarda: la vediamo infatti spesso disegnata vicino o con in mano una bottiglia, cosa che il lettore dovrà poi ricordare quando arriverà all'ultima pagina del libro.
Sopra: A differenza di come ci si potrebbe aspettare l'ultima illustrazione di questo libro non ci mostra il matrimonio di Cenerentola, che peraltro è stato rappresentato in modo molto originale da Innocenti sotto forma di una bella fotografia in bianco e nero, ma ci fa vedere la matrigna. Questa è rappresentata ormai completamente alcolizzata, che guarda fuori dalla finestra mentre tiene in una mano un album con la foto (la stessa disegnata dall'illustratore nella pagina precedente a quest'immagine) proprio del matrimonio di Cenerentola e delle figlie.
Un' altra caratteristica particolare di Innocenti riguarda la scelta della prospettiva, che infatti è spesso molto originale e non rimane mai sempre la stessa.
Sopra: Innocenti ha scelto una prospettiva molto particolare e innovativa (dal basso) per rappresentare il momento in cui Cenerentola calza la scarpetta di vetro facendosi così riconoscere. Grazie a questa prospettiva l'elemento principale della scena, quello con la maggior importanza, diventano la gamba e il piede della giovane. Non dimentichiamoci però di dare un'occhiata anche allo sfondo, sul quale possiamo vedere la comare di Cenerentola sbirciare la scena dalla finestra.
Un altro particolare che caratterizza questo libro è la presenza di piccole illustrazioni, dal formato quadrato o rettangolare, poste sopra i riquadri che incorniciano i testi. Tali immagini rappresentano dei momenti della storia oppure degli elementi (come ad esempio dei particolari oggetti) che non sono compresi nei disegni principali.
Sopra: Un paio di piccole illustrazioni poste al di sopra dei riquadri che contengono i testi che ci mostrano scene e oggetti non presenti nelle illustrazioni principali. La prima a sinistra raffigura Cenerentola mentre piange perché non può recarsi anche lei al ballo dei principe; la seconda a destra, invece, ci mostra il caviale e lo Champagne offerti al ballo reale
Per quanto riguarda l'edizione quest'opera è stata pubblicata originariamente in inglese 1983 dalla Creative Editions, ed è stata ristampata successivamente nel 2000 sempre dalla stessa casa editrice. L'opera è giunta in Italia nel 2007 grazie a La Margherita, ha 32 pagine, la copertina rigida e misura 28,5 cm di altezza e 20,3 cm di lunghezza. Il prezzo del libro è di 16 euro.
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