Sopra: L'immagine di copertina di quest'opera riporta varie creature presenti all'interno dell'albo stesso, come, ad esempio, dei draghi, una donna volpe, dei mostri marini, dei grifoni, degli ippogrifi, delle manticore (nell'angolo in alto a destra) e la fenice
Quest'opera non ha una storia o una trama, in quanto, come spiega il sottotitolo del libro, l'autrice ha voluto riportare dei nomi "collettivi" per le bestie magiche, nomi e aggettivi con cui indicare un gruppo di bestie e creature fantastiche e mitologiche. L'autrice spiega infatti nella prima pagina del volume: "Everyone has heard of groups of animals - a pride of lions, a charm of hummingbirds, a school of fish. If you came upon (ti imbattessi) magical beasts gatered toghether (raccolte insieme), what would you call them?".
I nomi scelti dall'autrice e assegnati a ciascun gruppo di creature descrivono e riassumono solitamente la caratteristica più saliente di ciascuno di questi: così una moltitudine di draghi viene indicata come "A dignity of dragons", uno stormo di uccelli del fuoco è "A flash of firebirds", un insieme di uccelli del tuono (Thunderbirds) è una tempesta ("A storm of thunderbirds"), un branco di unicorni "A grace of unicorns".
La caratteristica interessante di questo albo è la grande varietà di creature e animali in esso presenti, ne abbiamo infatti alcune di molto conosciute: draghi, ippogrifi, grifoni, sfingi, fenici, mostri marini, serpenti marini, sirene, il kraken, gli abominevoli uomini delle nevi, i bigfoot, gli yeti, i minotauri, i fauni, i centauri, gli unicorni, le arpie, le chimere e i lupi mannari; e altre di cui abbiamo sentito parlare poco o nulla, come: i Feng Huang, gli uccelli di fuoco, il Quetzalcoatls, i serpenti arcobaleno, i kirin, i Chi-lin, gli uccelli del tuono (thunderbirs), i Roc (o Rok, un enorme uccello persiano e indiano che si nutre di animali di grossa taglia come gli elefanti), le gorgoni, le manticore, le cockatrici, i were-jaguars (giaguari mannari?), le donne volpe (were-foxes, chiamate anche Kitsune) e i were-bears.
E' bello come, a fine libro, siano presenti alcune pagine che riportano, in ordine alfabetico, i nomi di tutte queste creature, fornendo di ciascuna una breve descrizione e indicando il suo luogo di provenienza. Il lettore potrà così scoprire che il Chi-lin è una specie di unicorno, presente nelle leggende cinesi, col corpo da cervo o da antilope, le gambe di un cavallo, e un variopinto mantello di cinque colori. Esso è famoso per la sua gentilezza e si dice sia portatore di fortuna. Oppure apprendere che il Feng Huang è un uccello mitologico cinese, nonché essere spirituale, simile alla fenice, con il corpo di cigno, una coda di dodici piume simile a quella del pavone, e un lungo collo; questa creatura è il simbolo dell'imperatrice e si dice che canti la canzone più dolce fra tutti gli uccelli.
Sopra: Nell'immagine di questa pagina sono stati rappresentati tre differenti uccelli mitici associati dall'elemento del fuoco, tra cui la fenice, che qui vediamo risorgere dalle fiamme,i Feng Huang e gli uccelli di fuoco. Ciascun tipo di creatura è stata inoltre associata a una sua caratteristica (nel caso della Fenice la resurrezione ad esempio).
Le brevi ed incisive frasi di testo sono inserite all'interno di illustrazioni a doppia pagina nelle quali la Ceccoli rappresenta due o più gruppi di creature fantastiche. Le creature presenti nella stessa tavola hanno sempre alcuni elementi che le accomunano. Ad esempio in due facciate sono presenti dei minotauri, dei centauri e dei satiri, creature mitologiche che condividono un aspetto per metà umano e per metà animale; in un'altra immagine vediamo invece il Chi-lin, gli unicorni e il Kirin, tutti animali quadrupedi simili a cavalli dotati di un corno sulla fronte; oppure, in un'altra illustrazione, vediamo comparire dei giaguari mannari (were-jaguar), delle donne-volpe (were-foxes, presenti nel folklore giapponese dove sono solitamente chiamate col nome di kitsune), degli orsi mannari (were-bears) e dei lupi mannari, tutti esseri caratterizzati dalla loro doppia natura umana e animale, nonché di creature mutaforma.
Sopra: In queste pagine l'illustratrice ha riunito assieme ben quattro tipi di creature provenienti da differenti culture (i giaguari mannari dal Sud America; le donne volpe dal folklore giapponese; i lupi mannari dall'Europa e gli orsi mannari dalla Russia, dall'America Latina e dalla Scandinavia) accomunate dalla loro capacità di poter assumere sembianze sia umane che animali.
Le illustrazioni della Nicoletta Ceccoli sono molto particolari,
possedendo uno stile onirico, diafano, delicato, quasi nebuloso e
ovattato (anche per la scelta dei colori pastello, denaturati e tenui),
che lascia spazio all'immaginazione degli osservatori. Questa artista
possiede infatti un immaginario tenero e, allo stesso tempo, vagamente
inquietante (in questo libro presente in modo più attenuato rispetto ad
altre sue opere, ma comunque presente) e uno stile pop surrealista.
Nelle sue illustrazioni, comunque, non vengono mostrati al lettore solamente le creature, ma anche esseri umani, facendoci vedere spesso il modo con cui questi esseri fantastici e mitologici interagiscono, si rapportano e che tipo di legame hanno con gli umani. Ad esempio nella tavola che in cui sono presenti i minotauri, i satiri e i centauri, vediamo i primi collocati all'interno di un labirinto mentre di fronte a loro si trova un uomo che impugna una spada sguainata (in riferimento al mito di Teseo, l'eroe che sconfisse il minotauro); possiamo poi vedere alcuni centauri impegnati a insegnare a dei ragazzi varie arti, un riferimento alla figura del famoso centauro Chirone, considerato il più saggio e benevolo tra i suoi simili, il quale era espero nelle arti, nella medicina e nella scienza ed ebbe numerosi illustri allievi, tra cui: Achille, Enea, Eracle, Giasone e Teseo.
Nell'immagine in cui sono presenti i kirin, i Chi-lin e gli unicorni, possiamo invece osservare i primi mentre circondano un uomo vestito come un ninja che brandisce un'arma (probabilmente in riferimento al fatto che queste creature talvolta appaiano per punire i malvagi); un paio di Chi-lin sono invece stati rappresentati accanto a una donna che stringe tra le braccia un neonato, poiché la leggenda narra che queste creature siano presagio di nascite importanti e che si manifestino quando regna un buon sovrano o alla nascita di un santo, come nel caso della nascita di Confucio. Un branco di unicorni, l'ultima bestia presente nell'illustrazione, è raffigurato in compagnia di una fanciulla, per il fatto che gli unicorni si lascerebbero avvicinare e ammansire solo da ragazze pure e vergini.
Sopra: In questa illustrazione possiamo vedere diverse creature mitologiche dall'aspetto per metà umano e per metà animale, interagire in modo differente con gli umani: a sinistra della pagina alcuni minotauri, dentro un labirinto, fronteggiati da un uomo che brandisce una spada (un chiaro riferimento al mito di Teseo e il minotauro) e dei centauri intenti a istruire vari allievi in diverse discipline (come il tiro con l'arco e a suonare una lira), ispirandosi alla figura del saggio centauro Chirone.
Sopra: In questa immagine si possono vedere degli unicorni e altre due creature simili a quest'ultimo: più in alto vi sono i kirin, una creatura in grado di punire i malvagi con il suo corno; più in basso, accanto a una madre dai tratti orientali, possiamo vedere sue Chi-lin, animali mitici cinesi (con corpo di cervo o di antilope, coda di bue e un unico corno), che si dice appaiano alle nascite importanti. Nella facciata a destra vediamo invece un branco di classici unicorni insieme a una fanciulla che suona il flauto, forse come riferimento al fatto che queste creature si facciano ammansire solo dalle fanciulle pure.
Questo è un albo illustrato interessante e degno di nota, sia per le originali e uniche illustrazioni della Ceccoli, che qui possiamo far apprezzare anche ai più giovani, sia per i soggetti raffigurati: creature fantastiche e mitologiche provenienti un po' tutto il mondo, tra le più e le meno famose. Le ultime pagine del libro, in cui sono presenti delle brevi spiegazioni sulle caratteristiche di ciascuno di questi esseri, sono quindi molto interessanti e utili in quanto servono a presentarli al lettore con brevi descrizioni, accendendo magari la sua curiosità.
Interessante anche l'idea di presentare al lettore queste creature attraverso dei sostantivi che descrivono una collettività di animali, anche se per un italiano sentir indicare un gruppo di draghi con l'appellativo di "una dignità di draghi" suona un po' strano (sarebbe stato interessante vedere come un traduttore avrebbe tradotto certe espressioni e termini, purtroppo però il volume non è mai stato pubblicato in italiano).
Quest'opera è stata pubblicata nel 2010 dalla Houghton Mifflin; ha 32 pagine, misura 28,5 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza e costa 15,85 euro. L'albo ha la copertina rigida è è dotato inoltre di una sovracopertina.
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