lunedì 20 gennaio 2025

AMELIA FANG e il ballo di mezzanotte di Laura Ellen Anderson

"AMELIA FANG e il ballo di mezzanotte" è un libro scritto da Laura Ellen Anderson, primo di una serie di sette volumi (di cui sono stati tradotti in italiano solo i primi 4 però) che vede per protagonista Amelia, una giovane vampira che adora giocare ad Acchiappa Goblin e andare in giro con Spooky, la sua zucca domestica, e che detesta i cavoletti di Bruxelles e il Ballo di mezzanotte a cui sua madre tiene da morire.
 
 Sopra: La copertina del primo volume ha i bordi ci colore arancione, che richiamano il colore del titolo e della zucca che Amelia, la vampira protagonista della serie, ha in mano. Al centro vi è appunto un disegno che mostra la protagonista della serie, posizionata esattamente sotto al titolo.
 
Amelia Fang abita nel mondo di Nocturnia, dove l'oscurità regna suprema, il glitter è terrificante e gli unicorni sono roba da incubi! 
Amelia Fang preferirebbe uscire con la sua zucca domestica e i suoi amici Tazio il mietitore e Ulla la Yeti (non chiamarla bestia!), piuttosto che ballare all'annuale Ballo di Mezzanotte che i suoi organizzano tutti gli anni. Come cerca di spiegare ai suoi genitori: "- Uffa, il Ballo si mezzanotte... - si lamentò Amelia Fang, afflosciandosi sulla sedia. - Con tutti quei vecchi mostri tirati a lucido, stracarichi di fronzoli e di Eau de Fogne... Bleah"
Amelia aveva da poco compiuto dieci anni e in quel momento avrebbe tanto voluto essere con Ulla e Tazio, i suoi migliori amici. [...]
A Notturnia il Ballo di mezzanotte era l'evento dell'anno. Ospitato a Villa Fanti da generazioni e generazioni (e riservato rigorosamente alle creature più orride e mostruose della città), era il vanto della contessa, e insieme il suo pensiero felice.
- Ma è una noia mortale - brontolò Amelia. - Se almeno ci fosse qualcuno della mia età, sarebbe molto meglio!
- Soltanto gli adulti sono ammessi- disse la contessa.
- Benissimo, allora io non sono tenuta a venire... - buttò lì Amelia.
- E invece sì Devi imparare l'arte dei ricevimenti, per portare avanti la tradizione di famiglia! - concluse sua madre con un sorriso traboccante di entusiasmo."
La madre comunque non vuole sentire ragioni e, anzi, è super contenta quando il figlio del re inizia a frequentare la scuola di Amelia e accetta un loro invito a cena prima del ballo. Peccato che il principe Arsenico sia molto viziato e indisponente tanto da arrivare a prendere Spooky, la zucca domestica di Amelia, così lei e i suoi amici devono sfuggire alla festa per pianificare un audace salvataggio! 
Nella loro corsa contro il tempo, iniziano a rendersi conto che le cose a Nocturnia potrebbero non essere proprio ciò che sembrano.
 
 
Sopra: Le pagine iniziale che mostrano la classica presentazione dei personaggi di un libro, in questo caso, oltre all'immagine con i nomi, viene indicato anche quello che amano e quello che detestano.
 
La storia è accompagnata dalle illustrazioni in bianco e nero di Laura Ellen Anderson, le quali sono molto numerose, accompagnando quasi ogni pagina della vicenda, il che rende il libro più piacevole da leggere anche per dei lettori non particolarmente forti o che hanno ancora bisogno di immagini che li supportino durante la lettura.
Le illustrazioni possono essere sia a pagina intera che in mezzo ai testi, in molti casi però esse sono a doppia pagina e assieme ai testi, nel senso che proprio li accompagnano, per cui ad esempio un disegno che inizia in una pagina continua in quella successiva, lasciando però anche lo spazio per la parte scritta.
 I disegni sono molto carini e piacevoli da vedere, in quanto l'artista, che è anche l'autrice, ha uno stile non molto realistico ma comunque piuttosto dettagliato, simpatico ma non esagerato, che le permette di ritrarre questi mostri in maniera piuttosto simpatica, ma senza renderli ridicoli. In questo modo l'autrice riesce a non rendere più i mostri paurosi, mantenendo però un aspetto per loro che non si discosta troppo dai canoni classici: i vampiri hanno l'aspetto di normali esseri umani ma con i canini aguzzi, gli Yeti sono dei giganti bipedi muscolosi e pelosi, i Falciatutto (un triste mietitore in pratica) è uno scheletro avvolto in una cappa nera e con una falcia in mano, i fantasmi sono dei lenzuoli bianchi che fluttuano, ecc...
In aggiunta a ciò i vampiri hanno comunque un aspetto piuttosto "glamour", soprattutto per quanto riguarda le vampire, con i loro abiti e gonne nere con le alucce sulla schiena, uno stile che sicuramente si fa apprezzare dalle bambine, senza rinunciare ad un tocco un po' dark però.
 



 
 Sopra: lacuni disegni realizzati dalla stessa sutrice del libro, che mostrano scene dei testi, nonchè personaggi come Amelia, i suoi genitori (prima immagine in alto), i suoi amici Ulla e Tazio (seconda e quarta immagine) e il principe Arsenico.

"AMELIA FANG e il ballo di mezzanotte" di Laura Ellen Anderson è un breve romanzo con una storia carina che riprende un'idea sicuramente già sfruttata molte volte ma che rimane sempre un sempreverde: storie su creature sovrannaturali (tipo fate, mostri o streghe), che vivono piccole avventure con i loro amici, a volte diventando anche amici di esseri umani. Un genere che in Italia è stato inaugurato con la serie di Vampiretto, ma che conta attualmente numerosi titoli come: "Isadora Moon" (e tutta la sua cricca di amici e parenti come "Mirabella" e "Smeraldina") di Harriet Muncaster, "Anna Kadabra" di Pedro Manas, "Mildred" di Jill Murphy (un'altra serie abbastanza storica, ritradotta abbastanza recentemente con una nuova traduzione che ha ripristinato i  nomi originali e portato in Italia nuovi titoli della serie),"Lupetta Luna" di Vivian Frenc, "Marianna Mannara" di Cristina Marsi, "Mortina" di Barbara Cantini, fino ai più recenti "Streghetta: una strana compagna di banco" di Gisella Laterza e "Magica me" di Fabienne Blanchut, ecc...
Questo volume vede per protagonista Amelia, una giovane vampira di dieci anni appartenente, a quanto pare, a una famiglia nobile del regno di Nocturnia, un paese abitato da mostri. In questo primo capitolo dovrà vedersela con un viziato, dispotico e prepotente principino, figlio del sovrano del regno, il vampiro Vlad, la cui moglie (e madre di Arsenico) si dice essere stata divorata da una fata. Anche per questo motivo tutti cercano il di essere i più gentili possibili con il principe, il quale però se ne approfitta di continuo sminuendo gli altri, incolpandoli dei suoi errori, prendendoli in giro e facendo lo spocchioso e il prepotente.
E purtroppo gli adulti peggiorano solo la situazione: con gli insegnanti e i genitori di Amelia che danno sempre ragione ad Arsenico e il re Vlad che lo asseconda in tutto (senza però prestare reale attenzione al figlio). I genitori di Amelia sono in effetti uno di quegli esempi di cattivi genitori che si possono trovare nei libri per bambini, non perché trattino volontariamente male la figlia, ma perché da un lato il padre è praticamente inutile, interessato solo alle sue parole crociate, dall'altro la madre è interessata più alle proprie faccende e allo status della famiglia che non alla figlia e ai suoi sentimenti, che tratta con superficialità. Infatti la madre vuole che la figlia impari ad essere una nobile vampira, mentre Amelia vorrebbe da grande vorrebbe curare le zucche domestiche, argomento che la madre liquida sempre. Inoltre, quando Arsenico prende con la forza Spooky, tenendola per il picciolo (cosa che la zucca odia), la madre non solo non fa nulla per aiutare la figlia, ma le dà dell'isterica e chiede al maggiordomo di chiuderla in camera, mentre il suo animale domestico le viene rapito da sotto il naso. Vi possono assicurare che la scena susciterà nei lettori una certa rabbia, perché Spooky è un essere vivente con dei sentimenti, non è un semplice oggetto, mentre la madre di Amelia e Arsenico la trattano come se lo fosse.
Anche il re Vlad comunque non è il massimo come genitore, infatti sembra soffrire di depressione, il che lo porta a ignorare sempre il figlio. La cosa interessante però è che durante il corso della storia Amelia scoprirà cos'è che rende il sovrano così triste, scoprendo anche la verità sulla madre di Arsenico...
Un'altra cosa che mi è piaciuta del libro è che anche il personaggio di Arsenico non è semplicemente il bulletto che si comporta male perché cattivo di natura, ma Amelia scoprirà che è diventato così a causa dell'assenza dei genitori, dato che la madre è morta e il padre in seguito non si è più occupato di lui, come riflette Amelia: "<<Forse non ho capito niente di Arsenico>> pensò Amelia. <<Dec'essere stato difficile per lui crescere senza mamma, e con un padre che non sembra calcolarlo minimamente>>.
Del resto, anche il papà di Amelia preferiva fare le parole crociate piuttosto che giocare con lei. Però lei aveva Spooky e i suoi amici. Invece Arsenico chi aveva?
Arsenico, insomma, vorrebbe soprattutto avere degli amici, il problema è che deve anche capire che comportandosi male non riuscirà mai a stringere vere amicizie.
Altra tematica importante trattata durante la storia è quella dei pregiudizi e delle paure nei confronti di un'altra specie. Gli abitanti di Notturnia, infatti, hanno paura delle creature fatate, le quali vivono di giorno e che effettivamente non incontrano mai, dato che i notturniani si svegliano la notte e cercano di non lasciare la propria città. Le uniche informazioni che circolano provengono da libri scritti da chi in realtà non le ha mai incontrate effettivamente o da dicerie che circolano in giro. Durante la storia Amelia inizia a riflettere sul fatto che forse le creature fatate non sono poi così terribili e pericolose come si dice in giro, e che in realtà anche loro pensano le stesse cose degli abitanti di Notturnia e ne sono spaventati.
Una bella storia adatta ad essere letta in autonomia dagli 8 anni, anche grazie alle numerose illustrazioni molto graziose che accompagnano i testi. Una storia di amicizia, ma che mostra anche come superare i pregiudizi e di non fermarsi alle apparenze. I personaggi sono caratterizzati piuttosto bene nella loro semplicità: Tazio è un triste mietitore gentile e cordiale, Ulla è una grande Yeti coraggiosa e forzuta (ed è pronta anche ad usare la sua forza se necessario, per proteggere o aiutare i suoi amici), Spooky è una zucca molto dolce e simpatica, Amelia è una bambina determinata ma anche riflessiva, mentre Arsenico alla fine imparerà dai propri sbagli e grazie ad Amelia riuscirà a migliorare il proprio carattere.
Alla fine viene lasciata una questione in sospeso che riguarda la madre di Arsenico, questione che verrà affrontata nel volume successivo, che penso che leggerò, visto che probabilmente l'autrice porterà avanti la faccenda riguardo la conoscenza e ai pregiudizi sulle creature fatate.
 
Il volume è stato edito nel 2017 dalle Egmont UK Limited col titolo "Amelia Fang and the barbaric ball", ed è stato pubblicato nel 2018 dalle Edizioni PIEMME, ha 222 pagine, una copertina rigida, misura 18,3 cm d'altezza e 12,8 cm di lunghezza e costa 14,00 euro.
 
Seguiti di "AMELIA FANG":
  • 2) "Amelia Fang nel regno degli unicorni" (2019) ["Amelia Fang and the unicorn lords"]: Una vampiretta paurosamente pop, alle prese con un mistero... da urlo! Che fine ha fatto Fata Serenella? Amelia Fang e i suoi amici mostri sono in missione per scoprirlo! Ma prima dovranno affrontare le loro più grandi paure: perfidi unicorni disposti a tutto, arcobaleni a raffica e mici alati dolci come la Marmellata di alluci puzzoni!
  • 3) "Amelia Fang e il ladro di ricordi" (2019) ["Amelia Fang and the memory thief"]: Com'è possibile che i mostri del Regno delle Tenebre non ricordino più nulla? Chi ha cancellato la loro memoria? Amelia Fang dovrà smascherare un impostore dall'aspetto bizzarro, che nasconde un segreto... da paura!
  • 4) "Amelia Fang e l'incantesimo di mezza luna" (2020) ["Amelia Fang and the Half-Moon holiday"]: Amelia Fang e i suoi amici sono in partenza per un campo avventura sull'Isola Confetto. Quando un sortilegio li fa diventare piccoli come insetti dovranno affrontare pericoli... da brivido! Riusciranno a spezzare l'incantesimo e sopravvivere alla vacanza?
   

 
Seguiti di "AMELIA FANG" non ancora tradotti in italiano:
  • 5) "Amelia Fang and the lost Yety treasure" (2019): Quando Amelia e i suoi amici sono invitati alla festa del 350 ° compleanno della nonna di Ulla (nell'edizione inglese Florence), sono molto eccitati! La nonna Clemence vive nelle fosse di Yeti, un labirinto di tunnel e grotte illuminati da candele scolpiti sulla Montagna degli Yeti. Ma non molto tempo dopo l'arrivo, i preziosi tesori scintillanti degli antichi Yeti iniziano a scomparire. E quando anche Arsenico (in inglese Tangine) scompare egli diventa il primo sospetto! Non solo, ma i tunnel della Montagna degli Yeti hanno iniziato a crollare su se stessi e sembra che Florence e la sua famiglia dovranno spostarsi lontano. Sembra che la banda potrebbe non vedersi mai più! Amelia sarà in grado di risolvere il mistero del tesoro degli Yeti scomparso? E lei e le sue amiche sopravviveranno ai pericoli della Montagna degli Yeti e a tutte le trappole esplosive lungo la strada?
  • 6) "Amelia Fang and the naughty caticorns" (2020): La mamma di Amelia Fang ha un vampiro in arrivo! Ma con la famiglia Fang completamente focalizzata sul nuovo arrivo, nessuno sta prestando attenzione a Amelia. Fino a quando non le viene chiesto di prendersi cura di tre gatticorni molto birichini che fanno finire Amelia in un mare di guai.
  • 7) "Amelia Fang and the trouble with toads" (2020): Quando il fratellino di Amelia Fang, Vincent, entra accidentalmente in una terra misteriosa - il luogo in cui vanno tutti i rospi schiacciati - Amelia deve intraprendere un'audace avventura per salvarlo. Ma anche se Amelia e i suoi amici trovano Vincent, saranno in grado di trovare la strada di casa? O saranno intrappolati per sempre nell'aldilà dei rospi?
 
   
 
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giovedì 16 gennaio 2025

MAGICA ME: che paura la scuola! di Fabienne Blanchut

"MAGICA ME: che paura la scuola!" è un breve libro scritto da Fabienne Blanchut che ha per protagonista Lunanera, una strega dai capelli lunghi e bianchi che diventerà da grande la nuova Suprema (colei che regna sugli esseri magici di Fifablu).
 
 
Sopra: La copertina del secondo volume presenta colori accesi e vivaci, in particolare il verde avqua e il viola. In primo piano vediamo Lunanera con la sua amica mummia e a sinistra il cane che diventerà il suo nuovo insegnante.
 
A Fifablu è tempo di tornare a scuola, per tutti tranne che per Lunanera, la quale scopre la faccenda piuttosto all'improvviso, visto che suo padre si era dimenticato di avvisarla, troppo indaffarato ad andare dietro a Dragon, il fratellino di Lunanera, che si trova ancora dentro a un barattolo perché non ha ancora deciso di nascere. 
La faccenda della scuola è una vera tragedia per lei, che non vedeva l'ora di sedersi fra i banchi insieme al suo amico mummia. Ma le regole sono chiare: in quanto futura Suprema di tutte le streghe, Luny deve seguire delle lezioni speciali: "<<La mamma dice che non posso più andare a scuola>>spiega Lunanera.
Zia Sissi fa un sospiro profondo.
Credevo che questa assurda usanza fosse stata soppressa!>> Osserva, rivolta alla sorella maggiore.
<<Quale usanza?>> chiede Lunanera.
<<Quella secondo cui il figlio maggiore delle Supreme, a partire dai cent'anni, deve avere un insegnante a domicilio...>>
Lunanera per poco non si strozza.
Inoltre tali lezioni saranno fatte da un precettore privato, il professore Belfagor, un mago che la madre di Lunanera aveva trasformato per sbaglio in un cane da giovane, e a cui non è più riuscita a cambiare aspetto. 
Per la giovane strega è fuori questione! Ma come convincere mamma Mezzanotte e nonna Sabba che la scuola è orribilmente divertente?
 
 Sopra: Due pagine illustrate in cui vediamo Luna Nera che parla con un bla-bla con il suo amico mummia Benda.
 
I testi sono accompagnati dalle numerose illustrazioni a colori di Ariane Delrieu, che sono presenti nella maggior parte delle pagine, le quali comunque hanno delle scritte molto grandi e ariose. I disegni possono essere a pagina intera oppure accompagnare i testi, anche se talvolta arrivano ad occupare più di metà pagina, e alcune finiscono per occupare anche due pagine intere, con magari mezza paginetta di testo sopra.
Esse servono a rappresentare scene descritte nei testi, permettendo ai lettori di vedere i vari personaggi, dove vivono e cosa stanno facendo in un certo momento della storia, e questo può essere utile nel comprenderla.
Lo stile delle illustrazioni è abbastanza semplice ma ricco di dettagli, con personaggi dagli occhi grandi, volti molto espressivi e acconciature che lasciano sempre qualche capelli fuori posto. L'artista inoltre ha utilizzato molti colori brillanti e accesi, spesso stesi in modo piuttosto deciso e intenso. Nonostante l'ampia presenza di colori chiari e vivaci quali il giallo, il rosso il viola, l'arancione e il verde, l'artista non disegna anche spesso l'uso del nero, ad esempio per gli abiti (soprattutto mantelli) e talvolta anche per gli sfondi, utilizzato tra l'altro anch'esso con tonalità belle intense.
Dei disegni che nell'insieme risultano dettagliati, espressivi, molto graziosi e colorati.
 

 
 Sopra: Le illustrazioni a colori di Ariane Delrieu hanno tinte intense, solitamente accese e brillanti, anche se l'artista usa spesso anche il nero.
 
"MAGICA ME: che paura la scuola!" di Fabienne Blanchut è un libro adatto alla lettura autonoma a partire dai 7 anni, in quanto scritto in modo semplice, con delle scritte grandi e ben distanziate tra loro, oltre ad avere molti disegni.
La storia ha sempre per protagonista Lunanera, la figlia dell'attuale Suprema che regna sul regno di Fifablu, abitato da numerosi mostri e strane creature. Anche Lunanera è una strega e perciò è in grado di fare magie, e un giorno erediterà anche il ruolo di Suprema.
In questo volume il problema che la protagonista deve risolvere, nonché motivo di conflitto tra lei e sua madre, riguarda la scuola e la sua istruzione: Lunanera vorrebbe continuare a frequentare la scuola "pubblica" assieme ai suoi amici e compagni di scuola mostruosi, mentre la madre vuole per lei un precettore privato, come vuole la tradizione delle Supreme. La notizia inoltre arriva a sorpresa a Lunanera, in quanto il padre si è dimenticato di avvisarla, così la bambina si ritrova ad accogliere nello stesso giorno la notizia e pure il suo nuovo insegnante, arrivato un giorno in anticipo.
Il professore Belfagor tra l'altro è... un cane, cosa che inizialmente non garba molto a Lunanera, sebbene poi apprenderà dalla nonna che egli prima era una persona che sua madre ha per sbaglio trasformato in un animale. In questo modo Lunanera sembra meglio accettare il suo nuovo professore, ma non vuole comunque rinunciare ad andare alla scuola con i suoi amici, così alla fine lei, la nonna e la madre trovano un accordo: la mattina frequenta la scuola, mentre il pomeriggio segue le lezioni private con Belfagor.
La storia è piuttosto breve e infatti anche il conflitto riguardante l'istruzione della.protagonista, il tema principale su cui si basa la storia di questo volume, alla fine si risolve abbastanza in fretta e piuttosto facilmente, con una chiaccherata con la nonna, la quale convince la figlia a lasciare che la nipote continui ad andare a scuola, dovendo seguire però anche le lezioni private.
Carino il fatto che i personaggi quando parlano a volte intendono il contrario di quello che stanno dicendo, in quanto essendo streghe e mostri per loro dire una cosa carina vuol dire offendere, mentre usano degli aggettivi brutti intendendoli in modo positivo. Ad esempio se uno risponde che gli è è andata "Una favola!" intende che gli è andata "Un incubo", oppure "Ti detesto" vuol dire "T voglio bene". In questi casi comunque ci sono delle note a piè di pagina con la "traduzione" corretta, così che il lettore non si confondi.
Come ho detto la storia è molto breve e il tutto si risolve facilmente, forse anche un po' troppo, anche perchè durante la vicenda vengono messe in ballo anche altre situazioni che però non vengono granchè approfondite: c'è ad esempio la questione della tarantola della nonna che ormai sta diventando vecchia e che quindi non è riuscita a vincere neppure un premio al concorso dei ragni, e quindi Lunanera suggerisce alla nonna di addestrarne una nuova; oppure la questione del professor Belfagor. Riguardo al primo fatto sarebbe stato carino secondo me se ad esempio avessero almeno detto chi è il ragno che la nonna ha deciso di addestrare e cosa gli insegnano, mentre per quanto riguarda il professore sarebbe stato interessante poter assistere almeno a una sua lezione, o almeno al primo incontro tra lui e Lunanera (nel momento in cui lui è arrivato la bambina si è dileguata, per cui non l'ha conosciuta).
La storia comunque scorre molto velocemente e probabilmente a dei bambini di 5/7 anni piacerà, anche se alcune questione sembrano rimanere un po' in sospeso... tuttavia in lingua originale la serie conta altri cinque titoli, per cui forse alcune questioni verranno approfondite in seguito. Anche il finale rimane un po' aperto, facendo intuire che sarebbe proseguito in un seguito: in classe di Luna nera è infatti arrivato un nuovo compagno per cui la protagonista sembra essersi presa una cotta.
 
Il volume è stato edito nel 2020 dalla Albin Michel Jeunesse col titolo "Magique Péri: Un rentrée mouvementée", ed è stato pubblicato nel 2023 dalle Mondadori Editore, ha 74 pagine, una copertina rigida, misura 20,7 cm d'altezza e 16 cm di lunghezza e costa 14,00 euro.
 
I volumi di "MAGICA ME":
  • 1) "Il ballo delle streghe" (2023): Lunanera ha dieci anni (cento in età da strega!) e un solo obiettivo: cambiare le tradizioni di Fifablu, il regno guidato da sua nonna, la Suprema Orrifica, e che un giorno sarà suo. Perché vivere come secoli fa, quando sei una giovane strega di oggi, è una vera noia! Ma come far capire a mamma Mezzanotte e nonna Sabba che anche i Noiosi (cioè gli esseri umani) hanno abitudini, come la festa di Halloween, spaventosamente interessanti?
  • 2) "Che paura la scuola!" (2023) ["MAGIQUE PERI: Un rentrée mouvementée" (2021)]
Seguiti di "MAGQUE PERI" non ancora tradotti in italiano:
  • 3) "Flop marmite!" (2022)
  • 4) "Un bebè chez les sorciers!" (2022)
  • 5)  "L'inconnue de la Lune Rose" (2022)
  • 6) "L'amoreux e Tatie Beth" (2023)
  • 7)  "Incognito chez les mortels" (2023)
 
   
 
     
Sopra: La copertine di tutti i volumi, italiani e francesi, per ora pubblicati della serie di "Magica Me".

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lunedì 13 gennaio 2025

Le fate non esistono di Nicoletta Gramantieri e Silvia Vanni

"Le fate non esistono" scritto da Nicoletta Gramantieri e con le illustrazioni a colori di Silvia Vanni è uno dei primi quattro titoli che inaugurano una nuova collana per i tipi di Il Castoro Editore: "MINI ROMANZI ad alta leggibilità", una collana "rivolta ai lettori che hanno da poco appreso a leggere in completa autonomia. [...] Per agevolare la lettura di tutti, la collana si avvale dell’uso di un font ad Alta Leggibilità; le pagine sono state pensate molto ariose, in modo che il lettore non si spaventi. Non mancano le illustrazioni, che hanno un ruolo rilevante poiché arricchiscono la narrazione, ma, sempre nell’ottica di portare i lettori ai romanzi per più grandi, lasciano più spazio alle parole. Il formato è tascabile, facilmente maneggevole e pensato per essere tenuto negli zainetti o nelle tasche, in modo da poter accompagnare i lettori ovunque vogliano.
In questa storia la protagonista Meope esprime accidentalmente il desiderio di fare sparire la sua sorellina, peccato che ... Il desiderio sembri avverarsi.
 
 Sopra: Questa copertina è di colore verde chiaro e, come tutte le copertine dei libri di questa serie, ha un buco che lascia vedere una parte del disegno sottostante.
 
Merope è convinta che le fate esistano davvero, e persino di aver espresso un desiderio dopo averne incontrata una in persona, anche se i suoi amici non sembrano crederle: "<<Le fate non esistono>>, dice Anna .
<<Solo tu, Meope, puoi pensare davvero di incontrarne una.>> Paolo mi guarda, ma secondo me non è convinto. Lo dice solo per non fare brutta figura con Anna. [...] Quando Anna e Paolo dicono così, io ho la certezza di averla appena incontrata, una fata. 
<<Al supermercato una fata c'era>>, dico.
in realtà lì per lì non avevo capito subito che lo fosse. Stava vicino al banco della frutta, con in mano una banana. Dondolava sui piedi e la sua gonna lunga e luccicante ondeggiava.
Io ero un po' incantata dal suo copricapo: una specie di turbante verde smeraldo punteggiato da pagliuzze dorate. [...]
E ho pensato: Adesso mi chiede di esprimere un desiderio e potrò avere tutto quello che voglio.
Pensavo e pensavo, ma nessun desiderio mi veniva in mente. Lei mi fissava seria. Avevo i suoi occhi negli occhi. I suoi erano viola. L'avevo sempre saputo che e fate hanno gli occhi viola. Ho pensato che fra noi non c'erano bisogno di parole. Ero sicura che mi leggesse nella mente.
Gli occhio ciola mi dicevano che, certo avrebbe esaudito il mio desiderio. Ho sussurrato un grazie, mi sono girata e sono uscita. Ero felice."
Durante un momento di rabbia Meope però desidera che la sua sorellina di due anni Arianna, che attira su di sé tutte le attenzioni, sparisca.. e, guarda caso, quando Meope si sveglia il giorno dopo la sua insopportabile sorellina è scomparsa, comprese anche tutte le sue cose e i suoi disegni.
Meope però non voleva che svanisse veramente, così assieme ai suoi amici cerca di ritrovare la fata per farle annullare il desiderio. 

 
Sopra: Due pagine interne dove a sinistra potete vedere il tipo di scrittura (molto ariosa) utilizzata e a destra un'illustrazione a pagina intera che mostra la.protagonista con i suoi due amici. 
 
Come scritto nella presentazione della collana, in questi volumi "Non mancano le illustrazioni, che hanno un ruolo rilevante poiché arricchiscono la narrazione, ma, sempre nell’ottica di portare i lettori ai romanzi per più grandi, lasciano più spazio alle parole." Infatti questa storia è accompagna dalle illustrazioni di Silvia Vanni, le quali hanno uno stile piuttosto semplice, con dei personaggi dai tratti un po' stilizzati, dalle linee tondeggianti, soprattutto per quanto riguarda i volti, dove gli occhi sono sue pallini neri, le bocche sono costituite da una riga (se chiuse) o da un cerchio (se aperte) e i nasi sono un segno in verticale. Gli ambienti in compenso sono un po' più curati e ricchi di dettagli, sebbene gli elementi che li costituiscono siano sempre realizzati con linee tondeggianti e dai tratti netti e ben definiti.
I disegni possono essere a pagina intera o in mezzo ai testi e sono colorati con tinte delicate e poco brillanti, anzi, spesso piuttosto smorte, stese in maniera piuttosto monocromatica, senza particolari sfumature, sebbene siano presenti le ombre.
Delle immagini dai colori delicati e abbastanza smorti, tutto sommato dall'aspetto carino e con dei personaggi pacioccosi.
 
 


   
Sopra: Alcuni disegni di Silvia Vanni, alcuni a pagina intera e altri grandi metà pagina, dai tratti semplici e tondeggianti, e con colori dai toni smorzati.
 
 "Le fate non esistono" di Nicoletta Gramantieri è un libro ad alta Leggibilità, scritto quindi con un font chiaro, grande e arioso, dove si va a capo con tutta la parola piuttosto che spezzarla, in modo da facilitare la lettura.
I testi inoltre sono accompagnati da delle illustrazioni a colori di  Silvia Vanni, delicate, carine e pacioccose, supportano i giovani lettori durante la lettura, mostrando loro l'aspetto dei protagonisti e gli ambienti dove le scende narrate si svolgono, arricchendo la narrazione e rendendo più piacevole la lettura.
La storia è carina, ed è suddivisa in brevi capitoli. La tematica trattata è piuttosto interessata anche se non è certo originalissima: si parla di gelosia, e di come da questa possa scaturire il desiderio, da parte del fratello maggiore, di fare sparire quello piccolo, facendo in modo che non sia mai nato. Praticamente un po' lo stesso concetto anche del film di Labirinth con David Bowie.
In questo libro tuttavia non c'è nessun labirinto da superare, ma in compenso ci sono altre prove, tra cui il fatto di dover entrare in una casa abbandonata e salvare la piccola da una moltitudine di ragni. 
Ho trovato interessante però soprattutto il finale, che si presta a una doppia interpretazione: da una parte c'è il finale con una spiegazione normale (in cui la sorellina era sparita perché i genitori l'avevano portata e lasciata tutto il giorno dalla zia perché dovevano ritinteggiare casa), dall'altra il finale più soprannaturale (in cui la sorella è ricomparsa solo perché è stata salvata, per cui la fata, per ridare Arianna a Meope, ha dovuto creare una storia parallela). Sta quindi al lettore credere maggiormente a uno o all'altro finale. 
Interessante anche il personaggio della fata, che verso la fine della storia scopriremo chiamarsi Fatima, una donna abbastanza anziana,  grande e robusta, che ama vestirsi in modo eccentrico e parla poco e con frasi enigmatiche. Anche qui la storia lascia al lettore scegliere se credere o meno che ella sia veramente una fata.
Una storia breve ma carina, sebbene non originalissima, che contiene la giusta dose di mistero, magia e azione, e anche un pizzico di paura (specialmente se non vi piacciono i ragni). Interessante anche la faccenda della doppia interpretazione del finale. Un libro, come tutti quelli di questa nuova collana, che può essere fatto leggere in autonomia ai bambini di 7/8 anni. Trovo inoltre carino il fatto che anche questa casa editrice abbia inaugurato una collana dedicata ai primi lettori, accessibile anche ai dislessici grazie al font ad alta Leggibilità (da quanto mi risulta per ora solo la PIEMME Edizioni aveva una collana così, per i 7 e per i 9 anni), una cosa molto utile visto che ci sono sempre più bambini con difficoltà di lettura, ma comunque anche quelli "normali", soprattutto se alle prime armi, ne possono beneficiare.
 
Il volume è stato pubblicato nel 2024 da Il Castoro Editore, ha 96 pagine, una copertina flessibile, misura 19 cm d'altezza e 13,5 cm di lunghezza e costa 9,90 euro.

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venerdì 10 gennaio 2025

Duelli, castelli e gemelli di Carlo A. Martigli

"Duelli, castelli e gemelli" di Carlo A. Martigli è un libro che raccoglie due storie, anzi due lunghe filastrocche, intitolate "La fonte secca" e "I gemelli del re" che faranno immerge i lettori nelle fiabe di ieri: ecco in rima, re, regine e cavalieri!

Sopra: La copertina mostra un'illustrazione di Luzzati in cui si vedono il castello e la magica fonte.

Il libro contiene due fiabe narrate in distici di endecasillabi a rima baciata, che sembrano ricalcare l'ottava medievale, non a caso metro caratteristico della poesia narrativa. Il tutto condito con un pizzico di ironia e comicità.
La prima storia si intitola "La fonte secca" e parla di un giovane coraggioso di nome Hàli ("un giovane con una spada al fianco. / Aveva in testa una gran chioma bionda / ed un'aria infantile e vagabonda, / ma la cosa che colpiva di più / è che aveva un occhio verde e uno blu."), accompagnato dal suo servitore Genio, che decide di mettersi alla ricerca di una fonte magica: "chi ne avesse bevuto un sol bicchiere / sarebbe diventato un cavaliere, / chi ne avesse bevuto a più riprese / sarebbe diventato un gran marchese, / chi ne avesse bevuto per tre ore / sarebbe diventato imperatore."
Per arrivare alla fonte il giovane viene avvertito che dovrà affrontare tre prove e uno stregone gli offre il proprio cuore come protezione. Hàli lo rifiuta, mentre sarà il servitore Genio ad accettarlo, fortunatamente, visto che il dono risulterà utile al suo padrone per superare le prime prove. Nella prima prova il ragazzo dovrà affrontare un gruppo di banditi, nella seconda dovrà affrontare una strega (madre dei banditi) e il suo incantesimo di fuoco, nella terza il ragazzo vede una bellissima statua di marmo e se ne innamora. Prima di soccombere alla sua bellezza egli decide di rivelargli il proprio nome, e così la statua della fanciulla prende vita (essendo stata liberata da un incantesimo) e sposa l'eroe.

"PROLOGO
Questa che inizia è una splendida storia
dove si narra d'amore e di gloria
e dell'eterna battaglia fatale
tra i geni del bene e quelli del male.
Quindi ascoltate in silenzio a sedere
la fiaba magica del novelliere.

IL PRIMO CAPITOLO
L'incanto del castello senza gente
ed il segreto della sua sorgente

C'era una volta e forse c'è ancora
dentro ad un bosco una bianca dimora;
ala casa era bella e di nobile aspetto
(la costruì un famoso architetto), [...]
Ma c'era un mistero che vi regnava:
in quel castello nessuno abitava, 
non c'erano bimbi nè genitori,
non c'erano ninni nè servitori,
solo il silenzio regnava sovrano
ed anche il tempo scorreva pian piano..."

La seconda storia si intitola: "I gemelli del re" e ha per protagonisti i due gemelli nati dal matrimonio del sovrano Ernesto Senzaterra con sua moglie Cham Chú.

"Un giorno certamente fra i più belli
nacquero a quei sovrani due gemelli,
una femmina e un maschio grandi e grossi, 
con gli occhi azzurri e i capelli rossi.  
[...]
Il principino fu chiamato Andrea
e gli fu data in dono una contea,
Sofia fu della principessa il nome
e le fu data in dono una regione."

I gemelli però hanno un difetto: Andrea dice sempre bugie, mentre Sofia dice sempre e solo la verità. Dopo aver offeso un dottore il re esilia i figli per cinque anni. Stanchi e affamati i due fratelli giungono alla casa di una coppia di anziani che si chiamano Giusto e Opportuna (e il cane Fidato) che offrono loro la cena, peccato che sia un pasto molto povero (a base di cipolle e minestrone), poco gradito ai due viziati bambini. Dopo aver dormito in dei letti scomodi, aver dovuto lavorare come muli e aver scoperto al vera identità dei due anziani, i due bambini apprendono la lezione diventando due sovrano saggi.

Sopra: Le pagine tratte dal primo capitolo, di cui possiamo leggere il testo a sinistra, mentre a destra vediamo un'illustrazione di Luzzati.

I testi sono accompagnati dai disegni in bianco e nero di Emanuele Luzzatti, i quali sono sempre a pagina intera, inseriti nella pagina accanto a quella in cui sono scritti i testi.
Sono immagini che ritraggono una parte della storia o una sena descritta nel testo, focalizzandosi di solito sui personaggi, anche se non mancano disegni fatti per mostrare un certo ambiente (tipo quella in cui è stato disegnato il castello incantato). La maggior parte dei disegni si concentrano di solito sui personaggi, come Hàli e Genio che cavalcano assieme uno affianco all'altro, Hàli che sogna di uccidere un drago, la tata che tiene in braccio i due gemelli, i due gemelli e la vecchia ...
Le illustrazioni di Luzzati hanno uno stile molto particolare, personale e  quindi immediatamente riconoscibile, in quanto i suoi disegni hanno un aspetto assai poco realistico, con personaggi tratteggiati in modo semplice con linee nette e ben definite, con uno stile che ricorda il modo di disegnare dei bambini, un po' buffo. Le scene risultano infatti prive di profondità e di tridimensionalità, e forse è anche per questo che i personaggi non sono mai ritratti assieme ad uno sfondo, altrimenti le scene diventerebbero caotiche, essendo tutti gli elementi posti sullo stesso piano. A volte anche le proporzioni non sono corrette con cavalli dalle zampe troppo corte, personaggi con teste troppo grandi, oppure che risultano loro stessi troppo grandi rispetto a qualche altro elemento della scena...
Peccato che i disegni siano in bianco e nero, in quanto parte dello stile di Luzzati si esprime proprio grazie al colore, che anche in questi disegni si percepisce non rimanere all'interno delle linee tracciate dall'artista, ma tende a fuoriuscire, o ad essere steso in maniera poco precisa, proprio come farebbe un bambino.

 
 
Sopra: Alcuni disegni in bianco e nero realizzati per Luzzati di cui i primi tre illustrano la prima storia (con Hàli, il suo amico Genio e la bellissima statua) e la seconda (quella sui gemelli, che qui vengono ritratti mentre devono mettersi a dormire su dei letti scomodi).

"Duelli, castelli e gemelli" di Carlo A. Martigli è un volume che raccoglie al suo interno due storie che vogliono dare l'idea a di essere delle ballate medievali, a cui però non manca un pizzico di ironia, dove l'autore si mette in confidenza con i lettori, rivolgendosi spesso a loro direttamente, facendo loro delle richieste o fornendo loro delle opinioni.
La lettura è molto piacevole e musicale, sebbene entrambe le poesie siano piuttosto lunghe, ma fortunatamente esse sono divise in parti (dei capitoli), così la lettura può procedere anche a piccoli passi, senza che il lettore si annoi.
I testi sono accompagnati dai disegni di Luzzati, che hanno uno stile molto personale e originale, che rende bene l'atmosfera fiabesca l'ambientazione medievale che l'autore ha voluto conferire ai testi, peccato che le immagini siano in bianco e nero.
Un libretto con due storie molto carine e delle ottime rime, che sembrano delle ballate medievali, anche se un po' ironiche, che non mancano inoltre di qualche insegnamento .

Il volume è stato edito nel 1995 dallaGIUNTI Editore, ha 96 pagine, una copertina flessibile, misura 19 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costava 9.000

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

mercoledì 8 gennaio 2025

SPECIALE: libri non illustrati (MISTERI e GIALLI)

Un altro speciale in cui vi parlo di libri non illustrati, mentre il mio blog sarebbe dedicato ai libri con illustrazioni, questa volta di genere giallo, in cui vedremo delle ragazze dover affrontare e cercare di risolvere alcuni misteri: villaggi scomparsi, una ragazza nobile sparita e un assassino in circolazione, oppure una società segreta pronta a tutto pur di rimanere tale. Per arrivare affondo della faccenda le protagoniste spesso dovranno anche mettere a rischio le proprie vite, dimostrando coraggio e spirito di iniziativa.
Tre volumi gialli di tre differenti case editrici: la Mondadori Editore, la De Agostini e le Edizioni El.
"Il villaggio scomparso" è il primo capitolo di una saga che si chiama "L'ordine della Ghirlanda", la quale conta, per ora, un altro titolo ("Il caso dei sessantasei secondi") uscito nel 2022; il volume di Enola Holmes, la sorella del leggendario Sherlock Holmes, è il secondo di una saga che conta in tutto sei titoli, pubblicati tra il 2020 e il 2022; "Il mistero di Black Hollow Lane" è il primo volume di una duologia di cui il secondo libro è uscito sempre nel 2021 col titolo "Il segreto di White Stone Gate".
 

"L'ORDINE DELLA GHIRLANDA: IL CASO DEL VILLAGGIO SCOMPARSO" di Tommaso Percivale e Andrea De Santis con 256 pagine, edito nel 2019 dalla Mondadori Editore (costo di 12,90 euro).
Quattro inseparabili amiche sono in realtà i membri del segretissimo ordine della Ghirlanda: "Lucy Blackstone, Kaja Bandhura, Mei Li Bradford e Candice King erano state assoldate dalle regina in persona per indagare segretamente sui crimini più sfuggenti del Regno d'Inghilterra. "Come le volpi cacciano di notte, in segreto" aveva detto Sua Maestà dopo aver appuntato la spilla sul letto di ognuna, "così anche voi andrete a caccia dei crimini più sfuggenti, dei casi impossibili, dei misteri più inspiegabili, in nome del Regno d'Inghilterra. Perseguiterete con lealtà e coraggio il bene ultimo della Verità, di cui il crisantemo bianco è simbolo nella tradizione della corona."
In che modo quattro ragazze tra i sedici e i diciassette anni fossero riuscite a impressionare la regina fino a quel punto, era una storia lunga e intrigante. Fatto sta che adesso lavoravano per la corona all'insaputa di tutti, incluso Scotland Yard."
Questa volata il gruppo di ragazze viene chiamato dalla regina Vittoria a indagare su un nuovo caso: il professor Rasmussen, un sensitivo che gode di una grande influenza negli ambienti dell'alta società, prevede un disastro in una fabbrica di cotone mentre sta avvenendo, il quale costa la vita, e la salute,  a decine di bambini. Successivamente ha anche un'altra visione, questa volta che sembra prevedere qualcosa che deve ancora accadere.
I membri dell'ordine decidono di investigare su questi strani fenomeni.
Oltre a ciò Candice incontra, nel negozio di protesi dove ogni tanto lavora come assistente, un bracconiere che ha perso tre dita, e che le racconta di essere capitato in un villaggio fantasma, da dove era riuscito a scappare, pur rimettendoci qualche dito. Come spiega Candice alle altre: "<<Derry, foresta di Wychwood. Un villaggio sperduto lì nel mezzo è scomparso.>>
<<In che senso?>> domandò Kaja.
<<Nel senso che prima c'era e un'ora dopo non c'era più. Un bracconiere ha assistito al fenomeno e dice che la popolazione era composta di fantasmi. Ci ha anche scambiato due chiacchere.>>"
Le ragazze si mettono sulle sue tracce e si ritrovano nella foresta di Wychwood, in un villaggio abbandonato che per un giorno si rianima e riporta in vita la giovane Abigail Brighton, morta in un incendio vent'anni prima. Fantasmi? Visioni paranormali? O solo suggestioni della mente? E cosa ha a che fare la ragazza con Rasmussen? Per trovare la verità Lucy, Candice, Kaja e Mei Li dovranno giocarsi il tutto per tutto, in una lotta dove a essere in pericolo saranno le loro stesse vite. 
Una storia bella anche se abbastanza intricata, in cui all'inizio seguiamo più vicende e più casi che poi si scoprirà essere collegati tra di loro. Candice si occupa infatti del caso del villaggio scomparso, Mei Li di quello della fabbrica di cotone e Kaja e Lucy di Rasmussen. 
Tutte le protagoniste sono piuttosto ben caratterizzate e si contraddistinguono per qualcosa (d'altronde altrimenti non sarebbero state scelte come membro dell'Ordine della Ghirlanda): Lucy è la figlia di un magnate del carbone; Kaja è la una principessa indiana, figlia di un raja, anche se lei sogna di diventare una grande giornalista; Mei Li è un'assassina esperta di arti marziali e nel combattimento; Cadence è una ragazza intellettuale appassionata di scienze e chimica, tanto da frequentare le lezioni di medicina travestendosi da maschio. Non per questo comunque sono infallibili, Candice ad esempio è piuttosto imbranata e impacciata, spesso si fa prendere dall'entusiasmo trascurando i pericoli e per questo verrà aggredita da un'orsa; Kaja scoprirà che avere a che fare con Rasmussen non è così facile come pensava; Lucy si fa catturare mentre era travestita da assistente di Rasmussen ... La più infallibile sembra essere Mei Li, che grazie al suo duro addestramento da assassina difficilmente sbaglia un colpo, tuttavia la sua paura più grande è perdere le proprie compagne.
Una bella storia ricca di avvenimenti, si misteri, si azione (anche con dei pestaggi), di quelle con diverse vicende che si intrecciano fra loro per poi ricollegarsi tutte alla fine, che mostra anche al lettore un po' come si viveva nella Londra di fine Ottocento (lo stesso periodo in cui operava anche Sherlock Holmes, di cui si vede comparire il nome in un articolo di giornale letto dalle protagoniste). Pur non avendo illustrazioni nei testi compaiono comunque delle immagini tipo mappe, carte geografica, giornali, diari, un medaglione... Una lettura intensa anche se piuttosto veloce e intrigante, adatta dai 9/10 anni in poi.

Sopra: La copertina dallo sfondo giallo su cui spicca le lettere blu del titolo, racchiuse in decori rossi, e in basso le case del villaggio fantasma.
 
"ENOLA HOLMES (2): IL CASO DELLA DAMA SINISTRA" di Nancy Springer con 238 pagine, edito nel 2020 dalla De Agostini (costo di 14,90 euro. Titolo originale: "The case of left-handed lady", 2007).
Sfuggire al detective più brillante del mondo sembrerebbe un'impresa persa in partenza: nessuno ha abbastanza arguzia per superare Sherlock Holmes... Nessuno tranne sua sorella Enola. Che infatti non ha la minima intenzione di farsi rinchiudere in casa per diventare una signorina a modo, come vorrebbero Sherlock e Mycroft. Del resto, Enola se la cava benissimo da sola. E adesso che ha iniziato a lavorare presso lo studio del dottor Ragostin, illustre detective di Londra, sa di aver trovato la sua strada. È proprio qui che per la prima volta sente parlare di lady Cecily. Bellissima e corteggiata giovane che dal giorno alla notte svanisce misteriosamente nel nulla. Che si tratti di una fuga d'amore? O peggio... di omicidio? Le tracce sono indecifrabili, le strade di Londra insicure, Scotland Yard brancola nel buio. La stessa Enola, mentre se ne andava in giro di notte travestita da suora per aiutare i bisognosi, ha rischiato di rimetterci le penne e di venire strangolata.
Enola però non si perde d'animo: è pronta a prendere in mano le indagini e infrangere tutte le regole, pur di risolvere il caso. Sempre che questo non la trasformi nella prossima vittima... Tra incredibili travestimenti e fughe rocambolesche, continuano le avventure di Enola, un'eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes. 
Essendo il secondo volume della serie esso si apre con la scomparsa di Enola, la quale è scappata di casa e ha fatto sparire le proprie tracce prima di venire rinchiusa in un collegio, provocando la preoccupazione di Sherlock e la la scocciatura di Mycroft, il fratello maggiore, parecchio più grande rispetto a Enola. D'altronde, mentre Holmes è sinceramente preoccupato per la sorella, Mycroft è più che altro seccato dalla faccenda, e del fatto che Enola potrebbe aver rovinato la propria reputazione. Mycroft comunque è un uomo dalla mentalità abbastanza chiusa, e non riesce a concepire l'idea che una donna possa riuscire a cavarsela da sola: "Per questo dice al fratello minore con voce mite: <<Benché sia vero che quella sciocca ragazza è sola in questo gran calderone di città e che potrebbe già essere stata derubata e spigliata di ogni bene, o peggio, deflorata della sua virtù... anche se tutto ciò è vero, non puoi permetterti di rimanere emotivamente invischiato nella questione.>> [...]
<<Che assurdità! È una femmina. Il suo intelletto è inferiore, ha bisogno di protezione... non puoi fare paragoni.>>"
Ma è proprio per questo che Enola ha deciso di fuggire, di assumere una nuova identità, modificando il proprio aspetto, spacciandosi per la segretaria di un investigatore, il dottor Ragostin, un detective specializzato nel trovare oggetti e persone scomparse, il quale... non esiste, in quanto è semplicemente l'identità che Enola ha voluto darsi per poter lavorare come detective, in quanto: "Uno scienziato doveva essere per forza un uomo. Ma il "dottor Ragostin" - dottore nel senso che deteneva un dottorato di ricerca- non sarebbe mai stato in ufficio perché non esisteva se non nella mia mente e sui manifesti e i biglietti da visita che avevo distribuito nei negozi..."
La storia è piuttosto intricata ma intrigante, in quanto Enola ha sempre qualcosa di importante da fare, che sia investigare sul caso della figlia scomparsa del baronetto, aiutare i poveri di Londra travestita da suora (evitando di venire strangolata nel frattempo), cercare di mettersi in contatto con la madre, o sventare i tentativi di suo fratello Sherlock di trovarla.
Il caso è ben costruito e, fino alla fine, sarà praticamente impossibile per il lettore riuscire a indovinare con sicurezza chi sia il colpevole, sebbene gli indizi ci siano, bisogna però collegarli tra loro nel modo giusto. Anche l'antagonista che Enola si troverà a dover fronteggiare non è qualcuno di scontato, ma è una figura molto interessante, anche se gretta e meschina, un gran manipolatore senza scrupoli, un essere vile, come Enola intuisce dall'uso della sua arma: "Che razza di uomo aggredirebbe una donna con un'arma derivata da una canna - il genere di bastone utilizzato per picchiare gli scolaretti - un corsetto? Un indumento femminile intimo con il quale le donne altolocate venivano costrette a comprimersi in ridicoli vestiti, diventando begli ornamenti agli occhi della società, inclini allo svenimento, e a rischio di lesioni e di morte? Era soprattutto per sfuggire all'angustia dei corsetti che me l'ero svignata dai miei fratelli Mycroft e Sherlock. Ero scappata per evitare che un cosiddetto collegio potesse picchiare me o tentasse di tagliarmi il busto a metà, e ora qualcuno mi aveva attorcigliato quella ... quella cosa attorno al collo? 
A quale scopo? Per derubarmi?
E perchè un'arma così inquietante?"
I personaggi comunque sono più o meno tutti ben caratterizzati, presentando diverse sfaccettature della loro personalità, primo fra tutti Enola: una ragazza con sete di indipendenza e dotata di una grande intelligenza, che vorrebbe usare per risolvere misteri come il fratello Sherlock, anche se quest'ultimo e l'altro fratello maggiore non glielo consentono, perchè lei è solo una ragazza, una femmina, la quale deve adattarsi ai voleri della società londinese ottocentesca, che non le permetterebbe mai di poer esprimere la sua vera personalità. Per questo Enola decide di fuggire e di crearsi una nuova identità, sebbene la faccenda, per quanto entusiasmante, non sia semplice, ed Enola non fa mistero di sentirsi sola, poiché non può avere nessuno di cui fidarsi e su cui contare veramente.
Anche il personaggio Cecyle, la ragazza scomparsa è ben descritto, tanto che, sebbene non la conosceremo mai di persona se non verso la fine, alla fine Enola riuscirà a scoprire molto di lei, rivelando una ragazza complessa, anche lei portatrice di riflessioni e idee rivoluzionarie che però non ha mai potuto esprimere liberamente. Buona anche la caratterizzazione di Sherlock, il quale rimane comunque un uomo brillante, sebbene si mostri più emotivo del solito, perchè dopotutto egli ci tiene alla sua sorellina e si preoccupa per lei. Anche il personaggio della madre di Enola è piuttosto complesso e sfaccettato: da un lato il lettore avverte l'ammirazione che prova la protagonista nei suoi confronti, per il fatto di essere una donna indipendente, risoluta e rivoluzionaria, dall'altro però si può avvertire anche un po' di antipatia per lei, perchè sotto sotto sembra essere anche un po' egoista e menefreghista nei confronti della figlia, a cui, ogni volta che questa le chiede consiglio o aiuto, risponde che saprà cavarsela da sola: un grande esempio di fiducia nei suoi confronti o forse anche un pizzico di menefreghismo?
Un buon libro giallo con una trama intrigante, ricco di azione ma che presenta anche vari elementi di riflessione, tra cui sicuramente quello sulla condizione femminile della donna dell'Ottocento (povere o ricche che fossero), le condizioni in cui versavano i poveri di Londra in quel periodo, la possibilità e i rischi dell'essere indipendenti. Degli argomenti piuttosto impegnativi anche se molto interessanti, che rendono la lettura del libro adatta a partire almeno dagli 11 anni in su
 
 Sopra: La copertina del secondo volume si caratterizza per lo sfondo di colore azzurro e con qualche dettaglio un po' di verde. Al centro si vede il disegno della protagonista, Enola, in bianco e nero, mentre regge nella mano sinistra una lanterna.
 
"IL MISTERO DI BLACK HOLLOW LANE" di Julia Nobel con 256 pagine, edito nel 2021 dalla Edizioni EL (costo di 12,90 euro).
Con un padre scomparso in circostanze oscure diversi anni prima e una madre troppo impegnata per badare a lei, Emmy viene mandata a Wellsworth, un prestigioso collegio inglese. Purtroppo Emmy viene a scoprire la cosa nel peggiore dei modi: la madre lo confessa ad un giornalista durante una festa.
"Sua madre sfoderò u ampio sorriso, come una ragazza pompon che sa che la propria squadra sta per perdere. - Le ho trovato una scuola meravigliosa. Emmy ne sarà entusiasta. Sarà come vivere in famiglia.
Emmy corrugò la fronte, che le pulsava ancora. Le scuole non erano per nulla come famiglie. Non si poteva vivere in una scuola... a meno che ... non fosse un ...
- Un collegio? - chiese Clint, dando voce al suo pensiero.
Tump-tump.Tump-tump.
 - Una scuola onnicomprensiva a immersione totale. Emmy vivrà con ragazzi della sua età in un ambiente estremamente stimolante per l'apprendimento.
Emmy non aveva idea di cosa fosse ina <<scuola onnicomprensiva a immersione totale>>, ma pareva in tutto e per tutto un collegio.
- Cge scuola è- si informò Clint. - E' vicina?
Sua madre abbassò lo sguardo e lisciò una grinza sul suo vestito che soltanto lei poteva vedere. Quando alzò di nuovo gli occhi, il suo viso era composto e sereno. - A dire il vero, è in Inghilterra.
TUMP-tump. TUMP-tump. TUMP-tump.
Clint si girò verso di lei. - E tu come l'hai presa? Dev'essere stato un bello shock.
La madre di Emmy deglutì e la fissò, come se la stesse implorando di dire la cosa giusta. 
La stanza cominciò a girare come una giostra fuori controllo. Emmy rivolse all'uomo un sorriso tremolante. - Farei qualsiasi cosa per sostenere la mamma."
Poco prima di partire, a seguito di una lettera di una persona che si firma "un amico" si mette a frugare in giro per casa e così trova in un nascondiglio di casa una scatola contenente degli strani medaglioni appartenuti al padre e forse legati alla sua misteriosa scomparsa. Arrivata a Wellsworth scoprirà che la scuola nasconde molti segreti. Un viaggio tra i misteri di un vecchio collegio inglese... 
La vita della protagonista, come potete intuire, è piuttosto complicata: la madre è una famosa psicologa infantile, che però sembra essere più preoccupata della sua carriera (a breve parteciperà ad un programma televisivo) piuttosto che alla figlia; il padre inoltre è scomparso quando lei aveva tre anni, è uscito e non è più tornato e Emmy non ha idea di che fine abbia fatto...
Sebbene contraria Emmy accetta di frequentare questo esclusivo collegio in Inghilterra, visto che comunque è abituata a cambiare continuamente scuola e compagni (e per questo fa fatica a stringere amicizie durature). 
L'inizio in realtà non è esattamente scoppiettante: la scuola ha un percorso di studi molto impegnativo e lei è arrivata ad anno già iniziato, senza contare che alcune materie e argomenti lei non li ha mai nemmeno affrontati (tipo il latino o la storia inglese). Proprio per questo la direttrice del suo convitto la iscrive alla Latin Society, il club dedito all'apprendimento e all'eccellenza dello studio del latino: "Leggono e discutono la letteratura latina e offrono assistenza agli studenti che ne hanno bisogno." In realtà gli altri membri del club, e lo stesso professore, non sembrano molto entusiasti della sua presenza, cosa che vale anche per la sua compagna di stanza, Victoria, che pensava di non dover condividere con nessuno la sua camera fino alla fine dell'anno, come spiega a Emmy: "- Mettiamo una cosa in chiaro. All'inizio del semestre, su quella porta c'era un unico nome: il mio. Victoria Stuart Bevington. Non avrei dovuto avere una compagna di stanza quest'anno-. Spalancò la porta, uscì tutta impettita , passando, strappò la targhetta col nome di Emmy."
Le cose comunque si fanno più interessanti quando Emmy, per una ricerca si storia, scopre che nella scuola, che un tempo era un convento, esisteva una confraternita che si faceva chiamare l'Ordine di Black Hollow Lane. E, da quanto spiega Jack (un compagno di scuola) ad Annie, in realtà tale ordine esiste ancora e ne fanno parti molti membri della Latin Society. E a quanto pare questa società potrebbe avere qualcosa a che fare con la scomparsa improvvisa del padre di Emmy, così la ragazzina si mette ad indagare.
Una storia intrigante, anche se ci mette un po' a ingranare, in quanto all'inizio impariamo soprattutto a conoscere la protagonista (che è un personaggio sfaccettato e ben caratterizzato) e a capire la sua situazione familiare, dopodiché vediamo come la ragazzina si ambienta nella nuova scuola, come se la cava con le materie e come riesce a farsi dei nuovi amici. E sarà anche grazie a questi amici che riuscirà a fare dei passi avanti con le indagini su suo padre, scoprendo che quest'ultimo aveva a che fare con questa Black Hollow Lane. La seconda parte del libro quindi si concentra maggiormente sulle indagini e sulla ricerca del padre, ricerca che sembra essere osteggiata da più di qualche persona. 
Una lettura adatta dai 10 anni in su.
 
Sopra: La copertina ha dei bordi neri dove all'interno compare un disegno azzurro/grigio che mostra la struttura del collegio. Al centro spiccano le scritte gialle del titolo, mentre sotto si vedono tre figure nere, di cui quella al centro deve essere Emmy, la protagonista.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.