lunedì 24 giugno 2024

Ai confini di Aurion di Luca Azzolini

In passato vi avevo parlato della saga "Nelle terre di Aurion", composta da 6 volumi, la storia tuttavia proseguiva ancora con un'altra saga di 4 libri: "Ai confini di Aurion" di Luca Azzolini e con le illustrazioni di Ivan Bigarella.
Ebbene, dopo un po' di tempo dalla fine della lettura della precedente parte, mi è venuta voglia di ritornare nelle terre di Aurion e affrontare anche la seconda parte, ambientata neppure un anno dopo gli avvenimenti terminati nel sesto titolo, in cui Mayra, convinta che sua madre sia ancora viva e prigioniera del Buio, decide di partire sola per lo spaventoso Regno della Notte Eterna, e Dorian, anche se diventato da poco re, non può lasciarla andare da sola.
 
"Giunse dalle tenebre
in un regno senza passato,
vinto dal gelo e nel buio precipitato,
 
un tetro sovrano che portò il terrore,
e i suoi eserciti in marcia
oscurarono il sole.
 
Ali di nebbia, occhi di fuoco
e ghiaccio nel cuore,
nella sua mente vive solo l'orrore.
 
Persino la luna
è costretta a tramontare
il Buio, ormai, non si può più fermare."
 

 
1. "I cancelli del buio": Sono passati ormai otto mesi dalla grande battaglia con il Principe della Notte e le Terre di Aurion stanno ricostruendo ciò che è andato distrutto. La giovane maga Mayra sta approfondendo i suoi studi di magia per controllare la fiamma nera dentro di lei nel Tempio della Luce Suprema, peccato che gli altri studenti la isolino e abbiano paura di lei in quanto figlia del Signore della Notte. Nel frattempo Mayra non ha però dimenticato sua madre: convinta che sia ancora viva e prigioniera del Buio, decide di partire sola per lo spaventoso Regno della Notte Eterna. Per raggiungere i Cancelli della Notte Eterna Maura si unisce ad un circo.
Dorian, diventato da poco re nonostante sia solo un ragazzo, non può abbandonarla e, quando scopre che lei è scappata, si getta al suo inseguimento …

 
Sopra: I libri di questa seconda saga dedicata al regno di Aurion ha i bordi rossi. Nella prima al centro vediamo la temibile Idra dei Vulcani Neri, con le sue sette teste.
 
2. "La città sepolta": Appena varcati i Cancelli della Notte Eterna, Mayra, Dorian e Kennard sono stati attaccati dal terribile Lord Malagus, un potente servo del Buio, e dalla sua mostruosa Idra dei Vulcani Neri. I ragazzi sono riusciti a sconfiggerli solo grazie al provvidenziale intervento di una misteriosa guerriera di nome Muna. La nuova compagnia che affronterà i pericoli per salvare la madre di Mayra è pronta a mettersi in viaggio verso la Città Sepolta per parlare con la Veggente, la quale potrebbe essere l'unica a sapere qualcosa sulla madre di Mayra. Alla Città Sepolta i nostri eroi dovrannp però affrontare Lady Ruyna, una Consorella Nera, il suo esercito e la sua temibile Piovra degli Stagni Oscur.

 
Sopra: Sulla copertina del secondo volume compare la Piovra degli Stagni Oscuri.
 
3. "Il giardino delle illusioni": Mayra, Dorian, Kennard e la guerriera Muna: la nuova compagnia che affronterà i pericoli per salvare la madre di Mayra è in viaggio. Dopo aver affrontato e sconfitto la mostruosa Idra dei Vulcani Neri di Lord Malagus e la terribile Piovra degli Stagni Oscuri di Lady Ruyna, i quattro eroi giungeranno alle porte del Giardino delle Illusioni, un labirinto pieno di trappole, con piante che prendono vita e fiori velenosi. Uno dei luoghi più insidiosi e temibili del Regno della Notte Eterna, nel quale dimora il terribile Basilisco dei Fiori Notturni.
 
 
 Sopra: Sulla terza copertina possiamo vedere il Basilisco dei Fiori Notturni, un'enorme serpente scarlatto in grado di pietrificare con lo sguardo.
 
4. "Le isole senza tempo": La compagnia formata da Mayra, Dorian, Kennard e dalla guerriera Muna ha affrontato grandi prove e terrificanti mostri, ed è sempre più vicina a Mirage, la madre di Mayra. A loro si sono uniti anche Liriel, una giovane maga dagli occhi rosa, Agrabas e Yoria, l'Arcimago di Aurion, provenienti da Aurion. 
L’ultima tappa del viaggio dei sette eroi sembra però una sfida impossibile… Riusciranno a superare incolumi le insidie delle Isole Senza Tempo, dove passato, presente e futuro sono governati dal più terribile degli emissari del Buio: la Regina dei Ragni?

     
 Sopra: Il mostro che si vede sull'ultimo volume è il Ragno Senza Tempo.

Come i volumi precedenti anche questi sono accompagnati tutti da delle illustrazioni ad opera di Ivan Bigarella. Sono immagini in bianco e nero ma comunque abbastanza carine (il loro stile mi ricorda un po' quello dei manga) anche se niente di eccezionale, dal tratto e dallo stile semplici, senza troppi fronzoli. Le immagini non sono grandissime (nessuna a doppia pagina) in quanto devono poter stare dentro una sola pagina, considerando inoltre che, come per la saga precedente, sopra deve esserci lo spazio per la "cornice" e il titolo del capitolo. 
Le illustrazioni sono presenti solamente all'inizio di ogni capitolo, dove non manca mai un disegno che lo introduce, assieme al titolo. Tali disegni posizionati all'inizio di ogni capitolo rappresentano quanto accadrà in quella parte del racconto, possono quindi servire come stimolo per il lettore nel continuare la lettura, facendogli venire voglia di sapere cosa accadrà in seguito. Spesso hanno anche lo scopo di mostrare al lettore l'aspetto dei vari personaggi, tra cui appunto il protagonista ed i suoi amici, ma mostrano anche avvenimenti (ad esempio scene di battaglie), personaggi e creature che gli eroi incontreranno in un certo capitolo, oppure luoghi in cui i personaggi si imbatteranno. 
L'unica immagine a colori è quella presente nelle pagine di guardia e controguardia, dai colori anche piuttosto accesi e brillanti, che mostra ai lettori la mappa del Regno della Notte Eterna, perchè in un fantasy non può mancare una mappa dei luoghi in cui i protagonisti si avventurano.
 
 
 

 
Sopra: Alcune illustrazioni di Bigarella, presenti all'inizio di ogni capitolo come potete vedere, potre sotto il titolo, in cui sono ritratti mostri, personaggi e scene narrate nella storia.

"Ai confini di Aurion" di Luca Azzolini è una buona saga fantasy per bambini e ragazzi a partire dai 9 anni.
All'inizio vediamo le nostre vecchie conoscenze Mayra e Dorian alle prese con le loro nuove vite, dopo che il Principe della Notte è stato sconfitto ed è iniziata la ricostruzione del Regno di Aurion. Dorian è completamente assorbito dagli impegni di corte e dalle sue incombenze da nuovo sovrano del regno, mentre Maya è occupata con i suoi studi di magia presso il Tempio della Luce Suprema, che è stato ricostruito dopo essere stato distrutto dal Principe della Notte. Purtroppo per Maya le cose per lei non vanno benissimo: oltre ai numerosi impegni che comportano gli studi di magia gli altri studenti della scuola la evitano come la peste, e la discriminano in quanto figlia del Principe della Notte.
"Una mezza dozzina di tuniche grigie, gialle e arancioni si fermarono sotto un piccolo arco di pietra che conduceva ai giardini interni del tempio. Quando videro Maya, la osservarono come facevano di solito.
- Ehi, guarda laggiù...
 Ma è proprio lei? - chiese qualcuno Ci furono delle risatine.
- Pare di sì.
- La Principessa del Buio... mi fa quasi paura, sapete?
La ragazza avvertì un brivido lungo la schiena.
Quell'epiteto la perseguitava. Erano settimane che se lo sentiva ripetere dietro le spalle. Sussurrato, Mormorato. Bisbigliato. da tutti. Gli atri studenti del tempio si tenevano alla larga da lei.
<<La figlia di Auren. La figlia del Principe della Notte>> pensò.
Tutti diffidavano dei suoi poteri e la temevano. La fiamma nera, in fin dei conti, era ancora dentro di lei. MAya abbassò lo sguardo cercando di non ascoltare quelle voci che la tormentavano.
- Con che faccia si fa vedere in giro?
- In questo luogo sacro, per giunta. Dove tanti sono morti per colpa di suo  padre!
- Miracol - disse un'altra voce. - Ho sentito che questo è il suo vero nome... Mette i brividi, non è ver? Miracol."
Come nella precedente saga è infatti Maya la più tormenta, quella con un lato oscuro più evidente, per cui è anche quella con più problemi da risolvere. D'altronde lei è la figlia del Principe delle Tenebre, nonostante abbia aiutato a sconfiggerlo, e tiene dentro di sé un potere oscuro che deve ancora imparare a controllare bene, e di cui gli altri sono intimoriti e spaventati.
Quando riceve la visione che sua madre è in pericolo prima si confida con Yoria, ora ritornato ad essere Arcimago, e Dorian. Peccato che nonostante l'aiuto richiesto, alla richiesta dei due di aspettare un attimo, Mayra si sia messa in viaggio da sola, decisa ad ogni costo a varcare i Cancelli della Notte Eterna per ritrovare la madre. Ovviamente questo crea un certo scompiglio a palazzo, il quale aumenta ancora di più quando anche Dorian scappa per andare in aiuto di Maura, ovviamente senza avvertire nessuno.
Durante il viaggio Mayra si unirà ad un gruppo di girovaghi e artisti del circo, dal quel apprenderà che molti del popolo non sono contenti della famiglia reale: dell'inettitudine della regina Aura, la quale, secondo un ragazzo giocoliere "non ha mosso un dito per difendere il suo regno. Si è limitata a scappare"; dell'inesperienza si Dorian, definito "un piccolo tiranno pronto a rovinarci tutti"... insomma dell'intera dinastia reale, che non è riuscita a proteggere il regno dell'avanzata delle Tenebre.
Un argomento interessante, in quanto effettivamente è realistico che un popolo non sia mai pienamente soddisfatto della famiglia reale che lo governa, ci sarà sempre qualcosa che non va, specialmente se il regno è appena uscito da un periodo piuttosto oscuro durato 15 anni.
A pronunciare le precedenti parole è stato Kennard, un ragazzo di 16 anni che lavora come giocoliere al circo, e che ha perso i suoi genitori nella guerra contro il Signore della Notte. Il ragazzo seguirà Mayra oltre i Cancelli della Notte Eterna, in quanto la ragazza ha rubato un cavallo del circo, mettendosi anche lui nei guai. Fortunatamente anche Dorian riuscirà a raggiungerli prima che i cancelli vengano posti sotto un incantesimo di protezione che li renderà impenetrabili.
I personaggi sono ben caratterizzati, alcuni li avevamo già conosciuti nella precedente saga, mentre altri si sono uniti a loro in questa. È il caso ad esempio Muna, una guerriera dei Nascosti, una società segreta che trama contro il Buio. Muna sarà la guida del gruppo durante il viaggio, nonché una valorosa combattente, assieme alla sua volpe del deserto di nome Kira.
Vi è poi Kennard, di cui vi ho già accennato prima, un ragazzo che lavora e vive in un circo che si fa chiamare I Giullari di Aurion. Maya proverà subito una certa simpatia per lui, arrivando ad innamorarsi del giovane, peccato che invece lui e Dorian non andranno per nulla d'accordo. Dorian proverà una certa gelosia nei suoi confronti e non riuscirà a fidarsi completamente di lui, a differenza di Maya che invece ha in Kennard piena fiducia... Ma chi dei due ha ragione?
I personaggi sono tutti piuttosto sfaccettati, e mostrano lati positivi ed altri più bui, nessuno (tranne forse l'Arcimago Yoria, che è il saggio e potente mago del regno) è perfetto e immune a sentimenti poco nobili: c'è Dorian che soffre di gelosia, e che prova sospetto e a volte anche odio nei confronti di Kennard; quest'ultimo a sua volta è ambizioso, agisce spesso di testa sua, non si fida dei suoi compagni di viaggio ed è geloso di Dorian; Mayra è concentrata sul l'obbiettivo di ritornare sia madre, a volte quasi in modo ossessivo, senza pensare ai pericolo che incontrerà e in cui incontreranno anche i suoi amici.
Per quanto riguarda la missione qui vediamo i nostri eroi avventurarsi nelle terre oltre Aurion, un po' come accadeva anche nei libri sequel della saga "Il magico mondo di Deltora" di Emily Rodda, da cui l'autore di questa serie aveva preso parecchio in prestito, in cui i protagonisti si spingono oltre i regni di Deltora per liberare il resto dei regno rimasti sotto il giogo del nemico, e per farlo dovevano ritrovare tre parti di un flauto magico.
Questa volta per quanto riguarda Aurion non c'è nessun oggetto da trovare, in realtà si tratta di trovare una persona: la madre di Mayra, Mirage, che la ragazza ha visto chiedere aiuto in sogno. In realtà nei libri di Deltora anche Jasmine vedeva una persona chiederle soccorso in sogno dalle terre del nemico, ma in quel caso ella non partiva da sola ma anche con gli altri compagni, decisi a intraprendere una missione ben precisa. In questo caso invece Mayra decide di partire da sola, con l'unico scopo di ritrovare sua madre, finendo per coinvolgere poi tutta una serie di altre persone come il fedele scoiattolo parlante Kiki, Dorian, Kenneth, Yoria, Liriel ...
Se la precedente saga presentava molti, forse anche troppi, punti in comune con quella scritta dalla Rodda, qui Luca Azzolini sembra un po' discostarsene, sebbene continuino ad esserci dei punti in comune. Per lo meno in questa nuova serie i nostri amici non devono mettersi alla ricerca di qualche oggetto, e non partono con la missione di salvare le terre di Iridion dal Buio. Anzi in realtà la missione comincia in modo piuttosto frettoloso e concitato, con Mayra che si butta a capofitto nell'impresa di andare a salvare sua madre, seguita poi dai suoi amici che si getteranno a loro volta al suo inseguimento per salvarla e aiutarla. Ne viene fuori un'avventura piacevole, intrigante, interessante e coinvolgente, con dei personaggi sfaccettati e non banali. 
Questa volta Mayra non sarà l'unica maga del gruppo, infatti poi si unirà a loro anche Liriel, che si scoprirà avere un ruolo piuttosto importante nella faccenda, oltre ad essere dotata di straordinari poteri, pari a quelli di Mayra. Non mancheranno i contrasti ed i momenti di difficoltà, e neppure epiche battagli e gli scontri decisivi, fino ad arrivare a scoprire che fine ha fatto la madre di Mayra, un segreto che l'autore ha ben gestito, in quanto non è facile da indovinare.
Certo, la trama tende sempre un po' a procedere per tappe, con i nostri eroi che in ogni libro devono affrontare e sconfiggere un nemico, servo del buio, e una creatura diversa: Lord Malagus e la sua Idra dei Vulcani Neri, Lady Ruyna con la sua Piovra degli Stagni Oscuri, il Marchese dei serpenti e il suo Basilisco dei Fiori Notturni, e infine la Regina dei Ragni col suo gigantesco Ragno Senza Tempo. Stavolta però la trama mi è sembrata più amalgamata e meno "precostruita", meno prevedibile. Una quadrilogia che si legge in tempi piuttosto brevi in quanto i libri non sono troppo lunghi e la storia è scorrevole e, per coloro a cui sono piaciuti i primi 6 libri, farà piacere ritornare nuovamente ad Aurion, anzi ai suoi confini, oltre i Cancelli della Notte Eterna.
 
I volumi sono stati tutti editi nel 2015 dalla Piemme, hanno sulle 185-190 pagine circa, una copertina rigida, misurano 20 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costano 13 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 20 giugno 2024

Le terrificanti storie del Vascello Nero di Chris Priestley

"Le terrificanti storie del Vascello Nero" scritto da Chris Priestley e accompagnato dalle illustrazioni di David Roberts sarebbe il secondo volume di una sere di libri (3 in italiano e 4 in inglese) di racconti di paura inseriti in una saga chiamata, appunto, "Tales of Terror".
Questo volume vede per protagonisti due fratelli, Ethan e Cathy, che vengono lasciati soli nella locanda del padre in una notte di tempesta, almeno finché non arriva un giovane marinaio che si mette a raccontare ai bambini storie di paura.

Sopra: La copertina presenta dei disegni e delle decorazione in bianco e nero, con i due fratelli protagonisti ritratti al centro, mentre in alto spicca il titolo, sopra un sfondo di colore azzurrino.

Ethan e Cathy vivono con il padre all’Old Inn, una vecchia locanda arroccata su un’alta scogliera a picco sul mare: "L'Old Inn, la mia casa, stava accovacciato in cima alla scogliera, aggrappato con tutte le sue forze come una patella a una roccia durante l'alta marea. Si trovava su un nodoso promontorio che era stato inesorabilmente eroso nel corso dei secoli, così che ora solamente uno stretto sentiero lo univa al resto della Cornovaglia. Era stato consumato su ciascun lato come il torsolo di una mela, scavato fino a formare una sorta di ponte che da un momento all'altro avrebbe potuto essere spezzato di netto, tramutando la locanda in un'isola, e me e la mia famiglia in isolani."
I due fratelli hanno una vita felice alla locanda, finché la madre non muore di parto assieme al loro fratellino, da allora il padre entra in depressione e inizia a bere, trascurando il lavoro di locandiere e i figli. Una sera una misteriosa malattia colpisce i due bambini, che cominciano a urlare per il dolore. Il padre allora esce di casa per andare a cercare un medico. Fuori imperversa una violenta bufera, il mare è in tempesta e la furia del vento scuote le finestre e fa scricchiolare le pareti della locanda. All’improvviso bussano alla porta: "Le raffiche di vento strattonavano la porta del granaio, che sbattè ripetutamente per un'ora o più, e così ci volle un po' prima che ci rendessimo conto che i colpi che adeso sentivamo non erano prodotti dalla porta che sbatteva, ma da qualcuno che bussava. [...]
Quando mi voltai per guardare los conosciuto, rimasi stupito nel vedere che non poteva essere molto più vecchio di me - diciassette anni, al massimo diciotto. Indossava una  divisa da cadetto (sebbene senza cappello e piuttosto fuori moda), un soprabito nero con i bottoni d'ottone e un panciotto bianco sopra una camicia bianca. Al fianco pendeva una spada. Al collo aveva un foulard di seta nera, e il volto pareva bello: gli occhi erano scuri, come quelli di un uccello marino, su un viso pallido e incorniciato da capelli color ebano che serpeggiavano verso il basso in brillanti ciocche bagnate. Un dente d'oro luccicava in un ambio sorriso abbagliante." È il giovane marinaio Jonah Thackeray che chiede ospitalità. In cambio si offre di raccontare ai bambini storie paurose ed emozionanti, apprese nei suoi lunghi anni di navigazione, che si intitolano: "Piroska", "Pece", "Irezumi", "Il ragazzino sulla barca", "La forza della natura", "Fango", "La scimmia", "Il demone intagliatore" e "Il Vascello Nero". 
Ma c’è qualcosa di molto strano in questo visitatore, e Ethan comincia a essere un po’ inquieto, sia perché le storie sono davvero terrificanti, sia perché malgrado siano passate diverse ore il padre non fa ancora ritorno…

Sopra: Le pagine che segnano la fine del primo capitolo e l'inizio del secondo. Notate come all'inizio di ogni capitolo ci sia un piccolo disegno in bianco e nero.

I racconti sono accompagnati dalle illustrazioni di David Roberts, che sono di due tipi: le prime sono quelle poste accanto al titolo di ogni capitolo, questo tipo di immagini sono di piccole dimensioni e rappresentano un solo elemento, di particolare rilevanza, che probabilmente andrà a comparire nel capitolo.
Il secondo tipo di illustrazioni sono invece a pagina intera, sempre in bianco e nero, e mostrano scene complete mostrate e descritte nei testi, di cui alcune sono anche piuttosto macabre, come quella che mostra il veliero circondato da braccia di cadaveri che si innalzano dal mare circostante, o quella in cui  George, ritornando sul ponte della nave, lo trova ricoperto di scheletri dei suoi ex compagni di viaggio. 
Lo stile di Roberts è molto originale e particolare, dai tratti apparentemente semplici, ma al contempo ricco di dettagli, con personaggi tracciati con tratti semplici e precisi, con visi con occhi abbastanza grandi e tondi/ovali, corpi tendenzialmente filiformi, quasi allampanati, e arti lunghi e sottili che terminano in dita magre ed affusolate.
Lo stile di questa artista e le sue illustrazioni in bianco e nero si adattano molto bene alle storie di questo volume, ricche di elementi macabri. Infatti le stesse immagini hanno dei toni piuttosto cupi, accentuati appunto dall'utilizzo esclusivo del bianco e nero, in cui le zone più scure presentano un maggiore presenza e densità di tratteggi neri, completamente assenti invece in certe zone lasciate completamente bianche, create come punti luce o anche semplicemente per mettere in risalto una certa figura.
Ogni illustrazione, comunque è ricca di dettagli e particolari che aiutano il lettore a immedesimarsi nell'atmosfera delle storie, facendolo entrare in un mondo tanto meraviglioso e accattivante quanto macabro e spettrale.

 


 

Sopra: In alto alcune pagine che mostrano l'inizio di un paio di capitoli, accompagnati da un piccolo disegno. In centro e in basso alcune illustrazioni a pagina intera tratte dai racconti di "La forza della natura", "Piroska" (al centro) e "Il vascello nero" (in basso).

"Le terrificanti storie del Vascello Nero" di Chris Priestley é una bella raccolta di racconti del terrore. 
Le storie sono piuttosto macabre, in quasi tutte c'è qualcuno che muore (spesso assassinato): in "Piroska" vi è una vampiressa sulla nave che si nutre dei passeggeri, in "Pece" il giovane marinaio Tom uccide un suo compagno tagliandoli una mano e facendolo precipitare in mare; in "Il ragazzino sulla barca" quando uno strano bambino viene issato a bordo della nave iniziano a succedere strani incidenti, alcuni di questi mortali, ai marinai; in "La forza della natura" delle lumache carnivore divorano i marinai della nave....
Ecco un pezzo tratto da "Pece": "Mentre cadeva in mare, Harper allungò una mano - la mano con il tatuaggio - per aggrapparsi al parapetto. Tom fece un passo indietro, indeciso se aiutarlo o meno. [...] Poi Tom vide che la presa di Harper si faceva più salta, e lo sentì genere per lo sforzo di tirarsi su. [...] Nel panico, Tom si guardò intorno w la prima cosa sulla quale si posarono i suoi occhi fu una pesante accetta abbandonata dal falegname, conficcata in un ceppo lì vicino. Senza pensarci ulteriormente, Tom la raggiunse e la strattonò per liberarla. Quattro o cinque passi lo riportarono indietro da Harper, il cui volto aveva cominciato adesso a fare capolino dal parapetto, con un'espressione che unica ira e terrore.Tom alzo alzò l'accetta sulla testa e colpi.
Harper vide arrivare il colpo. Spalancò gli occhi e la bocca per gridare, ma la brutale accetta gli separò la mano dal polso, perse immediatamente la presa e cadde dritto nell'acqua, e ogni suono fu risucchiata dagli abissi insieme al suo corpo."
Da "La forza della natura" ecco cosa accade usando le lumache si mare attaccano l'equipaggio: "Ma adesso era di nuovo evidente che così come le creature erano cibo per l'equipaggio, anche l'equipaggio era cibo per le creature. Quelle cose erano salite a bordo con un unico scopo: cibarsi di carne umana. [...]
Ciò che videro i loro occhi sembrava una scena dell'inferno. 
Ovunque c'erano uomini con ferite sulle braccia e al colto, uomini che si erano svegliati e i erano trovati addosso quelle creature che li stavano mangiando vivi. Ma quegli uomini, furto sommato, erano stati fortunati."
Insomma, in queste storie non mancano il sangue e la violenza, ed è vero che, soprattutto alcune, ricordano lo stile di Edgar Allan Poe (come scritto sotto il titolo sulla copertina): ad esempio "Pece" mi ha ricordato le storie di "Il cuore rivelatore" (per l'odio innato che il protagonista inizia a provare nei confronti di Harper, che gli fa desiderare di ucciderlo e per come egli si tradisce) e di "Il gatto nero" (Pece è il nome del gatto nero di bordo, il quale è anch'esso intenzionato a svelate a tutti il colpevole dell'inizio del suo amico); la tendenza di uno dei due gemelli in "Fango" di attribuire tutte le sue azioni negative al fratello mi ha ricordato la caratteristica di alcuni personaggi di Poe a compiere crimini e a giustificarsi dando la colpa alle vittime, come accade in "Berenice" o "Il cuore rivelatore"...
In effetti molti dei protagonisti di questi racconti non sono propriamente brave persone, essi sono molto diversi dai classici personaggi dei libri per ragazzi, che servono di solito a dare l'esempio. Molti dei personaggi di questi racconti sono egoisti, pieni di rabbia repressa, o anche solo semplicemente indolenti, codardi o incapaci: vi è Tom, che fa cadere dal ponte il compagno Harper e gli trancia addirittura una mano quando vede che l'altro si sta tirando su, cercando poi di fare ricadere la colpa su un altro marinaio; oppure Ben, un farabutto che assieme al gemello compie diverse azioni illegali, ma che dà costantemente la colpa delle sue azioni al fratello, arrivando ad ucciderlo lasciandolo affondare nei fanghi di una palude; Lewis decide di arruolarsi con i pirati della ciurma di Cuorenero, e non gli importa che il capitano pirata abbia appena ucciso il suo ex capitano della marina...
Certo, non tutti i protagonisti di queste storie sono cattive persone, ve ne ne sono anche altri più neutrali, che non fanno o pensano nulla di male, come Richard Stiles dal racconto "Piroska", o Stephen in "Irezumi", David Longman in "Il ragazzino sulla barca"ecc... 
E poi vi sono i due fratelli dell'inizio, quelli a cui lo strano marinaio narra le varie storie di paura: Ethan è molto sospettoso nei confronti del giovane marinaio e lo prende un po' in antipatia, Cathy invece è più ingenua e fiduciosa, e le piacciono le storie di paura che le racconta, continuando a chiedergliene altre.
Quello che i ragazzini non sanno, e neppure il lettore, è che in realtà anche loro fanno parte di una storia di paura...  e di fantasmi. Chi è in realtà Jonah Thackeray e perché il padre dei due ragazzi non torna a casa?
Un'opera molto bella, sia a livello grafico, con le inquietanti ma affascinanti illustrazioni in bianco e nero di David Roberts, sia come storia/storie.
Tra i miei racconti preferiti ci sono stati: "Pece" che mi ha ricordato alcuni racconti di Poe, con il protagonista che cerca in tutti i modi di coprire un omicidio ingiustificato (ma perfettamente sensato ai suoi occhi) e i tentativi del gatto di fargli commettere qualche passo falso; "Il ragazzino sulla barca" per l'inquietante e misteriosa presenza di questo strano bambino di 8 anni che non parla né sorride mai, per poi scoppiare a ridere quando ai marinai capitano degli incidenti in cui si fanno male; e "Il Vascello Nero", storia abbastanza classica su una nave fantasma ma comunque efficace e sempre d'effetto.
Tutti i racconti comunque sono belli e degni di nota, e abbastanza paurosi e inquietanti. Mi è piaciuta molto anche l'ambientazione, di tipo marinaresco, un po' alla Isola del Tesoro di Stevenson, che è piuttosto originale e intrigante, diversa da quelle solitamente proposte nei libri di paura. Non sottovalutate però neanche la storia che funge da cornice per tutte le altre, perché anche quella sarà pronta a darvi qualche brivido e a svelarvi un mistero inaspettato.
Un volume che consiglio a partire dai 9/10 anni, dipende però anche da quanto i lettori sono avezzi al genere horror e quanto possono essere impressionabili, tenendo conto che, come spiegato, in ogni racconto c'è sempre una certa dose di violenza e non mancano personaggi poco edificanti e qualche omicidio, e tutte le storie hanno un finale "a sorpresa", in cui i protagonisti non finiscono bene.

Il volume è stato pubblicato originariamente nel 2008 dalla Bloomsbury Childrens Books col titolo di "Tales of terror from the Black Ship". È stato poi edito in italiano nel 2010 dalla Newton Compton Editori, è dotato di una copertina rigida, ha 194 pagine, misura 21,5 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 14,90 euro. 
 
Come ho detto prima questo è il secondo volume di una serie scritta da Chris Priestley chiamata: "Tales of terror", ecco tutti i titoli della serie:
  1. "Le terrificanti storie di zio Montague" (2010)
  2. "Le terrificanti storie del Vascello Nero" (2010)
  3. "Storie da leggere con la luce accesa" (2011)

   

   


   

     
Sopra: In alto le copertine italiane della trilogia, di cui come potete vedere la terza ha subito un restyling completo. Successivamente potete vedere le copertine di varie edizioni inglesi, di cui è uscito anche un quarto titolo "The teacher's Tales of Terror".
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 17 giugno 2024

Il segreto del lago di Donatella Bindi Mondaini

"Il segreto del lago" è una storia scritta da Donatella Bindi Mondaini e illustrata da Anna ed Elena Balbusso, che fa parte di una collana delle Edizioni El chiamata "Le letture", suddivisa per fasce d'età: rossa per chi comincia a leggere, verde per chi si sente un po' più bravo, blu per chi legge con facilità, giallo per chi vuole qualcosa di difficile e arancio per chi ormai legge tutto, o quasi.
Come potete vedere dalla copertina, questo volume è nella fascia gialla e vede come protagonista George, che viene mandato da suo zio per l'estate.
 
Sopra: Al centro della copertina compare una delle illustrazioni interne, ma a colori, mentre il resto della copertina è bianco, ad eccezione della banda gialla tutta attorno, che tramite il colore indica anche il livello di lettura consigliato.
 
George ha dieci anni e per la prima volta passerà l'estate lontano dai genitori, ospite di uno zio che non conosce, come gli spiega sua madre: "- Come ti ho già detto, George, - ripeteva la mamma - tra pochissimo tempo andrai al college, in Inghilterra, così è molto meglio che passi in tranquillità i mesi che restano.
- Anche in Argentina sarei stato tranquillo.
- No; c'è da mettere su casa, conoscere nuove persone; e poi il clima è diverso; sarebbe faticoso per te."
Così George, suo malgrado, viene accompagnato da suo zio. Inizialmente George si sente un po' spaesato, ma presto fa amicizia con alcuni ragazzini del luogo: Clemente, Niccolò, Gino ed Ettore.
"George tacque; cominciava a divertirsi lì a Terra Rossa; [...] Si sentiva finalmente libero e per la prima volta assaporava il gusto di fare quello che voleva, perfino cose che potevano essere proibite."
A Terrarossa sembra che la vita scorra tranquilla e senza imprevisti, invece, attraverso incontri, amicizie e sensazioni nuove, George sarà trascinato alla scoperta di un antico e insospettato segreto, che alla fine cambierà del tutto la sua vita.
 
 Sopra: Due pagine interne di cui quella a destra rappresenta un'illustrazione del primo incontro tra George (appollaiato su un albero) e gli altri ragazzi del luogo.
 
La storia è accompagnata dalle illustrazioni in bianco e nero di Anna ed Elena Balbusso, le quali hanno uno stile abbastanza semplice e stilizzato. Le figure ad esempio sono tracciate con pochi tratti molto netti e precisi ed i volti delle persone sono fatti da pochi tratti molto essenziali (gli occhi, il naso, la linea della bocca e una per il mento).
Anche il colore è steso in maniera abbastanza netta e precisa, con parti molto scure e altre lasciate completamente bianche.
I disegni, in cui compaiono sempre anche gli sfondi oltre alle persone che interagiscono, rappresentano scene narrate nei testi e possono essere sia a pagina intera che in mezzo ai testi, in questo caso con una grandezza che occupa circa mezza pagina.
 
 


 
Sopra: Alcune delle ilustrazioni delle Balbusso, dai tratti semplici e stilizzati, di cui le prime in alto sono a mezza pagina e le due in basso (di cui quella a destra mostra la casa dello zio) a pagina intera.
 
"Il segreto del lago" è una storia carina scritta da Donatella Bindi Mondaini, con le illustrazioni in bianco e nero di Anna ed Elena Balbusso, semplici ma piacevoli.
Il protagonista è George, un bambino di 10 anni che viene mandato a stare dallo zio in campagna per l'estate. Il ragazzino non è entusiasta della situazione: lui avrebbe preferito stare coi i genitori, anche seguendoli in Argentina, e il fatto che loro abbiano deciso di mandarlo via gli fa rabbia, perché lo fa sentire come se non lo volessero vicino. Anche quando parla con lo zio Paolo, che gli spiega che a lui non piacciono i bambini, George gli dice: "Si vede - disse poi in tono riflessivo, - che è una cosa di famiglia: anche a mio padre, credo, non piacciono i bambini. Lo zio fece un guizzo come se fosse stato punto da uno spillo.
- Perché dici così?
George si strinse nelle spalle.
- Uno se ne accorge di queste cose; non ey cattivo con me, però ....
- Però...
- Credo che avrebbe preferito che io non ci fossi.
Lo zio non rispose; bevve a sorsi lenti un bicchiere di vino, senza guardarlo; sembrava assorto nei suoi pensieri.
Dopo in bel pezzo, disse: 
- Forse hai ragione; sono cose di famiglia."
 Gironzolando per la casa George scopre una vecchia fotografia che ritrae suo padre, lo zio Paolo e anche un altro bambino più piccolo, che gli assomiglia molto. Chi è questo bambino e che fine ha fatto?
Mentre cerca di risolvere il mistero George intanto continua a frequentare e a divertirsi con i suoi nuovi amici, i figli degli altri contadini, con cui fuma sigarette e va al lago, sebbene non abbia avuto il permesso di andarci e anzi, sembra un luogo che fa paura a suo zio e alla sua governate. Passa anche del tempo con lo zio, seguendolo nei capi e andando con lui a caccia di cinghiali.
A George piace stare dallo zio, gli piace la campagna e la libertà di cui vi gode. 
Un racconto semplice e scorrevole, che non ruota tanto attorno a chi fosse il bambino e cosa gli sia successo, quanto al rapporto di George con il padre e lo zio, e del rapporto tra questi due, che da anni si parlano a malapena. Una storia quindi di crescita e di stampo soprattutto familiare, scritta con caratteri grandi, adatta dagli 8 anni, anche se il finale è abbastanza aperto, in quanto la situazione col padre viene affrontata ma non del tutto risolta, come se venisse rimandata.
 
Questo libro è stato pubblicato nel 1998 dalla Edizioni EL, ha 136 pagine, la copertina flessibile e misura 17,3 cm d'altezza e 11 cm di lunghezza e costava 10.000 LIRE.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 13 giugno 2024

Le terrificanti storie di zio Montague di Chris Priestley

"Le terrificanti storie di zio Montague" scritto da Chris Priestley e accompagnato dalle illustrazioni di David Roberts è il primo volume di una sere di libri (3 in italiano e 4 in inglese) di racconti di paura inseriti in una saga chiamata, appunto, "Tales of Terror".
Questo volume vede per protagonista Edgar, un bambino che si reca spesso da un signore che lui chiama Zio Montague, che vive solo in una grande casa piena di oggetti strani, per sentirne le terrificanti storie.


Sopra: La copertina presenta un disegno in bianco e nero tratto dal racconto "La potatura invernale".

Il signor Montague vive da solo in una grande casa piena di oggetti bizzarri e soprammobili di ogni sorta. Il piccolo Edgar attraversa spesso l’oscuro bosco che separa la sua casa da quella dello zio per andarlo a trovare, e rimane ogni volta incantato dalle terrificanti storie che il vecchio gli racconta. 
"La casa di zio Montague si trovava al di là di un piccolo bosco. Per raggiungerla occorreva percorrere un sentiero che si snodava tra gli alberi come un serpente nascosto nella macchia e, sebbene il sentiero fosse abbastzna breve e ilbosco per nulla esteso, ogni volta quel tratto di strada si rivelava più lungo di quanto mi aspettassi.
Avevo preso l'abitudine di andare a fare visita a mio zio durante le vacanze. Ero figlio unico ei miei genitori non erano a loro agio con dei bambini tra i piedi. [...]
<< E' un tipo strambo>> disse un giorno mio padre a colazione.
<<Chi?>> chiese mia madre.
<<Zio Montague>>, rispose.
<<Già>> convenne. <<Proprio stranmo. Edgar, cpsa fate tutto il pomeriggio quando vai a trovarlo?>>
<<Mi racconta delle storie>>, dissi.
<<Buon Dio>> esclamò mio padre. <<Storie, eh? Una volta ne ha raccontata una anche a me>>.
<<Quale, papà?>> domandai traboccante d'attesa. Mio padre si accigliò e guardò il piatto.
<<No>>, disse. <<L'ho dimenticata>>."
Ne conosce proprio tante, in effetti, una più spaventosa dell’altra, e tutte sembrano tornargli in mente quando vede o tocca uno degli stravaganti ninnoli che arredano la sua casa. Ma Edgar sente che quelle storie non possono essere solo frutto della fantasia e si domanda se non nascondano una verità più sinistra e inquietante. 
Le storie narrate dallo zio Montague sono queste: "Non salire", "La non-porta", "La scultura del demone", "Le offerte", "La potatura invernale", "La cornice dorata", "Il jinn", "Una storia di fantasmi", "Il sentiero", "Zio Montague".
Chi è davvero lo zio Montague? E chi sono quegli strani bambini che cercano di entrare nella sua grande casa? In una caleidoscopica collezione di brevi racconti del brivido che si inseriscono in una trama più ampia, altrettanto paurosa, Priestley ci regala una perla nel panorama degli horror tales.

Sopra: Le pagine che segnano la fine del primo capitolo e l'inizio del secondo. Notate come all'inizio di ogni capitolo ci sia un piccolo disegno in bianco e nero.

I racconti sono accompagnati dalle illustrazioni di David Roberts, che sono di due tipi: le prime sono quelle poste accanto al titolo di ogni capitolo, questo tipo di immagini sono di piccole dimensioni e rappresentano un solo elemento, di particolare rilevanza, che probabilmente andrà a comparire nel capitolo.
Il secondo tipo di illustrazioni sono invece a pagina intera, sempre in bianco e nero, e mostrano scene complete mostrate e descritte nei testi, di cui alcune sono anche piuttosto macabre, anche se mai troppo esplicite. 
Lo stile di Roberts è molto originale e particolare, dai tratti apparentemente semplici, ma al contempo ricco di dettagli, con personaggi tracciati con tratti semplici e precisi, con visi con occhi abbastanza grandi e tondi/ovali, corpi tendenzialmente filiformi, quasi allampanati, e arti lughi e sottili che terminano in dita magre ed affusolate.
Lo stile di questa artista e le sue illustrazioni in bianco e nero si adattano molto bene alle storie di questo volume, ricche di elementi macabri. Infatti le stesse immagini hanno dei toni piuttosto cupi, accentuati appunto dall'utilizzo esclusivo del bianco e nero, in cui le zone più scure presentano un maggiore presenza e densità di tratteggi neri, completamente assenti invece in certe zone lasciate completamente bianche, create come punti luce o anche semplicemente per mettere in risalto una certa figura.
Ogni illustrazione, comunque è ricca di dettagli e particolari che aiutano il lettore a immedesimarsi nell'atmosfera delle storie, facendolo entrare in un mondo tanto meraviglioso e accattivante quanto macabro e spettrale. 

 

 
Sopra: In alto alcune pagine che mostrano l'inizio di un paio di capitoli, accompagnati da un piccolo disegno. In basso alcune illustrazioni a pagina intera tratte dai racconti di "La forza della natura", "Piroska" (sinistra) e "Il vascello nero" (destra).

"Le terrificanti storie di zio Montague" di Chris Priestley é una bella raccolta di racconti del terrore. 
Le storie sono piuttosto macabre, in quasi tutte c'è qualcuno che muore e, anche se qualcuno non finisce male, quasi tutte contengono comunque una certa dose di violenza.
Ecco una scena tratta dal racconto "Le offerte":  "Su una lunga asse di legno sostenuta alle estremità da due vasi di terracotta capovolti, c'era una costellazione di creature straordinarie.
Alla prima, indistinta occhiata, la signora Sackville vide scarafaggi, vermi, un ranocchio o forse un rospo, grilli, mosche, farfalle, un topo e vari uccelli, uno dei quali si stava ancora contorcendo in maniera spaventosa. Erano tutti infilzati e inchiodato all'asse e, a giudicare dall'uccello in preda agli spasmi, erano ancora vivi quando Robert ce li aveva fissati."
Oppure questa descrizione tratta dal racconto "Il sentiero": "Il forestiero si muoveva molto più velocemente di quanto avesse immaginato Matthew osservandolo da lontano. In realtà correva e si arrampicava a una velocità forsennata, cosa che spiegava gli stravaganti movimenti del suo corpo.
Il suo braccio sinistro era senz' altro rotto; in più d'un punto, suppose Matthew. La mano sinistra era appena riconoscibile in quanto tale e sembrava che fosse stata battuta da un maniscalco. Anche la sua gamba sinistra era chiaramente spezzata e si agitava e si dimenava in modo ripugnante a ogni passo. Aveva i vestiti laceri e zuppi di sangue.
I capelli, che gli erano sembrati semplicemente bagnati, erano incrostati di sangue coagulato e sembrava fosse stato scotennato da uno di quei selvaggi americani di cui Matthew aveva sentito parlare nei racconti del nonno.Ma era stata la sua faccia a lasciare Matthew senza fiato per lo spavento.
I lineamenti erano totalmente cancellati e sembrava uscito da un mattatoio o da un incubo. Una parte del coso era una rivoltante massa di cartilagine e carne dilaniata, come la carcassa di una pecora martoriata dalle cornacchie. Dall'altra parte c'era un occhio sgranato e imperturbabile."
D'altronde anche gli stessi bambini protagonisti dei vari racconti non sono proprio dei santi, sono personaggi sfaccettati con le loro luci e le loro ombre, ma quasi nessuno è un santo: Jospeh in ""Non salire" si dimostra testardo nel voler fare qualcosa, per sfida, che gli era stato caldamente suggerito di non fare (scalare l'olmo); Harriet, in "La non porta" è una truffatrice, che assieme alla sua complice fingono di fare delle sedute spiritiche per derubare gli ospiti che partecipano a tali sedute; Thomas in "La statua del demone" si impossessa della statua rubandola, dopo che il proprietario si era rifiutato più volte di venderla al padre; Robert in "Le offerte" si lascia facilmente influenzare da un demone fino a compiere degli atti di violenza contro gli animali; Simon in "La potatura invernale" entra in casa di una vecchia per derubarla; Francis in "Il Jiin" a scuola ha picchiato pesantemente un ragazzo che lo prendeva in giro rischiando di fargli perdere la vista ad un occhio, senza pentirsi del gesto, ma anzi sentendosi orgoglioso ...
Lo stesso zio Montague si scoprirà essere stato non proprio una brava e buona persona, sebbene riuscisse a nasconderlo piuttosto bene, dietro la maschera di premuroso insegnante e preside, e si è macchiato di grosse colpe... ma questa sarà una storia che vi racconterà lui stesso.
Tra i miei racconti preferiti ci sono stati: "Non salire", in cui Joseph decide di salire su un gigantesco olmo, nonostante sulla corteccia sia stata incisa, più volte, la scritta "Non salire" e nonostante anche un contadino gli intimi di non salire perchè "Gli olmi odiano gli uomini e aspettano"; "Le offerte", in cui Robert si annoia tremendamente nella nuova e grande casa in cui si sono trasferiti, almeno fin quando non incontra un nuovo e strano amico; "Il sentiero", in cui Matthew decide di mettersi in cammino seguendo un sentiero di montagna per andare via dal suo villaggio, per imbarcarsi, ma durante il tragitto egli nota uno strano individuo che lo sta seguendo e cerca di raggiungerlo.
Tutti i racconti comunque sono belli e degni di nota, e abbastanza paurosi e inquietanti. Non sottovalutate però neanche la storia che funge da cornice per tutte le altre, perché anche quella sarà pronta a darvi qualche brivido e a svelarvi un mistero inaspettato, con Edgar che parla con lo zio commentando la fine di ogni racconto e osservando l'oggetto ad esso legato. La casa dello zio Montague è infatti piena di oggetti strani, a ognuno dei quali però è legata una storia che l'uomo andrà poi a raccontare al nipote. Ma come fa lo zio a conoscere queste storie visto che lui afferma di non essersele inventate ma che siano stati i protagonisti dei suoi racconti a narrargliele? Un mistero che terrà il lettore col fiato sospeso fino alla fine, un finale inaspettato quanto interessante.
Un volume che consiglio a partire dai 10/11 anni (la casa editrice lo consiglia anche dai 12), dipende però anche da quanto i lettori sono avezzi al genere horror e quanto possono essere impressionabile, tenendo conto che, come spiegato, in ogni racconto c'è sempre una certa dose di violenza e non mancano personaggi poco edificanti e qualche omicidio, e tutte le storie hanno un finale "a sorpresa", in cui i protagonisti non finiscono bene. Un'opera molto bella, sia a livello grafico, con le inquietanti ma affascinanti illustrazioni in bianco e nero di David Roberts, sia come storia/storie.

Il volume è stato pubblicato originariamente nel 2007 dalla Bloomsbury Childrens Books col titolo di "Uncle Montague's Tales of Terror". È stato poi edito in italiano nel 2010 dalla Newton Compton Editori, mentre l'edizione in copertina flessibile è stata pubblicata nel 2011. Quest'ultima edizione ha 180 pagine, misura 21,5 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 6,90 euro. 
 
Come ho detto prima questo è il secondo volume di una serie scritta da Chris Priestley chiamata: "Tales of terror", ecco tutti i titoli della serie:
  1. "Le terrificanti storie di zio Montague" (2010)
  2. "Le terrificanti storie del Vascello Nero" (2010)
  3. "Storie da leggere con la luce accesa" (2011)

   

   


   

     
Sopra: In alto le copertine italiane della trilogia, di cui come potete vedere la terza ha subito un restyling completo. Successivamente potete vedere le copertine di varie edizioni inglesi, di cui è uscito anche un quarto titolo "The teacher's Tales of Terror".
 
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