"Improvvisamente ho avuto gli occhi azzurri" di Paul van Loon con le illustrazioni di Camila Fialkowski, è un titolo che fa parte della famosa e rinomata collana degli Istrici diretta da Donatella Ziliotto, edita dalla Salani a partire dal 1987, la quale raccoglie anche grandi classici della letteratura per l'infanzia scritti da autori come Astrid Lindgren e Roald Dahl.
Il volume ha come protagonista una bambina di nome Lisa, la quale è stata spedita a vivere da dei prozii per tre mesi, poichè il padre è in viaggio di lavoro all'estero e la madre è morta, per cui a casa non ci sarebbe nessuno ad occuparsi di lei.
Sopra:
La copertina presenta la tipica cornice della collana "Gli istrici", ma
l'illustrazione centrale, le tre ombre malefiche, promette spaventi
assicurati.
Lisa è orfana di madre, il padre è un antropologo sempre in viaggio per i
suoi studi. Per questo viene affidata a una coppia di anziani parenti
che vivono in una lussuosa villa. Ben presto i due vecchi zii si
riveleranno molto diversi da come Lisa aveva sperato. In particolare la zia sembra non volere nessuno tra i piedi, soprattutto bambini:
"<<Sei stato uno sciocco, Simone>> diceva la zia.
<<Non avresti mai dovuto permettere che la bambina veisse a stare da noi. Ora ce la dobbiamo sorbire>>.
<<Fai presto a parlare, tu>> disse zio Simone. <<Non ho saputo come rifiutare. Suo padre è mio nipote, e noi siamo gli unici parenti che gli restano. Molto tempo fa mi ha chiesto se potevamo occuparci di Lisa, in caso di necessità. [...]
<<Comunque, non mi sta bene per nienete>>. Anche la voce di zia Dina era irritata. <<Sai com'è curiosa quella razza di mocciosi. Ficcano il naso dappertutto. Non li sopporto. Non ci si può fidare dei bambini. Preferisco avere dei ratti, in casa mia>>."
Inoltre la vita
della casa è animata da fantasmi e figure inquietanti, tanto che la
bambina pensa di soffrire di allucinazioni. Una volta il giardino le
sembra coperto di neve e ghiaccio nonostante la stagione
estiva. Un'altra volta, nel perlustrare un'ala disabitata della villa,
le appare l'immagine di due giovani domestici, che hanno una curiosa
rassomiglianza con i vecchi zii.
E mentre la zia si augura che Lisa non ficchi il naso da nessuna parte, la bambina è ben intenzionata invece a svelare questi misteri e a capire cosa sta succedendo a casa degli zii.
Sopra: Due pagine interne dove a destra potete vedere un'illustrazione che mostra un disastro appena opera da un fantasma, il quale ha fatto tremare il tavolo fino a arovesciare ttutto ciò che vi era sopra.
La storie è intervallata dalle illustrazioni in bianco e nero di Camila Fialkowski le quali servono a rappresentare scene descritte nei testi come alcune delle allucinazioni avute da Lisa nella casa, Lisa che scappa dalla casa o la protagonista assieme a degli amici conosciuti nel paese...
I disegni sono tutti a pagina intera e sono utili anche per poter vede l'aspetto di alcuni personaggi del romanzo, tra cui la setssa Lisa, la protagonista, e gli zii.
Le scene rappresetate dalla Fialkowski risultano tutte piuttosto ricche, in quanto presentano diversi elementi, tra i personaggi e gli ambienti, i quali sono tracciati con dei tratti ben definiti ma non troppo precisi, talvolta un po' spigolosi. Nelle immagini alcuni elementi sono più scuri, altre parti invece sono lasciate bianche per indicare le zone in cui batte la luce, anche se la maggior parte delle scene sono colorate di un nero molto chiaro (che risulta quindi una sorta di grigio). A causa della grossa presenza del grigio molti elementi delle immagini tendono a non risaltare e al primo colpo d'occhio le scene non colpiscono particolarmente l'attenzione.
Sopra: Alcuni disegni che accompagnano la storia, sebbene ci siano delle zone bianche e altre più scure la maggior parte delle scene è dipinta di grigio, per cui le immagini tendono a non risaltare subito agli occhi.
"Improvvisamente ho avuto gli occhi azzurri" di Paul van Loon è un'intrigante storia di mistero, con l'aggiunta di qualche elemento pauroso come nuvole di fumo che assumono la forma di un teschio, statue che cambiano espressione, persone che spariscono in una stanza...
Lisa, che a casa degli zii si annoia abbastanza e che non sopporta i suoi parenti (che si comportano con lei in modo abbastanza scortese), non può fare a meno di chiedersi il motivo di tutti questi strani eventi, cosa che la porterà a indagarvi sopra, soprattutto dopo aver saputo che alla zia non piacciono per nulla i ficcanaso.
D'altronde, come dice la stessa Lisa: " "Altro che fantasia" pensò. "Qui succedono strane cose, e ci sono soltanto due spiegazioni possibili: o io sono pazza, o qui ci abitano degli spiriti". Poi s'infilò sotto le coperte e rimase a fissare il soffitto.
<<E io non sono pazza!>> concluse ad alta voce."
La protagonista è una ragazzina determinata, coraggiosa, arguta e intelligente, la quale, da quando è giunta nella casa degli zii, continua ad avere delle strane e talvolta inquietanti visioni che riguardano dei domestici imbroglioni, una ragazzi dai capelli rossi, un incidente stradale e un bambino di nome Tommy, sopravvissuto all'incidente.
Il mistero viene costruito piani piano e si dipana davanti agli occhi della protagonista e del lettore un po' per volta, contribuendo a creare una certa atmosfera e a mantenere sempre vivo l'interesse del lettore.
La vicenda tuttavia non ruota solamente attorno a Lisa, alcuni fatti riguardano anche il suo amico Alex, un ragazzo che lei ha incontrato vicino alla casa degli zii mentre si esercitava con lo skateboard. Alex viene bullizzato da un gruppetto di tre ragazzi, e il padre di uno dei ragazzi ha avuto dei cattivi trascorsi proprio col padre di Alex, che è finito in carrozzella dopo essere stato investito da un'auto. Alex non è coraggioso come Lisa, ed è anche decisamente meno spigliato e con la risposta pronta, però nel corso della storia imparerà ad acquisire sicurezza di sé e coraggio, ed ad affrontare i suoi bulli.
Una storia intrigante e ben strutturata, con un finale che spiega tutto ciò che è successo, ma che non è per nulla scontato o banale, e quindi neppure facile da predire e immaginare. Anche il titolo della storia è molto suggestivo, sebbene sia diverso rispetto a quello originale, anche perché il collegamento con la storia non è proprio immediato ed esplicito (non è che la protagonista cambia il colore degli occhi, è che tramite essi vede i ricordi di un'altra persona, che aveva gli occhi azzurri), in effetti il fascino del titolo è il motivo per cui questo libro mi ha incuriosito e ho deciso di leggerlo. Una lettura adatta dai 9 anni, così come l'altra saga, sempre horror, scritta da van Loon: "L'autobus del brivido" (1994-2009), che conta cinque libri, sebbene il primo sia probabilmente il più famoso.
Gli altri libri scritti da Paul van Loon nella collana "Gli Istrici" della Salani:
- "L'autobus del brivido" (1994)
- "L'autobus del brivido 2: nel cimitero delle automobili" (1997)
- "L'autobus del brivido 3" (1999)
- "L'autobus del brivido 4" (2007)
- "L'autobus del brivido 5: un amore da incubo" (2009)
Sopra: Le copertine della serie dell'Autobus del brivido, che possono
avere cornici differenti in base all'anno di pubblicazione e quindi
all'edizione .
Quest'opera è stata edita originariamente nel 1992 dalla Elzenga col titolo "Griezelbeelden" (che in olandese vuol dire "Immagini dell'orrore"). È stata pubblicata in italiano nel 2003 dalla Salani Editore, ha 152 pagine, la copertina flessibile e misura 18,5 cm d'altezza e 12,5 cm di lunghezza e costa 7,50 euro.
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.
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