Oggi vi presenterò un libro illustrato della mia infanzia (avevo 8 anni quando lo lessi la prima volta), un libro molto divertente che parla di orchi: "Orco qua, orco là" scritto da Silvia Roncaglia e illustrato da Anna Laura Cantone.
Sopra: A sinistra la copertina della prima edizione, a destra quella della ristampa.
Lucilla è una ragazza molto dolce e romantica che "da sempre aveva sognato di chiamare una figlia Peonia, e poiché aveva sposato Rodolfo Rosa, la piccola si sarebbe chiamata Peonia Rosa". Lucilla ha avuto 7 figlia, ma solo la prima femmina (e ha dovuto chiamarla Miseria come la madre del marito). Quando gli è nato il settimo figlio, sentendo che sarebbe stato l'ultimo, ha deciso di chiamarlo comunque Peonia, ed è proprio Peonia Rosa il protagonista di questa storia.
Con un nome simile ovviamente la vita nel protagonista, che frequenta la primaria, non è certo facile: vi sono sempre alcuni compagni di classe che lo prendono in giro, canzonandolo, e anche la maestra non lo ha preso in simpatia, per non parlare del padre, che non sopporta di avere un figlio con un simile nome.
Il padre di Peonia, inoltre, non è un uomo normale, ma un tipo "grossissimo, alto almeno due metri. Era rozzo e irascibile. Quando parlava sembrava grugnisse". Questo perché in realtà suo padre è un orco che grazie alla LAO (la Lega Anti Orchi: un'associazione esperta nel riconoscere, cercare e catturare gli orchi), è stato "deorchizzato", facendo in modo che non sentisse più il bisogno di mangiare carne umana.
Grazie alla LAO la razza degli orchi divoratori di bambini si è quasi del tutto estinta, ma sarà proprio uno di questi orchi ancora "di sangue puro" che Peonia dovrà affrontare per salvare i suoi compagni e la sua maestra.
Sopra: Un disegno della Anna Laura Cantone che ritrae Lucilla, la madre di Peonia.
Il volume è corredato dalle illustrazioni in bianco e nero di Anna Laura Cantone,
un'artista italiana piuttosto famosa e conosciuta, grazie al suo stile originale,
molto particolare e immediatamente riconoscibile.
Cantone ha uno stile
visivamente semplice, ma molto "simpatico" e giocoso, uno stile che non vuole
assolutamente puntare al realismo, ma che, anzi, si diverte a sballare
tutte le proporzioni dei personaggi (le braccia, ad esempio, sono molto gracili e sottili, specialmente rispetto al resto del corpo), che assumono nell'insieme un aspetto piuttosto caricaturale e sgangherato.
Una delle sue peculiarità è il modo in cui realizza i nasi (e nel caso di uccelli i becchi) dei vari personaggi, umani o animali che siano. I suoi nasi sono infatti sempre molto grandi e sproporzionati rispetto al resto del volto, dalla forma lunga e rotondeggiante (e con la punta paonazza).
Assieme ai disegni sono spesso presenti anche delle scritte, in maiuscolo o in corsivo.
Sopra: Laura Cantone ha uno stile
visivamente semplice, ma molto "simpatico" e giocoso, uno stile che si diverte a sballare
tutte le proporzioni dei personaggi (le braccia, ad esempio, sono molto
gracili e sottili, mentre il naso è grande, lungo e tondeggiante), che
assumono nell'insieme un aspetto piuttosto caricaturale e sgangherato. Da notare come nei disegni sono presenti anche delle scritte o delle parole.
"Orco qua , orco là" di Silvia Roncaglia è un libro molto spassoso e divertente, sia per le situazioni che il lettore andrà a vivere assieme al protagonista, che per il linguaggio e la scelta dei nomi. Questo è un breve romanzo che gioca molto con le parole e con i nomi, tanto che il Prologo del libro spiega: "Questa è una storia di nomi. Sì, lo so, tutte le storie sono piene di nomi, ma in questa qui, dovete credermi, i nomi sono importanti, molto importanti, addirittura ingombranti".
I nomi dei personaggi di questo volume sono infatti simpatici, ma mai banali o scontati, primo fra tutti spicca ovviamente quello del protagonista, che si vede affibiato un nome da femmina pur essendo un maschio e questo gli provocherà qualche problema con i compagni di classe. A questo si aggiunge il suo problema di storpiare i nomi, involontariamente, il che darà luogo a molte scene comiche per il lettore, ma che metterrano anche nei guai il protagonista (soprattutto con la maestra).
Lo stile della Roncaglia è molto piacevole, leggero e scorrevole, oltre che molto simpatico. L'autrice infatti gioca molto con le parole, come vi ho già spiegato, ma non si limita a rendere simpatici i nomi dei personaggi. Nei suoi testi sono inoltre presenti molte poesie, rime e filastrocche (ad esempio quella che la maestra fa scrivere alla classe per la festa del papà) e "imprecazioni" che ovviamente hanno a che fare con gli orchi, quali "Orco cane!", "Orca l'oca! o "Orco qui, orco là!".
A rendere molto piacevole la storia è anche il personaggio principale: Peonia Rosa, che è un bambino buono e gentile, ma anche furbo, sveglio, resiliente, coraggioso e tenace. Un bambino che fin da piccolo ha dovuto sopportare sciocche prese in giro a causa del suo nome, ma che non si è mai lasciato abbattere e che, anzi, ha saputo dimostrare ai propri compagni che ciò che conta nella vita sono le proprie azioni, non come ci si chiama. Un bambino che, pur senza la forza fisica, è riuscito a sconfiggere un orco, grazie all'ingegno e all'astuzia e a ottenere il rispetto e l'ammirazione dei compagni.
Il volume è corredato dalle illustrazioni di Anna Laura Cantone, che ha uno stile visivamente molto "simpatico" e giocoso, uno stile che non vuole assolutamente puntare al realismo, ma che, anzi, si diverte a sballare tutte le proporzioni dei personaggi. Per questo motivo esse si adattano perfettamente al tipo di storia narrata nel volume, in quanto trattasi di una vicenda molto simpatica e dai tratti comici (così come lo sono le illustrazioni).
Ne risulta quindi un libro molto piacevole e scorrevole da leggere, che narra una storia deliziosa, divertente e simpatica (ricca di giochi di parole), ma che può offrire anche qualche spunto interessante di riflessione, adatta per i bambini dai 7/8 anni.
Questo libro è stato pubblicato dalla Giacomo Feltrinelli Editore nel 2003 nella collana "Feltrinelli Kids". Il libro ha 190 pagine, una copertina flessibile, misura 21 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costava 7,50 euro. Il volume è stato poi riedito nel 2007, sempre dalla Feltrinelli Editore, nella collana "Il gatto nero" al costo di 8 euro.
Le avventure di Peonia Rosa continuano poi nei due seguiti:
-
"Orchi sottosopra" (2004, 205 pagine)
- "Il morso dell'orco" (2006, 192 pagine)
Sopra: Le copertine dei due seguiti di "Orco qua, orco là", editi sempre nella collana "Il gatto nero".
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