Questo non è semplicemente un libro illustrato che parla di draghi, ma si presenta al lettore come un manuale per allevare "realmente" queste bestie fantastiche. L'idea riprende quella sviluppata già anche da altri volumi come "A pratical guide to dragons" sempre del 2006 (arrivato qui da noi nel 2007 col titolo: "Guida pratica ai draghi"), oppure il famoso manuale di "Dragonology: the complete book of dragons" del 2003 (in italiano "Dragologia. Il libro completo dei draghi" del 2004).
Come in questi ultimi albi che ho citato, anche questo riporta e spiega le caratteristiche delle varie specie di draghi, con una sostanziale differenza, cioè che in questo caso queste bestie fantastiche vengono considerate come dei veri e propri animali da compagnia (magari per padroni molto facoltosi), tanto che all'inizio, nella prima parte, questo volume riporta al lettore i motivi per cui si dovrebbero allevare queste creature, con i rischi connessi, le responsabilità e perfino un test sulle motivazioni.
Nella terza parte saranno infatti presenti tutta una serie di consigli su come scegliere il drago giusto, quale nome dargli, l'habitat in cui farlo vivere e che il suo padrone dovrà costruirgli, le attrezzature e gli accessori di cui necessita (prodotti per la pulizia, giocattoli, medicine, accessori per cavalcarlo ecc...), come curarne la salute e l'igiene, come e con quali cibi nutrirlo.
Naturalmente non poteva mancare un'associazione, in questo caso il "Club Mondiale dei Draghi", il quale, a differenza della società presente in "Dragologia", che aveva il compito di far rimanere segreta la razza dei draghi per proteggerla e per preservarla dall'estinzione, in questo caso tale club: "… é dedito all'allevamento e al benessere dei Draghi purosangue. E' il più vecchio e completo registro di Draghi di ogni razza e tiene elenchi utili ai padroni di draghi di tutto il mondo". Già, perché in questo volume queste creature fantastiche, come degli animali domestici, sono vere e proprie bestie da esibizione, da addestrare e da far partecipare a concorsi ed esposizioni in cui vengono valutate la conformazione, l'obbedienza e l'agilità.
La seconda parte del libro è quella più interessante, infatti in essa vengono riportate tutte le varie razze, le quali sono state prese da leggende e miti di tutto il mondo, cosa fatta anche in "Dragologia", anche se in maniera diversa e a tratti meno completa rispetto a questo volume. Troveremo infatti il Drago Asiatico, la Coccatrice (creatura con corpo squamoso, testa e zampe di galletto), il Dragone (un enorme serpente dalla lingua triforcuta), il Drago di Giaffa (mostro marino dal corpo simile a quello di una balena crestata e con una lunga coda), il Drago Multiteste (o Idra), il Piasa (creatura con volto umano, corna di cervo, corpo squamoso e una lunga coda), il Verme (o Worm), il Drago Marino, il Tarasco (bestia con testa di leone, zampe d'orso, coda di serpente e guscio corazzato coperto di spuntoni), il Drago Occidentale standard, e altri ancora.
Per ogni specie di draghi è presente un introduzione, una descrizione fisica e una storica, il carattere e le cure speciali di cui necessitano. Vengono inoltre mostrati una mappa con il luogo di provenienza, l'uovo, la pelle, l'altezza e le dimensioni della bestia (le quali possono essere anche alquanto imprecise e approssimative come: "... può assumere le dimensioni di un baco da seta o arrivare addirittura fino al cielo", oppure "... da 2 a 100 volte quelle di un uomo"; oppure sono riportate utilizzando esempi non sempre molto chiari o facili da decodificare, del tipo: "... 3 volte la lunghezza di un elefante adulto", "... più grande di una nave con 50 rematori" o "... riempie una casetta".)
Quest'opera, specialmente per gli appassionati di draghi, è alquanto
interessante in quanto, pur riproponendo un'idea già vista, lo fa
ponendo in luce un aspetto che non era stato ancora esplorato, per
quanto possa apparire un po' bizzarro. Insomma, un manuale che parla di
draghi trattandoli come fossero dei cani, o tutt'al più dei cavalli,
pare alquanto strano, e forse anche un pelo comico, per quanto
innovativo; specialmente considerando il fatto che per quasi ogni specie
esiste una versione più piccola, la miniatura appunto, per chi non è
abbastanza facoltoso da potersi permettere un drago a grandezza naturale.
Oltre a questo, quando dico che vengono trattati come se fossero dei
cani non sto esagerando in quanto: si comprano scegliendo la razza, si
addestrano, si dà loro un'educazione domestica, si danno loro da
mangiare cibi e crocchette apposite (delle quali nel libro vengono
riportate rispettivamente le ricette e l'etichetta con gli
ingredienti), si toelettano, si portano a
passeggio (sul serio, c'è proprio scritto così), si fanno partecipare a
concorsi, esistono perfino dei fornitori dai quali comprarli e anche una
rivista ("Tutto Drago") a loro dedicata.
Per questo motivo la parte migliore è quella che tratta le razze, riprendendole da figure di draghi mitologici e leggendari, proponendone alcune anche abbastanza sconosciute, e fornendo molti particolari fisici, storici, riguardo al luogo di provenienza, ai tipi di uova ecc...
Un elemento interessante riguarda il fatto che il nome Drake (lo stesso dell'autore di "Dragologia") è presente anche in questo libro, in veste di "leader mondiale nei sistemi di incubazione per draghi" in quanto primo, e unico, produttore di incubatrici elettriche studiate appositamente per queste bestie. Un riferimento casuale?
"How to raise and keep a dragon" è stato pubblicato nel 2006 in inglese dalla Quarto Publishing, mentre in Italia è stato edito da Il Castello nel 2007. Il libro ha 128 pagine e misura 25,3 cm d'altezza e 19,5 cm di lunghezza; ha la copertina rigida e le pagine opache, l'edizione italiana costa 12,90 euro.
Di recente (a ottobre del 2015) è stata fatta una nuova ristampa di questo manuale, con una nuova copertina e con l'aggiunta di un poster.
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright
Questo libro ha segnato la mia infanzia! Ricordo i pomeriggi passati a fantasticare sui draghi e sulle loro razze, quando facevo finta che un pupazzetto di drago azzurro fosse il mio drago domestico. Ricordo anche il giorno che l'ho portato a scuola e l'ho mostrato con orgoglio ai miei compagni. Davvero, ho tanti ricordi legati a questo libro che sta ancora sul suo scaffale e che di tanto in tanto risfoglio, fantasticando ancora come un bambino e cercando "vitalità ispirativa" (non so come spiegare il concetto... Sento che i libri illustrati ispirino e alimentino il mio immaginario e la mia voglia di creare qualcosa) tra le sue fantastiche illustrazioni.
RispondiEliminaUna delle grandi forze dei libri è proprio quella di riuscire a rimene impressi dentro di noi (nel cuore e nella mente), tanto che anche a distanza di anni essi riescono ancora a trasmetterci qualcosa.
EliminaComunque anch'io ho avuto un libro illustrato sui draghi che ha segnato la mia infazia, nel mio caso però si è trattato di "Dragologia" del Dott. Ernest Drake. Nonostante siano passati ben 14 anni da quando i miei genitori me lo comprarono (il volume fu pubbblicato nel 2004 in Italia)ancora oggi lo risfoglio con piacere e ormai mi sento affezionata a lui.
Inoltre fu proprio grazie a questo libro che in seguito mi avvicinai e conobbi anche quello di "Come allevare e accudire un drago".
Sì, ho visto che citi spesso questo libro, "Dragologia". Anzi, mi ha messo curiosità e da un po' di tempo lo tengo tra gli oggetti salvati di Amazon: aspetto solo di avere abbastanza soldi da spendere in libri e lo prenderò.
EliminaQuando l'avrò letto magari ti lascio un commento qui sul blog!
Molte grazie, sarei curiosa di sapere cosa ne pensi anche tu.
EliminaComunque di "Dragologia" avevo parlato in una breve recensione (che probabilmente avrai già letto) nello speciale di un post (quello delle Ologies Series, in particolare nella parte 1), nel caso in cui ti interessasse farti un'idea più precisa sul libro.
Purtroppo questo tipo di libri costa parecchio in effetti, per fortuna che su Amazon si trovano spesso scontati.