mercoledì 2 luglio 2025

Willow e la foresta magica di Sabine Bohlmann

"Willow e la foresta magica" è un romanzo scritto da Sabine Bohlmann e riccamente illustrato da Simona Ceccarelli. Esso narra una storia che parla di magia e vede per protagonista una giovane strega che imparerà a scoprire i propri poteri e il suo legame con la natura.
 
Sopra: Sulla copertina, dalle tinte sul marrone e sul verde, vediamo in basso a destra Willow, la protagonista, e accanto a lei, a sinistra, la sua volpe. 
 
Una storia avvincente di amicizia e magia, per scoprire quali poteri si nascondono nella natura. Che cosa dovrebbe farci, Willow, con un bosco? L’ha appena ereditato dalla zia Alwina, insieme a un piccolo cottage diroccato: "Willow teneva il naso schiacciato contro la finestra. Pioveva a dirotto, si riusciva a malapena a distinguere i contorni del boschetto che si estendeva oltre il giardino di casa sua.
<<Chissà che cosa dovrei farmene di una foresta!>> mormorò tra sè. E proprio in quel momento le precipitò sulla testa un gocciolone enorme. la ragazza sollevò lo sguardo. <<Ci piove pure dentro! Fantastico! Sbuffò, notando la macchia d'umidità sul soffitto."
Inizialmente Willow non è molto convinta di questo trasferimento, anche perchè in pochi anni lei e suo padre hanno dovuto già cambiare casa e città diverse volte, a causa del lavoro del padre: " <<Sì che ne vale la pena, Pieps, perchè stavolta ci siamo trasferiti per restare.
<<L'hai già detto anche nelle ultime cinque città in cui abbiamo vissuto. E come abbiamo svuotato tutti gli scatoloni, li abbiamo poi dovuti subito riempire di nuovo per ripartire.
<<Adesso non esagerare, Pieps. A Singapore, in fondo, siamo pur sempre rimasti due anni.
<<Uno>>
<<Due!>>
<<Uno solo, ne sono sicura, perchè a Capodanno mi avevi comprato una lanterna volante. Ma poi, visto che mi ero addormentata, mi avevi promesso che l'avremmo fatta volare l'anno dopo. Peccato però che l'anno dopo fossimo già da tutt'altra parte.>>
<<Ah>> fece il padre aggrottando la fronte. <<Ero convinto fossero due.>> [...]
<<Be', se non altro siamo rimasti un anno intero.>> Willow alzò gli occhi al cielo. <<Ma purtroppo, cara Pieps, devo andare dove mi mandano per lavoro. E questo vuol dire che per adesso dobbiamo stare qui. Ed è stata una bella fortuna ereditare questa casa proprio ora. Qui posso lavorare e magari iniziare finalmente a scrivere il mio libro. E quando diventerà un bestseller saremo ricchi e felici per tutta la vita>>"
Comunque, quando lei e suo padre si trasferiscono lì, Willow comincia a sentire un legame profondo con la foresta. La natura le appare accogliente e misteriosa, e risveglia in lei ricordi della sua infanzia. 
Mentre vaga nella foresta viene guidata da una volpe fino alla casa della zia dove trova un baule con inciso il suo nome. All'interno del baule trova un libro, una sfera di vetro, una ciotola di rale piena di fuliggine, quatto catenine e una lettera della zia Elvira, nella quale le spiega di averle fatto bene una pozione che le ha in parte cancellato la memoria, per proteggerla dal ricordo della morte della madre: "Per te, altrimenti, sarebbe stato troppo doloroso. Un dolore che ho voluto risparmiarti.
I tuoi ricordi però torneranno. Quelli belli e anche quelli meno belli. Perché tu accetti l'eredità che ti ho lasciato. Perchè, mia cara bimba, non ti ho lasciato soltanto questa foresta e questa casa, ma anche la cosa più grande e più preziosa che ho: il mio potere di strega.
Scopre così che zia Alwina le ha lasciato un’eredità ben più importante: il suo potere di strega. Ma Willow è pronta ad accettare questa eredità? E come se non bastasse, deve anche trovare altre tre ragazze che custodiscono il dono della magia. Ma dove? E soprattutto, riuscirà a farlo prima che suo padre venda il bosco? Ad aiutarla c’è Rufus, una volpe che diventa il suo fidato animale guida.
 
 Sopra: Due pagine interne dove potete vedere un'illustrazione di Willow mentre balla col suo papà nella casa in cui si sono appena trasferiti.
 
I testi sono accompagnati dalle raffinate e graziose illustrazioni in bianco e nero di Simona Ceccarelli, le quali sono piuttosto numerose all'interno del libro e sono collocate sempre assieme ai testi, per questo di solito non si tratta di disegni di dimensioni troppo grandi, ma quasi sempre medi o piccoli.
Si tratta di disegni che, anche se non molto grandi, sono ricchi di dettagli e molto minuziosi, delicati ed eleganti, capaci di trasmettere un'atmosfera fiabesca e incantata, trasportando il lettore in una dimensione magica e immersa nella natura. 
Le immagini rappresentano di solito piccoli elementi che compaiono nel corso della storia come: fiori, animali, libri, strumenti per preparare pozioni, cibi, vestiti... Tuttavia a volte compaiono anche disegni un po' più complessi che rappresentano delle piccole scene descritte nel libro come: Willow che danza ne salotto assieme al padre, lei che si arrampica su un albero, lei il primo giorno di scuola in classe, lei e le sue amiche che si esercitano con i loro poteri ...
I disegni sono in bianco e nero, tuttavia l'artista tende a mantenere dei toni di colore piuttosto chiari e leggeri, senza appesantire le immagini con troppe ombre o punti scuri, infatti il nero intenso compare piuttosto poco all'interno di queste illustrazioni, principalmente per tingere i capelli scuri di una delle amiche di Willow e per il cielo notturno che compare in un paio di scene. 
 
  


Sopra: Come potete vedere tutti i disegni, in bianco e nero e piuttosto dettagliati, sono inseriti assieme ai testi.
 
"Willow e la foresta magica" di Sabine Bohlmann è una bella lettura, adatta a bambini e bambine dai 9/10 anni in su amanti della magia e della natura.
Di bambine streghe (senza contare quelle adulte) ne abbiamo viste tantissime nella letteratura per l'infanzia (Anna Kadabra, Brunilde di "Puffy e Brunilde" di Barbara Cantini, Lunanera di "Magica Me" di Fabienne Blanchut, Elsa di "Sette giorni strega" di  Kaye Umansky, Bea Black di "Strega per caso" di Perdita e Honor Cargil, Priscilla di "Streghetta: una strana compagna di banco" di Gisella Laterza, Mildred di "MILDRED: una strega imbranata" di Jill Murphy, ...), ma quella che ci presenta Sabine Bohlmann è un tipo di strega diversa da queste: prima di tutto essa non sa di essere una strega, infatti inizialmente non lo è in quanto i suoi poteri le vengono trasmessi dalla zia, e lei deve decidere se possederli oppure no, e infatti la zia le raccomanda di usarli responsabilmente e in modo giusto, questi poteri inoltre implicano un forte legame con la natura.
Ad esempio all'inizio, quando la protagonista ha da poco sbloccato i suoi poteri si accorge di essere in grado solo di fare magie molto semplici e innocue, come si rende conto anche lei: "Per quanti sforzi facesse, però, Willow non riusciva ad andare oltre a qualche oggetto sollevato e qualche piccola trasformazione. Era come se fosse stregata, nel vero senso della parola.
<<Perché fare tutta questa fatica, se alla fine comunque non ho più potere di qualunque saltimbanco capace di tirare fuori un coniglio dal cilindro?>> Scoccò al libro delle streghe uno sguardo interrogativo. [...]
Rufus guardò il libro che stava aperto sullo scrittoio. In quel momento si girò una pagina e, tutta emozionata, Willow lesse quello che il tomo aveva da dirle.
Non ti serve nulla di più, scrisse.
<<Come non mi serve nulla di più?>> fece Willow furibonda. <<E se poi, di punto in bianco, mi serve qualcosa di più, ma io non mi sono esercitata e quindi...>>
Ma non riuscì a concludere la frase, perchè il libro era già passato alla pagina successiva e aveva ripreso a scrivere. Jolanda, intanto, si appollaiò tutta curiosa sulla sua spalla.
Un attimo di pazienza può mettere al riparo da grandi sventure. Un attimo di impazienza può distruggere una vita intera.
Willow sospirò di nuovo. <<Sì, sì, ho capito, libro caro. Devo avere pazienza. Devo aspettare, aspettare e ancora aspettare.>>
Soltanto i forti sanno aspettare,
i deboli, invece, si affrettano a fare
pur senza sapere da dove iniziare.
Sognan che il tempo si metta a volare
tutti di fretta, tutti gagliardi,
solo dopo si accorgono
che è ormai troppo tardi.
Goditi l'attimo, goditi il tempo
Che non ritorna nemmeno un momento!, scrisse il libro, come a voler far ragionare una piccola bimba impaziente."   
Come prima lezione, più che lezioni di magia, Willow impara l'importanza della pazienza, anche perchè più un potere è grande più può essere pericoloso e più tempo è necessario per padroneggiarlo, e in un'epoca in cui soprattutto i bambini sono abituati ad ottenere tutto il più in fretta possibile, senza troppi sforzi, questa è un bell'insegnamento. 
La successiva lezione che Willow apprenderà è che l'unione fa la forza, poiché come dice anche il libro: "Perchè uno più uno faran sempre due / e scatenano più forze delle sole forze tue. / Al fuoco serve aria per vivere, alimenta le fiamme nelle sue viscere. / L'acqua spegne l'ultima brace, / come anche la terra, poi tutto tace. / Quattro, gli elementi inseparabili / che presto dovranno unirsi, è inevitabile. / Terra, acqua, aria e fuoco. /Verso una nuova avventura, un gran gioco!
Dopo aver accettato i suoi poteri e aver iniziato a padroneggiarli la missione della protagonista sarà infatti quella di trovare altre streghe, poiché lei è il fuoco, e deve trovare le altre ragazze che hanno in loro il potere dell'aria, dell'acqua e della terra. Queste però non sanno nulla del loro dono, al massimo ne hanno un vago sentore, per cui dovrà essere proprio la protagonista a scovarle e a liberare il loro potere. Un'impresa tutt'altro che facile per Willow, che ha sempre avuto problemi a socializzare con gli altri e non è mai riuscita a farsi molti amici, anche a causa dei continui cambi di residenza dovuti al lavoro del padre. Perchè a volte esperienze quotidiane come rapportarsi con gli altri o stringere amicizie possono essere compiti e imprese ben più difficili di imparare a praticare qualche incantesimo.
Infine c'è la missione finale, e cioè impedire al padre di Willow di vendere la foresta a una ditta che vuole abbatterla e costruirci un centro commerciale. A quanto pare prendersi cura di una foresta è troppo dispendioso e inoltre il padre di Willow non ha i soldi per pagare le tasse dell'eredità, inoltre quei soldi gli farebbero comodo per sistemare la casa: " <<Stammi bene a sentire, Pieps. Se non la vendiamo, ben presto avremo così tanti debiti che poi saremo costretti a vendere la casa! Te l'ho già spiegato. Sono stato qui tutto il giorno a fare i conti. I soldi non bastano proprio.>>
Willow avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile (mentre in realtà non le servirà nessun potere magico) per poter salvare la sua amata foresta. Diciamo che il fatto che l'antagonista sia una ditta di costruzioni, che tra l'altro vuole costruire proprio un centro commerciale, è un po' un cliché, però la cosa ha senso visto che stiamo parlando di un gruppo di streghe che ha un profondo legame con la natura e quindi con la foresta e i suoi animali.   
Una storia carina, con dei personaggi piacevoli e abbastanza ben caratterizzati, che parla di magia, ma soprattutto dell'importanza di conservare un legame con la natura e coltivare le amicizie: "La loro amicizia era il dono più grande che le loro nonne e le loro prozie avesse mai potuto fare loro.
 
Il volume è stato pubblicato originariamente nel 2020 dalla Thienemann in Thienemann-Esslinger Verlang GmbH col titolo "Ein maedchen namens Willow", ed è stato edito in italiano nel 2025 dalla GRIBAUDO, ha 256 pagine, una copertina rigida con sovracopertina, misura 21,8 cm d'altezza e 14,3 cm di lunghezza e costa 16,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.