"I NOTTURNI: La borda" scritto da Alessia Rossi e con le illustrazioni di Alida Pintus è uno dei due volumi che inaugurano una nuova collana delle Edizioni Piuma (casa editrice di cui avevo recensito in precedenza: "Sotterraneo Spettro") che si chiama "I Notturni", con cui: "Edizioni Piuma riflette sul dare il giusto peso
alle ansie adolescenziali attraverso l’esplorazione di mondi ai confini
della realtà. I libri della collana attraverseranno il buio volando come un gufo
nella notte, scoprendo passaggi non scontati né banali e, soprattutto,
mettendo al centro il fantastico non come evasione dalla realtà, ma
come luogo sospeso. I generi ammessi graviteranno attorno alle sfumature dell’horror:
weird e new weird, perturbante, elementi gotici e/o sovrannaturali, folk
horror, leggende e miti locali. Vogliamo parlare di ombre, di luoghi al
confine, di limiti notturni che sembrano invalicabili, di strane
immagini allo specchio e labirinti improbabili. Non saranno storie dal
taglio classico o commerciale, cercheremo di ripulire il genere dagli
stilemi conosciuti e già visti e di orientarci su voci autorali
riconoscibili e originali, che sappiano coinvolgere il lettore e parlare
direttamente alla sua paura più profonda. Il target sarà tra i 11 e i
16 anni, ma più che a un’età specifica il nostro obiettivo è
rivolgerci a tutti quei ragazzi che, per un verso o per l’altro, stanno
già attraverso
un’adolescenza fatta di ombre: forse per problemi personali, a scuola,
in famiglia o altro. Crescere fa male, può ustionare l’anima,
soprattutto quando non sembra esserci alcun luogo sicuro. Ecco allora
che la nostra collana vuole proporre le ombre come luogo
necessario, in cui restare finché dall’oscurità non riusciamo a trarre
quella scintilla di speranza o comprensione che può traghettarci verso
la crescita, l’alba, il sorgere di un nuovo giorno. L’horror e le sue sfumature sono l’ideale per raccontare questo
genere di storie, perché affondano le radici in quel terreno fertile in
cui attecchiscono le simbologie e i rituali. Ma un horror non esplicito
né commerciale: non parliamo di splatter o gore fini a sé stessi,
bensì di suggestioni e inquietudini."
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Sopra: In alto vediamo non la vera e propria copertina del volume ma la parte frontale del cofanetto in cui è racchiuso. Come scritto sul sito dell'editore infatti: "Ogni libro è concepito
con una copertina particolare, con apertura “a portafogli”, nell’idea di
assegnare una motivazione al gesto di scoprire il libro al suo interno,
con una doppia cover che rivela la bellezza dell’illustrazione al suo
doppio interno: ciò che conta è nascosto alla vista e prezioso, una
chicca segreta per i lettori." Nella foto in basso potete quindi vedere il cofanetto aperto, il quae contiene il volume, con la storia, e delle pagine bianche pinzate tipo quadernetto.
Borgo Fossolungo conosce una sola regola: la nebbia, che ogni autunno fa
sparire il paese in una bolla grigia. La nebbia rende gli adulti
irrequieti e crea un mondo nuovo, della stessa consistenza degli incubi.
Come la Borda, pronta a emergere dalle acque del canale e a far sparire
i ragazzini: "<<La Borda>>.
<<Cosa, la borsa?>> li prendevano in giro alcuni di noi. La voce, però, si abbassa di tono. D'istinto ci veniva da guardarci alle spalle.
<<Ridete, ridete, ma non uscite bella nebbia. E state lontani dal canale>>.
Secondo loro la Borda era lì ad aspettarci. Sarebbe emersa dal canale e ci avrebbe preso, perché andava matta per i ragazzi come noi. La Borda la liga i bei bebèn cun una côrda, ripetevano sommessamente. Una cantilena. La Borda."
Può una paura persistere così tanto in un luogo da
diventare reale? Essere tramandata di generazione in generazione,
legando a sé le persone in una catena senza fine? È quello che si chiede
Tommaso, chiamato Tappo per via della sua bassa statura. Un ragazzino
che non si sente mai abbastanza e si chiude su se stesso, tagliando
fuori anche i suoi migliori amici, Set e Lu. Tappo non sa più a cosa
credere, perché lui, la Borda, è convinto di averla vista davvero. E
soprattutto continua a vederla nei suoi sogni: "Quando chiudevo gli occhi, quando affondavo in un sonno profondo, eccola apparire. La pelle dalla faccia gonfia e cadente, disfatta dall'acqua. Gi occhi coperti da una benda nera, sfilacciata. Sorrideva. I denti marci. Le mani bianchicce e molli si avvicinavano al volto e facevano per sollevare la benda. Non volevo vedere i suoi occhi. Non volevo. Vedere. I suoi. Occhi. Qualunque cosa ci fosse dietro quella benda, sapevo che non cis avrebbe stato ritorno."
Chi è davvero questa
creatura? Tra diari rubati e vecchi giornali, il protagonista dovrà
affrontare le sue paure più grandi e tentare di spezzare quella catena
che lega gli abitanti di Borgo Fossolungo, un posto “dove le giunture
del mondo si sfilacciano e dalle fessure escono le cose cattive”. Con
delicatezza e umorismo, Alessia Rossi prende spunto dal folklore locale
per creare una fiaba oscura, in cui indaga quanto potere hanno le storie
che ci raccontiamo.
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Sopra: Nelle due pagine iniiali vediamo a sinistra un'illustrazione in bianco e nero, piuttosto suggestiva, mentre a destra è riportata la ninna nanna che parla della Borda.
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero di Alida Pintus, le quali, col loro stile dettagliato ma allo stesso tempo un po' etereo, contribuiscono a creare la giusta atmosfera per i lettori: cupa e carica di inquetudine.
I disegni ritraggono scene descritte nei testi e i personaggi, i quali hanno un aspetto abbastanza realistico per quanto riguarda le proporzioni del corpo, mentre i volti sono un po' più esagerati (ma senza mai scadere nel caricaturale), con degli occhi grandi, probabilmente per renderli più espressivi. I personaggi inoltre non sono rappresnetati con tratti troppo netti, ma più con dei tratteggi, i quali comunque, grazie anche al colore, danno comunque ai personaggi un aspetto abbastanza solido, a differenza della figura soprannaturale della Borda. Questa invece è dipinta con degli acquerelli oppure con dei veloci tratteggi che le conferiscono un aspetto inquetante e meno "solido", più sbarazzino e impalpabile, ma senza dare però una sensazione di leggerezza, anzi, il colore nero con cui viene riempita la sua figura (che a volte diventa solo un'ombra) le conferisce un aspetto "psante" e minaccioso.
Le illustrazioni sono utili, oltre che per visualizzare l'aspetto dei vari personaggi della storia, anche per comprenderne le emozioni e i loro stati emotivi, ad esempio possiamo vedere il protagonista scocciato, rilassato, ma soprattutto spaventato o inqueto quando egli avverte la presenza della creatura vicina a lui.
Dei disegni graziosi, ma allo stesso tempo cupi e inquetanti, perfetti per far comprendere al lettore la situazione del protagonista e per aiutarlo a immergersi nella giusta atmosfera che il racconto vuole trasmettere.
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Sopra: Alcune illustrazioni in bainco e nero, a doppia pagina o a pagina intera, di Pintus, le quali ritraggono i personaggi della storia oppure la Borda.
"I NOTTURNI: La borda" di Alessia Rossi è una storia di paura che ruota attorno a questa creatura che gli abitanti di questo paese chiamano "La Borda", il quale si dice che fosse la madre di un bambino che annegò nella palude e che si impiccò... o forse la Borda è un'entità che è sempre esistita, e che a cui gli abitanti del paese hanno dato forma tramite le proprie paura... Chissà.
Il protagonista sembra riuscire a vederla, sebbene molti adulti continuino smettere in guardia i figli a riguardo. C'è da dire che il protagonista è un ragazzino abbastanza pessimista, uno di quelli che sta attraversando quella fase in cui vedono tutto cupo e dove hanno la sensazione di non piacere a nessuno, soprattutto perché non piacciono a se stessi in primis. Essendo la storia narrata in prima persona sentiamo spesso il punto del protagonista, il quale spesso si deprime e si sminuisce: "Se fossi il protagonista di un libro, credo che mi odierei a morte. Uno di quei personaggi che non ne fa una giusta, anzi, neanche mezza giusta, quello a cui dovresti gridare: "Oh, ma te la dai una svegliata? Reagisci!"
Già. Quello ero io.
Il tredicenne più basso della storia, la delusione più grande che si fosse mai vista, l'angolo, il pappagallo di sempre e protagonista più odiato in assoluto."
La storia infatti unisce elementi misteriosi e paurosi alla componente psicologica del protagonista, con cui probabilmente l'autrice spera che altri giovani possano identificarsi. Pian piano Tommaso infatti inizia a cambiare il suo modo di pensare, rendendosi conto che è lui il primo a permettere agli altri di prenderlo in giro (non dicendo nulla), oppure a isolarsi dai suoi amici (rifiutandosi di uscire con loro quando lo invitano fuori). Si rende conto di aver assunto un atteggiamento troppo passivo, autoconvincendosi del fatto di non essere abbastanza barvo o abbastanza in gamba. diventando così facile preda anche dei bulletti.
Una storia di paura, ma soprattutto psicologica, in cui l'autrice vuole esplorare la mente e gli stati d'animo di un adolescente che non crede abbastanza in se stesso e che quindi tende a sminuirsi e a intristirsi. Il foramato del libro non è molto grande e quindi la lettura risulta piuttosto veloce, anche grazie alle illustrazioni di Alida Pintus, dall'aspetto un po' inquetante e che aiutano i lettori a immergersi nell'atmosfera della storia, carica di paure. Paure che però, come il protagonista capirà, a volte appaiono più forti e più grandi di quanto non siano in realtà, perchè siamo noi stessi ad alimentarle e a ingigantirle.
Una storia adatta a essere letta a partire dai 12 anni, anche per quei lettori non particolarmente forti, d'altronde il formato del libro è stato concepito per "ricreare un'intimità maggiore con i lettori" e "assegnare una motivazione al gesto di scoprire il libro al suo interno,
con una doppia cover che rivela la bellezza dell’illustrazione al suo
doppio interno". Un'idea carina e originale, l'unica nota è però il costo, che è di 17 euro per avere tra le mani, alla fine, un libretto di 150 pagine, in copertina flessibile e dal formato piuttosto piccolo inoltre, accompagnato da un blocchetto di fogli bianchi pinzati assieme che non ho ben capito che scopo dovrebbero avere. Non sono sicura che un adolscente sia disposto a spendere, o a far spedere ai genitori, una cifra simile per avere poi un libro che leggerebbe nel giro di massimo due giorni.
Il volume è stato pubblicato nel 2025 dalle Edizioni Piuma, ha 148 pagine, una copertina flessibile, misura 16,5 cm d'altezza e 11,5 cm di lunghezza e costa 17,00 euro.