mercoledì 16 ottobre 2024

La grammatica giocando di Leda Luise

"La grammatica giocando" di Leda Luise e con le illustrazioni di Cristina Moretto è un'altra di quelle raccolte di poesie dedicate all'insegnamento dell'italiano alla scuola primaria su cui Luise aveva già pubblicato due libri: "Nel paese dell'ortografia" illustrato da Tiziana Furlan (2000) e "L'ortografia giocando" con le illustrazioni di Cecilia Brianese (2018).
 
 Sopra: Sulla copertina dallo sfondo di un giallo delicato compare in grande, sopra al titolo in arancione, la G di "Grammatica".
 
Questa è una raccolta di poesie e rime che trattano elementi grammaticali quali il nome, gli articoli,l'apostrofo, i verbi, gli aggettivi e i pronomi, le esclamazioni, le preposizioni, le coniugazioni, gli avverbi.
Per quanto riguarda il nome nelle poesie vengono affrontati vari suoi aspetti grammaticali tipo: i nomi collettivi, i nomi astratti, i nomi derivati, le alterazioni. Così come per gli articoli c'è la poesia dedicata a quelli determinativi e a quelli indeterminativi.
Le poesie sono quasi tutte abbastanza lunghe, anche se la loro lunghezza può variare tra i 10 e i 30 versi,  ma risultano sempre molto simpatiche, musicali e orecchiabili, anche perché hanno uno schema di rime baciate (AA BB).
 
 Io sono...
"Son alunno, son scolaro,
son allievo, son studente.
Beh, c'è più di una parola
perchè ora vado a scuola.

Sono figlio, son cugino,
son fratello e nipotino
e domando a chi mi sente:
"Ma di quanti son parente?"

Del negozio son cliente,
del dottore son paziente,
nella squadra giocatore,
in piaccia nuotatore.

Ma non so perchè mi vanto:
sono sempre io soltanto."

Alterazioni
"Se io una donna grande
posso chiamar donnone,
perchè di grande botte
non posso dir bottone?

[...]

Una brutta strega?
La chiamo stregaccia.
Ma di una foca brutta
non dicono focaccia.

E se un piccolo pesce
vien detto pesciolino,
perchè la pulce piccola
non si dice pulcino?"

Per colpa di un apostrofo
"Per colpa di un apostrofo mi son successe cose
a volte solo buffe, altre pericolose.

Di sera ero stanco, volevo andare a letto.
Su un piatto di bilancia mi ritrovai con l'etto

Perciò guardai in alto: brillava in ciel la luna.
Sentii suonare il tocco: avevo scritto l'una.

Vidi allora le stelle; volevo osservar loro.
Si fecero preziose: brillavano come l'oro.

[...]

Chi dice che non serve saper l'ortografia?
Se sbaglio con gli apostrofi è solo colpa mia."

 Sopra: La pagina in cui è riportata la poesia "Per colpa di un apostrofo".
 
Le poesie sono accompagnate dalle illustrazioni Cristina Moretto, le quali sono dipinte con colori acquerellati dalle tinte a volte più intense ed altre volte più delicate. Tra i colori maggiormente usati troviamo l'azzurro, il blu, il giallo, il verde, il marrone, l'arancione, il rosso.
A dire la verità lo stile dei disegni non mi fa impazzire, in quanto sembrano essere stati disegnati a mano da una persona che non sa propriamente disegnare, se non a un livello abbastanza elementare. I singoli elementi dell'immagine  appaiono piuttosto semplici,a che se sembra che l'artista si sia sforzata di arricchire la scena di vari dettagli in modo da farla risultare almeno curata.
 Le immagini rappresentano ciò che viene descritto nelle varie poesie. Ad esempio nella poesia "Io sono..." dove sono elencati i vari ruoli e posizioni sociali che un bambino assume all'interno della società vi sono dei disegni che ritraggono questi ruoli, per cui vediamo il bambino vestito col grembiule e lo zaino in spalla, il bambino dal fornaio, lui calciatore, lui assieme alla mamma, ...; Nella filastrocca "Nello zaino lo scolaro..." vengono descritti vari materiali e oggetti che uno studenti può avere nello zaino , che poi troviamo disegnati tutti intorno al testo (matita, caramelle, un gomitolo di spago); in "Quasi uno scioglilingua" è stato disegnato un bambino marinaio, visto che la prima parola, e successivi derivati, menzionata nella filastrocca è proprio "marinaio"...
 
 
 

 Sopra: Alcune pagine illustrate, le quali hanno disegni dal tratto un po' infantile, dipinti con delicati colori ad acquerello.
 
"La grammatica giocando" di Leda Luise e con le illustrazioni di Cristina Moretto è una raccolta di rime carine che trattano gli elementi della grammatica in modo simpatico e ironico.
Come scritto sul retro di copertina l'autrice "ha grande esperienza come insegnante, esperta nella didattica, nonché autrice di testi scolastici, si diverte a scrivere fiabe, racconti e filastrocche, simpatiche come queste. Riesce a comunicare ai bambini, attraverso il gioco o comunque in modo divertente, l’interesse per ciò che può sembrare noioso."
Come dicevo all'inizio avevo parlato di altri due libri di poesie scritti da questa autrice e anche gli altri due erano incentrati sulla grammatica e l'ortografia. Può essere un modo divertente e simpatico per fare ricordare ai bambini alcune regole grammaticali, specialmente se si fa loro imparare a memoria le filastrocche o una parte di esse.
 
Questo libro è stato pubblicato dalla Miachael edizioni nel 2012; ha 64 pagine, una copertina flessibile, misura 21 cm d'altezza e 15 cm di lunghezza e costa 9,50 euro.

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