Dopo una piccola pausa oggi vi parlerò nuovamente di un altro volume che fa parte della collana della casa editrice Motta Junior chiamata "Le
piccole Gioie", dedicata alle rime e alle filastrocche, nata "per scoprire il piacere delle rime e la musicalità delle parole". Il libro di oggi è: "Filastrocche per contare" di Corinne Albaut e Michel Boucher, e come si può intuire dal titolo questo libro della serie è una raccolta di filastrocche sui numeri.
Sopra: Le pagine relative alla poesia "Lo zero", dove il numero viene ripreso e rappresentato più volte nelle ruote del treno e negli sbuffi di fumo.
Sopra:
La copertina ci mostra un bambino che cioca con dei dadi.
Questo
volume della collana raccoglie tutta una serie di poesie dedicate ai numeri, come viene scritto sul retro di
copertina: "Filastrocche per giocare con i numeri e le cifre: dallo zero che non è niente e non vale un accidente, al trentatrè che fa rumore dentro di me, fino a milioni di gatti e di cani e a sei miliardi di umani".
Troviamo
così filastrocche dedicate a tutti i numeri dallo zero al dodici, poi quelle dedicate a numeri particolari come il trentatrè, il quaranta, il cento, il mille, il duemila, sei miliardi...
La cosa carina e interessante è che l'autrice ha legato ogni quantità numerica a un determinato elemento, ad esempio la filastrocca del tre si riferisce alla fiaba dei tre porcellini, quella del quaranta alla storia di Alì Babà e i quaranta ladroni, il quattro al quadrifoglio, il cento agli anni dormiti dalla Bella Addormentata, il sette ai giorni della settimana, il dieci alle dita delle mani...
Le
filastrocche di Corinne Albaut sono tradotte dal
francese da Anna Bergna e sono molto orecchiabili, carine e musicali,
con molti versi in rima baciata (AA BB) e qualcuno in rima libera che non seguono uno
schema preciso (anche se spesso mischia rima baciata a quella alternata).
Lo zero
"Lo zero non è niente,
non vale un accidente
e una lunga catena di zeri
non vale oggi come ieri.
Se un'altra cifra guida la danza,
lo zero assume molta importanza:
milioni e miliardi senza fatica
fa uscire dalla tua matita."
Quaranta contro uno
"Alì Babà
disse così:
"Apriti sesamo", e quello si aprì.
Dietro il portone c'era un tesoro:
perle, diamanti, gioielli d'oro.
Sembrava facile
riempirsi i calzoni,
ma ecco arrivare i quaranta ladroni.
Eran quaranta,
stupidi e forti,
ne bastò uno per farli morti".
Nove in orbita
"Nove pianeti
in circolazione
fanno una bella confusione.
Il sole vigila
molto attento
in mezzo a questo movimento.
A nessuno
consentirà
di cambiar strada per l'eternità."
Sopra: Le pagine relative alla poesia "Lo zero", dove il numero viene ripreso e rappresentato più volte nelle ruote del treno e negli sbuffi di fumo.
Ogni
filastrocca è accompagnata dalle illustrazioni di Michel Boucher sono molto carine e graziose, dai tratti semplici che disegnano figure con contorni ben definiti.
Nella
maggior parte dei casi per ogni filastrocca vi è un disegno a pagina
intera collocato a destra o a sinistra dei testi, mentre nella stessa
pagina in cui ci sono i testi vi è un disegno più
piccolo, che in questo caso rappresenta sempre il numero citato nella poesia. Curiosamente a volte questo numero, se è piccolo, viene ripetuto per tre volte, mentre in altri casi viene scritto una volta sola.
Sopra:
In queste pagine potete vedere un disegno a pagina
intera collocato a destra, mentre nella stessa
pagina in cui ci sono i testi vi è un disegno più
piccolo che riprende il numero trattato nella filastrocca, a volte viene scritto una sola volta (come nell'ultima immagine) e altre volte tre (come nella filastrocca sui tre porcellini).
Le
illustrazioni di questo volume cercano di rappresentare quanto descritto nei testi, ma anche quando le filastrocche si riferiscono ad elementi concreti come le dita delle mani, dei quadrifogli, quaranta ladroni ecc... l'artista non si è limitato a rimanere ancorato pedissequamente alla semplice rappresentazione di tali oggetti. Nei suoi disegni l'artista ha infatti spesso aggiunto degli elementi un po' astratti che rendono le immagini più interessanti, in quanto lasciano spazio all'interpretazione. Quando doveva rappresentare delle fiabe le ha rappresentate, comunque a modo suo, con i loro personaggi (lupi, Alì Babà, principesse addormentate). Per rappresentare invece i pianeti del sistema solare ha disegnato quest'ultimo in forma antropomorfa, come una sorta di divinità che comanda i pianeti.
I disegni hanno colori chiari e brillanti, tutti piuttosto intensi, che
riempiono gli elementi dell'immagine dai contorni semplici e precisi,
morbidi e tondeggianti.
Sopra: Nei suoi disegni l'artista ha spesso aggiunto degli elementi un
po' astratti che rendono le immagini più interessanti, in quanto
lasciano sazio all'interpretazione. Quando doveva rappresentare delle
fiabe le ha rappresentate, comunque a modo suo, con i loro personaggi
(nell'immagine al centro si vede ad esempio il personaggio di Alì Babà). Per rappresentare invece i
pianeti del sistema solare (ultima immagine) ha disegnato quest'ultimo in forma
antropomorfa.
"Filastrocche per contare" di Corinne Albaut è una raccolta di
filastrocche molto carine, graziose e orecchiabili, assolutamente deliziose, dedicate ai numeri. È interessante scoprire a quale elemento l'autrice ha legato un certo numero per parlarne in forma poetica. In certi casi ad esempio ha fatto riferimento alle fiabe, ritorna ad esempio quella dei tre porcellini (già ripresa anche nel volume "Filastrocche per giocare alla paura" o in "Filastrocche del lupo cattivo "), di Alì Babà (che compariva pure in "Filastrocche dell'alfabeto") e alla fiaba della Bella Addormentata nel bosco: "Cent'anni hai dormito, / Bella Addormentata: / hai chiuso gli occhi / e non ti sei più svegliata. / Hai chiuso gli occhi / e per cento anni / non hai avuto / gioie e affanni. / Il tempo per te / si era fermato, / sul tuo bel viso / non è passato. / Dieci volte / dieci anni / hai dormito: / a me sembra un tempo infinito".
Molto carine anche quelle che fanno riferimento a conoscenze di cultura generale o quelle che mandano un messaggio positivo o che fanno riflettere, come la filastrocca "Cinque continenti": "L'Africa e l'Europa, / l'Europa e le Americhe, / le Americhe e l'Asia, / l'Asia e l'Oceania. / Spuntano dagli oceani / per abbracciar la Terra, / per stare bene insieme / e non per far la guerra". Bella anche quella "Una per tutti" che ci ricorda l'importanza di trattare bene il nostro pianeta: "Quante stelle / nell'Universo, / nel contarle mi son perso. / Quanti granelli / nella sabbia del mare, / non li riesco nemmeno a pensare. / Di Terra / ne abbiamo una soltanto, / ma non c'è nulla che valga tanto / per quindici milioni / di gatti e di cani / e per sei miliardi di umani".
Le illustrazioni di Michel Boucher di questo volume sono carine e graziose, dai tratti semplici che disegnano figure con contorni ben definiti, l'artista non si è limitato a rappresentare semplicemente alla gli oggetti a cui le filastrocche fanno riferimento, ma na reinterpretato a modo suo i testi, aggiungendovi un ulteriore livello di lettura.
Tale libro illustrato è stato pubblicato nel 1997 col titolo "Comptines pour compter" dalla Actes Sud ed è stata edita in italiano dalla Motta Junior nel 2000. L'opera ha una copertina flessibile, misura 19 cm d'altezza e 10 cm di lunghezza, ha 64 pagine e costava 14000 LIRE. Attualmente i volumi ancora in vendita hanno un prezzo di 4,50€.
Come ho detto inizialmente questo volume fa parte di una collana chiamata "Le piccole Gioie" della casa editrice Motta Junior, una collana di rime e filastrocche "per scoprire il piacere delle rime e la musicalità delle parole". Ecco gli altri titoli della serie:
- "Filastrocche da mimare" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche da sgranocchiare" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche per diventare belli" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche in pigiama" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche dalla testa ai piedi" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche per giocare alla paura" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche per andare a scuola" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche di Natale" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche di cioccolato" di Corinne Albaut (1998)
- "Filastrocche di vento e di mare" di Corinne Albaut (1999)
- "Filastrocche dei segreti del bosco" di Corinne Albaut (1999)
- "Filastrocche per il mio compleanno" di Corinne Albaut (1999)
- "Filastrocche per prendere il sole" di Corinne Albaut (1999)
- "Filastrocche delle stagioni" di Monique Hion (1999)
- "Filastrocche in giardino" di Monique Hion (1999)
- "Filastrocche degli animali strambi" di Monique Hion (1999)
- "Filastrocche per il mio orsacchiotto" di Corinne Albaut (2000)
- "Filastrocche per contare" di Corinne Albaut (2000)
- "Filastrocche in riva all'acqua" di Corinne Albaut (2000)
- "Filastrocche dell'alfabeto" di Jo Hoestlandt (2000)
- "Filastrocche bislacche" di Monique Hion (2000)
- "Filastrocche di tutti i colori" di Corinne Albaut (2000)
- "Filastrocche sotto il tendone" di Francois David (2000)
- "Filastrocche della notte di Halloween" di Corinne Albaut (2000)
- "Filastrocche del tempo che fa" di Christian Broutin (2001)
- "Filastrocche di sabbia" di Thomas Scotto (2001)
- "Filastrocche a motore" di Corinne Albaut (2001)
- "Filastrocche per prendere la palla al balzo" di David François (2001)
- "Filastrocche dei miei giocattoli" di Corinne Albaut (2001)
- "Filastrocche del lupo cattivo" di Christian Havard (2001)
- "Filastrocche per un'orchestra" di Corinne Albaut (2001)
- "Filastrocche sulla strada" di Thomas Scotto (2001)
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