giovedì 29 agosto 2024

La cripta del vampiro di Sebastiano Ruiz Mignone

"La cripta del vampiro" scritto da Sebastiano  Ruiz Mignone e illustrato da Claudia Petrazzi è un romanzo a due voci: quelle dei giovani Bram Stoker e di Arthur Conan Doyle e di una loro estate passata assieme a risolvere un mistero.
 
   
Sopra: A sinistra l'edizione del 2017, al centro un'edizione più recente del 2022, mentre a sinistra un'edizione del medesimo libro edita però ne 1999 dalla Feltrinelli.
 
"Quella lontana estate del 1868 partivo per una vacanza; [...] Andavo in Scozia, ad Aberdeen, o meglio in un paese di quella contea, dove un fratello di mia madre avevuna casa sulla costa e, saapedo della mia salute cagionevole, ci aveva invitati a trascorrervi alcuni giorni. Ero felice.
Ancora non sapevo che in quell'estate la mia vita sarebbe cambiata e che sarebbe sato un bambino a cambiarla."
La vacanza in Scozia a casa dello zio si preannuncia alquanto noiosa per il giovane Bram Stoker, finchè conosce Arthur Conan Doyle, un ragazzino ben più giovane di lui ma con un gran coraggio e una grande passione per le indagini e i misteri. Infatti appena Doyle avvista Bram decide subito di fare amicizia con lui e ci coinvolgerlo nei suoi piani: "Bene, bene, magari quel ragazzo, nonostante l'apparenza, è simpatico, e qui ci sono così pochi ragazzi con cui giocare e ... potrebbe farmi comodo.
Devo assolutamente conoscerlo, non fosse che per la sua meravigliosa mamma. Sì, sì, devo farmelo amico." Ed in effetti i due diventano subito amici, come percepisce Bram: "Ho la certezza che tra noi sia scattato qualcosa, un'intesa che non ha bisogno di molte parole. Ci siamo piaciuti all'istante. Mi sono sentito lusingato dall'accoglienza che Arthur mi ha riservato. Sono sicuro che diventeremo grandi amici."
Un giorno i ragazzi trovano sulla spiaggia un fischietto prussiano che porta incisa l'iniziale del dell'imperatore Wilhelm, un tipo decisamente pericoloso. Inoltre il fischietto non reca segni di salsedine, per cui non è stato portato sulla spiaggia dal mare, ma qualcuno deve averlo perso nella sabbia. Quando poi i due ragazzi vanno a visitare il cimitero in una cappella abbandonata trovalo l'impronta di uno stivale e quini "A sentire Arthur, a Crooken Bay stava succedendo qualcosa di losco e minaccioso."
Poco dopo poi arriva a Stoke Moron un uomo "sui cinquant'anni, olto alto, dal portamento fiero, imponente, con un viso squadrato dai tratti marcati. Era vestito di scuro e con molta eleganza. Indossava un abito nero a coda di rondine, un cappello nuovo, lucente, un abito di ghette brune e dei pantaloni grigio perla." Bram scopre che l'uomo è un ospite e amico di suo zio e che si trattata del professor Arminius Vambery, un docente di lingue orientali all'Università di Budapest e a quanto pare "un vero esperto del soprannaturale e dell'insolito".
Arthur e Bram comunque decidono di ritornare al cimitero e di controllare meglio le cripte e infatti scoprono qualcosa di incredibile: dentro vi è nascosto qualcosa di parecchio pericoloso.
I due amici saranno catapultati in una strana storia di fantasmi e vampiri, che nasconde però un terribile intrigo. Un vento insolito soffia sul tranquillo villaggio scozzese di Crooken Bay: inquietanti presenze notturne animano il cimitero, tanto da far riemergere vecchie storie di fantasmi che abitano le umide cripte sotterranee. E, sullo sfondo, un misterioso intrigo che metterebbe i brividi a chiunque, ma non ai nostri due giovani investigatori: Bram Stoker e Arthur Conan Doyle!
 
  Sopra: A destra potete vedere un'illustrazione che mostra Bram e suo zio mentre guardano alcuni quadri di famiglia, a destra potete vedere invece come è il testo ad alta leggibilità di questo libro.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero Claudia Petrazzi che sono molto carine, nonostante abbiano dei tratti abbastanza semplici, dalle linee nette e ben marcate; esse sono comunque piuttosto curate e ricche di dettagli e, anche se sono in bianco e nero, riescono a rendere bene l'atmosfera un po' misteriosa e inquietante del libro con questi boschi dagli alberi spogli, questi cimiteri con delle grandi cripte, gli interni della magione così suggestivi...
I disegni sono solitamente di due tipi: a tutta pagina, dove i personaggi sono ritratti piccolini in mezzo a degli ampi passaggi, oppure a mezza pagina, questo tipo di immagini si concentra più su dei particolari, come ad esempio due personaggi visti da vicino che si  confrontano, oppure un oggetto o qualcosa che viene osservato più da vicino.
 
 

 
  Sopra: Alcune pagine illustrate, alcune a pagina intera, mntre in una (quella in basso a destra) il disegno occupa solo emzza pagina. In quest'ultima immagine inoltre potete vedere bene i due protagonisti, Doyle a sinistra e Stoker a destra, che si stringono la mano
 
"La cripta del vampiro" di Sebastiano Ruiz Mignone è un romanzo che narra una storia avvincente e intrigante, che vede la collaborazione di quelli che diventeranno due grand scrittori: Arthur Conan Dyle e Bram Stoker.
Tale libro è scritto secondo le caratteristiche dei libri ad alta leggibilità i quali:
- Hanno caratteristiche grafiche e un'impaginazione che favoriscono la leggibilità rendendoli accessibili anche ai bambini con DSA e BES.
- Usano la font "leggimi", studiata appositamente per chi ha difficoltà di lettura e in particolare la dislessia; creata dalla Sinnos nel 2006 in collaborazione di neuropsichiatri, pedagogisti e insegnanti. A quanto pare la stessa Sinnos ha collaborato con "Il Battello A Vapore" per la progettazione e realizzazione di questi libri ad alta leggibilità, tra cui appunto questo.
- Utilizzano una spaziatura e un'interlinea più ampie del normale.
- Il testo è sempre allineato a sinistra e le parole non vengono mai sillabate
- Le illustrazioni non interrompono le righe di testo 
Il libro ha la caratteristica di essere a due voci, cioè quella di Bram e quella di Arthur, in quanto i capitoli si susseguono dal punto di vista prima dell'uno e pi dell'altro, un capitolo ciascuno. Aad esempio Arthur già dal primo capitolo a lui dedicato fa trasparire la sua passione per i gialli, affermando: "Sì, sì, credo proprio che da grande farò l'investigatore. Indagherò sui casi più difficili e li risolverò, proprio come questo Chevalier Dupin. Sarò il terrore dei delinquenti e la stella polare della polizia." È descritto come un bambino di otto anni pieno di entusiasmo e sempre pronto a cimentarsi in nuove sfide, un bambino che ha voglia di crescere per mettersi alla prova, per questo l'idea di poter finalmente indagare su un vero mistero lo eccita così tanto. È anche un po' attaccabrighe, anche se, come spiega lui stesso, non ha mai aggredito i più deboli, ma anzi cerca invece di difenderli (motivo per cui finisce spesso in mezzo a delle liti). Oltrettutto è un gran chiaccherone, oltre che instancabile e, a volte, anche un po' rompiscatole.
Bram invece, ato, magrissimo, pallido, cagionevole di salute e tende ad essere più cauto, anche perchè ha un carattere più introverso e timido. Vive con lo zio Jonathan Markham a Stoke Moron, una "costruzione molto antica che risaliva - ci spiegò lo zio - all'epoca medievale...". Lo zio è un ex dottore che ha fatto fortuna negli affari in Sud Africa, per cui ora non pratica più la professione di medico, occupandosi delle sue due figlie Violet e Lorena.
Entrambi sono comunque dei grandi lettori e amano i libri. Ad esempio Bram afferma: "Insomma, essendo io uno di quegli strani individui che appartengono alla setta dei lettori, qui avevo trovato quello che si dice "pane per i miei denti". Fu allora che la mia vacanza cominciò ad apparirmi sotto una luce migliore." Invece Doyle afferma: "Ecco un'altra delle mie consolazioni: i libri. Mi piace molto rifugiarmi in essi e perdermi in mille avventure. Posso dire di essere un buon lettore, e coraggioso anche: ho letto quasi tutto Virgilio e Omero."
Poiché il libro racconta dell'infanzia e dell'amicizia di questi due bambini che diventeranno importanti scrittori ho guardato un po' le loro biografie reali, per capire quanto ci sia di vero e storicamente accurato nella storia scritta da Mignone: allora Stoker è nato effettivamente a Dublino, nel 1847, ed era cagionevole di salute che lo costrinse a passare la maggior parte della sua infanzia a letto a leggere.
Doyle  nacque invece ad Edimburgo nel 1859, per cui era di ben 12 anni più giovane di Bram. A quanto pare Doyle era il secondo di 10 figli, mentre nel libro di Mignone si parla solo di tre sorelle maggiori, di cui una morta giovane e le altre sono andate in Portogallo e in America. Sempre in questo romanzo Arthur spiega di andare in una scuola a Edimburgo e in effetti Doyle iniziò i suoi studi presso una scuola della sua città (non ho trovato riferimenti specifici) per poi proseguirli presso la Hodder Preparatory School nel Lancashire. Doyle durante la sua vita praticò inoltre molti sport, tra cui proprio la boxe.
Stoker e Doyle si conobbero veramente, ma non da bambini, quando Bram aveva già stretto da tempo un'amicizia con l'attore Henry Irving, di cui divenne anche segretario e confidente, e che gli permise di conoscere il pittore James Abbott Whistelr che Doyle. Purtroppo è difficile riuscire a recuperare in internet notizie precise sull'infanzia dei due autori, in quanto molte notizie riportate riguardano piuttosto la loro vita da adulti.
A tale proposito ci viene incontro lo scrittore, che alla fine del racconto scrive alcune note dicendo ad esempio: "Premesso che tale storia è di pura fantasia, è doveroso tuttavia ricordare che Bram Stoker era davvero un ragazzo timido e malato, e che Arthur Conan Doyle possedeva invece fin da bambino un carattere forte ed estroverso unito ad un fisico atletico e sano." Riguardo agli altri personaggi "hanno nomi inventati dagli stessi due scrittori" e che l'autore ha trovato nelle loro opere, sotto altre forme e caratteri.
La storia narrata comunque è piuttosto avvincente e intrigante, anche se la parte avventurosa inizia dopo circa il primo terzo del libro, in quanto diversi capitoli iniziali sono dedicati a far conoscere al lettore i personaggi e l'ambientazione, nonché al formarsi e al cimentarsi dell'amicizia tra i due ragazzi, che si conoscono per la prima volta. Il mistero in cui i due giovani incapperanno è abbastanza grosso e vede coinvolta la sicurezza del paese e la vita di molte persone.
Purtroppo comunque non c'entra nessun vampiro, anche se ammetto che in questo il titolo è un po' fuorviante, anche perché è vero che c'è una cripta che contiene cose pericolose, ma nel libro non viene mai chiamata cripta del vampiro, né vi sono voci che qualcuno abbia visto qualche vampiro viverci. Diciamo che la storia si basa più su una minaccia politica e alla sicurezza pubblica e del paese, complotti, misteri e indizi da seguire senza però che ci sia nulla di soprannaturale (tranne Arthur che comunica con i suoi defunti antenati con delle lettere su un tavolo, ricevendo risposta ogni tanto), anche se comunque l'avventura non mancherà.
L'amicizia tra i due protagonisti comunque è molto carina e ben rappresentata e riuscirà a superare qualsiasi ostacolo, dando vita a un racconto carino, indicato a partire dagli 8 anni e che potrebbe incuriosire i lettori e farli approcciare a due grandi autori come Stoker e Doyle, e chissà che, quando saranno un po' più grandi, si ricorderanno i loro nomi e andranno a cercare le loro opere. Come scrive lo scrittore: "Questo racconto vuole essere un omaggio alla loro arte."
 
Questo volume era già stato edito nel 1999 dalla Feltrinelli Editore col titolo "L'estate di Bram" ed è stato poi pubblicato nel 2017 dalle Edizioni PIEMME. Quest'ultima edizione ha una copertina flessibile, ha 224 pagine, misura 18,8 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costa 9 euro (l'edizione più recente del 2022 in rigida è stata portata a 10,50 euro).

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