martedì 26 dicembre 2017

Se io fossi… di Susanne Woolcott (Santoro's Gorjuss)

"Se io fossi..." è un albo illustrato che fa parte del brand Santoro's Gorjuss (che comprende non solo libri illustrati, ma moltissimi altri accessori: tazze, borse, carte da gioco, bambole…), prodotto dalla Santoro London, una compagnia fondata da Lucio e Meera Santoro nel 1984 che si occupa di "lifestyle fashion accessory". L'illustratrice di questo brand è Susanne Woolcott, mentre l'autrice di quest'opera, in particolare, è Marina Marazza.

Sopra: L'immagine che possiamo vedere sulla copertina del volume non è presente all'interno del libro.

La storia (se così possiamo definirla) contenuta in quest'opera è molto semplice: in ogni pagina viene posta la domanda "Se io fossi…" e, ogni volta, la frase viene completata con una differente risposta: una sirena, una nuvola, una principessa, una volpe, una barchetta, un libro, un cavallo, un uccellino, una città, un pasticcino, un albero, un ragno, un arcobaleno, uno scoiattolo, un fiore, un orologio, un tamburo, un pupazzo di neve, un gomitolo, una ballerina, un gatto, una mela. Ogni quesito è accompagnato da una breve descrizione, ricca comunque di elementi poetici, metaforici, fantastici e immaginativi (una descrizione che quindi vuole essere solo in minima parte fedele alla realtà) che spiega cosa si potrebbe fare se ci potessimo trasformare in questi elementi, ad esempio:

"Se io fossi una nuvola…
sarei soffice come ZUCCHERO FILATO e saprei modellarmi
in tutte le forme del sogno per incantare
gli innamorati quando alzano il naso al cielo.
Trasformerei la pioggia in PERLE SCINTILLANTI
che ordinate in esili fili di seta
uniscano il cielo e la terra per sempre".

Ovviamente i testi puntano molto su elementi "carini", che richiamano a cose piacevoli, belle e preziose, utilizzando comunque anche alcuni nomi, aggettivi o verbi non proprio comunissimi per i bambini (molto giovani) della fascia d'età a cui quest'opera si rivolge: "ippocampi", "glassa", "guizzo", "luccichio", "risacca", "strida (dei gabbiani)", "melodiosa", "scintillanti", "stropicciato","estasiati", "vermiglia", "beccherei", "schizzerei", "armonizzerei", "palpita". In questo modo i bambini che riceveranno questo libro avranno l'occasione di poter imparare qualche parola nuova (il testo può essere utile soprattutto nelle descrizioni), anche se talvolta (per fortuna non spesso) alcune parti fanno riferimento a stereotipi e i testi rischiano di scadere un po' nel banale e nel qualunquismo, finendo per essere anche un po' troppo sdolcinati a volte. Questi elementi li ho trovati particolarmente evidenti ad esempio nelle pagine in cui ci si chiedeva "Se io fossi una principessa". Infatti il testo, in quella parte, recita così:

"Se io fossi una principessa…
… avrei un sorriso per tutti e la gentilezza nel cuore.
TINGEREI DI ROSA IL MONDO
e danzerei leggera tra le stelle del firmamento
diffondendo messaggi d'amore.
Mi innamorerei del mio PRINCIPE AZZURRO
e starei con lui per sempre, FELICE E CONTENTA."

Fortunatamente le altre parti del testo contenuto in questo albo illustrato non sono così eccessive e, anzi, le descrizioni fatte di alcuni elementi magari anche un po' insoliti in cui immedesimarsi presentano anche spunti interessanti (ad esempio quella "Se io fossi un tamburo" o "Se io fossi un gatto").
La fine del libro invece è ovviamente un po' scontata: l'ultima domanda che viene posta nell'ultima pagina infatti è "Se io fossi me stessa". A questo punto l'opera si conclude dicendo che se noi fossimo noi stessi potremmo essere tutto ciò che vogliamo e "Anche molto di più perché… io sono io, fragile e forte, unica e meravigliosa", in quanto un'opera con queste premesse non poteva che concludersi con il fatto di ricordare al lettore/lettrice quanto sia importante essere se stessi, così che ciascuno potrà essere ciò che vuole. Una conclusione non proprio originalissima, ma che comunque vuole trasmettere un messaggio positivo.

Sopra: Nell'immagine che rappresenta il desiderio di essere una principessa predomina in assoluto il colore rosa.

Come spiega la stessa artista la sua arte vuole essere l'espressione profonda di un'innocenza ormai lontana, una ricerca continua di sicurezza e conforto.
Le illustrazioni realizzate da Susanne Woolcott sono belle e originali, evocative e poetiche, e presentano al lettore un mondo onirico e incantato, che trasmette una sensazione di calma. Un mondo abitato da giovani fanciulle dai tratti dolci, delicati ed essenziali, con espressioni un po' enigmatiche, che trasmettono sensazioni di dolcezza e malinconia.
Le bambine che la Woolcott ritrae presentano tratti distintivi molto particolari, quali: forme del corpo acerbe, corpi disegnati con tratti semplici e mai troppo dettagliati, visi tondeggianti, occhi quasi completamente neri (in cui non vi è distinzione tra parte bianca, iride e pupilla) e dalla forma allungata (in verticale) e l'assenza della bocca. Queste bambine hanno inoltre molto spesso i capelli neri e indossano quasi sempre delle calze a righe bianche e nere.

  
Sopra: Le bambine protagoniste delle opere della Woolcott presentano tratti distintivi molto particolari: l'assenza della bocca, occhi totalmente neri e dalla forma allungata, forme del corpo acerbe con visi tondeggianti dai tratti dolci ed essenziali.

Questi personaggi non si presentano mai da soli sulla scena, ma sono sempre accompagnati da altri elementi quali: alberi, fiori, animali, giocattoli e accessori vari; elementi importanti che contribuiscono a dare voce all'immagine.
I colori che l'artista utilizza sono molti e spaziano dal rosa pallido, al rosso rubino, al blu zaffiro, al verdone, al marrone cioccolata, al grigio pallido… e naturalmente non manca mai qualche elemento nero.





Sopra: I personaggi della Woolcott si presentano sulla scena sempre in compagnia di qualche altro elemento che contribuisce a dare voce all'immagine. Nel caso delle immagini qui sopra abbiamo ad esempio scoiattoli, una torta e dei pasticcini e un cavallo. Notare inoltre la varietà di colori scelti dall'artista, che variano da tinte forti (come nella prima e terza immagine) a delicati colori pastello (come quelli nella seconda immagine).

"Se io fossi..." è un albo illustrato molto carino, il quale merita soprattutto per le illustrazioni in esso contenute, che hanno uno stile originale e sono evocative e poetiche. I testi, seppur con qualche caduta di stile in alcune parti, presentano comunque elementi positivi che possono essere valorizzati. I testi, inoltre, mirano a trasmettere un messaggio che, seppur non molto originale o innovativo, è positivo e potrà comunque piacere ed essere apprezzato dalla fascia di pubblico a cui l'opera è destinata.

Questo libro illustrato è stato pubblicato dalla Pon Pon Edizioni s.r.l. nel  2014. Quest'opera ha 48 pagine e misura 35,9 cm d'altezza e 25,5 cm di lunghezza, ha la copertina rigida, e costa 15 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

martedì 19 dicembre 2017

Dead Moon di Luis Royo

"Dead Moon" di Luis Royo è una graphic novel che narra la storia di due famiglie rivali e dei rispettivi sovrani, Marte e Luna.

Sopra: La copertina di "Dead Moon" mostra il bel volto della principessa Luna in primo piano, mentre guarda dritta verso il lettore.

Protagonisti di questa storia sono Luna e Tai Yi (soprannominato Marte): la prima è la principessa della famiglia You, una ragazza dalla pelle molto pallida e fredda (tanto che chiunque la tocchi ne viene ustionato), di cui un solo bacio può uccidere un uomo; il secondo è il sovrano degli Chan, i guerrieri che proteggono la città di Louyang e che vivono in una fortezza sul lato ovest di quest'ultima, Marte è anche colui che anni prima aveva ucciso i genitori di Luna.
Sebbene le due famiglie siano rivali, e la principessa Luna brami vendicare la morte dei propri genitori, il re Marte è attratto dalla principessa, che aveva visto solo una volta quand'era ancora bambina, e la brama.
Una notte la principessa Luna si reca alla fortezza della famiglia Chan per placare la sua sete di vendetta, riuscendo ad uccidere alcuni soldati presenti nel salone del castello di Marte grazie a sortilegi e formule magiche. La principessa, tuttavia, attratta da Marte fa tacere i suoi stregoni che, nella ritirata dal castello nemico, vengono decimati.
A seguito di questa disfatta la principessa, assieme a un piccolo gruppo di streghe che diventeranno la sua guardia personale, decide di imparare a combattere e, un anno dopo quanto accaduto alla fortezza della famiglia Chan, compie una nuova strage, stavolta nel quartiere dei poeti, sperando di trovarvi anche Marte. Quest'ultimo tuttavia non si trovava là, ma in compenso Luna ne uccide il fratello, che era un musicista. In seguito a questo accaduto Marte si decide ad attaccare la fortezza degli You. Nonostante Marte e Luna inizino a combattere tra loro alla fine il desiderio e la loro attrazione reciproca prevalgono, facendo scatenare però tutta una serie di catastrofi naturali: terremoti, inondazioni e un'eruzione vulcanica. I soldati di entrambi gli schieramenti cercano allora di raggiungere i due principi per ucciderli e salvare così il mondo, in quanto la loro era "Una passione così smisurata da non poter esistere sulla terra. Era un amore da dei, un desiderio che poteva esistere solo al di sopra delle nuvole".
Quando i soldati giungono però nel salone trovano tuttavia solo il corpo senza vita di Marte, coperto di piaghe, ma col sorriso sulle labbra, mentre la principessa Luna è sparita, volatilizzata. La città, distrutta e abbandonata, scomparve quella stessa notte sotto terra .

Sopra: Questa illustrazione rappresenta il momento in cui Marte entra nel salone del castello della famiglia You e si prepara a combattere con la principessa Luna. Notare la quantità dei dettagli e come il colore predominante sia il nero, tinta che fa esaltare ancora di più il corpo pallido e l'abito bianco della principessa.

Le bellissime illustrazioni di Luis Royo accompagnano questa storia ambientata in un oriente antico e fuori dal tempo, abitata da leggiadre, pallide e bellissime fanciulle e feroci, mascolini e sanguinari guerrieri, immergendo il lettore in un'atmosfera d'altri tempi.
Le illustrazioni di Royo sono molto realistiche, ricche di dettagli e sfumature. Davvero incredibile il lavoro che l'artista ha fatto su drappeggi e stoffe (specialmente quelle molto sottili), che è riuscito a rendere davvero reali, tanto che il lettore potrà quasi percepirne, attraverso il semplice sguardo, la morbidezza e l'impalpabilità (soprattutto quelle che coprono il corpo della principessa Luna).


  
Sopra: Le illustrazioni di Royo sono molto realistiche, nonché ricche di sfumature e di dettagli. Particolatamente degno di nota il lavoro che l'artista ha fatto sui vari drappeggi delle stoffe, riuscendo a renderle davvero realistiche.

Nella maggior parte delle illustrazioni predominano tinte scure, soprattutto negli sfondi, che mettono in risalto il candore della principessa Luna. In qualche tavola a volte spicca anche il colore rosso: talvolta quello del sangue delle battaglie e talvolta quello degli abiti indossati dalla principessa o dal principe. Ne risulta che le tinte che ricorrono maggiormente in quest'opera sono: il nero (presente sia sugli edifici che negli abiti dei personaggi), il rosso e il bianco.

  
Sopra: Nelle illustrazioni presenti in quest'opera predominano colori tetri e scuri, presenti specialmente negli sfondi. Tali tinte contrastano, mettendoli in risalto, il colore bianco della pelle e degli abiti della principessa e il rosso presente, come potete vedere nelle immagini qui sopra, negli abiti dei personaggi.

Un'opera che racconta una storia che può anche essere interessante, anche se magari non particolarmente originale e talvolta anche un po' banale (ma d'altronde Luis Royo è un artista, non uno scrittore), accompagnata da illustrazioni bellissime, piene di passione, sensualità e molto di impatto.

Questo libro illustrato è stato pubblicato nel 2009 dalla NORMA Editorial S.A. ed edito in italiano dalla Rizzoli Lizard sempre nel 2009. Quest'opera ha 128 pagine e misura 36,7 cm d'altezza e 21 cm di lunghezza, ha la copertina rigida, e costa 22 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 11 dicembre 2017

Il bosco addormentato di Rebecca Dautremer

"Il bosco addormentato" è un albo illustrato da Rebecca Dautremer che riprende la fiaba de "La bella addormentata nel bosco", calandola però in un'ambientazione differente, più urbana.

Sopra: La copertina de "Il bosco addormentato" mostra uno degli abitanti addormentati della cittadina che il lettore potrà vedere all'interno dell'opera.

L'opera inizia con una nota dell'autrice e illustratrice Rebecca Dautremer, la quale invita il lettore a guardare, nella pagina accanto, due uomini che discutono e che sembrano intenzionati ad andare a fare una passeggiata. Due uomini che "Vont parler d'une historie qui te rappelera (ti ricorderà) quelque chose (qualche cosa), je crois (credo) "
Dopo alcune pagine a colori il lettore potrà infatti scorgere i due uomini, un ragazzo e un uomo sulla sessantina, che camminano l'uno accanto all'altro. Arrivati in prossimità di una città l'uomo più anziano fa notare al più giovane che non si avverte nessun rumore, se non quello della polvere nel vento. Pian piano infatti si inizieranno a vedere figure addormentate: un cavaliere, due bambini, un'anziana con una cascina, una banda di musiciste, una donna in bicicletta, due pugili….
Mentre il lettore osserva il susseguirsi di tutti questi personaggi addormentati l'anziano continuerà a parlare col giovane, commentando la situazione (con frasi del tipo: "C'est tres etrange, n'est-ce pas?") e spiegando al ragazzo che, sebbene codeste persone possano sembrare morte in realtà sono addormentate, addormentate da ben 100 anni a causa di un incantesimo.
Mentre l'uomo più anziano continua a parlare, senza che il giovane gli dica una sola parola, discutendo di cosa, o chi, ci possa volere per risvegliare tutto ciò, i due uomini a un certo punto si imbattono in una donna, una fioraia, che sta dormendo per terra. Vediamo allora il ragazzo allontanarsi dall'anziano (che nel frattempo lo chiama "Mon Prince"), il quale chiede al giovane dove sta andando.
Vediamo poi il ragazzo a colori (mentre prima era sempre stato disegnato in bianco e nero, di piccole dimensioni) che guarda sorridendo verso il lettore, stringendo il suo cappello tra le mani davanti al negozio di fiori…e nella pagina successiva possiamo osservare tutti i personaggi che abbiamo visto addormentati risvegliarsi.

Sopra: Un'illustrazione con cui l'artista ha rappresentato uno degli abitanti addormentati della cittadina.

Le illustrazioni presenti nel libro sono molto belle, e in questo caso rivestono anche una notevole importanza in quanto permettono al lettore di cogliere certi significati, certe sfumature, che le sole parole non sarebbero state capaci di esprimere (anche perché i testi presenti nel volume sono assai pochi, e consistono più che altro in un monologo).
Le illustrazioni di quest'albo presentano una struttura alquanto particolare in quanto ve ne sono di due tipi: le prime sono quelle che rappresentano l'uomo anziano e il giovane, mentre le seconde sono quelle che mostrano al lettore gli abitanti addormentati della cittadina. Le prime sono dei disegni molto semplici, dai quali l'artista ha eliminato ogni elemento superfluo: in esse infatti vengono rappresentati solo i due personaggi, di piccolissime dimensioni, senza alcun colore, alcuna ombra e alcuna sfumatura, immersi in un bianco totale (per indicare l'assenza del paesaggio). Le seconde invece sono immagini a tutta pagina, ricche di colori e di dettagli (le quali probabilmente rappresentano ciò che vedono i due protagonisti del racconto).


Sopra: Nelle facciate a sinistra possiamo vedere il primo tipo di illustrazioni: disegni molto essenziali e semplici, dai quali è stato tolto ogni elemento superfluo (colori, sfondi, ombre, sfumature…). In quelle a destra troviamo invece il secondo tipo di immagini presenti in quest'opera: illustrazioni a tutta pagina, ricche di dettagli e di colori e con sfondi ben delineati.

Questa diversità sta probabilmente ad indicare che gli elementi rappresentati nei due diversi tipi di disegni (i due uomini da una parte e gli abitanti addormentati della cittadina) si trovano come su due piani differenti. A tale proposito vi è un'illustrazione molto interessante in cui, alla fine, vediamo il ragazzo dirigersi verso il lettore, avvicinandosi sempre di più a quest'ultimo finché la sua figura finisce addirittura per uscire dai bordi della pagina … e nella pagina successiva ritroviamo il giovane immerso in un'illustrazione a colori, in cui anche lui ora è colorato, proprio come gli altri personaggi addormentati che avevamo visto precedentemente.



Sopra: Nella pagina più in alto vediamo il giovane venire verso il lettore, avvicinandosi così tanto che la sua figura esce dalla pagina; in quella più in basso, successiva alla precedente, vediamo il ragazzo immerso in un'illustrazione a colori, mentre a sinistra l'uomo più anziano gli sta chiedendo dove sta andando. Queste pagine rappresentano evidentemente un momento di passaggio, di transizione.

E' interessante notare che l'ultima pagina di quest'opera, quella in cui c'è l'illustrazione che ci mostra tutti i personaggi addormentati mentre si risvegliano, è come i disegni del primo tipo (molto essenziali, in bianco e nero, senza alcuno sfondo), infatti tra tutti questi abitanti che si risvegliano possiamo vedere, un po' più indietro, anche l'uomo anziano che stava accompagnando il giovane, nonché il giovane stesso mentre tiene per mano la fioraia.

Sopra: L'ultima immagine dell'albo mostra al lettore tutti i personaggi visti in precedenza nella storia: il giovane e l'uomo più anziano, gli abitanti e gli animali che in precedenza erano addormentati.

Questo lavoro della Dautremer è davvero molto bello e interessante, un'opera che lascia che sia il lettore a riflettere sui significati del racconto, presentando una storia dal ritmo lento e calmo, che permette al lettore di gustarsi le splendide illustrazioni dell'artista.
Sebbene potrebbero essere molte le domande che il lettore può porsi (chi sono ad esempio i due uomini che vediamo all'inizio della storia, quali sono gli elementi comuni rispetto alla fiaba della Bella Addormentata ecc…), un'interessante riflessione potrebbe essere fatta, ad esempio, a proposito del titolo del libro: "Il bosco addormentato", in quanto la storia narrata in quest'opera non è ambientata in un bosco, ma bensì in una cittadina, sebbene questo paese in effetti sembrerebbe trovarsi all'interno di un bosco.
Un'opera molto bella e interessante, ricca di mistero, di magia e di atmosfera.

Questo libro illustrato è stato pubblicato originariamente nel 2016 col titolo "Le bois dormait" dalla Sarbacane editeur de creation ed è stato edito in italiano dalla Rizzoli nel 2017 col titolo "Il bosco addormentato". Quest'opera ha 80 pagine e misura 33,8 cm d'altezza e 29,5 cm di lunghezza, ha la copertina rigida e costa 20 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 4 dicembre 2017

Baci che furono e che non furono di David Aceituno e Roger Olmos

Dopo un bel po' di tempo (novembre del 2015, quando recensii "Storia del bambino buono. Storia del bambino cattivo") torno a parlare di un artista (di cui in effetti dovrei parlare molto di più su questo blog) molto affermato e che ha pubblicato diverse opere, molte delle quali tradotte in italiano: Roger Olmos. In questo post vedremo l'albo illustrato "Baci che furono e che non furono", illustrato da Roger Olmos e scritto da David Aceituno.

Sopra: L'illustrazione sulla copertina di "Baci che furono e che non furono" è un chiaro riferimento alla fiaba de "Il principe ranocchio".

Come molti sanno il bacio è uno momento importante, o comunque speciale, nella vita di una persona ed esso rappresenta sicuramente uno tra i momenti più importanti, se non proprio la scena culmine, nelle storie di molte opere (cinematografiche, fumettistiche, letterarie...). Ebbene, quest'opera di Aceituno e Olmos raccoglie alcuni dei baci più belli della letteratura, delle fiabe, di personaggi reali e immaginari, per far cogliere al lettore l'importanza che questo gesto ha rivestito nell'esistenza dell'uomo.
Questo volume propone al lettore diverse tematiche e argomenti riguardanti i baci: con personaggi che si chiedono da dove vengono, altri che invece spiegano come si cucinano, qualcuno che riporta il bacio più lungo della storia o un breve trattato sulle maniere di chiederne uno, si parla di baci con superpoteri o di baci timidi, di quelli che sanno di sale, del bacio perfetto, di quello scritto, di quello cantato in una canzone, di quello atteso, del bacio pirata, di quello della sarta o della zia Emilia, del bacio segreto, di quelli proibiti, di quello termometro (per capire se un bambino ha la febbre)...
Naturalmente si riportano anche molti baci di personaggi della letteratura, di romanzi classici o di fiabe, come: il bacio nascosto di Wendy, baci di sirene, quelli di Romeo e Giulietta, il bacio scritto di Cyrano, quello atteso di Penelope (moglie di Ulisse), quello del pirata Barbanera, la collezione di baci della Bella Addormentata, il bacio proibito di Ginevra e Lancillotto...



Sopra: Più in alto un bacio proibito (probabilmente quello tra Lancillotto e Ginevra), mentre più in basso possiamo vedere il bacio scritto, che fa riferimento al personaggio letterario di Cyrano.

I testi sono costantemente accompagnati dalle bellissime illustrazioni di Roger Olmos, evocative, piene di poesia e di pathos, capaci di colpire subito il lettore, nonché ricche di colori forti, accesi e intesi. Sono illustrazioni ricche, sia di significati che di particolari e dettagli da non sottovalutare, e a tale proposito è interessante segnalare che, verso la fine dell'opera, vi è una pagina che riporta come titolo "Personaggi non così secondari". In questa pagina sono riportati alcuni personaggi secondari, tutti accompagnati da una loro breve descrizione, che appaiono in alcune illustrazioni dell'artista presenti in questo libro, personaggi che "Malgrado passino inosservati in libri, trattati e film, la loro partecipazione è essenziale allo sviluppo della storia, delle letteratura e dei baci". Ciò dimostra come nelle tavole di Olmos ogni personaggio, ogni particolare sia importante poiché non è stato posto lì casualmente, lasciando all'osservatore il compito di interpretare le illustrazioni in cui sono stati inseriti (d'altronde solitamente i disegni di questo artista sono spesso alquanto surreali).



Sopra: Le illustrazioni di Olmos sono ricche di dettagli e di colori, e si fondono perfettamente con i testi, come si può vedere nelle immagini qui sopra.


Sopra: Ecco la pagina che riporta alcuni dei personaggi secondari presenti nelle illustrazioni dell'artista. In alto a destra possiamo ad esempio notare Il Bardo, che compare nell'immagine che vi ho riportato poco sopra (quella col titolo "Baci proibiti).

"Baci che furono e che non furono" è un albo illustrato molto bello, con testi ben scritti, dal taglio un po' ironico e divertente, e delle splendide illustrazioni, ricche di colori e di dettagli, che tra l'altro si fondono perfettamente con i testi, permettendo al lettore un'esperienza ricca e soddisfacente.

Questo libro illustrato è stato pubblicato originariamente nel 2011 col titolo "Besos que fueron y o fueron" dalla Random House Mondadori S.A. ed edito in italiano dalla Maria Margherita Bulgarini nel 2013. Quest'opera ha 80 pagine e misura 30,6 cm d'altezza e 27,6 cm di lunghezza, ha la copertina rigida, e costa 18 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.