lunedì 21 luglio 2025

SPECIALE: libri non illustrati (MISTERO e PAURA, ADOLESCENZA e CRESCITA)

In questo speciale dedicato ai libri non illustrati (mentre il mio blog sarebbe specializzato in quelli con illustrazioni e immagini) vi parlerò prima di due romanzi horror per ragazzi degli anni Novanta: "Un cadavere irrequieto" di Malcom e "L'estate della paura" di Simmons.
In entrambi i romanzi vediamo dei ragazzini avere a che fare con inquietanti mostri: nel primo una ragazzina deve vedersela con una cadavere che ha ripreso vita, mentre nel secondo un gruppo di ragazzini deve sconfiggere un'entità maligna che risiede nella loro cittadina e si mette a mietere vittime (sì, in modo molto simile a "It" di King).
Tra l'altro Dan Simmons (Peoria, Illinois, 1948) è uno dei massimi scrittori americani di science fiction, fantasy e horror, vincitore dei premi Hugo, Nebula, Bram Stoker e Locus (per ben 11 volte). Tra le sue opere maggiori ci sono ad esempio la saga dei "Canti di Hyperion" ("Hyperion", "La caduta di Hyperion", "Endymion", "Il risveglio di Endymion", "Gli orfani di Helix"), i cicli di "Ilium" ("Ilium. L’assedio" "Ilium. La rivolta", "Olympos. La guerra degli immortali", "Olympos. L’attacco dei voynix"), di "Joe Kurtz" ("Un caso difficile", "Un caso glaciale", "Un caso d’acciaio"), i romanzi "Il canto di Kali", "Danza macabra", "Gli uomini vuoti", "Il grande amante", "Vulcano", "Drood", "Flashback" e "Everest: alba di sangue", oltre anche al ciclo di "Elm Haven", di cui fa parte il libro di cui vi parlerò, "L’estate della paura", e il suo seguito: "L’inverno della paura".
Anche il terzo romanzo che vi propongo ha come protagonisti degli adolescenti o, per esattezza, delle adolescenti. Se in "L'estate della paura" seguiamo le avventure di un gruppetto di ragazzini, tutti maschi, in "Girls" seguiamo un gruppo di ragazze (come suggerisce il titolo) alle prese con i cambiamenti del proprio corpo ma anche eventi più gravi e pericolosi.
 

"UN CADAVERE IRREQUIETO" di Jahnna N. Malcom, con 208 pagine, edito nel 1993 dalla Mondadori Editore (costo 18.000 LIRE. Titolo originale: "Scared Stiff", 1991).
Cosa fareste, se ogni tanto vi toccasse convivere con un paio di cadaveri parcheggiati al pianterreno e in attesa di farsi belli per il proprio funerale?
Kelly Anderson, figlia di un impresario di pompe funebri, accetta con difficoltà queste inquietanti "presenze", ma neanche nei suoi incubi più terribili ha mai pensato che uno di quegli immobili "ospiti" possa alzarsi e camminare, mosso da un odio che va oltre la vita: "Dal corpo provenne un altro breve grugnito. Tutt'e due i ragazzi indietreggiarono e guardarono inorriditi la figura drappeggiata di di bianco mettersi lentamente a sedere.
- È... è vivo! - Matt afferrò Chance per un braccio e lo tiro indietro con uno strattone, mandandolo a sbattere contro la lettiga vuota, che rotolo via e sbatté contro la parete opposta.
Matt corse alla porta gridando: - Kelly! Aiuto! Vieni giù, presto!
Chace, che si era aggrappato al lavello, fissò il corpo seduto sulla lettiga. Il movimento improvviso l'aveva colto di sorpresa, però non era ancora realmente impaurito. Sapeva che a volte, dopo la morte, i nervi continuano a inviare impulsi elettrochimici che fanno contrarre e contorcere i muscoli, simulando la vita là dove non c'è. [...]
Io ricordo di quell'episodio evitò che Chace cadesse nel panico. Ma quel che accadde subito dopo gli fece rizzare i capelli.
Lentamente la testa del cadavere si girò verso di lui, e gli occhi indossati si aprirono di scatto. Due ardenti pupille arancioni lo fissarono. Le labbra si mossero senza emettere suono e poi una mano ossuta emerse annaspando dal lenzuolo.
Questo ebbe il suo effetto. Gli occhi di Chace di rovesciarono all'indietro, le ginocchia cedettero e mio fratello piombò a terra con un tondo sonoro."
Kelly e Chace sono fratelli e i loro genitori gestiscono un'impresa su pompe funebri: "È un lavoro che mi dà i brividi. E non capisco perché dobbiamo vivere proprio dentro l'impresa di pompe funebri. Papà sostiene che così vuole la tradizione, senza contare che questo facilità gli affari. Secondo me, dovrebbero occuparsi di affari di altro genere.
La nostra è una vecchia casa scricchiolante, nel centro di Fairfield, Maryland. La maggior parte dell'edificio - pianterreno, garage e seminterrato - è occupata dall'impresa di pompe funebri. Noi viviamo al primo piano. È terribile vivere sopra una camera ardente. Non si deve mai fare chiasso, perché al piano terreno potrebbe esserci una veglia funebre o un funerale."
Una sera i genitori dei ragazzi sono fuori per partecipare a un evento mondano, così Kelly e Chace sono soli in casa, assieme a Matt, l'amico di Chace, un paio d'anni più grande di lui, il quale è stato invitato a casa loro per trascorrervi la notte. 
Inizialmente non sembra esserci nessun cadavere nella camera mortuaria, anche perché i genitori non hanno detto nulla ai ragazzi. Poi però, verso sera, Kelly avverte una strana sensazione e si accorge che la luce della porta del camerino dove avviene la preparazione delle salme è accesa, segno che dentro vi è un cadavere che deve essere preparato. Kelly avverte gli altri due e Matt insiste con Chance per poterlo vedere, così i due entrano nella stanza col defunto, mentre Kelly ha deciso di tornare in camera sua. Su una barella c'è il cadavere di un uomo anziano, un certo Torbett, il quale però ad un certo punto... si alza e apre gli occhi!
Il cadavere appartiene ad un uomo anziano che ha passato in prigione 50 anni della sua vita, a quanto pare però per un crimine che non ha commesso, ed ora che si trova fuori di galera, anche se deceduto, vuole vendicarsi delle persone che lo hanno fatto rinchiudere: "Il giudice Michael Keedy, che ha pronunciato la sentenza. Clara Simpson, che mi ha giudicato colpevole. E Harlan Cody, che mi ha tradito. Era lui il testimone-chiave."
Così lo zombie scappa dall'agenzia di pompe funebri diretto verso coloro che lui reputa colpevoli di averlo fatto finire in prigione, riuscendo a chiudere nella stanza/obitorio i tre ragazzini. Questo dovranno liberarsi e correre ad avvertire le future vittime, anche perché a casa del giudice si trova anche un'amica di Kelly, che sta facendo da baby-sitter ai nipoti del giudice (che ora vive a casa a insieme al figlio e, si conseguenza, ai nipoti).
Una storia nella migliore tradizione dell'horror e tre protagonisti costretti ad una lunga, terrificante e, nonostante tutto, divertentissima fuga nelle tenebre, per sfuggire ad un cadavere sin troppo vivace.
Una storia tutto sommato anche divertente, sebbene non manchino alcuni momenti paurosi o di tensione, ed altri più concitati ed emozionanti, con questo trio di ragazzini che se ne vanno in giro per la città cercando di salvare le future vittime di uno zombie vendicativo, in un libro che forse è quasi più d'azione che non horror.

 
 Sopra: A sinistra la copertina più "colorata" è quella dell'edizione del 1993, mentre l'altra, sui toni più del nero, è quella del 1998.
 
"L'ESTATE DELLA PAURA" di Dan Simmons, con 550 pagine, edito nel 1994 dalla Mondadori Editore (costo 32.000 LIRE l'edizione del 1994, mentre quella del 2025 della casa editrice ARMENIA costa 21,90 euro). Titolo originale: "Summer of Night", 1991).
Estate 1960, Elm Haven, Illinois: l'Old Central School di Elm Haven nasconde segreti tenebrosi tra le sue mura cadenti. "I muri della Vecchia Central School erano talmente spessi da poter assorbire qualsiasi suono, mentre le alte finestre, con i vetri ormai chini e agobbiti dalla vecchiaia e dalla gravità, tingevano l'aria di una spossatezza color seppia.
Nell vecchia scuola, il tempo si muoveva più lentamente che altrove, o non si muoveva affatto, [...].
E ottantaquattro anni dopo, nella primavera de 1960, la Vecchia Central School aveva finito per assomigliare alle anziane maestre che vi avevano insegnato: troppo annosa per continuare, ma troppo orgogliosa per farsi mettere in pensione, tenuta rigidamente eretta dalla forza dell'abitudine e dal semplice rifiuto di piegarsi. Di per se stessa un'infeconda, feroce vecchia zitella, la Vecchia Central School prendeva i figli degli altri, decennio dopo decennio. [...]
Strana scuola, con la cella campanaria, un tempo impreziosita di rami e di bronzi ma ora imbiancata dal verderame, posta a quindici o più metri dal suolo, sul cucuzzolo di un tetto nero, inclinato come quello di una baita di montagna; con archi in pietra nello stile neo-romantico di Richardson, curvi come serpenti sui finestroni alti quattro metri; con file di finestre di rango inferiore, circolari e ovali, dai vetri multicolore che facevano pensare a un assurdo connubio tra una scuola e una basilica; con abbaini a sghembo, a imitazione di qualche antico castello, che sbirciavano dalle grondaie del secondo piano; con bizzarre volute similia  rotoli di pergamena mutati in pietra, al di sopra di porte rientrate e finestre cieche; e - la cosa che, tra tutte, colpiva più fastidiosamente l'osservatore - con la sua tozza, goffa, minacciosa dimensione stessa. La Vecchia Central School, con le sue tre fila di finestre sui quattro piani fuori terra, i cornicioni a sbalzo e gli abbaini spigolosi, il tetto svettante e la torretta scabbiosa, sembrava decisamente troppo grande per una cittadina così modesta. [...]
Ma, anche nel breve tempo occorrente per scattare una foto, notava che le finestre non erano che grandi, neri fori che inghiottivano la luce, anzichè farla passare o rifletterla, e che i tocchi di romanico richardsoniano, di secondo impero o di rinascimento erano semplici sovrapposizioni su una struttura architettonica appartenente a quello stile, molto più brutale e volgare, che si potrebbe chiamare "gotico scolastico americano", sicchè l'impressione complessiva non era quella di un bell'edificio, e neppure di una vera e geniale bizzarra architettonica, ma soltanto di una schizofrenica catasta di mattoni e di pietra, coronata da una torre certamente disegnata da un pazzo."
È estate, la scuola è appena finita e cinque ragazzi di 12 anni stanno cementando un'amicizia che durerà tutta la vita e assaporando i primi, timidi corteggiamenti alle loro coetanee. 
Dale Stewart e i suoi amici stanno per scoprire che la loro piccola città apparentemente tranquilla cela una presenza maligna. Quando il giovane Tubby Cooke scompare misteriosamente, i ragazzi si trovano coinvolti in una serie di eventi inquietanti che metteranno alla prova il loro coraggio e la loro amicizia. Mentre i misteriosi omicidi si susseguono, Dale e i suoi amici realizzano che potrebbero essere gli unici in grado di fermare l'orrore che si è insinuato nella loro cittadina. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere troppo alto, e l'innocenza dell'adolescenza rischia di essere distrutta per sempre, fagocitata da un male ancestrale che non conosce pietà. 
Una mostruosa entità senza tempo sta infatti mietendo vittime fra i ragazzi della Old Central School, e gli adulti o rifiutano di capire quel che sta succedendo o sono essi stessi emissari di quel Male. Toccherà proprio a quei cinque amici indagare sulla natura di quell'incubo tremendo e affrontare il mostro, prima di finire anche loro preda della sua rapace avidità. E così Mike, Duane, Dale, Harlen e Kevin vivranno il loro passaggio all'età adulta lottando contro un arcano abominio che infesta le ore del buio...
I ragazzini protagonisti di questa vicenda sono:
- Duane: vive in una fattoria assieme al padre mezzo alcolizzato e che si sente un fallito. È grassottello ma molto sveglio e intelligente, ama fare ricerche e prendere appunti.
- Dale: ha un taglio a spazzola con i capelli un po' più lunghi sul davanti.
- Lawrence (detto Larry): è il fratello minore di Dale, ha i capelli corti, ritti sul davanti.
- Mike O'Rourke: ha un taglio a spazzola, occhi color grigio-azzurro  ed è un bel ragazzo. Vive assieme alle quattro sorelle (tre più grandi e una più piccola, di sette anni), al padre e alla madre e la sua famiglia non naviga nell'oro. È il leader del gruppo, in quanto calmo e saggio, chiede sempre il parere degli altri prima di prendere una decisione. Ama fare il chierichetto la domenica in chiesa.
- Kevin: ha i capelli che schizzano verso l'alto, un pomo d'Adamo sporgente, le efelidi, un sorriso nervoso e un'aria ansiosa e costernata. Sua madre per chiamarlo grida sempre il suo numero dalla finestra di casa.
- Jim Harlen: ha i capelli corti, anche se non proprio tagliati a spazzola, una faccia squadrata, un modo di parlare teso e ironico. Suo padre è scappato con la segretaria e sua madre ha ripreso il cognome da nubile, da allora ha iniziato a uscire spesso con diversi uomini.
La storia inizialmente parte un po' lentamente, mentre iniziamo a conoscere la scuola, i ragazzi, le loro vite, il loro paese. L'unico evento degno di nota, e da cui partirà l'azione, è la scomparsa di Tim, un compagno di scuola sei ragazzi (il fratello minore di una compagna che è in classe con loro). Ad un certo punto i ragazzi sentono la madre del bambino lamentarsi col preside affermando che il figlio non è mai uscito dall'edificio. Questo insospettisce il gruppo di amici, che pensa che forse il preside, il bidello e una delle insegnanti centrino qualcosa con la sua scomparsa e che vogliano nascondere qualcosa. Così Duane decide di fare pedinare agli amici i tre sospetti, mentre lui fa ricerche sull'edificio scolastico.
La storia segue separatamente le vicende di diversi ragazzi, che si ritrovano ciascuno ad affrontare le proprie battaglie e sfide: Duane è impegnato con le ricerche sulla campana dei Borgia e nel frattempo sembra che qualcuno voglia sabotarlo, visto che viene inseguito da un furgone che vuole investirlo e che riesce ad uccidergli il cane, mentre lo zio viene buttato fuori strada e muore; Dale e Lawrence sono alle prese con strane presenze che si nascondono negli angoli bui della loro casa (nel seminterrato, nell'armadio, sotto il letto); Jim finisce in ospedale dopo aver assistito ad una strana scena in cui ha visto una sua ex professore deceduta parlare con un'altra insegnante a scuola; Mike scopre nella capanna del custode del cimitero uno strano buco da cui esce aria gelida e un odore nauseabondo, come si carne putrefatta.
Dan Simmons intesse una storia avvincente, ma a tratti un po' lentina (mi chiedo ad esempio se tutte le descrizioni delle giornate di svago e i giochi fatti dai ragazzi fossero proprio necessarie), che fonde elementi horror con un racconto di formazione, creando un'atmosfera di crescente tensione. 
Le scene horror sono fatte abbastanza bene e costruite riuscendo a creare una certa tensione nei lettori, sebbene la maggior parte non costituiscano nulla di particolarmente originale (mostri o qualcosa di sconosciuto che si cela nel buio, strani passaggi e buchi che si aprono negli edifici, soldati deceduti che vagano per le strade, creature serpentiformi che si muovono nel grano...). C'è da dire però che c'è una morte a metà del libro che devo dire che mi ha colto di sorpresa e che veramente non mi sarei aspettata.
I giovani protagonisti lottano per sopravvivere in un mondo in cui gli adulti sembrano ciechi di fronte al male che li circonda e alcuni di loro sono abbastanza ben caratterizzati (tipo Duane, Dale, Laurence e Mike), mentre altri finiscono per passare in secondo piano (nonostante nel libro non mancassero le pagine per poterli caratterizzare meglio). Un gruppo di ragazzi coraggiosi affronta le forze del male: l'innocenza si scontra con un nemico antico e spietato. 
Una lettura consigliata ma che ha bisogno di tempo per essere letta, che sicuramente non si legge tutto d'un fiato, a tratti forse anche fin troppo lunga ma tutto sommato apprezzabile, anche se molto simile come idea di base a "It" di King. Nonostante la somiglianza con il romanzo di King la storia sarebbe anche interessante e in alcuni punti l'autore riesce a creare una certa tensione. Le scene con i mostri sono belle e avvincenti e tengono effettivamente il lettore col fiato sospeso. Peccato che questo non sia uno di quei libri che riesce a mantenere alta l'attenzione del lettore durante tutta la lettura. In alcuni momenti si raggiunge un apice, ma in molti altri secondo me si lascia l'interesse dei lettori calare troppo, il che va a influire sull'esperienza di lettura nel suo complesso rendendo la storia un po' pesante. 
 
   
 Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione del 1994, in centro quella dell'edizione del 2008 e a sinistra quella della nuova edizione del 2025 della Armenia.
 
"GIRLS" di Jessica Schiefauer, con 173 pagine, edito nel 2016 dalla Feltrinelli Editore (costo 13,00 euro. Titolo originale: "Summer of Night", 1991).
Kim, Momo e Bella, quattordici anni, sono inseparabili. Kim, la voce narrante, è molto magra, gracile e non si sente per nulla a suo agio col suo corpo, che avverte come una sorta di costume dentro al quale non si sente a suo agio; Momo ha i capelli mossi color castano scuro, è curiosa e creativa, il padre è architetto e la madre stilista, e la ragazza ha ereditato la creatività dai genitori e la passione e l'abilità della madre per il cucito; Bella invece è quella appassionata di piante e giardinaggio, possiede una sua serra, la madre non si vede più da diversi anni, ha un padre malato e assente, di cui s prende cura lei, ha i capelli rossi e un fisico grassoccio. 
E' propio dentro a uno dei pacchetti di semi e bulbi comprati da Bella e che arrivano da ogni parte del mondo che le ragazze ritrovano uno strano bulbo che Bella decide di piantare e che cresce fino a fiorire: "Il fiore nella serra pareva una regina sotto al tetto di vetro, Aveva una grande corolla a forma di tromba, Sembrava pesante e carica di umidità, ma non ricadeva sullo stelo, se ne stava eretta, come se stesse contemplando il cielo stellato. Mi fece venire in mente la sete, la nostalgia e una bocca aperta; laggiù in fondo si intravedevano i petali, simili a lunghe lingue viola scuro attorno a un delicato nucleo giallo. [...]
La pianta fece una specie di sospiro, allungò la grossa corolla verso la mano di Momo e si lasciò accarezzare.
Mono respirava appena. Ritirò la mano con molta delicatezza e passarono diversi secondi prima che sussurrasse: "Come ha fatto?" .
Bella accarezzò i petali vellutati.
"Credo sia una pianta carnivora. Quando qualcosa la tocca lei lo sente e, se ne vale la pena, lo cattura, lo scioglie e lo inghiotte."
Momo si toccò la mano, Aveva la faccia schifata e mi vergognai un po', perchè per un istante avevo pensato che il fiore fosse davvero magico. "
Durante uno dei loro ritrovi serali, mentre hanno organizzato una festa in maschera nella meravigliosa serra di Bella, le tre ragazze assaggiano il nettare del misterioso fiore e succede l'incredibile: i loro corpi subiscono una metamorfosi, perdono le forme femminili, diventano quelli di tre ragazzi. Maschi. Spaventate ed elettrizzate, Kim, Momo e Bella si precipitano fuori e corrono nella notte, sperimentando una sensazione mai provata: in questi loro nuovi corpi non sono più oggetto di scherno e di desiderio, nessuno fischia o rivolge loro commenti volgari. Sono quasi invisibili: libere e forti. 
Per un po' le tre amiche conducono un'eccitante doppia vita: di giorno, nei loro corpi femminili, subiscono le attenzioni verbali e fisiche dei compagni di scuola; di notte, nei loro corpi virili, frequentano una gang di teppisti incontrata nel parco, il cui capo si chiama Tony, con il suo corpo tonico e muscoloso, gli occhi azzurro acciaio che luccicano sotto la visiera del cappello, i suoi grossi anfibi militari neri ai piedi, la sua giacca di pelle usurata e graffiata.
Mentre però Momo e Bella abbandonano presto questo gioco, Kim non può più farne a meno. La sua identità di ragazzo è come una droga. Tony, il capo della gang, ogni volta la trascina in imprese sempre più pericolose: l'adrenalina li unisce, li rende una cosa sola. Tony cerca sempre e solo la compagnia di Kim ragazzo, e Kim trae la sua linfa vitale da questa complicità così intensa. Il fiore, però, soffre per il costante prelievo di nettare e inizia a deperire. L'amicizia delle tre ragazze scricchiola e la notte il gioco diventa troppo pericoloso...
Inizialmente Tom e Kim fumano sigarette e bevono birra, compiono assieme dei piccoli furti, poi iniziano a rubare della auto, a sparare con una pistola... ma Kim non riesce a smettere di frequentare il ragazzo, che le piace e la fa sentire viva e accolta. Kim non riesce neppure a rinunciare al suo corpo di ragazzo, che la fa sentire forte, viva, protetta dagli sguardi indiscreti e malevoli dei maschi. I ragazzi in questo romanzo sono descritti non tanto come singole persone, dotate ciascuno di una propria individualità e di un mondo interiore, ma più come una massa, una cosa sola che si comporta più o meno sempre allo stesso modo: fa commenti stupidi, fanno i gradassi e molestano le ragazze o con commenti volgari oppure proprio fisicamente, senza rendersi conto della sofferenze che causano, inconsapevole e superficiali. Tutte le ragazze della scuola sembrano essere vittime di tali comportamenti, compresi Kim e le sue amiche, tanto che Kim vorrebbe avere un altro corpo per potersi difendere da loro, mentre l'unica cosa che può fare è sopportare impotente: "Noi tenevamo la bocca chiusa, facevamo il conto alla rovescia in silenzio, aspettando che tutto fosse finito. A volte invece perdevamo il controllo. Allora Momo, Bella e io urlavamo che dovevano lasciarci in pace, tentavamo di divincolarci, gli sputavamo in faccia e se riuscivamo gli tiravamo pure una ginocchiata. Ma era inutile, e ingiusto: loro erano più forti di noi. Ridevano, ci afferravano per i polsi e sogghignavano alla vista dei nostri piccoli pugni chiusi. Erano loro e solo loro a decidere quando finiva il gioco.
Non lo tolleravo. Li odiavo. Avrei potuto sopportare qualsiasi cosa, qualunque umiliazione, se solo mi fossero state risparmiate quelle loro attenzioni. Le battute viscide, le mani calde, i sorrisi storti che nonostante tutto facevano breccia nell'anima, e poi il rifiuto, gli sputi, la prova di quanto fossimo deboli e disprezzabili.
La notte tentavo di dimenticare le loro mani e i loro sguardi e i loro respiri e pensavo in maniera febbrile a come sbarazzarmi i ciò che di me li irritava. Facevo sogni vendicativi a occhi aperti, in cui ero grande e grossa e forte, in cui la mia voce era grave. Ruggivo facendo volare i loro capelli all'indietro, la mia saliva innaffiava le loro guance. Quando poi scappavano io li inseguivo a grandi passi per i corridoi, come se fossi un gigante, un eroe.
Nella realtà però ero magra e gracile, e non potevo disfarmi di ciò che li irritava.
Se a Bella la trasformazione inizialmente ha sorpreso ma ha abbandonato abbastanza in fretta l'esperienza, se per Momo l'esperienza è stata un'esaltante novità con cui giocare e divertirsi, finché non si stancata, per Kim la trasformazione è diventata parte della sua vita, un modo per vivere la vita che avrebbe forse voluto, in un corpo che la fa sentire sicura e forte, che le permette di vivere senza paura esperienze nuove ed entusiasmanti. 
La situazione però inizia a sfuggirle di mano, in quanto il fiore, privato quotidianamente del suo nettare, inizia a deperire e a marcire, come ad un certo punto le fa notare Bella.
Una storia intrigante che parla della scoperta della femminilità da parte di un gruppetto di ragazzine, ma anche della sua negazione da parte della protagonista, che sembra preferire un corpo maschile al suo, così magro e fragile. Una femminilità che purtroppo deve scontrarsi con la mascolinità, una mascolinità tossica, fatta di sbruffonaggini, prese in giro, commenti volgari, molestie, derisioni. Ma anche una scoperta della propria sessualità, con Kim che non riesce a provare sensazioni col suo corpo da ragazza,  mentre non esita a esplorare il suo corpo di ragazzo, ma a cui piace sempre Tom, perchè il corpo cambia, ma la sua mente e il suo cuore sono sempre i medesimi. Chi è veramente Kim? Una ragazza etero o una ragazza che però vorrebbe essere un maschio e a cui piacciono i maschi? Un ragazzo con la mente e l'anima di una ragazza a cui piace un'altra ragazza? Forse solo una ragazza che sta sperimentando varie possibilità per trovare la propria strada.
Solo che Kim ci mette un po' di più a trovarla, mentre Bella sembra esserci riuscita prima, ad esempio quando le dice: "... non ho intenzione di disprezzarmi solo perché loro lo fanno. Non gliela darò vinta.
Una lettura indirizzata alle ragazze, ma che può far riflettere anche i ragazzi, a partire dai 13/14 anni in su, finale particolare, un po' onirico.
 
Sopra: Sulla copertina viene mostrato il volto pulito di una ragazza dagli occhi azzurri e le labbra carnose.
 
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