"Testa Rossa" è un libro scritto da Alberto Manzi, un docente, pedagogista, scrittore e politico italiano famoso per aver condotto la famosa trasmissione televisiva "Non è mai troppo tardi" dal 1960 al 1968, la quale insegnava agli adulti a leggere e scrivere e altri concetti insegnati nella scuola elementare (una sorta di scuola serale a distanza).
Tale volume, illustrato da Carlo Frigerio, infatti inizialmente è stato pubblicato nel 1957, ma è stato riedito di recente dalla Gallucci in occasione del centenario della nascita dell'autore, assieme ad altre sue opere, tra cui la più famosa è "Orzowei" (del 1955) e da cui fu tratta anche l'omonima serie televisiva degli anni Settanta.


Sopra: In alto a sinistra la nuova copertina del 2024 della Gallucci, mentre a destra quella del 1957 della Bompiani.
Testa Rossa è il ragazzo più audace, furbo e scapestrato del
mondo. La Principessa, appena lo ha visto giocare con un raggio di sole,
ha deciso che sarebbe diventato il suo migliore amico. Così, quando in
seguito a una tempesta lei misteriosamente sparisce, portandosi via la
pace e l’amore, lui è disposto a frugare in ogni dove pur di salvarla.
la Principessa che cerca Testa Rossa è una fanciulla bellissima, nata dalla lacrima di un angelo caduta su un fiore. Nonostante abbia migliaia di anni è sempre giovane, proprio come Testa Rossa, che non cresce mai. Da lei si recano re, principi, presidenti, ministri, medico, maestri, marinai, aviatori, pescatori e contadini, a volte anche solo per ammirarla. Altre volte invece "Vanno da lei ogni volta che qualcosa non va, per sapere quel che debbono fare; ed ogni volta che escono dal suo palazzo, se ne escono a braccetto di colui che credevano loro nemico. In tutto il mondo, perciò, regna la pace; tutti vivono serenamente e si vogliono bene. E tutto questo perché nel piccolo paese vive lei, la Principessa dagli occhi bellissimi, la Principessa dell'amore."
O così è stato almeno finché la fanciulla non è scomparsa dopo una notte di tempesta, portando immediatamente scompiglio nel paese, in quanto gli abitanti, piuttosto che cercarla, hanno iniziato ad accusarsi l'un l'altro, tanto che solo Testa Rossa è rimasto a cercarla, o, almeno, lo fa finché non se ne dimentica. Perché il ragazzo "È fatto così. Comincia una cosa e poia tronca a metà perché una nuova idea gli è balenata in mente."
Per fortuna a dargli una mano arriva una scalcagnata banda di bambini chiamati in soccorso dall'autore: Alda, Massimo col suo cavallo a dondolo Dreck, Roberta (anche se ha solo 8 mesi), Memmo, Pierone, Riccardo, Claudio, Fausto e Marco.
Insieme incontreranno tre pagliacci senza testa e affronteranno temibili coccodrilli, leoni e tigri feroci, orribili mostri e una strega molto
cattiva.

Sopra: A sinistra una pagina che nostra un'illustrazione posta alla fine di un capitolo (con la piccola Roberta sulla schiena di un indiano), e a destra l'inizio del nuovo capitolo.
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero di Carlo Frigerio, le quali si vede che hanno un aspetto un po' vintage, soprattutto per quanto riguarda il modo in cui sono disegnati i bambini, dall'aspetto paffutello e con i visi tondeggianti, i nasini a patatina e gli occhi ovali. I disegni hanno dei tratti puliti e precisi, un aspetto realistico e anche piuttosto curato e ricco di dettagli e nell'insieme si possono considerare carini e molto graziosi, dallo stile un po' retrò.
Le immagini sono solitamente poste assieme ai testi e rappresentano solitamente oggetti o personaggi presenti nelle scene, anche se a volte possono mostrare scene un po' ampie, con più personaggi assieme che interagiscono, come: Piede Nero mentre trasporta la piccola Roberta sulla schiena, i bambini mentre navigano su una nave, Trecotte assieme a tre bestie ... I disegni hanno di solito delle dimensioni medio-piccole, anche se ce ne sono alcune, un po' più importanti, che magari arrivano a occupare i due terzi di una pagina.






Sopra: Alcune illustrazioni vecchio stile di Carlo Frigerio, di cui nella prima in alto a sinistra vediamo il gruppo di bambini mentre viaggiano su una nave, a destra gli "aspettanti", in basso la strega e a a destra la principessa (quella accanto a lei dovrebbe essere Roberta, ma forse l'artista ha sbagliato e ha dipinto Ada, dato che Roberta ha solo 8 mesi).
"Testa Rossa" di Alberto Manzi è un libro molto piacevole, scorrevole e avventuroso, che si rivolge ai bambini a partire dai 8 anni (dai 5/6 in lettura condivisa). Fin dall'inizio la storia parte in modo coinvolgente, con la scomparsa della Principessa e Testa Rossa intento a ritrovarla, finché non si ritrova nel territorio degli indiani, i quali inizieranno a dargli la caccia. Poiché distratto da questo evento l'autore dovrà inviare un gruppo di bambini in suo aiuto, i "rammentatori" per ricordargli la missione che deve compiere e aiutarlo a portarla a termine.
Una cosa interessante è lo stile di scrittura dell'autore, il quale si rivolge proprio ai bambini che lui immagina stiano leggendo il libro, cercando di farli partecipare alla storia. Ad esempio come quando intima ai lettori di non fare rumore mentre Testa Rossa sta sgattaiolando via dagli indiani: "Attenti anche voi a non fare il più piccolo fruscio. Gli indiani hanno l'udito fine e gli occhi che bucano il buio, le loro frecce sono avvelenate, e con un balzo essi sanno sorprendervi." Oppure quando chiama a raccolta i bambini in aiuto di Testa Rossa: "Ssst... Le mamme hanno spento la luce e sono andate in cucina. Siete pronti? Chi vuole andare ad aiutare Testa Rossa? ... Tutti?! È impossibile, amici. Qua scelgo io. [...]
Siete pronti? Avanti, allora. Il sentiero è quello laggiù>>
<<Io?! Oh, io non posso venite. Ai grandi non è permesso.>>"
I bambini che accompagneranno Testa Rossa sono:
- Pierone: 10 anni, è il capo della comitiva perché è paziente, generoso e ride sempre e "un capo deve saper ridere, anche di se stesso, se vuole essere veramente un capo."
- Riccardo: ha 11 anni ma è così piccolo che tutti lo chiamano Pagliuzza, vorrebbe essere il capo ma non ha la stoffa del condottiero poiché si arrabbia sempre e urla e piange se non gli si dà ragione.
- Claudio: ha 13 anni, ma il suo cervello ne ha 8.
- Memmo: ha sette anni e adora i cowboy, ed è un abile tiratore.
- Fausto: ha 4 anni ma ha un occhio con le ciglia bianche "segno che è vissuto assai" che funge da cannocchiale.
- Alda: ha 8 anni ed è addetta alla cucina, all'infermeria, alla sartoria.
- Marco e Massimo: sono due gemelli di 3 anni, anche se il primo è biondo e l'altro è moro. Avanzano a cavallo di Drock e Dreck, camminando fianco a fianco.
- Roberta: una bimba si 8 mesi, che sa gattonare ma si rivela fin da subito molto utile e attiva nella missione.
La storia è piuttosto semplice ma coinvolgente, grazie alle continue avventure vissute dai bambini e allo stile dell'autore. Le avventure inoltre sono narrate sempre con una forma giocosa, come se fossero dei giochi che i bambini fanno, senza mai prendersi troppo sul serio. Ne è un esempio lampante la battaglia iniziale con gli indiani per liberare Testa Rossa, dove i maschi si lanciano nella battaglia con Memmo che "falcia le schiere nemiche" anche se i colpi sono di legno, ma comunque "sufficienti a fare suri bernoccoli sulle teste indiane. Tanto duri che chi è colpito deve andare subito a letto a farsi i bagnoli d'acqua vegeto-minerale." Alda invece non partecipa alla battaglia, che è una cosa (o meglio un gioco) da maschi. Il suo compito è quello di preparare le fasce e il caffèlatte perché "dopo un'azione simili, le ferite saranno numerose e l'appetito formidabile."
Se si fosse trattato di una battaglia seria il fatto che una bambina di 8 anni sia lasciata in disparte a fare l'infermiera, mentre a bambini di 3 è permesso partecipare, la cosa sarebbe potuta sembrare un po' sessista. La sensazione generale però è che, trattandosi tutto di un gioco, anche lei stia interpretando un ruolo, quello della "mamma" (come Wendy con i bambini perduti). C'è ad esempio la scena post battaglia delle fasciature, dove la squadra "si dirige di corsa da Alda. Tutti sono feriti e l'infermiera ha molto da fare. Quando poi tocca il turno di Massimo, la faccenda si complica. [...]
Cercano di convincerlo a farsi fasciare un braccio o una gamba.
<<Vedi>> dice Pierone <<anche noi siamo feriti; ma abbiamo detto un posto che si può fasciare bene>>
<<Pure io mi fascio bene>>
Così Alda deve lasciarlo tutto. Anche il naso. [...] Ora stanno sdraiati a raccontare la loro storia e quanto ne hanno ammazzati. Il più modesto è Pierone, che dice: duecento. [...]
<<E la Principessa, quando la cerchiamo?>> dice. Ha ragione. Se ne erano dimenticati.
<<Avanti, allora>> comanda Testa Rossa <<dalla Principessa!>>
Si tolgono le fasce e riprendono la marcia."
Nessuno di loro è realmente ferito, come nessuno si loro ha ucciso qualche indiano, eppure si fanno fasciare tutti una qualche parte del corpo, perché fa parte del gioco della battaglia. La stessa Alda, essendo l'unica femmina un po' cresciuta del gruppo, sembra aver il compito di riassumere nel suo personaggio tutti i vari ruoli femminili. Qui forse il libro dimostra di essere stato scritto negli anni Cinquanta, in quanto sarebbe stato interessante se oltre ad Alda ci fosse stata un'altra femmina nella compagnia più avezza a voler partecipare ai giochi maschili, oppure un maschietto (magari piccolo) più interessato a prendersi cura dei feriti o a cucinare che non a partecipare alla battaglia. Insomma, sarebbe stato bello vedere anche qualche personaggio interpretare dei ruoli meno rigidi.
Alda comunque è anche il membro più responsabile e logico del gruppo (proprio come lo era Wendy in "Peter Pan"), quella che ricorda ai ragazzi il proprio dovere e quella che mette in dubbio alcune loro affermazioni se non le sembrano corrette.
Testa Rossa invece rappresenta in tutto e per tutto un italiano Peter Pan, eternamente giovane, eternamente bambino, che si reca a visitare ogni notte i bambini di tutto il mondo per giocare con loro. Simpatico e divertente, ama ridere, scherzare e giocare, anche se questo lo porta a essere un po' distratto, ma non gli mancano mai il coraggio e la determinazione. Ha perfino un'ombra che può staccarsi da lui e andare ad agire indipendentemente.
Roberta, pur essendo il membro più giovane, alla fine è quella che, spesso senza rendersene conto, si rivela il più utile componente della banda, con la tua innocenza e la sua determinazione.
Gli altri membri della banda bene o male non li ho trovati spiccare particolarmente (alcuni sono a malapena menzionati nel corso della storia), semplicemente vivono le varie avventure che si presentano tutti assieme. E le avventure sono sicuramente molteplici: affrontare dei nativi americani inferociti, vedersela con un coccodrillo, sconfiggere una tribù di nani che vuole cucinare Massimo, riuscire a trovare gli sgherri della strega e infine battere anche quest'ultima, che vuole che l'amore svanisca dalla Terra. Ad affrontare questi pericolo al gruppo di bambini e a Testa Rossa si uniranno anche un trio di pagliacci le cui teste sono state sottratte dai servitori della strega, le Ombre Verdi, e successivamente anche degli animali parlanti, cioè gli "aspettanti", che hanno dentro di loro le anime dei bambini che devono ancora nascere.
Una storia ricca di avventure, le quali sia susseguono come una serie di giochi dettati dalla fantasia di un bambino, in un mondo in cui domina l'immaginazione. Fino ad arrivare alla prova finale in cui bisogna sconfiggere il nemico definitivo e liberare la Principessa dalle sue grinfie. Una lettura carina e leggera, che si legge con facilità, scritta solo per fare divertire i giovani lettori, anche se un lettore più esperto potrà ritrovarvi dei richiami ad elementi fiabeschi e a classici della letteratura quali "Peter Pan" o "Il mago di Oz", oltre che alle mode e alla cultura degli anni Sessanta (la passione per le avventure western, ai giochi e ai giocattoli di quel periodo).
Una storia avventurosa, poetica e giocosa, un piccolo capolavoro a lungo dimenticato e destinato a diventare un classico della letteratura per l’infanzia.
Il volume è stato pubblicato originariamente nel 1957 dalla BOMPIANI e poi riedito nel 2024 dalla Gallucci Editore, ha 144 pagine, una copertina flessibile, misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 13,00 euro.
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