"La notte dei fantasmi" di Julien Green è un volume che fa parte di una colla chiamata "Brivido", edita tra il 1990 e 1995 dalla casa editrice Sonda. La serie riuniva dei libri di genere giallo/horror, con caratteri grandi e illustrazioni, opera di vari autori, per cui ogni volume della collana è indipendente e
autonomo.
Come cita la breve presentazione questa serie doveva essere: "La prima collana di libri gialli per bambini dai sette agli undici anni che non hanno paura di avere paura".
Ogni volume è illustrato da un disegnatore differente, in questo caso l'artista è Michelangelo Iaffaldano.
Sopra: Le copertine di tale collana si caratterizzano per disegni dai colori vivaci che spiccano su uno sfondo nero, così come accade per questo titolo, in cui vediamo il protagonista e la sua tata nel paradiso terrestre.
Nella notte del primo novembre i fantasmi vanno in giro liberamente: "Era la notte dei fantasmi. Il 1 novembre, quando scoccava la mezzanotte, essi cominciavano a percorrere l'America in lungo e in largo, da Nord a Sud, da Est a Ovest. Era un loro diritto, e nemmeno il presidente avrebbe potuto negarglielo."
Il piccolo Donald, di otto anni, lo sa e decide di alzarsi di notte per aspettarli sotto la grande
sedia a dondolo dello zio. Nel frattempo, mentre aspetta la mezzanotte, sente i due zii (zio Jo e zio Fitz) mentre chiaccherano proprio dei fantasmi e di paradiso terrestre: "Ho letto libri che ne parlavano, ma nessuno sa di preciso dove si trovi questo giardino. Molto lontano da qui, si dice. Personalmente, però, non vedo eprchè non dovrebbe trovarsi in questa regione. [...] Sappi, vecchia canaglia, che lì il tempo è sempre bello e che si vive sempre felici. Ma bisogna avere un cuore di bambino per entrarci."
A Donald piace subito l'idea di mettersi a trovare questo paradiso terrestre, così di fretta sveglia la sua tata Dinah costringendola a prendere il calesse trainato dall'asino e a mettersi in viaggio, peccato che fuori sia tutto buoi e Donald non vede nulla, così finisce per cadere dentro il fiume. Ad un certo punto però Donald si rende conto di non trovarsi più nel fiume, ma di galleggiare nell'aria, fino ad atterrare su un prato, il bambino è sicuro ormai di essere arrivato nel paradiso terrestre.
In effetti qui inizano ad accadergli un sacco di cose strane: vede un treno a molla che gli era stato regalato sfrecciargli davanti, con a bordo la sua tata; rischia di venire colpito dalla freccia di uno degli indiani di piombo con cui giocava sul davanzale della finestra; incontra un orso che gli fa le feste; rischia di venire impiccato per aver disertato da un esercito di soldati (che gli ricordano i soldatini di piombo con cui gioca); incontra un grande serpente con la testa dello zio Fritz; ruba l'ombrello di Noè ....
Sopra: Una delle illustrazioni iniziali del libro, che in realtà non centra con il protagonista della storia, mavuole evocare l'idea di come i fantasmi se ne vadano in giro la notte del 1 novembre.
I testi sono accompagnati dalle numerose illustrazioni ad opera di Michelangelo Iaffaldano, che possono essere sia in mezzo ai testi che a tutta pagina. Le prime solitamente rappresentano qualche oggetto o elemento di cui la storia sta parlando in quel momento: ad esempio mentre Donald sta visitando il museo del paradiso terrestre e vede la mela di Adamo ed Eva, ci viene rappresentata con un disegno proprio la suddetta mela disegnata sopra un piatto.
Le immagini a pagina intera mostrano delle scene più complete, con il protagonista, o la sua tata (che lo accompagna a tratti nell'avventura), mentre vive diverse esperienze o momenti: c'è ad esempio Donald rappresentato nascosto sotto la sedia dello zio, lui che assiste alla marcia dei soldati, lui a cui viene offerto un bicchiere di olio di merluzzo mentre sta per venire impiccato, lui in compagnia della tata nel paradiso... Alcune immagini mostrano invece dei luoghi, tipo il museo del paradiso, oppure scene che riguardano altri personaggi particolari visti nella storia, come il calice di vino tenuto in mano da un fantasma.
I disegni sono piuttosto vari in effetti: quelli assieme ai testi sono ritratti con tratti molto semplici, precisi ed essenziali, mentre le immagini a pagina intera hanno un aspetto più complesso, sebbene il modo di rappresentare i personaggi rimanga abbastanza semplice e sitlizzato. In queste ultime immagini la differenza tra bianco e nero non è più così netta, ma ci sono anche molti altri elementi grigi, o che comunque presentano delle sfumature intermedie tra il bianco e il nero, come se fossero state concepite per essere a colori. Vi sono anche delle immagini completamente nere, tipo silhouette, oppure illustrazioni grandi come mezza pagina, che rappresentano sempre scene narrate nei testi. Insomma tante immagini di diversa tipologia e formati.
Sopra: Alcuni dei disegni in bianco e enro presenti all'interno del libro. A volte si tratta di disegni semplici in mezzo ai testi (come il ritratto in alto), altre volte invece di illustrazioni a mezza pagina o a apgina intera, come quelle in cui si vede Donal entrare nello studio delgi zii o osservare il soldato in marcia, oppure l'ultimo disegno, dove vediamo una mano fantasma tenere un bicchiere.
"La notte dei fantasmi" di Julien Green è un libro un po' strano, inoltre credo di aver beccato, con questo volume, uno dei pochi che non hanno proprio risvolti ed elementi gialli al loro interno, cosa comune invece a molti altri titoli della serie.
Questo libro è infatti una storia di paura molto leggera, ma ricca di elementi onirici tipici del mondo del sogno; non credo sia uno spoiler il fatto che tutti gli strambi eventi vissuti da Donald nel suo paradiso terrestre sono in realtà frutto di un sogno dovuto al fatto che si era addormentato sotto la sedia dello zio, ancor prima di partire con il calesse. Anche se devo dire che ai lettori potrebbe venire il sospetto che magari il protagonista possa essersi ammalato in seguito alla caduta nel fiume e che quindi sia a letto con la febbre e stia facendo degli strani sogni. Il che forse se lo sarebbe anche un po' meritato visto il suo atteggaimento un po' da monello, ma soprattutto da incosciente se veramente fosse uscito di notte molto buia e ventosa con il calesse, facendo finire nel fiume non solo lui ma anche la bestia e la povera tata, tirata giù a forza dal letto. Inoltre anche successivamente, nei suoi sogni, Donald non si dimostra un tipo molto assennato e anzi, a volte è un po' capriccioso e gli piace fare bravate, in effetti Green credo che sia riuscito a conferire piuttosto bene a Donald la personalità di un bambino di otto anni (i quali non sono tutti santi, dopottutto sono sempre bambini).
Fortunamente tutti gli avvenimenti, anche quelli più pericolosi, alla fine avvengono unicamente nella dimensione sicura del sogno, dove tutto è possibile e dove alla fine non si corrono rischi, infatti nelle maggior parte delle situazioni il protagoniste ne esce perchè sviene e quando si risveglia tutto ciò che stava avvenendo in precedenza è passato.
L'esperienza onirica è divertente e rassicurante, certo, a differenza di quando invece Donald si risveglia sotto la poltrona dello zio e scopre che nella stanza si sentono le voci di due persone sconosciute: sono quelle della defunta zia Hilda e di un pirata loro antenato.
"C'è qualcuno qui dentro, lo sento>> bisbigliò l'uomo.
<<E se ne sta nascosto da qualche parte>> disse la donna con lo stesso tono.
<<E' un bambino>>.
<<Sì, e se ci vede bisogna che lo portiamo via con noi>>"
Come se la caverà il piccolo Donald con i due fantasmi? Una storia abbastanza particolare, che mischia elementi horror come i fantasmi a quelli onirici, visto che la maggior parte della vicenda si ambienta proprio nei sogni di Donald, dove accadono tanti avvenimenti bizzarri e a tratti anche pericolosi, se non fosse che al bambino basta svenire per saltare nel sogno successivo.
I testi sono scritti molto in grande e sono pure molto ricchi di illustrazioni, sia a pagina intera che in mezzo i testi, per cui possono essere letti in autonomia anche da bambini di 7/8 anni.
Quest'opera è stata edita in originale dalle Editions du Seuil nel 1976 col titolo "La nuit des fantomes" ed è stata pubblicata in italiano nel 1992 dalle Edizioni Sonda, ha 64 pagine, la copertina flessibile e misura 20,5 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costava 9000 LIRE.
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.
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