Oggi vi parlo, finalmente, dell'ultimo titolo della saga di FAIRY OAK, la quale conta ormai 10 titoli (la trilogia principale, 4 spin-off, un albo illustrato, e 2 opere "postume").
Il titolo che vi recensirò oggi è "FAIRY OAK: Il destino di una fata" di Elisabetta Gnone, che uscì nel 2021, solo un anno dopo, a dire il vero, dalla pubblicazione di un'altra opera postuma della serie: "FAIRY OAK: La storia perduta" la quale arrivava dopo ben 10 anni dall'uscita dell'ultimo romanzo dedicato a Fairy Oak, che faceva parte della saga dei 4 misteri (di cui l'ultimo titolo uscì nel 2010).
Sopra: La copertina mostra le due gemelle e, al centro la piccola fata Felì. Nonostante la fata sia piccolissima l'attenzione del lettore è subito dirottata su di lei grazie alla sua luminosità e agli sguardi delle due bambine.
Stavolta il libro non è narrato attraverso la voce di Felì, la fata tata delle due protagoniste, Vaniglia e Pervinca, ma dall'autrice stessa, la quale ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Come riportato sulla sinossi, che riprende comunque ciò che dice anche l'autrice nell'introduzione del libri: "Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all'autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d'avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l'autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s'innamorò di Pervinca Periwinkle - il momento esatto - e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall'alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell'ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete..."
Il romanzo è diviso in 2 parti suddivise a loro volta in altri parti, ognuna delle quali racconta alcuni episodi che dovrebbero focalizzarsi su un certo argomento:
- "Una fata tata nata": si racconta di come Felí decise di diventare una fata tata e della sua esperienza alla scuola per tate.
- "La casa col giardino": narrano dell'arrivo di Felí dai Periwinkle e dei primi giorni che passò con loro.
- "Il villaggio della quercia fatata": Felí, appena arrivata, viene presentata agli abitanti del villaggio.
- "La magia a Fairy Oak": continua la vita di Felí a casa Periwinkle, intanto Tomelilla le mostra la stanza per le future lezioni di magia e le spiega come funziona la magia a Fairy Oak.
- "Caro papà Cicero": Altri momenti vissuti da Felí a casa Periwinkle, stavolta in compagnia del padre delle gemelle, il signor Cicero. Dalia inoltre partorisce.
- "Vaniglia e Pervinca": Episodi di vita delle gemelle da piccole, anche assieme ai loro amici e alle altre fate tate.
Qui poi inizia la seconda parte, ambientata quindici anni dopo la nascita delle gemelle:
- "La luce e il buio": racconta della festa di compleanno di Shirley e relativi preparativi.
- "Feste amori e incantesimi": le ragazze si recano alla festa di Shirley e si parla dell'ora del racconto.
- "La scienziata e la scrittrice": si parla del desiderio di Vaniglia di diventare scrittrice, di come Pervinca iniziò a modellare il ferro e sul futuro degli altri amici delle gemelle.
- "L'ultima estate": narra delle piccole avventure vissute dai ragazzi del villaggio durante l'ultima estate che Feli passò a Fairy Oak.
- "I giorni che vennero": racconta del primo giorno in cui Felí se ne andò dal villaggio, del ritorno di Jim e dei giorni che seguirono.
Sopra: Delle pagine in cui sono presenti alcune "foto" di Pervinca (a sinistra) e di Vaniglia (a destra) mentre entrambe si trovano sui banchi di scuola.
Come per tutti i romanzi della serie
anche questo ha al suo interno delle illustrazioni; in particolare ce ne
sono di due tipi: in bianco e nero e a colori.
Queste ultime sono carine e molto
graziose, con uno stile dai tratti tondeggianti, e sono opera di
Valeria Turati. Come per i
precedenti libri della saga esse sono inserite solo in alcuni punti del libro, in questo caso sono riunite in un unico blocco posizionato al centro del romanzo.
Tali
immagini ritraggono soprattutto ricordi di infanzia delle due protagoniste, oltre alle stesse Vaniglia e Pervinca, mostrate
spesso in compagnia dei loro amici, a volte al chiuso (tipo in camera o a scuola) oppure all'aperto.
Le immagini mostrano anche diversi luoghi del
villaggio, alcuni già conosciuti ed altri nuovi, aiutando quindi ad
arricchire ulteriormente l'immaginario del lettore riguardo l'aspetto
dei
personaggi e del villaggio.Per le immagini a colori l'artista ha scelto delle tinte vivaci, accese e brillanti ed inoltre tutte le illustrazioni risultano sempre molto colorate e allegre, specialmente grazie ai colori dei capelli e dei vestiti dei personaggi
Quelle
in bianco e nero sono opera invece di Claudio Prati e sono inserite
all'inizio di ogni nuova parte (in questo caso le immagini arrivano a
occupare l'intera pagina) oppure alla fine dei capitoli. Questi ultimi sono spesso disegni che ritraggono oggetti
(come verdure, cibo, mobili, giocattoli, utensili da cucina, animali, Quercia...)
mentre quelle a pagina intera ritraggono invece scorci di paesaggi e vedute del villaggio (alcune case, il mare, le colline e i campi, i boschi, le scogliere...).
Sono
disegni graziosi e delicati, realizzati a matita, in cui si vedono le
ombreggiature e i punti luce, essi comunque sono anche piuttosto
dettagliati e neanche troppo semplici come rappresentazioni.
Sopra: Più in alto alcune pagine a colori, accesi e brillanti, con illustrazioni realizzate da Valeria Turati, le quali rappresentano ricordi e scene di vita delle gemelle. Più in basso alcune immagini in bianco e nero poste all'inizio dei capitoli oppure alla fine di questi ultimi.
"FAIRY OAK: Il destino di una fata" di Elisabetta Gnone è l'ultima opera pubblicata riguardo alla famosa e apprezzatissima saga di FAIRY OAK. Come ho detto all'inizio il titolo uscì ancora nel 2021 e devo dire che mi ero anche ripromessa di leggerlo all'epoca, temevo tuttavia che esso fosse una sorta di allungamento del brodo, un volume in cui venivano raccontati semplicemente dei fatti curiosi (ma non poi così fondamentali) riguardo agli abitanti di Fairy Oak, un po' come era successo in certi capitoli di "I quattro misteri". All'inizio quindi ho aspettato a prenderlo perchè non volevo comprarlo a prezzo pieno, così ho aspettato un anno affinchè gli potesse essere applicato uno sconto, però poi mi sono resa conto che non volevo pagarlo neppure una quindicina di euro, e nel frattempo anche la voglia di leggerlo è scemata. Alla fine mi sono decisa a leggerlo prendendolo in biblioteca dopo che un'utente ne ha parlato molto bene sui social, perchè mi sono detta: "Vabbeh, prendiamolo e leggiamolo che è arrivato il momento di completare per intero la lettura di TUTTA la saga di FAIRY OAK". Ed eccomi qui quindi.
La prima cosa interessante che salta all'occhio è il cambio della voce narrante, che appunto non è più Felì, la fata baby sitter, ma l'autrice stessa, la quale ci spiega: "Poichè so proprio tutto e sono una voce fuori campo, posso svelare segreti, entrare nei dettagli, raccontare aneddoti e situazioni che i miei personaggi non potevano conoscere o riferire." Questa è un'opera nata per colmare le ultime domande fatte dai fans all'autrice riguardo il popolo di Fairy Oak e sulla saga, per cui l'autrice non ha ritenuto necessario dover inventare un preambolo (come avvenne invece per i 4 misteri e per "La storia perduta") in cui Felì spiega alle altre fate altre avventure accadute a Fairy Oak, perchè in questo caso ciò l'avrebbe limitata, o avrebbe reso la faccenda più complessa.
Come avete potuto leggere prima il romanzo è diviso in varie parti, alcune delle quali trattano fatti relativi all'infanzia delle gemelle e altre fatti ambientati invece 15 anni dopo.Allora, come vi ho detto poco fa ciò che mi ha trattenuto dal leggere questo ultimo volume è che esso non mi ispirava troppo, più che altro temevo che vi si raccontassero solo dei piccoli aneddoti riguardo gli abitanti di Fairy Oak, il che può essere carino, ma ciò non lo rendeva ai miei occhi una lettura essenziale.
Dopo averlo finalmente letto posso dire che questo volume in effetti è un po' così, una raccolta di aneddoti e curiosità sugli abitanti di Fairy Oak, ma alcuni perlomeno sono delle storie carine e anche meritevoli. Secondo me quelle più interessanti riguardano l'amore (quindi ad esempio le vicende di Grisam e Pervinca o quelle di Vaniglia e Jim) e il futuro (tipo cosa è accaduto ai personaggi in seguito). Nel primo caso è stato carino scoprire cose come il momento in cui Grisam (che non mi ricordavo fosse quattro anni più grande delle gemelle!) si innamorò di Pervinca, di come Scarlett cercava di fare innamorare di lei Grisam, del momento in cui Jim tornò e confessò i suoi sentimenti a Vaniglia...
Nel secondo caso è invece interessante scoprire cosa è successo di preciso ai vari personaggi potendo assistere a eventi importanti che hanno influenzato il loro futuro (tipo il momento in cui ognuno ha deciso che cosa avrebbe fatto da grande). Per la prima volta possiamo assistere a questi eventi senza lo sguardo filtrato e l'intermediazione di Felí, voce narrante degli altri volumi, che però non ha mai assistito direttamente a tali eventi in quanto se ne era già andata dal villaggio. È stato bello vedere ad esempio il momento dell'arrivo di Jim al villaggio, o come reagí la famiglia Periwinkle a quando Feli li lasció per tornare dalle altre fate.
Ora possiamo dire di conoscere con precisione cosa ne è stato di tutti (e sottolineo tutti, o almeno i personaggi primari e secondari più importanti) i personaggi che avevamo conosciuto durante la saga.
È stato carino anche scoprire alcuni episodi che riguardano Felì, la fata tata, ad esempio cosa faceva alla scuola delle fate tate, o scoprire perché Tomelilla la scelse e cosa pensò quando la conobbe e come fu il loro primo incontro.
Non mancano anche capitoli che narrano episodi più casuali e di cui personalmente mi è interessato poco. Poi magari qualche fan particolare sfegatato può comunque trovarli super interessanti, ma per me non è stato di particolare interesse sapere come i ragazzi passarono le loro vacanze estive e di come si sono divertiti alle giostre, e pure tre capitoli dove Tomelilla fa compere al villaggio e presenta Felí agli abitanti sono stati un po' troppo, finendo per risultarmi un po' noiosi.
Insomma, ai fan appassionati della saga di FAIRY OAK questo è un volume che gli farà piacere leggere, in quanto in effetti all'interno ci si possono trovare degli aneddoti carini, come ad esempio il momento della nascita delle gemelle visto da un punto di vista più "universale", mentre prima lo conoscevano solo dal punto di vista di Felí. Ho scoperto, ad esempio, che quando nel villaggio si è sparsa la voce che Dalia aveva le doglie diversa gente si è radunata di fronte a casa Periwinkle per partecipare (seppur dall'esterno) al lieto evento, attendendo anche diverse ore. Vi sono poi gli episodi sull'amore e poi quelli sul futuro dei personaggi, che ho trovato interessanti, sebbene altri episodi siano invece un po' più noiosi (tipo la presentazione di Felí a tutto il villaggio, persona dopo persona) e forse anche un po' superflui, ma alla fine basta leggerli velocemente.
Un'altra cosa che avrei voluto è che l'autrice avesse approfondito di più
anche la figura di Scarlett Pimpernel, la spocchiosa figlia del sindaco,
che è e rimane il personaggio più monodimensionale della serie. E' vero
che la Gnone le dedica qualche riga quando parla del suo amore per
Grisam (e questa è stata una parte molto carina e simpatica da leggere),
ma avrei voluto saperne di più su di lei e questo volume rappresentava
un'occasione perfetta, che forse è stata un po' sprecata. Sarebbe anche
stato interessante capire cosa ha fatto Jim nei cinque anni in cui non è
potuto tornare al villaggio da Vaniglia, che cosa di preciso lo ha
trattenuto lontano tutto questo tempo. Non so, va bene che non era un
abitante di Fairy Oak, ma mi sarebbe piaciuto scoprire di più anche su
di lui. Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
Quello che emerge ancora comunque da questi racconti è la bellezza di Fairy Oak e delle persone che vi vivono, capaci di creare dei rapporti autentici, sinceri e profondi; gli abitanti del villaggio ci sono sempre gli uni per gli altri, si supportano nei momenti difficili (tipo la morte di un parente) e in quelli gioiosi (tipo un parto), rispettandosi sempre gli uni con gli altri, senza mai diventare invadenti o ficcanaso.
In generale comunque il libro risulta un'esperienza sicuramente piacevole,
scorrevole e rilassante e, per i fan della saga, una lettura da comfort
zone, che si propone di rispondere alle ultime curiosità e domande dei
lettori, regalando loro dei momenti piacevoli (è stato carino ad esempio
anche rileggere episodi particolarmente importanti che avevo già
incontrato nella saga principle narrati però dalla voce di Felì). Leggendo questo volume è molto probabile che vi verrà voglia di rileggere anche quelli della saga principale, per poter ritrovare e stare in compagnia, ancora e ancora, di questi personaggi e di questi luoghi.
Il romanzo è stato pubblicato nel 2021 dalla Salani Editore; ha 288 pagine, una copertina rigida dotata di sovracopertina, misura
20,6 cm
d'altezza e 14,5 cm di lunghezza e costa 16,90 euro.
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