"Filastrocche da bere" di
Olivia Cauzzo è una raccolta di filastrocche che ha come tematica le bevande, mentre qualche tempo fa vi avevo parlato di: "Filastrocche da assaggiare", sempre della medesima autrice, che invece era dedicato ai cibi solidi. Se sui cibi si trovano spesso filastrocche per bambini, non mi era mai capitato di incontrare una raccolta dedicata invece interamente alle bevande.
Sopra: La copertina dallo sfondo bianco su cui spiccano diversi cibi, che però rimandano ad altre bevande (la cicoccolata calda, la camolilla, il latte, i frullati, l'aranciara, il succo), infatti al centro del libro c'è il disegno di un bicchiere.
Il
volume contiene 11 filastrocche scritte da Olivia Cauzzo su alcune bevande (salutari o meno, salate, amare o dolci)
che ai bambini sarà sicuramente capitato di bere o di vedere. Le
filastrocche riguardano le seguenti bevande: l'acqua, il caffè d'orzo, il latte, la cioccolata calda, il frullato, l'aranciata, il
centrifugato, il succo di frutta, il brodo, la camomilla e l'acqua del mare.
I
testi di ciascuna poesia sono composti da 8 o 10
versi, in rima baciata (AA BB), questo fa risultare le
filastrocche molto carine e orecchiabili.
Il latte
"Liquida nuvola di stella alpina,
bianco velluto ogni mattina
al tuo risveglio con calma ti aspetta
buon latte di mucca o di capretta.
Bevuto da solo è una dolce merenda,
con il cacao è un'altra faccenda.
Ti aiuta a crescere più forte e più sano,
tutta la vita ti tiene per mano.
Ricorda baci, carezze e la nanna,
coccole, favole e abbracci di mamma."
Le cioccolata calda
"Sotto un monte di panna montata
sonnecchia al caldo la cioccolata,
come un orsetto addormentato
dal pelo marrone e vellutato.
E' dolce, è morbida, è profumata,
col cucchiaio va risvegliata:
è meglio gustarla assai lentamente,
perchè sul fondo è ancora bollente.".
L'aranciata
"Sfrigola e frizza nel lungo bicchiere,
guardarla salire è un dolce piacere,
toglie la sete e rinfresca il palato
quando veloce la inghiotti d'un fiato.
In bocca ti scoppiano come palline,
le pizzicanti sue bollicine.
Sembra solletico quel che ti fanno,
ma che delizia insieme ti danno!"
Sopra: L'illuminazione dedicata all'arancia (su uno sfondo viola e giallo che risalta l'arancione), che vediamo in un bicchiere alto e stretto, con vicino alcune fette di arancia.
Ogni poesia è accompagnata da un disegno
di Paola Pappacena, il quale ha il compito di riprodurre l'aspetto della bevanda citata nei testi, anche se non in maniera iper realistica, ma
comunque in modo abbastanza curato e appetibile, ma anche un po'
giocoso.
Le bevande sono solitamente ritratte dentro dei contenitori quali: bicchieri, tazze, scodelle, ma anche frullatori o scatolette (nel caso del succo); l'unica eccezione è la camomilla, in cui l'artista ha preferito disegnarne il fiore, con un bambino che vi dorme dentro. La filastrocca dedicata alla camomilla e quella sull'acqua del mare sono anche le uniche in cui Pappacena ha disegnano anche un bambino nella scena.
A caratterizzare queste
illustrazioni sono i colori, molto saturi, accesi, vivaci e brillanti,
per cui ogni immagine risulta un tripudio di tinte. Perfino il colore
degli sfondi serve a far risaltare quello dei cibi: le ciliegie rosse
hanno un sfondo giallo, i biscotti gialli/marroncini hanno uno sfondo
arancione, il gelato (di vari colori) uno sfondo azzurro... Sopra: I disegni
di Paola Pappacena, il quale ha il compito di riprodurre l'aspetto del
cibo citato nei testi, anche se non in maniera iper realistica, ma
comunque in modo abbastanza curato e appetibile, ma anche un po'
giocoso. A caratterizzare queste illustrazioni sono i colori, molto saturi, accesi, vivaci e brillanti.
"Filastrocche da berre"
di Olivia Cauzzo è una raccolta di filastrocche a tema bevande molto
carina e graziosa, con testi semplici in rima baciata, molto regolari e
orecchiabili, che possono essere seguiti facilmente da bambini anche
abbastanza piccoli. I testi possono essere letti gia a 3 anni, anche
perché trattano un tema, quello delle bevande che comunque rientra nella sfera del cibo, a tutti i bambini molto
familiare e che fa parte della quotidianità (d'altronde tutti gli esseri
viventi per sopravvivere hanno bisogno di bere, oltre che di mangiare).
Nelle filastrocche sono proposti molti liquidi, sia di bevande dolci (come il succo, l'aranciata, la cioccolata calda), ma anche salate come il brodo, o amare come il caffè (specificato essere d'orzo in quanto: "Come il papà bevo il caffè / ma quello d'orzo fatto per me") o "neutre" come l'acqua o il latte.Mi è dispiaciuto che non fosse stata dedicata una filastrocca al tè, bevanda per i bambini credo ben più comune rispetto ad esempio al caffè d'orzo, anche perchè esso esiste sia in bottiglia che in bustina.
Come ultima filastrocca l'autrice ha invece voluto metterne una che desse un po' l'effetto sorpresa, dedicata all'acqua di mare, che è qualcosa che è meglio non bere: "Salto le onde, nel mare mi tuffo / prima che arrivi bizzarro uno sbruffo. / Sguazzo, e nuotando mi tengo a galla: / il mio salvagente è una bella farfalla. / Non vedo il fondo, più non si tocca, / allora chiudo ben bene la bocca. / L'acqua è salata e pizzica il naso, / perciò di berla non è proprio il caso!".
Il libro è stato pubblicato nel 2012 dalla GRIBAUDO; ha 24 pagine, una copertina rigida, misura 19,5 cm d'altezza e 19,5 cm di lunghezza e costa 8,90 euro.
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