Qualcuno si potrà chiedere perché qualcuno abbia deciso di mettersi a riscrivere un testo sacro come la Bibbia. Ebbene Lechermeier risponde che "Raccontare la Bibbia è raccontare la nostra storia, le cui radici affondano in quel patrimonio, unico e immenso, di miti, racconti e leggende." La Bibbia è infatti formata da centinaia di storie e di personaggi che hanno formato la nostra civiltà, essa quindi non appartiene solo alla nostra religione, ma è un patrimonio di tutti, poiché, come continua a spiegare l'autore, "Le storie che vi sono narrate e i personaggi che vi sono raccontati hanno plasmato il nostro modo di pensare, le nostre idee, i nostri valori e sono anche la materia dei nostri sogni". La Bibbia è quindi un'opera fondamentale da conoscere, per comprendere la nostra cultura, e Lechermeier ci invita a leggerla attraverso questa sua riscrittura personale ma fedele. Come specifica però l'autore "una bibbia non è la Bibbia", "una bibbia", infatti, è fatta di racconti che conosciamo, ma che vengono narrati in modo nuovo.
Sopra: Sulla copertina di "una bibbia" potete vedere un angelo rappresentato dalla Rebecca Dautremer. Tale illustrazione, in particolare, si riferisce al momento dell'annunciazione da parte dell'arcangelo Gabriele.
Quest'opera è suddivisa in varie parti, le quali riprendono quelle presenti anche nel testo originale.
La prima parte tratta dell'Antico Testamento (il quale contiene i libri antecedenti la nascita di Gesù) e il primo capitolo che vi troviamo si intitola "La Genesi, o quando tutto è cominciato". Questo capitolo riporta alcuni episodi presenti, appunto, nel libro della Genesi tra cui: la creazione del mondo, la nascita e la caduta di Adamo ed Eva, la storia di Caino e Abele (che Lechermaier narra in rima baciata), le vicende di Noè e del diluvio universale, la torre di Babele e le storie dei tre patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe). Segue poi la storia di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, che fu venduto come schiavo dai fratelli, ma che poi divenne ministro del faraone, del quale interpretò i sogni prendendo così una grave carestia.
Come ho detto sopra Lechermeier ha riscritto alcune parti ed episodi della Bibbia, vi riporto qui di seguito, quindi, un esempio di questa riscrittura:
Versione tratta dalla Bibbia:
"1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.
11 E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno."
Versione di Philippe Lechermeier:
"All'inizio non esisteva niente. Niente.
Niente di quello che conosciamo, nemmeno il vento che soffia, nemmeno il sole che scalda, nemmeno l'acqua che lava o il freddo che fa tremare. Niente.
Niente di niente.
Ma soprattutto,
come in fondo a un pozzo o a un cassetto era tutto buio.
Allora Dio decise di creare la luce.
E la separò dall'oscurità.
E diede ad entrambe un nome diverso per non confonderle: notte chiamò il buio e giorno il chiarore.
E, allo stesso tempo, inventò il primo giorno:
con la luce dal mattino alla sera, e il buio dalla sera al mattino.
E ancora,
siccome il cielo si mischiava con la terra,
Dio tracciò una lunga linea all'orizzonte così per distinguerli l'uno dall'altra.
In alto c'era il cielo e in basso la terra.
E così trascorse il secondo giorno.
E poi, siccome la terra si confondeva con l'acqua, la separò.
Da un lato riunì i continenti,
dall'altro divise i mari e gli oceani.
E sui continenti fece nascere cespugli e alberi carichi di semi
perché dai quei semi germogliassero ancora altri alberi e altri cespugli.
Il tempo volava, anche il terzo giorno era finito."
Il secondo capitolo è quello dell'Esodo, dove inizialmente si narra della schiavitù degli ebrei in Egitto ad opera dei faraoni, la loro liberazione tramite Mosè e infine il loro soggiorno nel deserto prima di poter accedere alla terra promessa. Lechermeier ha riscritto tali fatti facendoli narrare da un moscerino, ecco un confronto fra l'inizio dei due testi:
Versione tratta dalla Bibbia: "[...] 5 Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto.6 Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno.
8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti [...]». 11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura."
Versione di Philippe Lechermeier: "Tutto è iniziato tanto tempo fa. Davvero tanto tempo fa. Ricordate? Gli Ebrei avevano raggiunto Giuseppe in Egitto per sfuggire alla carestia [...] e, dopo quattro secoli, erano diventati molto numerosi.
Questo fatto preoccupava il Faraone. Temeva infatti che un giorno gli Ebrei potessero diventare più numerosi degli egiziani. [...].
Cominciarono perciò soprusi e umiliazioni. Il sovrano li costrinse a lavorare nei campi. Ordinò loro di costruire immensi palazzi. [...] Li rese schiavi. E tuttavia, nonostante le condizioni di vita sempre più penose, gli Ebrei continuavano ad aumentare di numero."
Da qui l'autore termina di raccontare le vicende contenute nel pentateuco (con cui i cristiani indicano i primi 5 libri del Tanakh) e passa a narrare quelle dei Profeti Anteriori.
Il terzo capitolo si intitola "Il libro dei Giudici, o le battaglie contro gli oppressori" e tratta le vicende contenute nel Libro di Giosuè, dove si narra la storia della guerra e della conquista di Canaan da parte delle 12 tribù ebraiche guidate da Giosuè. Il racconto continua poi col Libro dei Giudici, dove vengono descritte le vicende delle 12 tribù di Canaan dei Giuduci (carismatici capi militari occasionali). Lechermeier in particolare dedica dei capitoli ai due giudici più importanti di cui si parla in questo libro della Bibbia: Gedeone e Sansone.
Il quarto capitolo, dal titolo "Il libro dei re", narra le vicende (contenute alla fine del libro dei Profeti anteriori e nel libro dei Re) del re Samuele, di Saul (il primo re di Israele) e di David (il quale unirà sotto la sua monarchia le 12 tribù di Israele), di Salomone e dei profeti Elia (del nord) ed Eliseo (del sud), per terminare con la fine dei Re.
Il quinto capitolo è quello dell'Esilio, in cui gli Ebrei, dopo la caduta del regno di Israele sono esiliati in altri paesi, tra cui l'Assiria e la Babilonia. Tra i libri della Bibbia collegati a tale avvenimento vi sono il Libro dei Re e il secondo Libro delle Cronache, i quali terminano con tale avvenimento, e i libri di Esdra e Neemia, che iniziano dall'esilio e raccontano la ricostruzione a Gerusalemme.
L'autore ha però qui narrato le vicende di personaggi quali Ester, Tobia, Giuditta, Daniele, Misaele, Azaria e Anania, nonché le vicende di Giona e di Giobbe.
Inizia poi la seconda parte del libro, in cui si parla delle vicende del Nuovo testamento. Tale parte non è divisa in ulteriori parti, ma presenta semplicemente diversi capitoli, ciascuno dei quali si rifà a un episodio importante raccontato nel Nuovo Testamento (il quale è costituito da 27 libri canonici, scritti in seguito alla vita e alla predicazione di Gesù). Tra gli episodi presenti in questo capitolo vi sono: l'annunciazione, la nascita di Gesù, il battesimo di Gesù per mano di Giovanni Battista, i 40 giorni trascorsi nel deserto, il primo miracolo di Gesù (la trasformazione dell'acqua in vino), alcuni dei miracoli compiuti da Gesù (la guarigione di un lebbroso, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la resurrezione di Lazzaro...), la morte di Giovanni Battista (la quale viene raccontata dall'autore come se fosse uno spettacolo di burattini a cui Gesù assiste con i suoi discepoli), l'ultima cena, Gesù nell'orto degli ulivi, la sua crocifissione e la sua resurrezione.
Sopra: Questa illustrazione mostra la costruzione dell'Arca, episodio che presente nel libro della Genesi.
Quest'opera è accompagnata inoltre dalle illustrazioni della famosa artista francese Rebecca Dautremer, di cui ho recensito già alcune sue opere pubblicate anche in italiano. Dautremer ha uno stile come sempre molto originale, particolare e inconfondibile. I disegni presenti in questo volume risultano infatti ricercati, raffinati ed eleganti e presentano spesso delle prospettive molto interessanti e insolite.
Anche i personaggio creati dall'artista si presentano come unici ed originali, grazie al loro aspetto e al modo in cui sono stati disegnati. Ho trovato ad esempio interessante che Dautremer abbia rappresentato Adamo ed Eva come due persone di colore, mentre solitamente li ho sempre visti disegnati con la pelle chiara (e i capelli biondi).
Sopra: Le illustrazioni della Dautremer sono sempre molto originali, ricercati, raffinati ed
eleganti (vedere immagini sopra) e presentano spesso delle prospettive molto interessanti e insolite (come, ad esempio, quella dell'immagine centrale, che rappresenta il momento in cui il mare si richiude dopo essere stato aperto da Mosè, travolgendo l'esercito del faraone). Anche
i personaggio creati dall'artista si presentano come unici ed
originali, grazie al loro aspetto e al modo in cui sono stati disegnati.
Ho trovato ad esempio interessante che Dautremer abbia rappresentato
Adamo ed Eva come due persone di colore (immagine più in basso)
Nell'albo sono presenti sia illustrazioni a colori che in bianco e nero. L'artista ha scelto per le sue tavole una vasta gamma di colori, i quali sono solitamente alquanto brillanti, vivaci e intensi, anche se vi sono anche scene in cui le tinte risultano più scure o cupe.
Sopra: Queste immagini sono due illustrazioni in bianco e nero presenti all'interno del volume. La prima, a sinistra, rappresenta il momento della creazione, mentre quella a destra mostra Gesù da giovane nel deserto.
Sopra: L'artista ha utilizzato una vasta gamma di colori, sia freddi (come quelli delle immagini più in alto) che caldi (come quelli presenti nell'immagine centrale e in basso). Tali colori sono solitamente alquanto brillanti, vivaci e intensi, anche se vi sono anche scene in cui le tinte risultano più scure o cupe.
Sopra: L'artista ha utilizzato una vasta gamma di colori, sia freddi (come quelli delle immagini più in alto) che caldi (come quelli presenti nell'immagine centrale e in basso). Tali colori sono solitamente alquanto brillanti, vivaci e intensi, anche se vi sono anche scene in cui le tinte risultano più scure o cupe.
"una bibbia" di Lechermeier e Dautremer è un'opera veramente molto bella, elegante e raffinata, nonché molto interessante e insolita. Essa è infatti una riscrittura della Bibbia che permette così a più persone di poter leggere le storie e gli episodi che vi sono contenuti, storie che anche chi non è credente o religioso può apprezzare. Dopotutto questa non è la Bibbia, ma "una bibbia", fatta di storie che conosciamo, ma che vengono narrate in modo nuovo. Come scrive l'autore una bibbia "è fatta di storie raccontate. Che diventano perciò le nostre storie".
Inoltre, le illustrazioni della Dautremer, col loro stile così originale e il loro tratto elegante e raffinato, sono molto adatte per accompagnare un simile testo, dando vita a un'opera tanto curata quanto pregiata.
L'opera è stata pubblicata nel 2014 dalla Hachette Livre col titolo "une bible", ed è stata pubblicata in italiano, sempre nel 2014, dalla Rizzoli. L'albo è dotato di una copertina rigida, ha 385 pagine, misura 27,4 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 45,00 euro.
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