Sopra: La copertina di "Gothic Lolita" prsenta molti colori brillanti e mostra la protagonista della vicenda.
Come si capisce anche dal titolo quella narrata in questo libro è una storia sulle lolite (cioè, a quanto scritto nei dizionari, ragazze, anche molto giovani, il cui comportamento e atteggiamento erotico e provocante riesce a risvegliare l'interesse sessuale anche di uomini maturi). La protagonista è infatti una ragazza dai lunghi capelli neri di nome Sumire che ama vestirsi con corsetti, pizzi, gonne, fiocchi e abiti e accessori svolazzanti. Purtroppo però i suoi genitori, come d'altronde il resto della società, non la comprendono e non riescono ad accettarla. Quando Sumire cerca di iscriversi a qualche facoltà (come quella di lettere o il conservatorio) scopre che ciò che queste scuole propongono è diverso da ciò che lei vorrebbe (a lettere non si impara a scrivere poesie e al conservatorio non si impara solamente a suonare il violino). Così la protagonista si mette alla ricerca di una scuola per lolite, la quale però non sembra proprio esistere. Un giorno la ragazza entra in una boutique in cui un'anziana signora le fa incontrare un'altra lolita, di nome Alice, con la quale condivide l'idea di fondare una scuola per lolite e di scrivere la grande Enciclopedia delle Lolite. Ad unirsi a loro saranno anche altre ragazze: le gemelle Yuka e Saki (esperte nel cabaret) e Blueberry (una bravissima pasticcera). Per trovare un posto chiederanno a una marchesa (Madame la Marquise) di prestare loro il suo maniero in cambio di qualche torta di pere, e la marchesa accetterà. Il giorno dell'inaugurazione della scuola però una folla di manifestanti si scaglia contro le lolite e ne incendia la scuola. Dopo che la magione è stata ridotta in cenere Sumire trova però sul terreno una piccola porta che conduce a una cripta, la cripta della principessa Cendrillon (Cenerentola), nella quale è conservata anche una giostra che però ormai non funziona più, così le lolita decidono di ripararla, ma, siccome per riparla servirebbe anche un diamanate, decidono di metterla all'asta e così la giostra viene acquistata da un ricco uomo d'affari indiano. Grazie alla vendita le lolite riescono a ricostruire la magione e ad aprire la scuola per tutte loro.
Come potete vedere dalla trama l'autore concepisce l'idea di lolita in maniera diversa dall'eccezione che solitamente le viene (o che perlomeno le veniva) data (definizione che vi ho riportato all'inizio tra parentesi), che la vede come una seduttrice di uomini maturi. In questo albo la figura della lolita è associata molto a quella della principessa, e viene intesa più come una ragazza raffinata che ama vestirsi bene e in maniera originale e curata, che ama suonare strumenti, cucinare dolci, scrivere poesie. L'idea delle lolita presente in questo albo riprende probabilmente quella giapponese, che si ispira alla moda europea di un tempo rivisitata attraverso il filtro dell'immaginazione dei giapponesi.
Concezione che viene confermata anche dalle pagine dell'Enciclopedia delle Lolite che sono state inserite in mezzo alla storia. In queste pagine vengono descritti accessori (come gli occhiali del compleanno), cibi, ricette (come la ricetta dei macarones di Blueberry), fiori (come la rosa ipnotica) e animali (come il polpo fragola) delle lolite.
Alla fine del libro, inoltre, sono presenti alcune pagine extra (la maggior parte appartenenti sempre all'Enciclopedia delle Lolite) in cui si continua ad approfondire questa figura, elencando, ad esempio, i diversi tipi di lolite esistenti (dolce, gotica, country, punk ecc...), il programma delle lezioni alla scuole per lolite, il loro menù, il loro regolamento ... In alcune pagine sono anche stati lasciati degli spazi che il lettore stesso può compilare e poi nelle pagine finali è pure presente quello che nel libro vieme chiamato "Il museo delle lolite" in cui possiamo ammirare alcune illustrazioni, eseguite da diversi artisti, che raffigurano proprio delle lolite.
Una cosa intressante di questo albo illustrato è che esso è bilingue: è scritto infatti sia in francese che in giapponese.
Sopra: Una delle pagine dell'Enciclopedia delle Lolita, in cui, in questo caso, si parla di poulpe-frais, soucoupes multi pattes, la super Wig e les lunettes d'anniversaire.
Le illustrazioni di Amoretti sono facilmente riconoscibili poiché hanno uno stile particolare e originale, tipico dell'artista. Oltre ad essere ricche di particolari e di colori ciò che le contraddistingue è sicuramente il modo in cui sono state disegnate le ragazze: con una faccia molto tondeggiante e, soprattutto, per gli occhi bianchi (anche abbastanza grandi e che vengono mostrati sempre o totalmente aperti o totalmente schiusi) con all'interno solamente un puntino nero a fungere da pupilla, nonché per la presenza ci ciglia che l'artista mette in risalto sia sopra che sotto l'occhio.
Sopra: Le illustrazioni di Amoretti sono ricche di particolari e colori brillanti, tuttavia esse si contraddistinguono molto per il modo in cui disegnale le sue ragazze: con visi tondeggianti e occhi bianchi con all'interno solo un puntino nero a fare da pupilla, nonché per la presenza di ciglia piuttosto marcate sia sopra che sotto l'occhio.
Anche l'abbigliamento delle ragazze è particolare, cosa ovviamente accentuata dal fatto che in questo caso l'artista deve rappresentare delle lolite. Tra l'altro Amoretti, per l'abbigliamento, sembra ispirarsi molto alle lolita giapponesi (in Giappone, infatti, negli ultimi anni il fenomeno delle lolita è diventata una vera e propria moda), che si vestono tipicamente con vestiti ricchi di pizzi, merletti e fiocchi in quanto la definizione più generica di lolita non fa riferimento a questo tipo specifico di abbigliamento. Le protagoniste di questo albo indossando infatti vestiti ricchi di pizzi, corsetti, merletti, fiocchi, nastri, calze e accessori vezzosi, il che è tipico da un abbigliamento tipico delle lolita (così come lo intendiamo noi oggi almeno, influenzati dall'idea delle lolita giapponesi), tuttavia questi elementi (questo abbigliamento molto femminile, vezzoso e curato) lo possiamo ritrovare spesso anche in molte altre opere dell'artista (basta vedere come Amoretti ha vestito la sua Alice nel suo albo illustrato "Les aventures de Alice au pays de Merveilles", oppure la sua Cappuccetto ne "Le petit chaperon rouge: Ce qu'il advint dans le ventre du loup", o, anche, la protagonista del suo fumetto "Burlesque").
Sopra: Le illustrazioni di Amoretti si possono riconoscere anche per il modo in cui l'artista veste le presenze femminili all'interno della storia. Gli abiti con cui le disegna sono infatti particolari, ricchi di pizzi, merletti, fiocchi e accessori vezzosi. Questo elemento è ovviamente accentuato in questo albo, avendo quest'ultimo delle lolite come protagoniste, tuttavia questo elemento è presente anche in altre sue opere (basta vedere come ha disegnato l'Alice di Carroll, di cui vi riporto un'immagine a destra).
Oltre a ciò i disegni dell'artista si distinguono per avere dei contorni piuttosto netti e marcati e per l'uso di colori brillanti (anche quando si tratta d colori scuri e cupi come il nero), nonché per la gran varietà di tinte utilizzate (rosso, verde, bianco, nero, viola, arancione, giallo, rosa, viola, azzurro, blu ….).
Sopra: L'artista utilizza una gran varietà di colori (sia chiari che scuri, freddi o caldi e che potrete trovare sia con tonalità pastello, oppure con toni più accesi e intensi), per cui nell'albo troverete sia scene in cui prevalgono i colori pastello (come quella a sinistra) che quelle in cui prevalgono colori più scuri e intensi(come nell'immagine a destra).
Quest'opera tratta un soggetto interessante che è stato sicuramente poco trattato negli albi illustrati, in oltre qui l'immagine che l'autore ne propone è diversa da quella delle classiche lolite. Le illustrazioni di Amoretti che accompagnano i testi sono originali e belle, ricche di colori e di elementi.
Questo albo illustrato è stato pubblicato dalla Soleil Production nel 2009; ha 96 pagine, la copertina rigida e misura 26,7 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 19,90 euro.
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