L'altro giorno sono stata a fare un giro al Mercatino dell'Usato della mia città e ho deciso di prendere una raccolta di fiabe che ormai vedevo lì da tre mesi: "Fratelli Grimm tutte le fiabe" a cura di Brunamaria dal Lago Veneri. È una raccolta completa di tutte le fiabe dei Grimm e che faceva parte di una collana che usciva in edicola i primi anni del Duemila.

Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione che ho trovato al mercatino, di una collana intitolata "Le più belle fiabe del mondo", a destra un'edizione normalmente in commercio del 2005.
Come leggiamo nell'aletta del libro: "Pubblicate per la prima volta tra il 1812 e il 1822, le fiabe dei fratelli Grimm sono tra el opere più tradotte, ristampate, diffuse e conosciute della letteratura mondiale e un autentico, intramontabile classico della letteratura per l'infanzia. La loro atemporalità, il loro situarsi in una dimensione trasfigurata dove i pericoli più spaventosi vengono superati, il male punito, la virtù ricompensata, sono probabilmente i motivi di tanto successo, e risiedono nella stessa figura-archetipo dell'infanzia. Tuttavia l messaggio di queste fiabe non è ricolto solo ai bambini: la rivisitazione dle mito si presenta infatti oggi come un'eccezionale stratagemma per esorcizzare gli incubi sepolti nell'inconscio personale e collettivo, per placare le inquietudini, per imparare a leggere il reale con un po' d'ironia."
All'inizio del volume è presente un'introduzione che ci spiega come la tradizione del racconto popolare abbia dei precedenti illustri, per poi parlare dell'importanza che hanno avuto, per il popolo tedesco (ma non solo) le raccolte di fiabe dei Grimm, con cui i Grimm volevano creare un senso di unità nazionale. D'altronde le fiabe servono anche a "metabolizzare le angosce per renderle pensabili e rappresentabili.", rendendola un racconto non solo per bambini, ma universale e collettivo. Dopo aver spiegato un po' in generale l'importanza e il significato delle fiabe c'è un focus su quelle dei fratelli Grimm, viste come la ricerca di un passato remoto, originario, una ricerca dell'universalmente umano e come una ricerca della radice nazionale, per ritrovare una nuova identità culturale, linguistica e storica.
Infine c'è una nota sulla traduzione, che spiega: "La presente traduzione è stata eseguita sull'edizione, curata nel 1936, da Otto Ubbelohde, che illustrò anche le fiabe dei Grimm."
Le fiabe riportate in questo volume sono tutte versioni integrali e contiene effettivamente tutte le fiabe dei Grimm. Ho confrontato questa edizione con quella "Fiabe" della Einaudi (del 1951) e le fiabe sono esattamente le stesse, suddivise in tre libri e numerate allo stesso modo, senonchè l'edizione Newton Compton ha aggiunto anche un'altra sezione, alla fine, dedicata alle leggende per bambini.
La traduzione delle fiabe tuttavia è diversa, sebbene il significato rimanga sempre quello, tuttavia adesso vi riporterò alcuni pezzi di alcune fiabe di entrambe le edizioni, così potrete confrontare le traduzioni:
1. Versione "Biancaneve" Ed. Einaudi (1951): "Una
volta, nel cuore dell'inverno, mentre i fiocchi di neve cadevano dal
cielo come piume, una regina cuciva, seduta accanto a una finestra dalla
cornice d'ebano. E così, cucendo e alzando gli occhi al cielo per
guardar la neve, si punse un dito, e caddero nella neve tre gocce di
sangue. Il rosso era così bello su quel candore, ch'ella pensò:
<<Avessi una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e
dai capelli neri come il legno di questa finestra!>>
Poco dopo diede alla luce una figlioletta bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l'ebano; e la chiamarono Biancaneve. E quando nacque la regina morì.
Dopo un anno il re prese un'altra moglie: era bella ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza".
Poco dopo diede alla luce una figlioletta bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l'ebano; e la chiamarono Biancaneve. E quando nacque la regina morì.
Dopo un anno il re prese un'altra moglie: era bella ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza".
1. Versione "Biancaneve" Ed. Newton Compton (2003): "Una
volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal
cielo come piume, una regina cuciva, cuciva seduta accanto a una finestra dalla
cornice d'ebano. E, mentre cuciva e alzava gli occhi per
guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di
sangue caddero nella neve. Il rosso era così bello su quel candore, ch'ella pensò fra sé:
<<Avessi un bambino bianco come la neve, rosso come il sangue e nero come il legno della finestra!>>
Poco tempo dopo diede alla luce una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e con i capelli neri come l'ebano; e, per questo, la chiamarono Biancaneve. E quando nacque la regina morì.
Dopo un anno, il re prese di nuovo moglie: era donna bella, ma superba; non poteva tollerare che qualcuno la superasse in bellezza".
Poco tempo dopo diede alla luce una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e con i capelli neri come l'ebano; e, per questo, la chiamarono Biancaneve. E quando nacque la regina morì.
Dopo un anno, il re prese di nuovo moglie: era donna bella, ma superba; non poteva tollerare che qualcuno la superasse in bellezza".
2. Versione "Cappuccetto Rosso" Ed. Einaudi (1951): "C'era
una volta una cara ragazzina; solo a vederla le volevano tutti bene, e
specialmente la nonna, che non sapeva più cosa regalarle. Una volta le
regalò un cappuccetto di velluto rosso, e, poiché le donava tanto
ch'essa non volle più portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto
Rosso.
Un giorno sua madre le disse: -Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti
un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna; e
debole e malata e si ristorerà..."
2. Versione "Cappuccetto Rosso" Ed. Newton Compton (2003): "C'era
una volta una bambina tanto carina e dolce che solo a vederla, tutti se ne innamoravano, e
specialmente la nonna, che non sapeva davvero più cosa darle. Una volta le
regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché le stava tanto bene e lei non voleva mettere che quello, tutti la chiamavano Cappuccetto
Rosso.
Un giorno sua madre le disse: - Vieni Cappuccetto Rosso, qui c'è una bella fetta di dolce e una bottiglia di vino, portali alla nonna. È ammalata e
debole e queste cose le faranno bene."

Sopra:
Il volume contiene anche delle illustrazioni tratte dal volume "Kinder-und Hausmarchen gesammelts durch die Bruder Grimm". Sono dei disegni in bianco e nero probabilmente delle incisioni, dall'aspetto elegante e ricco di dettagli, con tratteggi sottili e con alcune zone più scure di altre, mentre altre sono state lasciate completamente bianche creando dei bei giochi di luce e ombra.
Le immagini sono spesso a pagina intera, ma non mancano anche disegni più piccoli, grandi un terzo o metà pagina. Essi rappresentano scene tratte dalla storia, con personaggi che svolgono delle azioni in determinati ambienti (come gli animali addormentati nel cortile del castello in "Rosaspina", una donna che raccoglie dell'acqua ad un ruscello, Biancaneve nel castello della regina, ) a volte invece sono stati ritratti solamente i paesaggi.
Le illustrazioni comunque sono belle, graziose e delicate e aggiungono al libro un tocco in più, rendendolo più speciale.





Sopra: Alcune delle illustrazoni in bianco e nero che si possono trovare all'interno del testo.
"Fratelli Grimm tutte le fiabe" a cura di Brunamaria dal Lago Veneri è un bel volume, uno dei pochi che raccoglie effettivamente tutte le fiabe dei fratelli Grimm, proprio come quello dell'Einaudi. Questo però ha anche il vantaggio di essere illustrato, inoltre è scritto più grande di quello Einaudi ed è meno in formato tascabile, con copertina rigida e sovracopertina. Essendo la prima uscita di una collana in edicola aveva dalla sua anche il vantaggio del prezzo, pensate che sul retro di copertina è segnato che costava solo 2,10 euro! Un prezzo imbattibile per un tomo da 550 come questo.
Ancora oggi c'è una raccolta delle fiabe dei Grimm in edizione della Newton Compton, ma adesso costa 9,90 euro, e non ha immagini interne.
In realtà tutta la collana aveva dei titoli interessanti, tra cui quelli su Capuana e la Perodi, fiabe difficili tra trovare.
Purtroppo attualmente questo volume non si trova più in vendita, se non nel mercato dell'usato a prezzi ben più alti di 2,10 euro (io l'ho trovato ad un mercatino scontato a 3,30 euro perchè ormai era in vendita da più di due mesi). Se vi capita di vederlo comunque è una buona edizione, sia dal punto di vista della traduzione che della completezza dei testi, molto carina con delicate e graziose illustrazioni in bianco e nero che lo abbelliscono.
Sopra:Le copertine (prese da un annuncio su internet di qualcuno che vende questi libri) dei primi 12 volumi della collana di cui faceva parte anche questa raccolta di fiabe dei Gri, che come potete vedere era la prima uscita, mentre poi abbiamo fiabe di Andersen (in due tomi), di Perrault, di Capuana, della Perodi, le Mille e una Notte, favole, racconti di Dickens e di Collodi.
I testi di quest'opera sono stati tradotti da un'edizione pubblicata originariamente nel 1984 col titolo "Kinder-und Hausmarchen". Questa edizione italiana invece stata edita nel 2003 dalla Newton Compton Edizioni. Il volume ha 554 pagine, la copertina rigida con sovracopertina, misura 23 cm d'altezza e 16 cm di lunghezza e originariamente costava 2,10 euro, essendo la prima uscita di una collana in edicola.
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