venerdì 11 ottobre 2024

Rime di rabbia di Bruno Tognolini

"Rime di rabbia" di Bruno Tognolini è una raccolta di filastrocche che trattano un tema un po' insolito per la poesia: il sentimento della rabbia, affrontata in 50 rime accompagnate dalle illustrazioni di Giulia Orecchia.
 
 
  Sopra: A sinistra la copertina in rigida, mentre a destra quella in flessibile, uscita precedentemente, sebbene tra le due cover la cosa sostanziale che cambia è il font del titolo.
 
"Cinquanta invettive per le grandi rabbie dei piccoli, e per le piccole rabbie dei grandi. Poesie furiose, amare, esagerate, dolenti e spassose, che offrono ai bambini arrabbiati parole per dirloo. Parole poetiche e belle, perché magari, dicendola bene, la rabbia fiammeggia meglio e sfuma prima. Poesie da leggere per ridere, per piangere, o per consolarsi. E magari da copiare sul diario di un amico che ci ha offeso, su un bigliettino da inviare a un insolente."
Le filastrocche trattano vari tipi di rabbia, aiutando quindi i lettori a riconoscerne pure le varie sfumature, inoltre "in queste rime veloci e divertenti il poeta ci dice che arrabbiarsi è lecito e normale, che può capitare a tutti di sentirsi furiosi quando qualcuno ci tradisce, ci fa delle cattiverie, è prepotente, stupido o idnifferente, quando ci fa ingelosire o ci punisce ingiustamente", ma ci dice anche che se riuscimo a esprimere questo sentimento a parole esso può svanire, o comunque ridimensionarsi. 
Le poesie sono tutte belle e musicali, a volte sono brevi e veloci da pronunciare, come un lampo, composte da pochi versi puttosto corti, che terminano con delle rime baciate (AA BB) o alternate (AB AB), o a volte rime imperfette. Altre volte invece sono più lunghe (anche da 16 versi) e con versi lunghi, perchè alcuni tipi di rabbia non si sfogano tutto a un colpo e all'improvviso, ma rimangono più nascosti e covano dentro di noi.
 
Rima di rabbia
Rabbia, rabbia
Fiato di sabbia
Sangue di gioco
Fiore di fuoco
Fiammeggia al sole
Consuma tutto
Lasciami il cuore
Pulito e asciutto
 
Malaugurio del traditore
Tu che sei stato sempre vicino
Sempre al mio fianco, sempre mio amico
E ora sei al fianco di un altro bambino
Stai a sentire ciò che ti dico
Io spero proprio che tu ti ritrovi
In un bel banco di spine di rovi
Sempre più stupido, smepre più stanco
Con un orango compagno di banco
Con cinquecentoquarantasette denti
tutti cariati, tutti ridenti
Che tutto il giorno ti vuole baciare
Con una puzza terribile in bocca
E se mi chiedi se puoi ritornare
Io ti presento questa filastrocca
Che ora finisce dicendo così
Te ne sei andato? Ora stai lì!
 
Prima rima del branco
Voi ridete, bisbigliate
Quando arrivo ve ne andate
Io son solo, sono stanco
Ma voi siete solo un branco
Siete un gregge scemo e duro
Quando arriverà il leopardo del futuro
Io da solo scapperò
E voi in branco no
 
 
Sopra: Le pagine della poesia della "Rima lontana lontana", accompagnata nella pagina adestra da un disegno in bianco e nero di Giulia Orecchia.
 
All'interno del volume possiamo trovare alcuni disegni in bianco e nero di Giulia Orecchia, anche se il libro presenta in generale poche immagini, cosa abbastanza insolita in una raccolta di poesie per ragazzi.
In realtà questa non è la prima volta che incontro le immagini di questa artista, che aveva illustrato anche il libro "Filastrocche del buio e del sonno" di Paola Parazzoli.
Lo stile che l'artista ha usato per le poesie di questo libro è abbastanza stilizzato, a volte anche un po' astratto, con personaggi tracciati con linee nette e ben definite, e con dei contorni semplici, spigolosi, addirittura quasi un po' grezzi e abbozzati.
Le varie figure comunque non sono lasciate bianche all'interno, ma appaiono scure, ma non proprio nere, più di un grigio scuro, tra l'altro steso i maniera non omogenea. Forse l'artista con questo colore ha voluto rappresentare la rabbia all'interno dei personaggi. Ad esempio nel disegno della "Rima senza perdono" vediamo la silhouette di un omino tutto nero, tranne gli occhi e il cuore, che è bianco, addirittura attorno alla testa è come presente uno scarabocchio, forse per rappresentare i suoi pensieri confusi a causa della rabbia che prova.
Gli sfondi non sono mai rappresentanti, sebbene le scene dipinte dall'artista cerchino di rappresentare e, più che altro, esprimere, ciò che i testi dicono.
 
 
 


 
 Sopra: Alcune delle pagine illustrate dalla Orecchia, con disegni che ritraggono silhouette colorate all'interno con questo nero marmorizzato e poco omogeneo, come a rappresentare una tempesta interiore.
 
"Rime di rabbia" di Bruno Tognolini è un libro molto bello e interessante che dà voce, attraverso le parole ben dosate e scelte dell'autore, a un sentimento di cui raramente si parla, perchè considerato scomodo, e infatti quei libri per bambini che lo trattano lo fanno in termini repressivi, per insegnare ai più piccoli a controllarlo. Ma non sono solo i piccoli a provare rabbia, anche da adulti ci capita sovente di arrabbiarci per i più vari motivi e queste poesie possono essere un modo per dare corpo, creare delle immagini di quel sentimento, in modo da permetterci di elaborarlo e di sfogarlo in maniera accettabile (e non violenta contro nessuno). 
Come scritto nell'introduzione: "... le parole, quando sono armoniose e ben legate tra di loro come in questa raccolta di rime, hanno il potere di creare immagini, emozioni e significati. [...] Hanno anche il potere, quando siamo arrabbiati, di farci immedesimare, sfogare e poi calmare."
Un libro che piò portare i lettori, più o meno giovani, a riflettere anche sulle varie sfumature della rabbia, perchè di rabbia ne esistono diversi tipi: c'è quella esplosiva, quella che brucia come un foco, quella che invece rende il cuore freddo e indifferente, quella più sottile, quella che cresce pian piano, quella che crea delusione e risentimento come quella provocata da un tradimento, quella provocata dalle prese in giro, quella causata da un'ingiustizia subita, quella per essere stati esclusi, quella provocata dalla noia, quella per l'arrivo di una fratellino o di una sorellina, quella per un litigio, quella causata dalla discriminazione, quella per sentirsi incompresi, quella verso se stessi, ecc... 
Insomma ci possono essere mille motivi e cento modi perchè una persona si senta arrabbiata e Tognolici ci fa capire che sentirsi a volte così è lecito ed è normale, e che a volte basta il potere delle parole o dell'immaginazione per placarsi, o comunque per trovare un piccolo sfogo.
Le poesie sono anche accompagnate da alcune illustrazioni di Giulia Orecchia, che però non sono molto rilevanti, sebbene quando presenti aiutino ad esprimere bene il concetto della poesia che accompagnano.
Un libro che permette di comprendere la rabbia e che dà ai lettori il diritto di essere arrabbiati, dà loro ragione, mentre molto spesso la rabbia è un sentimento che gli adulti tendono a far reprimere, e lo fa con parole anche pungenti, come queste della poesia "Improperio del regno animale": "Faccia di porco, puzza di cane / Testa di pecora, zampe di rane / Pelo di tasso, cagnetto grasso / Goffa giraffa col sedere basso / Pelle di rettile, vipera liscia /Pancia di viscida biscia che striscia / Il tuo animale dentro risale / Con la sua faccia di brutto maiale..." o come quelle della poesia "Rima del tonto tapiro": "E tu mi prendi in giro / e poi ti guardi intorno / come un tonto tapiro / Per vedere l'effetto /Della burla del giorno / Della balla che hai detto / Come una grossa vacca / Che fa una grossa cacca / E poi si gira lenta / E la guarda contenta". Non mancano parole anche come "Cacca", "scemi" "deficienti", ma anche a volte a giochi di parole molto arguti, intelligenti, ironici e divertenti.
Delle poesie che permettono ai lettori di immedesimarsi con esse, così da incanalare i propri sentimenti e diventare anche in grado di esprimerli e, così, anche di controllarli.
 
Questo volume è stato pubblicato nel 2010 dalla Salani Editore, ha una copertina flessibile, ha 82 pagine, misura 18,5 cm d'altezza e 11,5 cm di lunghezza e costa 7 euro. Nel 2017 è stata edita una nuova edizione in copertina rigida con 74 pagine, che misura 21,5 cm d'altezza e 14,5 cm di lunghezza e costa 10 euro

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