lunedì 8 luglio 2024

SPECIALE: Libri non illustrati (HORROR)

Altro appuntamento in cui parlerò di una serie di libri non illustrati che ho letto ma di cui non posso parlarvi singolarmente in quanto, appunto, privi di immagini, mentre il mio blog è specializzato (per così dire) in libri illustrati.
Oggi tratterò cinque libri, per ragazzi o young adult, di genere horror, che come sapete è uno dei miei generi preferiti (infatti aspettatevi ancora altri post di libri non illustrati di questo genere). 
Mi sono inoltre resa conto che i libri di cui vi parlerò questa volta sono tutti editi dalla Mondadori, non è stata una cosa voluta, ma questa casa editrice pubblica moltissimi horror per ragazzi, oltre che molti autori e titoli in generale.


"DARK HALL" di Lois Duncan, con 193 pagine, edito nel 2018 dalla Mondadori Editore (costo di 14,90 euro. Titolo originale: "Down a dark hall", 1974).
Come sentinelle schierate a protezione di quello che c'è oltre, alberi scuri, strani e selvaggi circondano Blackwood, un esclusivo collegio femminile, e lo separano dal resto del mondo; un collegio ricavato da un'antica abitazione che è stata completamente ristrutturata. Non appena la giovane studentessa Kit Gordy ne oltrepassa l'alto cancello d'ingresso, la sensazione di essere sferzata da un vento gelido la fa rabbrividire, ma non può dire ai suoi genitori che non vuole più andarci, ormai ce l'hanno portata e loro hanno altri piani. Ad accrescere il disagio è lo sguardo duro e perforante della preside, Madame Duret, e l'esiguo numero delle altre studentesse. Perché sono state selezionate così poche ragazze, tra loro molto diverse? Che cosa le accomuna? E cosa significano le notti turbate da strani sogni e il talento tanto straordinario quanto inspiegabile che ciascuna di loro inizia a mostrare? Indizi riguardanti il passato che avvolge la residenza gettano una luce inquietante sui diversi avvenimenti, e ben presto la scuola così esclusiva diventerà un'orribile prigione.
"Dark Hall" è un libro scritto da Lois Duncan nel 1974, ma che è stato edito in italiano di recente (nel 2018) per l'uscita del film. Credo che inoltre il libro sia stato riveduto, in quanto compaiono riferimenti agli smartphone e a internet, per cui non si avrà la sensazione di leggere un romanzo "vecchio" o datato.
La protagonista è Katherine “Kit” Gordy, una giovane studentessa in viaggio con la madre e il patrigno verso l’Istituto Femminile Blackwood, un college esclusivo.
Blackwood è un'abitazione antica (che è stata ristrutturata), imponente, austera, isolata dal villaggio, circondata da boschi.
Non ci vuole molto prima che lei e le altre tre ragazze ammesse al collegio inizino a notare cose strane legate a eventi che hanno del soprannaturale. Tutte le ragazze, che sono solo cinque, iniziano a dimostrare un particolare talento verso qualche arte: ad esempio Kit si dimostra portata per la musica e inizia ad eseguire dal nulla melodie straordinarie. Un'altra ragazza invece si dimostra particolarmente portata per la pittura e inizia a dipingere senza sosta, in modo incontrollato e quasi malato, senza fermarsi neppure per mangiare o dormire. Ma non è l'unica cosa strana che accade nella scuola, Katherine durante la notte sente dei rumori strani, e ha come la sensazione che qualcuno entri nelle loro camere, nonostante siano chiuse a chiave.
Ne risulta una lettura molto scorrevole e intrigante, dalle componenti mistery e un po' horror (ma diversa dalle solite storie di fantasmi), dove la protagonista deve scoprire quale è il segreto che si cela in questo luogo se lei e le altre ragazze vogliono riuscire a sopravvivere. 
Dal romanzo hanno tratto anche un film, che è piuttosto fedele al libro, solo più "sporco", in quando nel film Blackwood è un collegio che accoglie ragazze problematiche, tutte con precedenti penali, e non semplici studentessa selezionate. Per cui le ragazze del film sono tutte incazzate col mondo, perché bisogna seguire lo stereotipo dei film americani secondo cui ragazza adolescente uguale arrabbiata e str**za. Nel film inoltre muoiono molte più ragazze.
Bella lettura, non troppo pesante ma intrigante, adatta dagli 11/12 anni in su. 

Sopra: La copertina italiana riprende quella inglese, giocando sempre sui toni del nero e del giallo, rendendo il disegno però più definito e più cupo.

"DARKDEEP: I segreti di Still Cove" di Eva Frantz, con 272 pagine, edito nel 2019 dalle Mondadori Editore (costo di 14,90 euro. Titolo originale: "The Darkdeep", 2018).
La scogliera di Still Cove è zona off limits: pareti a strapiombo, acque gelide e nebbia perenne. Ma quando Nico scivola giù, Emma, Tyler e Opal non possono che scendere nella baia maledetta per cercarlo. 
"Nico si guardò alle spalle, verso la nebbia. Ogni ragazzino di Timbers era cresciuto ascoltando le storie dell'orrore che si narravano su Still Cove, una zona di acque stagnanti circondate da scarpate e coperta da una foschia perenne. Con i suoi dirupi a strapiombo, i suoi scogli frastagliati e le sue correnti imprevedibili, l'insenatura era considerata troppo pericolosa per la navigazione. E, per di più, giravano voci sulla Bestia.
Quelle di sicuro tenevano lontane le folle. I turisti potevano anche sghignazzare del leggendario mostro marino di Skagit Spund, ma la gente del posto se ne guardava bene. Fin troppe barche erano scomparse in quel posto."
Nico è finito giù da una scogliera perchè Logan, un altro ragazzo del luogo che ce l'ha con Nico per questioni che riguardano i loro genitori, ha spinto il suo drone distante, dentro Still Cove e Nico ha cercato di recuperarlo, visto che gli è costato 600 dollari. Quando i tre scendono anche loro nella baia, oltre all'amico trovano qualcosa di inaspettato: dalla bruma emerge un'isola selvaggia che non dovrebbe trovarsi lì e che racchiude un lago perfettamente immobile, un cerchio di oscurità che pare un buco nel mondo. 
"Opal alzò lo sguardo di fronte a sè, poi sussultò violentemente e per poco perse il remo in acqua. Nello stesso istante, Emma lanciò un grido e indicò una sagoma scura che incombeva nella penombra opprimente. Dalla foschia emerse un'isola coperta da un bosco tetro.
Opal non aveva mai sentito nessuno parlare di un'isola in mezzo a Still Cove"
In mezzo all'isola si vede un edificio maestoso e fatiscente attira a sé i quattro amici: "E c'era qualcosa che galleggiava sopra l'acqua.
<<È una... casa>> disse Opal, nel momento esatto i  cui Nico chiedeva: <<È una barca, quella?>>.
La struttura di assi di legno era alta due piani, con finestre sudicie e un ampio portico d'ingresso. Aveva un aspetto regale e al contempo fatiscente, come se dall'acqua fosse cresciuto un albergo di lusso che poi era stato abbandonato lì a marcire.
Quella vecchia casa galleggiante - poiché di questo si trattava, si rese conto bruscamente Nico - pareva tanto morta quanto... stranamente viva. In attesa di qualcuno."
Esplorandolo, i ragazzi trovano collezioni di oggetti misteriosi come una cassa con dentro una piccola mummia rinsecchita e marrone, un forziere pieno di pietre preziose, svariati libro e un grosso barattolo con una melma verde che vi galleggia dentro... e un pozzo sotterraneo, un vortice di tenebra famelica. 
"Si avvicinarono tutti al cerchio, fermandosi spalla a spalla davanti al bordo.
<<Sembrerebbe... acqua>> sussurrò Tyler.
<<Tipo un pozzo>> mormorò Nico  <<O uno stagno.>>
Un liquido nero girava lentamente in un buco fondo della casa galleggiante, quasi fosse smosso da mani invisibili. L'acqua sciaguattava come inchiostro su un basso bordo di legno costruito tutto intorno all'apertura, senza mai fluire all'interno della stanza.
La pozza, semplicemente... vorticava. Incessantemente Implacabilmente."
Emma prova a che a fotografare il pozzo, ma tutte le foto vengono inspiegabilmente sfocate: "Era come se l'acqua non avesse voluto essere ritratta in foto, il che era folle."
Ben presto però i ragazzi scoprono che in effetti c'è qualcosa di strano e di straordinario in quel pozzo, in quell'acqua: quando Emma vi cade dentro rispunta fuori da un'altra parte del lago, ma non torna da sola... assieme a lei compare anche un orso lilla, ma non uno qualsiasi, quello che Emma aveva immaginato. L'acqua del pozzo, che i ragazzi battezzano Buiofondo, a quanto pare ha la capacità di dare forma alle fantasie delle persone che vi cadono dentro. Tali fantasie, che diventano realtà, vengono denominate dagli amici "fantasticherie", e all'inizio rimangono nel mondo reale per pochi minuti, per poi sparire. 
Inizialmente i ragazzi lo prendono come un innocuo gioco, ma pian piano si accorgono che le fantasticherie iniziano a permanere nel mondo reale sempre più a lungo... e l'acqua del pozzo diventa sempre più scura, minacciosa e agitata. Quel nero abisso assorbe i loro sogni e chiama, chiama, sempre più vorace, sempre più potente. 
I ragazzi si renderanno conto di aver scoperto qualcosa di ben più grande di loro, che ha a che fare anche con un'antica società segreta, che aveva il compito di custodire questo vortice, di cui però tutti i membri sembrano ormai essere morti. 
La storia quindi è bella e intrigante, e il lettore sarà molto incuriosito dallo scoprire cosa accadrà con questo vortice e con le creature nate dalla fantasia. Il libro poi dà abbastanza spazio a tutti e quattro i ragazzi, anche se si focalizza di più su Nico (il cui padre è una guardia forestale che, per proteggere una specie di gufi, ha messo i bastoni fra le ruote a una grossa fabbrica di legname della zona, causando il licenziamento di diversi operai) e su Opal, una ragazza dai capelli neri che inizialmente non fa parte del gruppo di amici, ma si unirà a loro in seguito alla scoperta della casa galleggiante. Emma invece è quella che mostra una maggiore attrazione per il Buiofondo e per le sue fantasticherie, tanto da non riuscire a smettere di tuffarvisi dentro e di crearne di nuove, diventandone quasi ossessionata.
Un bel libro, con una trama originale e anche abbastanza complessa, in cui i protagonisti devono scoprire cos'è questo Buifondo, come funziona e come tenerlo sotto controllo, chi erano le persone che lo custodivano ecc... il tutto affrontando anche i loro problemi personali. Il finale si chiude con un piccolo, ma intrigante, colpo di scena, che porta il lettore a voler leggere anche il successivo capitolo.
 
 Sopra: La copertina del primo libro della serie, in cui compare l'inquietante isola in lontananza e i protagonisti di spalle sopra una barca, diretti verso l'isola.
 
"LA GITA DEL TERRORE" di Katherine Arden, con 188 pagine, edito nel 2020 dalla Mondadori Editore (costo di 16,00 euro. Titolo originale: "Small Spaces", 2018).
Ollie ha undici anni, e da quando la sua geniale e avventurosa mamma non c'è più, si sente sempre un po' fuori posto nel mondo. Il suo unico rifugio è la lettura. Così, quando vede una sconosciuta che sta per gettare un piccolo libro nero nel torrente, d'impulso decide di salvarlo: glielo ruba e scappa via, nonostante la donna dica cose strane: " <<Sono costretta a farlo>> ripeté la donna. [...]
<<Ha detto che dovevo gettarlo nell'acqua. Vicino alla sorgente, dove il Lethe Creek escale dalla montagna. Sono qui per questo. Lo sto facendo!>> Aveva urlato le ultime parole, come se ci fosse qualcuno altro con loro.
Ollie represse l'istinto di guardarsi alle spalle. <<Perchè?>> chiese. Si nuovo quel brivido lungo la schiena.
<<Chi può dirlo? Forse per lui è solo un gioco. Gli piace quello che fa. Per questo sorride sempre>> concluse sorridendo anche lei. Ma il suo era un sorriso senza gioia. Sembrava il ghigno si una zucca di Halloween."
In una notte di pioggia e vento inizia a leggere l'inquietante storia di un patto d'amore maledetto racchiusa tra le pagine del misterioso libriccino. Il giorno dopo scopre che la meta della gita di classe è proprio la fattoria della storia, un luogo che esiste davvero e che rivelerà un passato di misteri e sparizioni inspiegabili. La fattoria, di origini molto antiche, apparteneva a Elisabeth, la figlia diciassettenne del proprietario, alla morte del padre, scelse di sposare Jonathan Webster, un ragazzo che lavorava i suoi campi e con cui aveva stretto amicizia, assieme al fratello minore di quest'ultimo, Caleb, anch'egli innamorato di lei. Durante una lite, scoppiata dopo la scoperta di chi la giovane aveva deciso di sposare, il fratello minore scompare, ricomparendo qualche giorno dopo assieme al maggiore, che afferma di aver incontrato un uomo che sorrideva, emerso dalla nebbia. Qualche anno dopo però entrambi i fratelli spariscono, senza essere più ritrovati questa volta. Sulla fattoria ancora oggi girano strane storie di fantasmi: "<<Stanno ancora aspettando, sai>> le sussurrò l'uomo mentre gli passava davanti. <<Beth e Cathy. Di notte si sentono piangere e chiamare i due fratelli. Ma loro non rispondono.>>"
Durante il viaggio di ritorno dalla fattoria il pullmino sul quale viaggiano Ollie e i suoi compagni si ferma... 
Mentre cala il buio e si alza una strana nebbia, sull'orologio rotto di Ollie, un ricordo della mamma, compaiono un conto alla rovescia e un messaggio inequivocabile: via! 
Scappare da quel luogo misterioso però non sarà facile, fortunatamente Ollie non è sola: oltre all'orologio della mamma l'aiuteranno anche due suoi compagni di classe, a cui fino ad allora non aveva dato molto peso. Vi è Coco Zintner, la quale assomiglia "a una fatina dei fiori, quelle delle fiabe. Aveva degli enormi occhi azzurri, w i suoi capelli biondo ramato alla luce del sole sembravano quasi rosa." E poi c'è Brian Battersby: "la stella indiscussa della squadra di hockey delle medie, anche se aveva solo dodici anni".
Una bella storia di paura, piuttosto inquietante e anche piuttosto originale (anche se l'idea degli spaventapasseri che prendono vita non è certo nuova), ambientata in una fattoria in mezzo ai campi, durate una giornata nebbiosa. Alcune sequenze sono piuttosto inquietanti e paurose, e creano tensione, mentre altre sono più concitate e mettono ansia, come quelle in cui il nostri eroi sono inseguiti dagli spaventapasseri e non devono farsi catturare.
I personaggi sono ben caratterizzati, in particolare Ollie, la protagonista, una ragazzina sveglia e intelligente, abile in matematica, nella musica e negli scacchi, oltre ad essere dotata di un'ottima mira. Ha un carattere scontroso a causa della perdita della madre, morta in un incidente aereo, che le fa desiderare di rimanere da sola, di isolarsi dagli altri, a volte rispondendo anche in modo un po' sgarbato e irritato. Quando però il pericolo incombe imparerà a dover superare tutto questo perchè per sopravvivere non può farcela da sola, ma avrà bisogno di amici sinceri e fidati, anche se inizialmente non sono quelli che avrebbe voluto o scelto.
Oltre ai suoi amici Ollie può contare anche sull'aiuto della madre, anche se morta, che le manda dei messaggi tramite un vecchio orologio digitale che si era rotto nell'incidente aereo, e che la ragazzina porta sempre con sé. Una bella idea anche questa.
Mi è piaciuta molto anche la figura dell'antagonista, questo "uomo che sorride", anche se in realtà ha molti nomi in quanto può assumere diversi aspetti, ben caratterizzato, furbo, ingannevole, subdolo, cattivo al punto giusto e intimidatorio, nonostante il sorriso.

 
Sopra: La copertina presenta colori vivaci come il giallo e il viola che contrastano con il nero del titolo e del bosco che incornicia la scena con l'autobus.
 
"VOCI DALL'OLTRETOMBA" di Katherine Arden, con 192 pagine, edito nel 2021 dalle Mondadori Editore (costo di 17,00 euro. Titolo originale: "Dead voices", 2019).
«Non ascoltare le voci. Le voci dall'oltretomba.» Un consiglio sensato, se non fosse che a darlo è proprio uno spettro. Olivia Adler (detta Ollie), Coco Zintner e Brian sono infatti arrivati in un resort di montagna assieme ai genitori (il padre di Ollie e la madre di Coco, per la precisione), durante una bufera di neve.
"Con un ultimo balzo in avanti si ritrovano in un parcheggio coperto di neve. Fecero tutti un sospiro di sollievo.
Dopo un lungo viaggio al freddo, alla vista del resort si sentirono come bambini la mattina si Natale.Dalle finestre usciva una calda luce dorata. O, almeno, da alcune delle finestre.
<<Ve l'abbiamo fatta!>> esclamò Brianza felice.
Il buio e la neve rendevano quasi impossibile vedere tutto l'edificio, ma a Coco sembrava fosse grande. Era... possente. Troneggiava maestoso sopra di loro."
Non ci sono altri ospiti oltre a loro, ad eccezione dei proprietari del resort (Sue e Sam Wilson), e Don Voland, un giornalista che è riuscito a raggiungere l'albergo il giorno dopo l'arrivo dei protagonisti, nonostante la bufera.
Già dalla prima notte al resort Ollie inizia a fare degli strani incubi riguardo una bambina fantasma: "Ollie si accorse si essere sdraiata su un letto in una lunga fila di letti bianchi tutti uguali. Non riusciva a vedere la fine, immersa nell'ombra. Abbassò gli occhi e vide che ora anche lei indossava una camicia da notte bianca.
Non riusciva scorgere ancora il ciao della bambina in piedi accanto al letto, vedeva solo la mano che le tirava la manica. Era ossuta w grigiastra, con le unghie lunghe e nere. Anche le out e delle dita erano nere, come se avesse infilato la mano in un fuoco spento.
Ollie si libero della presa con uno strattone che per poco non la fece cadere giù dall'altro lato del letto.
<<Ti prego>> disse la bambina con voce implorante. <<Sto cercando le.mie ossa. Mi aiuti a trovarle?>>
Ossa? Ollie voleva solo uscire da quella stanza. Cercò con lo sguardo una porta. Non ne vide. C'erano solo i piccoli letto bianchi. La stanza ne era piena.
In ogni letto c'era una ragazzina. I loro occhi erano chiusi e ricoperti da un velo di brina. Avevano gli occhi congelati? La loro pelle era grigiastra. Sembravano morte congelate, rigide nei loro letti bianchi." Nel sogno la bambina fantasma avverte Ollie di non ascoltare le voci dell'oltretomba, di stare lontano dai ripostigli e dagli specchi, e di stare attenta a Lei, poiché se Lei la trova la metterà a letto e non la farà più andare via.
Nell'isolamento dovuto alla bufera di neve i ragazzi iniziato subito a notare inquietanti stranezze che sfuggono alla logica degli adulti: come un corridoio che si allunga all'infinito, specchi che riflettono persone inesistenti o un pianto disperato che esce da uno sgabuzzino vuoto. 
Inizialmente cercano di non farci troppo caso e tutti gli ospiti dell'albergo cercano di passare le giornate serenamente. 
Peccato che assieme a loro sembrano esserci anche dei fantasmi, che chiedono aiuto, minacciano, ingannano. Il resort infatti un tempo è stato un orfanotrofio, abbandonato ormai da anni, peccato che i suo fantasmi non lo abbiano mai lasciato, non gli è stato permesso di lasciarlo. 
E mentre le apparizioni si moltiplicano, sempre più terrificanti, infestando i loro sogni, i tre ragazzi devono chiedersi dove stia la verità nel labirinto di parole che quelle voci stanno alzando attorno a loro e trovare dentro di sé gli strumenti per combattere il Male, in tutte le sue forme. Anche perché stavolta i ragazzi dovranno lottare non contro una entità malvagia ma contro due, si cui una vecchia conoscenza (l'uomo che sorride) e una nuova (la malvagia direttrice dell'orfanotrofio). Entità che sembrano inoltre avere il potere di interferire con l'orologio di Ollie, che non riesce più a inviargli messaggi scritti, ma solo dei "bip", il che mette ancora più in difficoltà i protagonisti.
Un ottimo horror per ragazzi in cui l'autrice fa crescere la tensione piano piano, già dall'inizio, in quanto la bufera di neve già di per sé rende l'ambiente isolato e quindi minaccioso, per la mancanza di energia elettrica e del rischio di congelamento, senza contare poi tutti i vari eventi soprannaturali. Questi ultimi, pur rientrando in alcuni cliché classici dell'horror, sono molto efficaci e fanno effettivamente aumentare la tensione e la sensazione di pericolo che il lettore prova nei confronti dei protagonisti, i quali si ritroveranno a venire ingannati e intrappolati in una situazione da cui sarà difficile uscire.
Un horror abbastanza pauroso, ricco di tensione e colpi di scena, in cui i personaggi si ritroveranno a dover affrontare, inaspettatamente, un loro vecchio nemico, apparso nel precedente capitolo. Questo è infatti il seguito di "La gita del terrore" e, nonostante possa essere letto indipendentemente dal suo predecessore (io ho letto prima questo dell'altro) è meglio seguire l'ordine cronologico degli eventi, in quanto qui si citano situazioni e personaggi presenti nella precedente opera. Meglio leggere quindi il primo romanzo, anche perchè questo fa degli inevitabili spoiler su quanto accade nell'altro.
 
 Sopra: L'intrigante copertina del secondo volume (anche se le due opere si possono abbastanza tranquillamente leggere indipendentemente l'una dall'altra), sui toni del blu e dell'azzurro, con il fumo della casa che si trasforma in un teschio che incombe sull'abitazione (e i suoi abitanti).
 
"UNA DOTE DI SANGUE" di S.T. Gibson, con 336 pagine, edito nel 2022 dalla Mondadori Editore (costo di 18,00 euro).
Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. 
"Mio signore. Mio sire. Mio amato. Re. Mio caro. Mio difensore.
Avevo tanti nomi per te in quei giorni, la mia coppa di devozione traboccante di titoli degni della tua posizione. Ho usato anche il tuo nome, quello che ti aveva dato tua madre, ma solo nei momenti più intimi, quando ti confortavo durante le tue rare manifestazioni di debolezza o quando ti facevo voto come donna, come moglie.
Ma non sono più tua moglie, mio signore, e non credo che ti mi abbia mai vista veramente come una donna completa. Sono sempre stato un'allieva. Un progetto. Un accessorio in senso legale e decorativo. 
Non mi hai permesso di tenere il mio nome, quindi io ti spoglierò del tuo."
Infatti per tutto il libro non viene mai citato il nome di questo vampiro che ha trasformato la protagonista. Allora, tutti i lettori sapevano che tale creatura era in realtà Dracula e che questa è la storia narrata dal punto di vista di una delle sue mogli, ma se non lo avessi saputo prima non so se ci sarei mai arrivata, in quanto i riferimenti alla storia di Stoker sono veramente pochissimi, quasi inesistenti.
Questa è l'unica parte in cui vengono citati gli Harker: "<<Non hai visto niente. Dopo tutto il disastro con gli Harker è stato imbronciato mesi.>>
<<Chi sono gli Harker?>>
<<Prima che arrivassi tu, cari; solo dei terribili vittoriani.>>"
Magdalena non rimarrà comunque l'unica compagna del vampiro, si unisce a loro, come consorte di sangue, anche la bellissima Magdalena e, in seguito, il giovane e brillante Alexi un "giovane dai capelli dorati e bellissimo, con occhi azzurri e una bocca iena e maliziosa." Magdalena invece viene descritta come: "Una delle donne più straordinarie che avessi mai visto, con un viso dai lineamenti fini con zigomi taglienti una bocca morbida e delle labbra sottili, incorniciata da una serie di riccioli neri. La sua pelle lievemente scura era messa in risalto da un colorito intenso delle guance." 
Constanta, mentre cerca di svelare gli oscuri segreti del marito si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma rimanere legati a un vampiro come quello non è facile, così possessivo e sotto sotto maniaco del controllo, soprattutto per Magdalena e Alexi, che dopo un periodo di spensieratezza e di gioia hanno iniziato ad avvertire il peso della mancanza di libertà, del controllo esercitato su di loro, qualcosa di soffocante che deprimeva la prima e tenera isterico e ribelle il secondo.
Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.
Un bel romanzo narrato interamente dal punto di vista di Magdalena, che oltre a raccontare cosa le è successo esplora spesso i suoi pensieri e i suoi stati d'animo, con una scrittura coinvolgente ma anche molto introspettiva, anche se mai lenta. 

Sopra: La bellissima copertina ricca di decori, in cui al centro spicca un ritratto della protagonista, sui toni del nero e del marrone (esiste anche una seconda cover, in quanto la sovracopertina può essere girata, che però a me non piace, dove c'è la foto di una donna).

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