"Niente di umano" di Beatrice la Tella e con le illustrazioni di Brigitta Bonaldo è un libretto che fa parte di una collana della casa editrice Moscabianca Edizioni chiamata "I cuspidi": delle novelle illustrate di genere fantastico; sono libri dal formato piccolo e maneggevole, ma accuratamente illustrati.
Sopra: Sulla copertina vediamo un'illustrazione di Brigitta Bonaldo, presente anche all'interno dell'opera.
"Ognuno ricorda con precisione dove si trovava e cosa stava facendo quando tutto è comincito. [...] Per Nina era particolarmente facile tenerlo a mente, non avrebbe scordato uel giorno nemmeno se il mondo intero non ne fosse uscito stravolto. Il suo lo sarebbe stato già in ogni caso. Era il 29 giugno, faceva parecchio caldo e lei era a un funerale, fasciata in un vestito torutrato da spilloni."
E' stato proprio il giorno del funerale di suo nonno Noah, alla fine della funzione, che Nina assieme agli altri presenti assiste allo Squarcio che si apre: i presenti sentono un patina che gli cala sugli occhi e tutto diventa bianco e avvertono il loro corpo ribollire, com le retine, che scottano e lacrimano. Quando la bruma bianca si dissolve si crede che tutto sia tornato alla normalità, almeno fin quando non notano la presenza di una strana creatura all'interno del cimitero.
"Disteso sul tetto della cappella c'era un animale. Era gigantesco e non somigliava a nulla che lei avesse mai visto. Niente di quella cosa era ammissibile; il suo solo esitere sembrava piegare la realtà. Andava contro tutti i principi che l'uomo aveva nel tempo estratto dalla natura. Eppure eccolo lì, con la testa appocciata sul tetto spiovente come su un nido. [...] Il suo corpo era snello, ma la moscolatura possente, definita in ogni fascia e intersezione nervosa. Il minimo movimento guizzava sotto la pelle nuda. Non aveva sul busto peluria nè piume, che invece si affastellavano rosse in un paio d'ali ripiegate sulla schiena."
Non solo coloro che erano presenti al funerale hanno assistito alla Squarcio, a quanto pare è stato un fenomeno mondiale, che TUTTE le persone hanno sperimentato. Da quel momento la vita di Nina e quella di tutti gli esseri umani ha cominciato a essere popolata da strane creature.
Nina inizia a raccogliere appunti e rintracciare indizi riguardo il mistero delle Bestie e per scoprire che fine ha fatto Noah.
Sopra: Una delle strane creature che le persone iniziano a vedere dopo lo Squarcio, con la parte anteriore di cavallo, quella posteriore di creatura marina e le ali da uccello.
Le illustrazioni di Brigitta Bonaldo sono alquanto particolari, evocative, con un aspetto solenne e statuario. Esse rappresentano creature dall'aspetto bizzarro che vivono in un mondo che assomigli al nostro, ma in modo più surreale. Una realtà che ricorda l'interno di un maestoso palazzo (di ispirazione rinascimentale o barocca), con alte ed elaborate colonne,ampie scalinate e solenni statue.
Le creature create dall'artista hanno un aspetto insolito ma maestoso, che rappresenta ibridi tra cavalli, felini o uccelli.
Le immagini sono immersi in ambienti spesso abbastanza cupi, in parte in bianco e nero e in parte colorati con tinte scure, intense e decise. Tra queste spiccano in particolare il rosso e il giallo, quando presenti.
Sono illustrazioni capaci trasportare l'osservatore in un altro mondo, che in parte assomiglia la nostro, ma al contempo ne è anche distante.
Sopra: Le illustrazioni evocative,
con un aspetto solenne e statuario della Bonaldo. Esse rappresentano creature
dall'aspetto bizzarro che vivono in un mondo che assomigli al nostro, ma
in modo più surreale. Una realtà che ricorda l'interno di un maestoso
palazzo (di ispirazione rinascimentale o barocca), con alte ed elaborate
colonne,ampie scalinate e solenni statue. Creature dall'aspetto insolito ma maestoso, che rappresenta ibridi tra cavalli, felini o uccelli.
"Niente di umano" di Beatrice la Tella è un racconto breve ma intenso, che narra una storia tutt'altro che semplice e scontata e anche difficilmente definibile all'interno di un preciso genere.
"Niente di umano" di Beatrice la Tella è un racconto breve ma intenso, che narra una storia tutt'altro che semplice e scontata e anche difficilmente definibile all'interno di un preciso genere.
La storia in realtà procede abbastanza lentamente, in quanto questo è il genere di racconto in cui l'autrice è più focalizzata nell'affrontare un certo argomento o certi temi, come l'evento della Squarcio, cioè un evento estraniante che, pur essendo durato solo poco tempo, ha cambiato la vita a tutte le persone del mondo. "Si è trattata di un'esperienza totale e totalizzante: totale perché ha coinvolto tutti, totalizzante poiché ha inglobato ciascun individuo nella sua interezza. La sensazione si è infatti rapidamente estesa dagli occhi a tutto il corpo, dalla cute agli organi interni".
La narrazione della storia sembra procedere lentamente anche perchè è spesso interrotta da "inserti" proveniente da "L'enciclopedia dello Squarcio", che appunto forniscono descrizioni e informazioni nel tentativo di analizzare l'evento, ma anche da volantini o report militari. Tutto ciò serve a immergere il lettore nel fenomeno, così come lo sono i protagonisti della vicenda, serve per fargli comprendere la portata di questo evento, in seguito al quale sono sorte nuove sette e credenze.
D'altronde anche la ricerca di Nina procede molto lentamente, così come il lettore anche lei vorrebbe capire e scoprire di più sullo Squarcio e sulle creature che sono comparse in seguito ad esso, ma il percorso non è breve nè già tracciato. Così ella cerca di leggere più cose possibili in merito (trattati, resoconti, esperienze, discorsi) e frequenta molti dei culti che sono nati in seguito all'evento, sperando che uno di essi (o un po' ciascuno di loro) possa darle le risposte che cerca (cosa sono le bestie e quale è il loro legame con la morte).
Le incantevoli e affascinanti illustrazioni di Brigitta Bonaldo aiutano il lettore ad immergersi in questo strano mondo che assomiglia a quello che conosciamo attualmente, ma che in realtà è anche profondamente diverso. La maggiore differenza è data dalla presenza delle bestie, creature dall'aspetto insolito ma maestoso, che rappresenta ibridi tra cavalli, felini o uccelli. Immagini capaci trasportare l'osservato in un altro mondo, che in
parte assomiglia la nostro, ma al contempo ne è anche distante.
Un bel libricino veramente grazioso, con una storia non facile da comprendere e con una grafica molto curata, non solo grazie alla presenza delle illustrazioni a colori, ma anche di altri tipi di inserti come pagine scritte a macchina, pagine di enciclopedie con appunti, volantini ecc..., tutti creati per cercare di donare al lettore un'esperienza il più possibile immersiva e totalizzante.
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scopo puramente informativo.
Il libro illustrato è stato pubblicato nel 2022 dalla Moscabianca Edizioni; ha una copertina flessibile, misura 16,5 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza, ha 128 pagine e costa 9,90 euro.
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