giovedì 13 novembre 2025

La strega della montagna di Gloria Cecilia Diaz

"La strega della montagna" è un libretto scritto da Gloria Cecilia Diaz che parla di una strega che ha difficoltà a volare con la scopa, inserito nella collana del Battello a Vapore nella serie bianca, adatta ai primissimi lettori.
    
  
Sopra: A sinistra un'edizione più recente del 2014 e a destra una più vecchia. In entrambe vediamo la strega mentre cade dalla scopa, solo che in quella sinistra è presente anche il paesaggio.

La strega Alina ha un grosso problema: non sa viaggiare con le scope volanti! Ogni volta finisce contro gli alberi del bosco, e allora si graffia e si arrabbia: "La strega della montagna più piccola raccolse il suo cappello e guardò con tristezza la scopa volante.
Non avrebbe più potuto usarla, ormai, perchè era appena andata a sbattere contro uno degli alberi che circondavano la sua capanna. La scopa era andata in pezzi ed era la quinta scopa che faceva quella fine.
Decide così di abbattere tutti gli alberi e di costruire una pista d'atterraggio: "Furente urlò:
- Abbatterò tutti questi alberi! Tuti!
Nell'udire quella minaccia gli alberi rabbrividirono. I loro rami si agitarono impauriti. [...]
- Vi abbatterò! -  ripeteva.
- Non posso spaccare altre scope. Le scope volanti costano troppo. Non rimarrà un solo albero su questa montagna! 
Quando la strega si stancò di urlare e minacciare entrò nella capanna.
La montagna era veramente disperata.
Ma gli animali del bosco non sono d'accordo in quanto loro amano quella montagna, essendo cresciuti lì d quando esono nati. Gli animali indicono così una riunione e decidono di contattare le altre streghe per avvertirle della cosa.

 
Sopra: Due pagine che mostrano la strega Alina mentre si lamenta dopo uno dei suoi unnumerevoli incidenti a bordo della scopa volante.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni da Emilio Urberuaga le quali servono a mostrare le varie scene della storia, narrate nei testi. Sono disegni dai tratti non troppo realistici ma un po' caricaturali, con la strega rappresentata con un lugo nasone, due cerchietti bianchi per gli cchi con dentro un puntino nero, una sottile linea per la bocca. I personaggi sono tratteggiati con linee nere nette ma molto sottili e un po' tremolanti, altri elementi del paesaggio 8tipo il sole o le chiome degli alberi) sono invece disegnati direttamente con gli acquerelli, senza nessun contorno a delimitarli.
Tra le scene che vediamo rappresentate la strega appena spevlia che fa colazione a letto, lei che si avvia ad abbattere gli alberi, gli animali del bosco che discutono su come salvare la loro quercia, le altre sgtreghe che insegnano alla protagonista come volare senza cadere, ...
I disegni hanno dei colori piuttosto viva e accesi, e di solito ogni tavola si caratterizza per un colore predominante come il giallo, l'azzurro/blu (usati soprattutto durante le scene notturne) o il verde. 
 




 
Sopra: Alcune delle pagine illustrate da Emilio Urberuaga, alcune delle quali caratterizzate da tinte calde (sui toni del giallo soprattutto) o fredde (sui toni del blu e del verde).
 
"La strega della montagna" di Gloria Cecilia Diaz è un libro che parla di streghe, ma la cui storia si focalizza in realtà su altre questioni, come ad esempio quella ecologica, sul rispetto per l'ambiente e, in particolare, per gli alberi e gli animali che vivono su di loro. Alina la strega, siccome è imbranata sulla scopa, ogni volta finisce addosso agli alberi della foresta che circonda la sua casa. Decide così di abbattere tutti gli alberi, compresi anche alcuni esemplari secolari, provocando il terrore tra gli stessi alberi della foresta e tra gli animali del bosco. Fortunatamente intervengono le altre streghe sue amiche, che la fanno desistere dall'impresa ricordandole come la presenza della foresta sia importante per tanti motivi: per gli animali che altrimenti abbandonerebbero la zona, per i fiori che morirebbero: "Senza gli alberi la montagna non sarebbe più stata la stessa".
Invece di abbattere gli alberi le altre streghe si offrono di aiutare Alina a migliorare le sue capacità di atterraggio (e la cosa mi ha ricordato un proverbio che dice: "Volare è utile, atterrare necessario"). Si inserisce in questo modo nella storia anche la tematica dell'aiuto reciproco e del provare a migliorarsi, senza arrendersi di fronte alle difficoltà. Dopo un'intera settimana di intense lezioni, e tante cadute e capitomboli, alla fine Alina riesce finalmente a imparare ad atterrare senza rompere nemmeno un ramo. 
Una storia semplice e carina, che parla di una strega che deve superare le proprie difficoltà nel volare e capire che a volte il problema siano noi stessi e non gli altri o l'ambiente. E che a volte, se non riusciamo a fare qualcosa, possiamo chiedere aiuto e che è bello avere degli amici o amiche che ci aiutano a superare le nostre difficoltà.
Una storia semplice adatta a lettori a partire dai sette anni per la lettura autonoma, mentre in lettura condivisa dai 4/5.
 
Questo volume è stato pubblicato originariamente nel 1990 col totolo "La bruja de la montana" dalle Ediciones SM. E' poi stato edito nel 1994 dalle Edizioni PIEMME, ha una copertina flessibile, ha 64 pagine, misura 18,8 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e al costo di 11.500 LIRE.

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