"A-Ulì-Ulé" di Nico Orengo è una raccolta pubblicata per la prima volta nel 1972, questa raccolta di
filastrocche, conte e ninnenanne, è la stella polare della poesia per
bambini, arricchita dalle storiche, uniche illustrazioni di Bruno
Munari. Un libro che a quanto pare è ormai considerato quasi un classico della letteratura
italiana.
Sopra: A sinistra un'edizione del 1997, mentre le altre due copertine sono edizioni più recenti, edite dalla Salani, quella blu del 2011 e la rossa del 2020, in rigida.
In questa raccolta di filastrocche, conte e ninnenanne è possibile ritrovare (o scoprire) gli indimenticabili personaggi della nostra infanzia, da Crapa
Pelata a Teresa Teresina, dalle civette sul comò alla favola dell'oca
che 'è bella ma è poca' .
Sono tutte rime della tradizione popolare che Nico Orengo ha raccolto, riunito e trascritto in questa raccolta che, per rendere la lettura del libro più immediata, hanno usato dei caratteri diversi in base alla tipologia di poesie: le filastrocche in carattere tondo, le conte in MAIUSCOLO e le ninnenanne in corsivo.
Ecco un esempio di conta:
C'era un vecchio contadino
SOTTO LA CAPPA DEL CAMINO
C'ERA UN VECCHIO CONTADINO,
CHE SUONAVA LA CHITARRA:
UN-DUE-TRE: SBARRA.
Ecco invece alcuni esempi di filastrocche:
Volta la carta
La gente che se ne va via,
volta la carta e vede Maria;
Maria che tesse il lino,
volta la carta e vede Arlecchino;
Arlecchino che salta e che balla,
volta la carta e vede una farfalla;
la farfalla che vola sui fiori,
volta la carta e vede dei destrieri
d'una carrozza di cento colori.
I due cavalli son tutti furiosi,
perché hanno in groppa una coppia di
sposi.
Giunti dal prete, si dicon di sì
e il galletto fa chicchirichì.
Morettina che stai nel
fieno
Alle porte di Verona
c'è chi balla e c'è chi suona,
c'è chi falcia l'erba buona.
- Morettina che stai nel fieno,
e d'acqua fresca hai l'orcio pieno,
dammi da bere, e da mangiare,
perchè nessun mi vuole aiutare.
Sono un povero vagabondo
per borghi e ville vado a zonzo.
A tutti chiedo la carità
ma nessuno un soldo mi dà.
- Ecco l'acqua, ecco il pane:
e se hai fame, torna domani:
ti darò del latte di mucca,
del formaggio, e una fetta di zucca.
- Tornerò domani mattina,
o mia dolce morettina
Come è tipico delle filastrocche popolari queste poesie sono quasi tutte in rima baciata, per risultare musicali e facili da memorizzare, inoltre sono composte da versi piuttosto brevi in modo da mantenere un ritmo abbastanza spedito e serrato quando le si pronuncia, soprattutto nel caso delle conte.
Sopra: Le pagine con la filastrocca, dal nome strano, che dà il titolo a questa raccolta.
I testi delle filastrocche e delle conte sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero di Bruno Munari. I disegni sono molto essenziali, praticamente stilizzati, creati con un'unica linea nera con cui Munari traccia delle figure senza mai staccarsi dal foglio.
Ovviamente le figure che crea non sono troppo realistiche o dettagliate, anzi sono molto semplici, essenziali, inoltre interpretano un po' la poesia che rappresentano, non andando quindi a riprodurre esattamente quello che viene detto nel testo, anche perchè poi molti testi non hanno un forte senso logico.
Dei disegni dall'essenza quasi primordiale, che sicuramente non rubano la scena ai testi, i quali forse sono stati voluti essere messi in rilievo rispetto alla parte grafica, la quale è abbastanza asciutta e quasi scarna. Infatti solo alcune delle poesie sono accompagnate da un'illustrazione, neppure tutte.
Sopra: Alcune delle pagine in cui compaiono dei disegni di Bruno Munari, tutti tracciati con un'unica linea continuativa che va a creare delle figure semplici e stilizzate.
"A-Ulì-Ulé" di Nico Orengo è un'interessante raccolta di filastrocche, conte e ninne nanne popolari, le quali presentano caratteristiche diverse rispetto alle poesie o alle rime scritte da veri e propri autori: queste sono testi poetici nati spontaneamente e che si sono evoluti col tempo, infatti alcune poesie iniziano allo stesso modo ma poi presentano delle variazioni, e non sempre hanno argomenti adatti ai bambini, oppure semplicemente non hanno molto senso logico. Sono testi nati per il puro piacere dell'ascolto e per il divertimento di chi le canticchiava e di che le ascoltava.
Come specifica l'autore comunque: "Il libro che ne è nato, non vuole essere dunque un contributo alla ricerca sula poesia popolare e infantile (sarebbe sterminata, inesauribile), ma qualcosa che permetta, appunto, di intrattenere, recitare, giocare e improvvisare: un'occasione per recuperare le possibilità della fantasia e dell'avventura."
Come scritto sul retro del libro queste sono filastrocche, conte, ninnenanne della tradizione popolare che "ci prendono delicatamente per mano e ci aiutano a
intrattenere e a far sognare i nostri figli, nipoti, fratelli e alunni."
Un bel libricino che raccoglie alcune filastrocche, conte e ninne nanne della tradizione popolare, il quale offre una buona occasione per riscoprirle o scoprirle. Ad esempio io molte non le avevo mai sentite, tranne forse quelle di "Tre civette sul comò", "Capra, capretta" e "Il cavallo". Se volete conoscere altre filastrocche e testi di questo tipo vi consiglio "Il libro d'oro delle filastrocche" di Cristiana Giordano, che è una
raccolta di filastrocche, ninne nanne, cantilene, conte, indovinelli
popolari che l'autrice ha riunito in questo unico e grande volume.
Questo volume è stato pubblicato originariamente nel 1972 dalle Einaudi Ragazzi (Edizioni EL). L'edizione che ho io è una ristampa del 1997, ha una copertina flessibile, ha 168 pagine,
misura 18,2 cm d'altezza e 10,8 cm di lunghezza e costava 16.000 LIRE. Esistono anche edizioni più recenti, edite dalla Salani, una del 2011 ed una del 2020 in copertina rigida che costa 12 euro.
Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
Nessun commento:
Posta un commento