venerdì 16 agosto 2024

I FUORIPOSTO: Il campeggio della Luna Piena di Luca Gialleonardo

"I FUORIPOSTO: Il campeggio della Luna Piena" è il terzo titolo di una nuova collana di gialli scritti da Luca Gialleonardo e illustrati da Betti Greco, in cui vediamo indagare una squadra composta tra tre ragazzi che si fanno chiamare i Fuoriposto: Beba è un piccolo genio, ama il disordine e forse è un po’ troppo scostante; Laura, all’opposto, è molto precisa e ha una parlantina inarrestabile; Paolo, il fratello di Laura, fa lo spaccone ma è un ragazzo coraggioso e protettivo.
Questa volta il gruppetto dovrà risolvere un caso di furti e strani avvenimenti che avvengono durante un campeggio estivo.
 
 
Sopra: La copertina di questo terzo capitolo è di colore blu e al centro compare un disegno con il trio intento a indagare, cercando qualcosa nel bosco di notte.

Per i Fuoriposto le avventure non si fermano neanche durante le vacanze estive. Le attività del giornalino scolastico sono sospese, ma i ragazzi hanno l’opportunità di partecipare a un campeggio nella natura, opportunità che viene loro offerta dalla nuova fidanzata di Carlo, il cugino dei fratelli Laura e Paolo. Monica infatti si sta laureando in pedagogia, e sta preparando una tesi "su come la natura natura possa avere un impatto sui ragazzi. [...] Su come quanto, al passato, le nuove tecnologie e l'urbanizzazione abbiano influenzato il rapporto dei giovani con la natura." Monica quindi chiede a Giacomo Spodini, il padre di Laura e Paolo, di finanziare il progetto di un campeggio che le permetterebbe di raccogliere i dati empirici per la sua tesi. Come Carlo spiega allo zio: "<<Per avere una valida base di dati e informazioni Monica deve osservare il comportamento di un buon numero di ragazzi>> disse Carlo. <<Ma organizzare un campeggio ha dei costi importanti, sia per la struttura, sia per le singole famiglie. Tu possiedi la fabbrica più importante di tutta Avena e tra i tuoi dipendenti tanti hanno dei figli dell'età di Paolo e Laura>>
Alla fine Spodini capitola e accetta la proposta, visto che anche i figli, che non possono più partecipare neppure alle attività dei club scolastici, desiderano andare in campeggio.
Se Laura e Paolo sono entusiasti di vivere in tenda per tre settimane, a Beba invece sembra un supplizio. Cerca anche di nascondere il volantino che pubblicizza il campeggio, ma il fratello lo trova e lo consegna alla madre, che alla fine acconsente di mandare entrambi i figli, visto che la maggior parte delle spese del campeggio sono coperte dalla ditta. 
"Beba aveva sperato fino all'ultimo momento che la provvidenza intervenisse per impedire la partenza", almeno finché non si presenta un nuovo mistero sul quale indagare. 
Già all'andata il gruppo di campeggiatori si imbatte in una bada di rapinatori che tentano di prendere in ostaggio Beba per scappare dalla polizia. Poi, la prima notte di campeggio, Laura dice di aver visto un mostro, poi uno zaino viene ritrovato distante dalle tende, alcuni oggetti iniziano a sparire,  una stanza del rifugio viene messa sottosopra nel giro di pochi secondi ...
Ci sono davvero degli spiriti maligni nei boschi? Sono stati loro a mettere a soqquadro il campo e a trafugare degli oggetti? Non resta che mettere insieme gli indizi e provare a scoprire la verità.
Il campeggio inoltre è parecchio isolato, l'elettricità viene usata il minimo indispensabile e non c'è campo.

Sopra:Due pagine che segnano l'inizio dell'undicesimo capitolo, in cui a destra vediamo anche un disegno che rappresenta tutta la squadra, riunita assieme attorno al fuoco, in una classica scena da campeggio.
 
I testi sono accompagnati dai disegni in bianco e nero di Betti Greco, i quali sono inseriti in mezzo ai testi e sono tutti di dimensioni abbastanza esigue. Alcuni possono a essere grandi quasi mezza pagina, ma la maggior parte sono disegnini proprio piccolini, sparpagliati in mezzo ai testi.
Le immagini rappresentano luoghi della storia, oggetti (in questo caso soprattutto oggetti legati al campeggio come torce, zaini, tende da campeggio, falò...) e personaggi, in particolare il trio dei Fuoriposto. Qualche volta vediamo rappresentare vere e proprie scene, con personaggi che interagiscono tra loro, spesso litigando. 
Lo stile dei disegni è molto semplice, con linee nette e pulite dai tratti tondeggianti; sicuramente delle immagini a colori avrebbero valorizzato un po' di più il tratto dell'artista, che così risulta un po' blando e abbastanza dimenticabile. La presenza delle immagini può comunque risultare piacevole durante la lettura, per staccare un po' lo sguardo dai testi.

    
 
   
Sopra: Alcuni esempi di pagine con disegni, i quali come vedete sono abbastzna piccoli e dallo stile semplice e tondeggiante. Nella prima pagina in alto a sinistra vediamo il bar abbandonato che si torva ai piedi del monte su cui i protagonsti campeggiano, nelle altre invece vediamo alcuni personaggi, tra cui Beba.
 
"I FUORIPOSTO: Il campeggio della Luna Piena" di Luca Gialleonardo è un buon romanzo per ragazzi, interessante, oltre per il caso da risolvere in sé, soprattutto per gli aspetti sociali che vengono implicati nella storia. I ragazzi che partecipano al campeggio non vengono da famiglie perfette, ma quasi tutti sono figli ad esempio di genitori divorziati, alcuni dei quali hanno trovato nuovi compagni o compagne, altri invece sono rimasti single, altri ancora rimangono insieme nonostante litighino spesso... Insomma viene presentato un bel corollario di diversi tipi di famiglie.
I vari ragazzi che partecipano al campeggio, una dozzina, sono tutti descritti e caratterizzati da almeno un minimo di personalità, anche se quelli più caratterizzati sono i tre della banda investigativa, in particolare Beba, la protagonista della storia, in quanto per la maggior parte del tempo seguiamo il suo punto di vista.
Beba (soprannome di Elisabetta) è una ragazza molto intelligente, un piccolo genio, "una ragazza plusdotata e che si sentiva fuori posto in una scuola che poco riusciva a stimolare la sua intelligenza, più acuta rispetto ai suoi coetanei." A scuola "era quella strana, una che non dava tanta confidenza e che non mancava di fare la so-tutto-io quand'è ra meglio star zitti. Di certo non era una ragazza capace di attirare grandi simpatie." Ha un fratello maggiore di nome Renato, con cui però non va particolarmente d'accordo, in quanto è un tipo un po' sfaticato ma sua madre tende sempre a elogiarlo, mentre a Beba assegna sempre le faccende domestiche: "Un po' le dispiaceva che solo gli scarsi risultati di Renato riuscissero ad accendere l'orgoglio di mamma. eppure, anni prima, quando Beba portava a cas aun be voto si complimentava con lei, la abbracciava e le dava un bacio sulla testa.. Ma allora c'era anche suo padre con loro. Sembrava che andando via si fosse portato dietro gran parte dell'affetto di cui Beba aveva goduto fino a quel momento."
Beba inoltre tende ad analizzare tutto in modo analitico e con molta freddezza, e questo spesso mette un po' a disagio gli altri ragazzi, che la considerano poco espressiva, fredda. 
Laura è una ragazza con una massa di capelli ricci, spigliata e loquace, che ama stuzzicare il fratello maggiore, Paolo, anche se in realtà è molto affezionata a lui. È una gran chiacchierona, tanto che il fratello l'ha soprannominata Mitraglia, ma è anche piuttosto paurosa, anch se qusndo si arrabbia sa dimostrarsi  molto decisa.
Paolo invece, che porta i capelli lunghi, ha una chioma liscia e luminosa, è il fratello maggiore di Laura, che è stato bocciato in seconda media. Si lamenta spesso di avere sempre la sorella in mezzo ai piedi, ma in fondo è contento di starle vicino e aiutarla nelle indagini. Litiga spesso con il fratello di Beba, con cui è spesso in competizione.
Laura e Paolo sono i figli del "proprietario della fabbrica di biscotti che dava lavoro a metà degli abitanti di Averna", tra cui anche la madre di Beba, per cui la loro famiglia era ricca, mentre quella di Beba è modesta, soprattutto da quando il padre ne ne è andato.
Vi è poi Agata: "Con leggiadria la dea scese dall'Olimpo, Agata Talenti passo una mano tra i capelli biondo che sfavillavano alla luce del sole come una cascata di fili dorato.". Beba la considera un po' la sua rivale, e spesso è invidiosa di lei perché, oltre ad essere sveglia, intelligente e spigliata, e anche bella e competente in vari campi (fisicamente e intellettualmente). La ragazza è infatti la rivale di Beba, tanto che anche questa volta le lancia una sfida (dopo che Beba ha deciso di non collaborare con lei) su chi risolverà per prima il caso. In realtà Agata ci terrebbe a diventare amica di Beba, come lei stessa le dice "<<Forse è per questo che mi piace di. non hai alcun interesse a piacere agli altri. Lo sai e te ne freghi. [...]
Io invece voglio sempre piacere a tutti. Basta che qualcuno mi ignori o mi mostri avversione che sento il bisogno di farlo innamorare di me. Invidio il tuo orgoglio>>"
Questo non è il primo titolo della collana, tuttavia è quello che mi ha attirato maggiormente per l'ambientazione: un bel bosco lontano dalle comodità, in mezzo alla natura e agli animali. Inoltre lo stesso R.L. Stine ha ambientato alcuni dei suoi migliori libri dei Piccoli Brividi proprio in dei campeggi estivi, i quali offrono sempre ottimi spunti anche per delle storie dell'orrore.
Inizialmente una cosa che mi sorpreso è come nessuno dei ragazzi fosse al corrente che non avrebbero potuto usare i cellulari: 
"L'urlo di Stefy tranciò l'aria fresca e fece trasalire Beba, che saltó in piedi pronta alla difesa. Guardò la ragazza che fissava tremante il cellulare. Forse aveva ricevuto un brutto messaggio o aveva letto una notizia raggelante.
Sì rese conto che anche Aisha e Manuela stavano guardando il loro telefono e Sante aveva alzato il suo sulla testa. Fu tentato di cercarlo anche lei, nello zaino, ma ci pensò Stefy a riportare ad alta voce la quarta brutta scoperta della giornata: <<Qui non c'è campo!>>"
Quando Monica annuncia il suo progetto per la tesi al signor Sposini inoltre specifica che sarà un campeggio in cui i ragazzi saranno completamente immersi nella natura, lontano dalla tecnologia, mi ha sorpreso quindi che, arrivati nel luogo designato tutti i ragazzi partecipanti si siano stupiti e lamentati del fatto che non ci fosse TV e che ci fosse campo e i telefonini. Credevo che fosse una cosa specificata sui volantini, per invogliare i genitori a spedire i ragazzi in campeggio, inoltre se il campeggio fa parte di un progetto si tesi che riguarda proprio l'assenza delle tecnologie per esaltare il contatto con la natura credo che i genitori dei partecipanti avrebbero dovuto essere informati della cosa, dopo aver scritto i figli. Invece tutti sembrano arrivate al campeggio completamente ignoranti riguardo tale questione, anche se poi viene spiegato che i genitori sanno che al campeggio non c'è campo, quindi forse sono stati proprio loro a non dirlo ai figli per paura che altrimenti si rifiutassero di andare?
La storia si dipana nel descrivere i vari rapporti tra i ragazzi del campo estivo e i tentativi di risolvere i vari casi che si presenteranno, fino a giungere alla resa dei conti contro una banda di ladri. Il caso è piuttosto avvincente e non è scontato né banale da risolvere, tendendo così sempre abbastanza alta l'attenzione dei lettori per tutto il libro, con una prima parte in cui Beba raccoglierà vari indizi e farà alcune ipotesi, e poi una parte finale più adrenalinica in cui i criminali verranno rivelati ma in cui bisognerà fuggire da loro e chiamare aiuto, prima che le cose si mettano male.
Un volume carino che si può leggere anche a 9/10 anni (anche se viene consigliato per gli 11); pur essendo il terzo titolo della collana non è necessario per forza aver letto prima i precedenti, anche se ogni tanto ci sono dei rimandi alle precedenti storie (con i protagonisti che si ricorda questo o quell'altro evento accaduto in passato), ma la cosa non rovina assolutamente l'esperienza di lettura.
 
 Sopra: I tre titoli che attualmente sono usciti per questa nuova collana edita nel 2022 di "I Fuoriposto".
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2024 dalla Gallucci Editore, ha 304 pagine, la copertina rigida e misura 21 cm d'altezza e 14,2 cm di lunghezza e costa 16,50 euro.
 
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