"The Usborne Rhyming Alphabet" di Felicity Brooks e Gareth Lucas è un abecedario in rima (sì un altro), stavolta però in inglese e così simpatico che non potevo non parlarvene.
Sopra: Sulla copertina di un vivace sfondo di colore giallo spicca un grande orso blu in sella a una bici rossa, intento a parlare con due topolini.
Tutto ha inizio con due topini che vogliono scrivere e illustrare un abecedario: "When two little mice were designing this book, / they invited their friends to pop by for a look. / The friends weren't so happy with what had been done, but had lots of ideas to make it more fun...".
I due topi decidono di chiedere consiglio ai propri amici, i quali però non si mostrano molto d'accordo con le idee proposte dai topi e forniscono a questi ultimi altri suggerimenti di parole da poter scegliere, perchè quelle dei tue autori sono sì carine, ma spesso banali, per cui gli amici (che come i due autori topi sono anche loro tutti animali) finiscono per suggerirgli nomi di animali più esotici e particolari.
Vi sono quindi dei continui dialoghi tra i topi e i lor amici animali, tutti in rima. Solitamente ad ogni lettera è dedicata una facciata, che contiene una poesia di 8 versi divisa in due strofe. Ogni filastrocca si apre con un topo che presenta la lettera e la parola e si chiude con l'altro compare topo che fa qualche commento riguardo alle idee espresse dagli amici tipo: Va bene!, Potremmo considerarlo, Non riesco a decidere, Eccellente...
A is for Apple
"Oh no, NOT an apple!"
young Alpaca said.
"My name's got THREE As.
You could use ME instead."
"But mine starts with TWO As.
I've ALSO got three,"
old Aardvark announced.
"So, please, could it be me?"
oppure
D is for Dog
"That dog is DELIGHTFUL!
I like what you've done!
But don't you think "Dinosaur"
seem much more fun?
"But don't discount
"Dragon", or "Donkey"
or "Deer" We're all
DARING and DASHING.
We'd do so well there!".
Sopra: Le prime pagine dell'abecedario si aprono ovviamente con le lettere A e B, di cui per la prima vengono suggerite le parole "Alpaca" e Aardvark", mentre per la B "Bear" e "Bee".
Le illustrazioni di Gareth Lucas sono fondamentali ai testi, essendo questo libro proprio un albo illustrato, in cui c'è quindi una stretta interazione tra parole e immagini. Siccome la maggior parte dei testi sono in realtà dei dialoghi, le illustrazioni sono indispensabili per far capire ai lettori chi sta parlando e, soprattutto, che animale sta entrando in scena. I disegni sono infatti fondamentali anche per mostrare ai lettori di quali animali si sta parlando, e questa cosa vale sia per i madrelingua che, ovviamente in misura ancora maggiore, per gli stranieri (nel nostro caso italiani).
Poichè il libro tratta e presenta anche diversi animali piuttosto particolari e poco conosciuti è un bene anche per i lettori madrelingua che essi siano rappresentati, poiché magari, specialmente i più piccoli, non è detto che li conoscano tutti, anche perchè alcuni sono davvero ricercati come: il Vicuna (un parente del lama e dell'alpaca), il tarsius, il narvalo, la rana xenopo o il cane Xolo (il cane nudo messicano, il cui nome completo sarebbe Xoloitzcuintle), o l'Umbrella bird ecc...
Se questo vale per i lettori madrelingua la presenza dei disegni risulta ancora più utile per i lettori non madrelingua, che così avranno la possibilità di riconoscere gli animali che già conoscono in italiano attraverso le immagini, inoltre potranno anche loro imparare il nome di qualche nuova creatura.Per la scuola la cosa si rivelerà ancora più efficace in quanto alcuni nomi di animali saranno già stati acquisiti negli anni precedenti (come quelli degli animali domestici tipo cane e gatto, di quelli della fattoria come asino o capra, e quelli selvatici del bosco o della savana come leone, zebra, cervo, orso ecc..) e questi testi daranno loro l'opportunità di impararne qualcuno di nuovo (alcuni dei nomi più particolari in realtà si dicono uguali, o comunque molto simili, anche in italiano, tipo: xenopo, Xolo, vicuna, tarsius...).
I personaggi sono rappresentati in modo abbastanza realistico ma non troppo, in quanto lo stile dell'artista rimane abbastanza sbarazzino e un po' stilizzato, creando animali che risultano subito molto simpatici (anche grazie ai colori vividi, intensi, accesi e brillanti) ed espressivi, il che è importante in quando nel breve periodo in cui questi parlano lo fanno comunicando sempre qualche emozione: c'è chi si mostra arrabbiato, seccato, annoiato, sorpreso, entusiasta, felice, intrigato, curioso, collaborativo, festaiolo, soddisfatto, fiero...
Sopra: Alcune pagine che trattano le lettere C e D, E e F, T e U che ci mostrano sempre i due topini che introducono la lettera e fanno un commento alla fine, mentre vari animali suggeriscono loro varie alternative alla loro proposta iniziale.
"The Usborne Rhyming Alphabet" di Felicity Brooks è un libro illustrato che ho trovato fin da subito molto bello e divertente, in quanto presenta un'idea semplice ma a suo modo geniale e molto efficace, che può piacere sia ai bambini madrelingua inglese (a partire dai 4/5 anni) e a quelli italiani (a partire dagli 8 anni). Per questi ultimi secondo me i testi possono essere proposti in quarta o quinta primaria dall'insegnante per introdurre o ripassare le lettere dell'alfabeto (che sono, assieme allo spelling, programma di terza o quarta) e anche gli animali, ripassandone alcuni di già affrontati ma anche proponendone di nuovi, dai nomi anche un po' particolari e bizzarri.
I testi funzionano molto bene per vari motivi: primo fra tutti le rime, che donano un ritmo accattivante e li rendono molto orecchiabili ed espressivi; poi vi è anche la presenza di alcune allitterazioni, che solitamente vengono pure messe in risalto attraverso una scrittura in maiuscolo (ottime anche per far allenare la pronuncia e l'ascolto); la struttura ciclica, che si ripete regolarmente (topo che presenta la lettera, animali che suggeriscono altro e topo che fa un commento finale), rende i testi di più facile approccio e familiari.
Le illustrazioni di Gareth Lucas sono essenziali per i testi, in quanto servono a mostrare ai lettori l'aspetto dei vari animali e far anche capire loro quale personaggio sta parlando in quel momento. I personaggi sono rappresentati in modo abbastanza realistico ma non
troppo, in quanto lo stile dell'artista rimane abbastanza sbarazzino e
un po' stilizzato, creando animali che risultano subito molto simpatici
(anche grazie ai colori vividi, intensi, accesi e brillanti) ed espressivi, il che è importante in quando nel breve periodo in cui
questi parlano lo fanno comunicando sempre qualche emozione.
Un abecedario in rima molto simpatico e divertente, che propone un'idea semplice ma diversa dal solito e molto efficace con i bambini, che può essere loro utile anche per imparare parole nuove (sia per i madrelingua che per gli italiani), alcune anche piuttosto particolari come "Alpaca", "Aarvark" (armadillo), "Deer" (cervo), "Eel" (anguilla), "Flamingo" (fenicottero), "iguana", "Koala", "Kangaroo", "Lemur", "Lama, "Mole" (talpa), "Manatee" (lamantino), "Meercat" (suricato), "Magpies" (gazze), "Moth" (falena), "Moose" (alce), "Narwhal" (narvalo), "Ostric" (struzzo), "Otter" (lontra), "Puffin" (pulcinella di mare), "Pike" (luccio), "Quail" (quaglia), "Quetzal", "Racoon" (procione), "Torsier", "Toad" (rospo), "Umbrella bird", "Vicuna","Wren" (scricciolo), "Walrus" (tricheco), "Xenopus frog", "Xolo dog"... Tale varietà di nomi, alcuni anche molto particolari, mi fa ricordare un altro abecedario illustrato sugli animali, che conteneva anch'esso dei nomi di bestie molto particolari, tra cui il lemure, la rana Xenopo o lo Yak: "Filastrocche a quattro zampe" di Eleonora Pace.
Un libro bello e divertente che dà la possibilità ai bambini (ma anche agli adulti) di imparare qualche nuovo nome di animale, sia che si tratti di lettori madrelingua che di stranieri. Anche il finale è perfetto: dopo tutta una serie di amici che vogliono far cambiare ai due topolini i nomi con cui inizia ciascuna lettera, si arriva alla fine alla Z, che sta per Zebra. In effetti arriva proprio la Zebra, la quale non può che essere soddisfatta della scelta fatta esclamando: "Zebra is the best", e adoro il fatto che nell'ultima pagina si vedano i due topolini che si dicono: "<<Back to the drawing board, Mo!">> <<At least we can keep "Zebra">>" (Torniamo alla tavola da disegno. Almeno possiamo tenere "zebra"). Alla fine il libro si chiude con una domanda rivolta al lettore: "But if you made this book, / which words would you choose", per cui gli autori è come se passassero la palla ai lettori, il che può essere un ottimo spunto per proporre qualche attività in classe o per stimolare la fantasia e le conoscenze dei bambini (come ad esempio il vocabolario, in particolare quello sui nomi di animale).
Il libro è stato pubblicato nel 2022 dalla Usborne; ha una copertina rigida, misura 29,5 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza, ha 32 pagine e costa 9,99$ (io l'ho pagato 11,95 euro).
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