"La Divina Commedia" scritto da Caterina Falconi e illustrato da Letizia Depreti fa parte della collana "Primi classici" della casa editrice Pane e sale. La descrizione sul retro di copertina promette: "Dall’incontro con Beatrice e il suo amore per lei all’impegno
politico, dalla Vita Nova al concepimento dell’opera più famosa di tutti
i tempi: la vita di Dante e la sua Divina Commedia descritte con minuzia di
particolari dalla penna creativa di Caterina Falconi e dalla mano
artistica di Letizia Depetri", ma vedremo cosa intendono con "minuzia di particolari".
Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione flessibile, con il Paradiso sullo sfondo, mentre a destra quella dell'edizione in rigida, dal formato più grande e con una scena che mostra un passaggio infernale.
In quest'opera Caterina Falconi racconta il viaggio di Dante nei regni ultraterreni, partendo dal suo smarrimento nella selva oscura: "Quando aveva trentacinque anni ed era, più o meno, a metà della sua vita, il poeta Dante Alighieri si ritrovò in una foresta buia e minacciosa.
- Come sono finito qui? E soprattutto come farò ad andarmene?- si chiedeva, cercando invano una via d'uscita. Si aggirò così tra gli alberi, sempre più spaventato, per tutta la notte, finché non scorse una collina illuminata dal sole. Sollevato, si precipitò in quella direzione. Ma all'inizio della salita gli si parò davanti una lince dall'aria feroce, che gli impedì di proseguire. Il poeta cercò allora un'altra strada, ma un leone rabbioso e una lupa affamata gli sbarrarono il cammino".
A venire in suo soccorso c'è Virgilio: "Sono stato un uomo mille anni fa, ai tempi di Giulio Cesare. Fui un poeta e scrissi le peripezie dell'eroe Enea".
Con Virgilio che gli fa da guida, Dante inizia il suo viaggio nell'aldilà, passando prima per l'Inferno e incontrando: gli ignavi, Caronte, il limbo, Minosse, Paolo e Francesca nei lussuriosi, Cerbero, Ciacco tra i golosi, Pluto, Flegias il barcaiolo, le furie con Medusa, il Minotauro, i Centauri, i violenti che si trovano immersi nel Flegetonte, i suicidi e le arpie, Brunetto Latini, Gerione, le Malebolge, dove sono puniti gli ingannatori (come gli ipocriti o Ulisse e Diomede), i Giganti, i traditori e infine Lucifero.
Nel Purgatorio Dante incontra per primo Catone, poi Casella, il principe Manfredi, il liutaio Belacqua, il poeta Sordello da Goiato, un angelo che incide sulla fronte di Dante sette P, i superbi, gli invidiosi, gli iracondi, i pigri, gli avari con i prodighi (tra cui papa Adriano V e Stazio), i golosi (tra cui Forese Donati). Dante giunge quindi nel Paradiso terrestre dove incontra Matelda e Beatrice, che è pronta a fargli da guida nel Paradiso.
Nel Paradiso Dante attraversa nove cieli: il cielo della Luna dove incontra Piccarda, il cielo di Mercurio dove c'è Giustiniano, il cielo di Venere con il principe Carlo Martello, il cielo del Sole con San Bonaventura da Bagnoregio, il cielo di Marte dove Dante vede Gesù e parla con il suo antenato Cacciaguida, poi il poeta sale al cielo di Giove dove i beati e gli angeli formano un'aquila, nel cielo di Saturno Dante vede una scala d'oro, nell'ottavo cielo ci sono Maria, Cristo e gli apostoli. Qui Dante incontra anche San Pietro, San Giacomo, San Giovanni e Adamo, prima di passare nel Primo mobile dove vi sono i cori angelici, per arrivare infine all'Epireo e alla rosa dei Beati, dove a fargli da guida sarà San Bernardo di Chiaravalle.
Sopra: Le pagine che ritraggono Dante (vestito di rosso) e Virgilio (vestito di giallo) sulla barca di Caronte, pronti ad addentrarsi verso l'Inferno.
Tutta la vicenda è accompagnata dalle illustrazioni di Letizia Depreti, le quali sono molto graziose e sono utili al lettore per comprendere meglio cosa sta succedendo e cosa sta vedendo Dante durante il suo viaggio: Beatrice e Virgilio, Caronte, alcune anime sia dannate che sante, diversi mostri che popolano l'Inferno (come i Centauri, il Minotauro, Gerione, le Arpie ecc...) e alcuni angeli...
Esse possono essere a pagina intera, ma solitamente vengono messe in mezzo ai testi, come per affiancarli, per accompagnare il lettore durante la loro lettura.
L'artista, nei suoi disegni, nella parte dell'Inferno sembra aver voluto dare maggior risalto ai vari guardiani incontrati da Dante, i quali sono ritratti con delle espressioni piuttosto felici, mentre raramente si fanno vedere i dannati, ad eccezione di Paolo e Francesca e di Ulisse, i quali comunque non hanno un'espressione sofferente o preoccupata.
In tutte le sue illustrazioni l'artista ha usato dei colori molto belli, vivaci, accesi e brillanti, che rendono questo libretto molto colorato. All'Inferno c'è una prevalenza di colori quali il rosso, il viola, l'arancione e il marrone, mentre al Purgatorio e in Paradiso sono più utilizzati i marroni, i verdi, gli azzurri e i gialli.
Sopra: In alto un paio di immagini tratte dall'Inferno, in cui vediamo i violenti, Gerione e poi Lucifero; notate come le espressioni dei mostri infernali o dei dannati siano molto calme e rilassate, addirittura felici. Al centro potete vedere un'immagine del Purgatorio, di quando Dante incontra Beatrice e infine un disegno dell'Epireo, con la Rosa dei Beati, ritratta proprio come una rosa gigante.
"La Divina Commedia" scritto da Caterina Falconi è un libretto che cerca di riassumere tutte e tre le cantiche dantesche in un centinaio di pagine, un po' come aveva fatto anche il volume dei "Classicini". Inutile dire che l'opera dantesca non poteva che venirne fuori estremamente riassunta e sono soprattutto le parti dell'Inferno e del Purgatorio a risentirne maggiormente, mentre almeno del Paradiso l'autrice ha cercato di citare tutti i cieli e di presentare per ciascuno almeno un personaggio particolare. Del Purgatorio invece manca la settima cornice, quella dei lussuriosi e dei sodomiti, però almeno le altre cornici sono tutte accennate, anche se molto brevemente. Dell'Inferno invece mancano parecchie parti, anche quando un cerchio è accennato spesso non viene descritta la punizione vissuta da quei dannati, soffermandosi molto di più a presentare piuttosto i mostri e i guardiani che popolano l'Inferno. Ad esempio, quando Dante passa per il bosco dei suicidi l'autrice si sofferma più sulle Arpie, senza accennare cosa sia quel bosco:
"Proseguendo, i due poeti arrivarono in una strana foresta di alberi contorti. Sui rami nodosi stavano appollaiati degli uccelli dal volto di donna.
- Chi sono, maestro, quelle creature?
- Quelle sono le famose Arpie- rispose Virgilio.
Usciti dal bosco, Dante e la sua guida si trovarono in un deserto, sotto una pioggia di fuoco, che però non li scottò".
In effetti con le anime dei dannati Dante interagisce molto poco, parlando solo con 3/4 persone (Paolo e Francesca, Brunetto Latini e Ulisse e Diomede), senza contare che molti gironi vengono proprio saltati: gli eretici e molti tra i violenti come i ruffiani e i seduttori, gli adulatori, i simoniaci, i maghi e gli indovini, i barattieri, i ladri, i seminatori di discordia e i falsari non sono stati nemmeno citati.
Le illustrazioni di Letizia Depreti ricoprono un ruolo piuttosto importante in questa riduzione della Divina Commedia dantesca, in quanto sono molto presenti e hanno proprio il compito di accompagnare il lettore e di guidarlo durante la lettura. Sono disegni molto carini e graziosi, dai colori accesi, brillanti, vivaci e intensi, che trasmettono una certa allegria. Anche la parte riguardante l'Inferno non è mai rappresentata in modo cupo o sofferente, addirittura alcuni dei dannati (di cui vediamo poco comunque) e molti dei mostri incontrati da Dante hanno perfino un'espressione felice e serena.
Ne risulta una versione della Divina Commedia veramente
striminzita (altro che "minuzia di particolari"), come ci si aspetta da una versione in cui l'autrice ha dovuto
riassumere in neanche un centinaio di pagine (scritte grandi e con una notevole
interlinea), di cui molte occupate pure dai disegni, tutte le tre
cantiche dantesche. Come vi spiegavo anche prima, la cantica più tagliata risulta essere quella dell'Inferno, che non va bene neanche come riassunto dell'originale, mentre Purgatorio e Paradiso sono già più passabili. Carine e molto colorate le illustrazioni, anche se tendono a rappresentare l'Inferno in modo un po' troppo felice.
Il volume è stato pubblicato nel 2021 dalle edizioni Theoria (Pane e Sale), è dotato di
una copertina flessibile, ha 98 pagine, misura 20,3
cm d'altezza e 14,5 cm di lunghezza e costa 8,90 euro. Nel 2022 è stata pubblicata anche l'edizione in rigida, con 40 pagine e che misura 27,5 cm d'altezza e 33,6 cm di lunghezza e costa 14 euro
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