La Divina Commedia di Dante è, e rimarrà, un'opera molto affascinante, che si cerca di far apprezzare sia ai grandi che ai piccoli, per questo ne esistono tantissime versioni e riduzioni, tra le varie proposte editoriali però ogni tanto ce ne sono di più originali, che vogliono essere qualcosa di diverso di semplici riduzioni. È il caso ad esempio di questo libro: "I mostri di Dante (Commedia activity book)" di Laura Vaioli, Mirko Volpi e Giacomo Guccinelli, che è una sorta di activity book con tanto di illustrazioni da colorare, incentrato però sui mostri della Divina Commedia.
Sopra: Sulla copertina vediamo in primo piano Dante, che ammicca al lettore, mentre dietro di lui si vedono alcuni dei mostri che si possono trovare all'interno della Divina Commedia.
In questa versione della Divina Commedia Laura Vaioli, Mirko Volpi e Giacomo Guccinelli hanno deciso di soffermarsi a parlare dei mostri che la costellano: "Quando abbiamo iniziato a lavorare a questo libro, però, abbiamo capito subito che volevamo avvicinarci ai mostri da un altro punto di vista e non vederli solo come esempi di malvagità da combattere e spesso umiliare, ma anche come l'incarnazione di caratteristiche non gradevoli proprie di tutti gli esseri umani e quindi anche di noi stessi". Un concetto su cui gli autori hanno voluto soffermarsi è quello che i mostri dell'Inferno dantesco sono un'esasperazione dei difetti umani, che agli autori è sembrato un aspetto affascinante "per conoscerci meglio e imparare ad andare d'accordo con le parti di noi che sono più difficili da accogliere".
Prima di passare alla presentazione dei vari mostri c'è anche un'intervista a Mirko Volpi in cui si spiega al lettore chi era Dante, cos'è la Divina Commedia, come mai è così famosa, come è fatto l'Inferno dantesco... L'intervista insomma fornisce al lettore delle nozioni introduttive che gli saranno utili poi nell'approcciarsi a questo libro o, più avanti, alla Divina Commedia.
Dopodichè gli autori iniziano a presentare al lettore le varie creature incontrate da Dante, seguendo l'ordine di come egli le incontra nell'opera originale. Si parte quindi con le tre fiere (il leone, la lonza e la lupa), poi con Caronte, con Minosse, Cerbero, le Erinni, Cavalcante Cavalcanti (che è costretto a stare dentro una tomba di fuoco), il Minotauro, i Centauri, le Arpie, Gerione, gli indovini (costretti a correre con la testa girata all'indietro), i Malebranche, i ladri che sono costretti a subire delle metamorfosi con dei serpenti, Bertran de Born (che in quanto seminatore di scandalo es scisma all'Inferno deve tenere in mano la sua testa come una lanterna), i Gigante, il conte Ugolino (mezzo sepolto nel ghiaccio e costretto a mordere la testa di colui che lo rinchiuse in una torre dove venne fatto morire di fame: l'arcivescovo Ruggero degli Ubaldini) e infine Lucifero.
Per ogni mostro è presente una parte di testo che descrive come Dante e Virgilio sono giunti ad incontrarlo e come lo hanno affrontato, queste parti fanno ovviamente riferimento alla Divina Commedia dantesca, e sono infatti accompagnate anche da alcuni approfondimenti a riguardo. Poi, per ogni mostro è stato indicato il potere, suddiviso in tre livelli: forza, attacco, difesa e abilità. Segue una breve intervista (di giusto due battute), un'attività da fare (del tipo: disegna le arpie che escono dalle uova, disegna il tuo mostro fraudolento, inventa dei nomi diabolici per la tua cricca di amici, disegna il tuo autoritratto con la testa a lanterna, disegna una città dove gli edifici sono tutti giganti, ecc...) e un disegno da colorare.
Sopra: Le pagine che mostrano lo schema dell'Inferno dantesco con i vari gironi infernali.
Il libro è molto ricco di illustrazioni, le quali hanno addirittura un'importanza maggiore rispetto ai testi, risultando comunque imprescindibili a questi ultimi.
Tanto per cominciare per ogni mostro presentato vi è di lui un'illustrazione a pagina intera che lo mostra completamente al lettore, accompagnato dal suo potere. Oltre alle immagini intere anche la parte delle interviste prevede un'altra rappresentazione, stavolta più piccola e senza sfondo, del mostro, che risponde a una domanda dell'intervistatore con un fumetto.
I mostri sono disegnati attraverso delle linee semplici e dai tratti netti e molto marcati, nonchè con un aspetto molto esagerato e dei colori piuttosto psichedelici, accesi, vivaci , intensi e brillanti. Quello che salta subito all'occhio è il modo in cui le varie tinte (che sono stese in modo piatto, senza ombre o sfumature) sono accostate tra loro: cioè in modo molto poco realistico. Abbiamo infatti capelli e barbe rosse, verdi o blu, occhi gialli o viola, pelle azzurra, ali fucsia... Insomma tutto nei mostri è fatto per conferire loro un aspetto molto esagerato, quasi caricaturale a volte. Anche gli sfondi non sono sfondi veri e propri che rappresentano degli ambienti, ma sfondi monocromatici (arancioni, lilla, verdi, azzurri...) su cui appaiono dei disegnini tipo stelle, girandole, pallini ecc...
I mostri comunque a volte sono rappresentati in modo abbastanza fedele a quello descritto da Dante e a quello dell'immaginario collettivo (tipo Caronte, il Minotauro, i Centauri, le Arpie, Gerione...), tralasciando i colori psichedelici, altre volte sono disegnati in modo piuttosto particolare, tipo Cerbero che ha come delle teste dei teschi.
Vi è poi il disegno da colorare, che è sempre a doppia pagina e per tre quarti in bianco e nero, in quanto solitamente alcuni elementi di sfondo e Dante e Virgilio sono già colorati. Questi disegni non rappresentano semplicemente il mostro, ma mostrano proprio una scena descritta nella Divina Commedia: ad esempio ci sono le Arpie nel bosco dei suicidi, i centauri che lanciano frecce ai violenti, gli indovini che camminano con la testa girata, i giganti incatenati ecc...
Sopra: In alto Caronte e un'arpia con le pagine che mostrano anche la loro intervista. Al centro le rappresentazioni di Lucifero e Gerione (notate i colori psichedelici), mentre più in basso il disegno da colorare riguardante le Erinni.
I mostri di Dante (Commedia activity book)" di Laura Vaioli, Mirko Volpi e Giacomo Guccinelli è un volume piuttosto interessante, sicuramente differente dalle solite rivisitazioni della Divina Commedia, da non confondere tuttavia con un altro libro che porta circa lo stesso nome: "Mostri dell'Inferno. In viaggio con Dante" scritto da Anna Lavatelli e illustrato da Enrico Macchiavelli.
Tale volume è infatti un activity book, in cui quindi si invitano i lettori a fare delle attività, soprattutto legate al disegno e alla coloritura, infatti per ogni mostro c'è un disegni in bianco e nero che è lasciato da colorare al lettore.
Le illustrazioni sono un fattore di grande importanza per questo libro, in quanto molte delle attività sono proposte proprio tramite dei disegni. Per quanto riguarda invece le rappresentazioni dei mostri, essi sono disegnati attraverso delle linee semplici e dai tratti
netti e molto marcati, nonchè con un aspetto molto esagerato e dei
colori piuttosto psichedelici, accesi, vivaci, intensi e brillanti, con accostamenti piuttosto improbabili. I
mostri comunque a volte sono rappresentati in modo abbastanza fedele a
quello descritto da Dante e a quello dell'immaginario collettivo, tralasciando i
colori psichedelici, mentre altre volte sono disegnati in modo piuttosto
particolare.
Ho apprezzato il fatto che prima di presentare al lettore ogni mostro siano stati riportati tre versi tratti proprio dalla Divina Commedia che fanno riferimento a un determinato mostro. Ad esempio i versi per Caronte sono: "Caron dimonio, con occhi di bragia, / loro accennando, tutte le raccoglie; / batte col remo qualunque s'adagia". Descrivendo poi l'incontro con ogni creatura gli autori finiscono comunque per parlare del viaggio che Dante compie all'Inferno, anche se ovviamente ci si sofferma principalmente su alcuni personaggi, ma non mancano note che spiegano il contesto. A tale proposito ho notato che nonostante il libro faccia riferimento ai mostri visti da Dante, in realtà gli autori a volte inseriscono dentro anche qualche dannato, e non solo le creature infernali a guardia dell'inferno e dei dannati. Tra questi ultimi inseriti in questo volume troviamo ad esempio Cavalcante Cavalcanti,
Bertran de Born (che raramente troviamo citato all'interno delle riduzioni), gli indovini, i ladri e il conte Ugolino. Probabilmente questi sono stati inseriti perchè le loro pene e le loro storie sono state ritenute di particolare interesse, chissà però allora come mai sono stati esclusi altri dannati come ad esempio Ulisse, i suicidi, gli iracondi, i bestemmiatori o gli usurai ecc...
Interessante il fatto che alla fine gli autori propongano ai lettori una riflessione sul comportamento di Dante nei confronti di Filippo Argenti, che il poeta pose nel cerchio degli iracondi poichè in vita non era stato in grado di dominare la sua ira. Tuttavia, come fanno notare gli autori, anche Dante quando vede Argenti potrebbe essere accusato del medesimo peccato, in quanto gode nel vedere soffrire il suo vecchio avversario politico, non dimostrandosi in questo contesto molto migliore di lui: "Quando qualcuno ci attacca, ci offende e ci aggredisce, rispondere nello stesso modo ci rende a nostra volta violenti, anche se ci stiamo solo difendendo, anche se non tiriamo pugni e calci ma usiamo parole che offendono".
Il volume è stato pubblicato nel 2021 dalla Salani Editore, è dotato di
una copertina flessibile, ha 128 pagine, misura 28.5
cm d'altezza e 21 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.
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