lunedì 10 aprile 2017

Cinderella jump rope rhymes di Adam Oehlers

"Cinderella jump rope rhymes" è un'opera, prodotta dalla "Cabinet des fees", composta da una serie di filastrocche in rima, accompagnate dalle illustrazioni di Adam Oehlers.

Sopra: La copertina di "Cinderella jump rope rhymes" mostra un'illustrazione realizzata da Adam Oehlers

Come ho detto sopra questo albo illustrato è composto da una serie di filastrocche, le jump rope rhimes appunto, le quali sono filastrocche che le bambine utilizzavano mentre saltavano la corda. Tali filastrocche cominciarono a diffondersi nel Diciottesimo secolo, quando le bambine cominciarono a saltare la corda (fino al Diciassettesimo secolo tale attività era considerata indecente per le ragazze in quanto queste avrebbero potuto mostrare le caviglie mentre saltavano) aggiungendovi tali rime, che aiutavano a scandire il tempo e il ritmo per saltare. Poiché la funzione di tali canti era quella di strutturare il gioco il loro significato era secondario, tanto che solitamente i testi di queste filastrocche erano piuttosto insensati e irrazionali.
La jump rope rhime di Cinderella era in uso negli Stati Uniti almeno fino al 1970 e al 1980, come riporta una nota, scritta da Francesca Forrest, nella prima pagina del libro.
La versione in voga in quel periodo era questa (talvolta con qualche variante):
Cinderella, dressed in yella
Went downstairs to kiss her fella (amica)
By mistake she kissed (baciò) a snake (serpente)
How many doctors did it take?
One, Two, Three, Four...
Ai giorni nostri, secondo quanto scrive la Forrest, queste rime sono finite "In the hands (mani) of speculative poeta and short-story writers and their friends", persone "With a lurid sense of humor, a color palette not limited to yellow, and  a deep (profondo) interest in imagining for Cindy some life-changing experiences beyond (dopo) snake kissing…".
Le rime presenti in questo libro sono quindi il risultato dei contributi di diversi autori: Sonya Taaffe, Samantha Henderson, Erik Amundsen, Rose Lemberg, Nadia Bulkin, Julia Rios, Kyle Davia e la stessa Francesca Forrest, che la Papaveria Press ha accettato di pubblicare e Adam Oehlers di illustrare.

Le rime di questo volume si compongono da strofe con un numero di versi alquanto diversificato: talvolta da tre, altre da cinque e da sei, altre ancora da quattro oppure da due versi. Le varie strofe non seguono una struttura precisa, in quanto il numero di sillabe da cui sono composte e l'alternanza delle rime è alquanto diversificata:
- Le strofe composte da tre versi presentano rime alternate: A B A. Ad esempio:
"Cinderella, dressed in red
ate Snow Withe's apple
now she's dead (morta)!"
- Le strofe composte da due e da quattro versi presentano una rima baciata (A A B B), ad esempio:
"Cinderella, dressed in jade
stole her love's heart, knives (pugnalato) and flayed (scorticato),
held it up (lo sollevò) against the sun,
dressed in gold, the final one."
- Le strofe composte da cinque versi presentano invece questo schema di rime: A B A C C, ad esempio:
"Cinderella dressed in white
stared (fissò) at the sun 
and lost her sight (vista)
her eyeballs burned (bruciarono) to little cinder (cenere)
still hot enough (abbastanza) to cook your dinner."
Una cosa ricorrente però all'inizio di ogni strofa è che essa inizia sempre con "Cinderella dressed in …", a cui segue il nome di un colore, probabilmente come riferimento alla strofa originale.
Come avrete potuto capire leggendo i testi che vi ho proposto qui sopra come esempio, essi non hanno un vero e proprio senso, né una logica in ciò che narrano, infatti, come ho scritto all'inizio, le jump rope rhymes erano composte da testi piuttosto insensati e irrazionali, e quelle di questo libro non fanno eccezione.

Sopra: Questa illustrazione in bianco e nero, presente all'interno del libro, rappresenta visivamente quanto scritto nell'ultima strofa che vi ho riportato sopra, quella composta da cinque versi.

Le varie strofe presenti nel volume sono accompagnate da illustrazioni realizzate dall'artista Adam Oehlers. Tali illustrazioni rappresentano quanto accade nelle strofe, o perlomeno in alcune di esse, inoltre l'artista racconta, in un intervista (questa) di aver subito considerato le varie Cenerentole come personaggi separati fin dall'inizio: "It seemed (sembrava) that each of them (ognuna di loro) was having their own little adventure".
Nei disegni di Oehlers vi è pochissimo colore, tanto che questi sono realizzati più che altro in bianco e nero, se non fosse per qualche lieve tocco di colore (che comunque non risulta mai troppo intenso, ma, anzi, è steso in modo molto leggero) in alcune tavole: come nella prima che vediamo nel libro, in cui il vestito di Cenerentola e la mela che le cade dalla mano sono tinti di un blando rosso; oppure, in quella dove vediamo la ragazza dietro le sbarre di una prigione, ci possiamo accorgere che i suoi occhi e le strisce dell'abito che indossa sono verdi.

  
Sopra: L'uso di colore nelle illustrazioni di Adam Oehlers è piuttosto raro, e, anche quando è presente, è comunque steso in maniera molto leggera, come possiamo vedere in queste due illustrazioni.

Lo stile dell'artista, inoltre, si ispira a quello di famosi illustratori come: Gustave Doré, Arthur Rackham e Brian Froud. Lo stesso Oehlers, sempre nell'intervista di cui vi ho parlato poco fa, afferma: "I’ve drawn (ho tratto) a lot of inspiration from older illustrators such as Doré and Rackham, and I’ve tried to inject (iniettare) some of that ‘classic’ feel into work." Un altro artista che Oerlers ammette aver avuto sul di lui una grande influenza è Edward Gorey (di cui avevo già recensito un'opera in passato: "The Gashlycrumb Tinies"), che lo ha spinto ha utilizzare la penna per disegnare: "I turned my focus to pen, and before I knew what was happening, all of my work was covered in that lovely gritty texture (consistenza granulosa) that’s created by crosshatching (tratteggio)." L'artista aggiunge, inoltre, che non è stata solo la tecnica di Gorey ed il suo mondo ad ispirarlo, ma anche il suo modo di raccontare una storia, i momenti che sceglieva di catturare (Oherlers infatti dice: "Its not only Gorey’s technique and world that inspired me, but also his way of telling a story, the moments he chooses to capture").

Sopra: L'arte e lo stile di Adam Oehlers si ispirano a quello di illustratori come Gustave Doré, Arthur Racham, Brian Froud e Edward Gorey, il quale ha spinto Oehlers ad utilizzare la penna per disegnare.

Questo libro poco conosciuto è un'opera bella, interessante e intrigante, che potrà essere facilmente apprezzata da coloro a cui piacciono le rime e le filastrocche, specialmente quelle irreali, poco sensate e dal tocco macabro. Tali rime, inoltre, sono pure accompagnate dalle belle illustrazioni di Adam Oehrlers, ricche di dettagli e con dei bellissimi giochi di luci ed ombre, il cui stile ben si adatta all'atmosfera dei testi.

Quest'opera è stata edita dalla Papaveria Press nel 2012; ha 28 pagine, la copertina flessibile e misura 21,5 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

Nessun commento:

Posta un commento